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31 dicembre 2013 - 28 Tevet 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL


alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
Chissà se Eugenio Scalfari, che nel suo articolo de La Repubblica del 29 dicembre u.s. , rispolvera la famigerata tesi antigiudaica del Dio vendicativo e della giustizia inflessibile dell'Antico Testamento a cui si contrapporrebbero l'amore e il perdono del Cristianesimo, ha mai letto la nota storia del giudizio del Re Salomone che troviamo nel terzo capitolo del primo Libro dei Re, versi 16-28 . La Bibbia ci racconta di due prostitute che si addormentano con i loro neonati tra le braccia; uno di questi due neonati muore durante la notte e una di queste due mamme scambia il bambino vivo e mette nelle mani dell'altra donna il bambino morto. Al risveglio la mamma del bambino rimasto vivo si accorge di questa sottrazione e finiscono davanti al Re Salomone.
 
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Dario
Calimani,
anglista
Per Magdi Cristiano Allam (Il Giornale, 30 dicembre 2013), Putin, al-Sisi (capo dell’esercito egiziano) e Assad meritano il premio ex aequo di ‘Uomo dell’anno’ perché stanno salvando il mondo dal terrorismo islamico. Mi sorge subito un dubbio: chissà se il nemico dei miei nemici debba essere necessariamente un mio amico fidato. Poi, dice Magdi Cristiano Allam, papa Bergoglio non fa abbastanza per “salvare il cristianesimo dal relativismo religioso”, e mi sorge il sospetto (che forse non ha sfiorato la mente di Magdi Cristiano Allam) che ‘relativismo religioso’ sia un’etichetta che – oltre a riferirsi al suo nemico islamico – include anche me, ebreo, con la mia macellazione rituale, la mia circoncisione e magari il mio D-o unico. Fra Putin, al-Sisi, Assad e Magdi Allam non so proprio chi scegliere come amico. L’ebreo è come al solito tutto solo, ma ancora non lo sa.
 
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Una rete per la solidarietà
Favorire la creazione di una rete di solidarietà, sviluppare l’assistenza secondo un modello professionale, fornire supporto a chi ne ha bisogno. Sono questi i capisaldi del progetto di servizio sociale territoriale elaborato dalla Commissione Servizi sociali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presieduta dal Consigliere UCEI e presidente dell’Associazione medica ebraica Giorgio Mortara..
 
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Voci a confronto
“La domanda inevitabile, tuttavia, è questa: ma il circo mediatico che si è scatenato attorno a quel gesto (e al quale, ovviamente, anch’io e il Corriere stiamo partecipando in questo preciso istante), serve davvero a sconfiggere il razzismo o piuttosto rischia di produrre l’effetto opposto?”. Così sulle pagine del quotidiano di via Solferino lo scrittore israeliano Assaf Gavron interviene rispetto al caso-quenelle. Il saluto nazista rivolto verso il basso è stato ideato dal comico francese Dieudonné M’bala M’bala, negazionista, amico di Jean-Marie Le Pen, alle spalle sette multe per diffamazione, insulti e incitamento all’odio e alla discriminazione razziale (come ricorda Avvenire, riferendo i dettagli del dibattito in corso in Francia). Dopo il caso del calciatore Nicolas Anelka, sotto accusa un altro sportivo, il giocatore di basket americano Tony Parker (Libero).
Diversi spunti da segnalare oggi sul Fatto Quotidiano.
Non si allontana dalla Francia Furio Colombo, che rispondendo alla richiesta di chiarimenti di un lettore, approfondisce la figura di Marine Le Pen e il rapporto del suo Fronte Nazionale con la Lega Nord di Matteo Salvini. “Molte cose confermano in pieno che Marine Le Pen (…) resta l’alleata ideale e l’ospite naturale al congresso della xenofoba e razzista Lega Nord italiana".
 
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Progetti di futuro
“Le due parole centrali della Torah - ha scritto rav Benedetto Carucci Viterbi sul Portale dell’ebraismo italiano, moked.it - sono darosh darash: ripetizione rafforzata di cercare; ma anche di studiare e di interpretare. Il cuore della Torah è dunque nello studio e nel tentativo di comprendere. E nessuno si può sottrarre a questo compito fondante: neanche Mosé il nostro maestro, colui che cerca al centro della Torah”. Per l’ebraismo, come spiega il rav, lo studio è uno dei pilastri della vita ebraica e nessuno può sottrarvisi. Progetti di futuro è il titolo del dossier sul numero di Pagine Ebraiche attualmente in distribuzione, dedicato alle prospettive che si aprono ai giovani dopo la scuola superiore.
 
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  davar
israele - kasherut
Più controlli per la qualità
La guerra ai prodotti scadenti e fuorilegge coinvolge il mondo della ristorazione da sempre. Si pensi ad esempio al caso esploso in Inghilterra sulla carne di cavallo, dove ai consumatori venivano spacciati hambuger di vitello a cui in realtà veniva mischiata della carne equina. Oppure ancora l’eterna battaglia contro le imitazioni, vedasi il caso del Parmigiano Reggiano. In Israele c’è un’altra guerra che sta a cuore a clienti e consumatori, la verifica che il cibo sia realmente kasher, ovvero “adatto” o “conforme” alla legge alimentare ebraica. E per contrastare il fenomeno della contraffazione del marchio kasher, che costituisce una vera e propria truffa, il governo israeliano ha proposto una legge per potenziare i poteri di chi è preposto al controllo della kasherut: gli ispettori del Rabbinato centrale di Israele. O, come li ha definiti la stampa israeliana in questa nuova formulazione, la polizia della kasherut.
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qui milano - scuola
"Struttura, futuro, condivisione"
L’assessore Cem fa il punto

Scuola come cuore della Comunità. Non ha dubbi Davide Hazan, nominato negli scorsi mesi nuovo assessore competente della Comunità ebraica di Milano. Su questo elemento si fondano i suoi progetti per il futuro dell’istituto, oggi in grave crisi dal punto di vista finanziario. “In questo momento e nel breve termine la priorità è mettere a posto la scuola da un punto di vista strutturale: riscaldamento, bagni, impianto elettrico” spiega nell’approfondimento sul numero di Italia ebraica di gennaio attualmente in distribuzione. Nella visione dell’assessore, è fondamentale che l’istituto mantenga ben salde le radici nel passato, rivolgendo però lo sguardo al futuro.
Tra coloro che i vertici della Comunità milanese hanno scelto di consultare negli scorsi mesi per trovare soluzioni a fronte della difficile situazione economica anche Elio Limentani, direttore amministrativo della scuola ebraica di Roma.
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qui milano - informazione
Nuovi investimenti per il 2014
Rinnovamento delle testate comunitarie, comunicazione istituzionale, servizi per gli iscritti. Per il 2014, la Comunità ebraica di Milano investe sull’informazione, con l’inserimento in bilancio di risorse aggiuntive rispetto all’anno precedente. Nuovo assessore competente, dopo le dimissioni dalla giunta di Joseph Menda, è Guido Osimo, che oltre a sedere nel Consiglio comunitario, è un componente del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Molti i progetti in cantiere.
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Israele
Il mercato e i latticini
Un nuovo capitolo per la disfida dei latticini: formaggi e creme ancora protagonisti delle politiche economico-sociali d’Israele. Il ministro delle Finanze Yair Lapid e quello dell’Agricoltura Yair Shamir hanno infatti annunciato un intervento del governo per mettere sotto controllo i prezzi di alcuni prodotti caseari. Una decisione che segna una prima volta dall’estate 2011, quando l’appello al boicottaggio del cottage cheese raccolse sui social network oltre 100mila adesioni e gli israeliani si riversarono in strada e nelle tende per protestare contro il caro-alloggi e il carovita).
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pilpul
Il dialogo, l'Amicizia e la realtà
Credo che si sia dedicato molto spazio a una fantomatica organizzazione che si definisce “Amicizia ebraico-cristiana”. Con amici come questi chi ha bisogno di nemici? In questo contesto Marco Cassuto Morselli, sostiene che io avrei affermato che “i cristiani sono stati, sono e in fatto saranno ostili agli ebrei e di conseguenza anche gli ebrei non possono che essere ostili ai cristiani”. In quanto Sergio Minerbi (quello vero, non quello inventato da Morselli) sfido l’illustre presidente dell’organizzazione a trovare anche una sola citazione dei miei scritti nella quale io dica cose del genere. Forse la pseudo citazione rivela piuttosto il profondo pensiero del presidente stesso.

Sergio Minerbi, diplomatico

Legalità e Memoria
La settimana scorsa si è sviluppato sul Corriere della Sera un interessante dibattito sull’antimafia. Da un lato, lo storico Ernesto Galli Della Loggia criticava la “cultura della legalità”, - troppe chiacchiere e pochi fatti - suggerendo un maggiore impegno di forze dell’ordine e magistrati; dall’altro i parenti di vittime celebri della mafia, assai attivi sul fronte pedagogico e civile, a difendere il lavoro svolto in questi anni.
La questione mi pare interessante e legata al tema della Memoria (affrontato maldestramente su Il Foglio pochi giorni fa). Come si misura l’efficacia reale dei viaggi della Memoria, dei concorsi scolastici sul tema della Shoah, degli infiniti convegni e presentazioni di libri? E come, appunto, si computano i vantaggi educativi delle “Navi della legalità”, delle conferenze affollate in Sicilia, delle fiaccolate e delle marce contro la mafia?


Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - I bambini di Selvino
Nell’immediato dopoguerra, tra il 1945 e il 1948, a Selvino, graziosa cittadina del bergamasco, in Val Seriana, il complesso architettonico di "Sciesopoli", inaugurato nel 1933 dal regime fascista come colonia montana dei Figli della Lupa e dei Balilla, venne adibito a rifugio e centro di riabilitazione ed educativo per 800 bambini ebrei orfani provenienti da ogni parte d'Europa, sopravvissuti ai campi di sterminio e alla Shoah, che in gran parte poi si trasferirono in Palestina. Ora quel luogo della Memoria è a rischio di distruzione.

Mario Avagliano
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