Paolo Sciunnach,
insegnante
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Ha senso in generale parlare di "filosofia
ebraica"? Il termine “filosofia ebraica” non è universalmente accettato
nel mondo
ebraico ortodosso e si preferisce usare il termine di “pensiero
ebraico”. I due termini non sono sinonimi e ne considereremo qui le
differenti implicazioni. È un argomento che richiede un'attenta
analisi, ed un'accurata definizione e spiegazione dei termini.
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Anna
Foa,
storica
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Di
Siria si parla poco sui nostri media, mentre continua il massacro di
civili, mentre tanti bambini muoiono ogni giorno. Intanto, il
rappresentante all'ONU della Russia di Putin si oppone ad una
risoluzione umanitaria per fornire cibo e medicine ai civili. È troppo
presto, dice. Credo che questa presa di posizione, che può sfociare in
un veto della Russia alla risoluzione umanitaria, debba essere
denunciata con molta forza. Oltre alla repressione degli omosessuali,
ci sono anche queste "cose": le uccisioni di oppositori, di
giornalisti, il sostegno dato ai massacratori come Assad, la mancanza
di libertà civili.
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MILANO
– Al Teatro Franco Parenti appuntamento alle 20.30 con la presentazione
de “La valigia quasi vuota”, l’ultimo libro di Haim Baharier. A
intervenire anche la direttrice del Teatro Andrée Ruth Shammah e
l’attore Filippo Timi.
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Un ciclo di incontri
sull'etica medica
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Un ciclo di incontri sull’etica medica
patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei
locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza
settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti
Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati,
Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo
Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
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Il razzismo e i boicottaggi |
Come riporta Il Messaggero, nonostante la
denuncia per istigazione all’odio razziale Ernesto Moroni non si è dato
per vinto. Dopo aver inviato delle teste di maiale alla Sinagoga di
Roma e all’ambasciata israeliana subito prima del Giorno della Memoria
ora rilancia sul web i suoi proclami attraverso il sito della sua
formazione. Si tratta di una sigla neofascista presente sul web da
tempo, il cui blog è stato sottoposto in queste ore da Moroni a un
restyling non solo grafico: torna ora il tema della lobby ebraica,
rilanciato anche sulla pagine di Facebook collegata all’associazione,
insieme a immagini offensive di Anna Frank, a fotografie del Duce e
della Repubblica sociale italiana.
Dopo i problemi avuti in Olanda e in Norvegia dove il movimento di
boicottaggio a Israele noto come BDS ha recentemente ottenuto alcuni
clamorosi successi, ora le preoccupazioni raggiungono Roma. Come
racconta il Corriere della Sera i manager della Mekorot, la principale
azienda idrica israeliana, sono molto preoccupati che cooperazione e
investimenti derivanti dall’accordo con la romana Acea possano essere
danneggiati dalle azioni dei grillini. L’accordo prevede uno “scambio
di esperienze e competenze del trattamento delle acque reflue” e nella
ricerca di soluzioni innovative per la distribuzione dell’acqua
potabile ma il Movimento 5 Stelle prima in consiglio a Roma e poi a
gennaio direttamente alla Camera hanno attaccato il memorandum firmato
a dicembre scorso da Enrico Letta e Benjamin Netanyahu.
Da Israele Maurizio Molinari, su la Stampa, racconta la storia di Anat
Kamm, la soldatessa condannata per la divulgazione di documenti segreti
dell’esercito, processata e incarcerata nel 2011. La sua pena è stata
ridotta a 26 mesi e la Kamm appena uscita dal carcere ha scelto le
pagine di Yedioth Aharonot per sottolineare che “in carcere nessuno mi
ha accusato di tradimento”, e si paragona a Edward Snowden con però il
rimpianto di “non essere riuscita a cambiare il mondo”.
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Oltremare
- Ivn Gviròl |
Quando
si va a vivere in una nuova città, ancor più in un nuovo paese, una
delle cose quotidiane che cambiano intorno a noi sono i nomi delle
strade e dei quartieri. In Italia, le vie del centro sono intitolate
agli eroi del Risorgimento, ai caduti della patria e a date – a volte
del tutto decontestualizzate, come Corso XXII Marzo, mai saputo
intitolato a cosa; oppure a santi, martiri e papi. Forse a Roma più
papi e a Torino più Risorgimento, ma son questioni di campanilismo.
Comunque, la storia d’Italia almeno dall’Impero Romano in qua è di una
certa utilità per mettere una faccia o almeno fulgide gesta ai nomi
messi agli angoli delle strade.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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In
cornice - Bauhaus |
Un
lievissimo ricordo di Bauhaus, un lontano profumo di Gerusalemme, tanta
fretta. Questa è la ricetta per la costruzione dei quartieri-bene in
Israele. Non si vedono semplici parallelepipedi di cemento piatti,
perché architetti/costruttori definiscono un qualche modulo (terrazza,
rampa scala, colonnato, vetrate, etc.) che inseriscono e tolgono in
base a una qualche legge. Si nota un qualche movimento, un qualche
ritmo negli edifici. Questo è il tocco di Bauhaus.
Daniele Liberanome, critico d'arte
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Tea
for two - Identità |
Avanza
a tutta birra, spandendo per le borghesissime strade di Roma
coattissima musica israeliana. Questo succede quando si entra in
macchina di mio padre.
Perché in questo modo combattiamo il Tel Aviv horror vacui, inanelliamo
una serie di stereotipi culturali (bamba nei titoli di testa), crediamo
di appartenere ad altro. Così, in equilibrio tra Flaminio e Dizengoff,
intessiamo la nostra identità. Ed è proprio questo che mi fa impazzire
dell'ebraismo: l'essere un mosaico su due zampe.
Rachel Silvera, studentessa
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Anita B. |
La
comunità italiana di Gerusalemme ha assistito alla proiezione del film
“Anita B”. Si tratta di una produzione della Rai che è stata presentata
con la presenza in sala del regista. Il film racconta la storia
di una adolescente, scampata ad Auschwitz, sopravvissuta da sola mentre
la famiglia è scomparsa nel campo di sterminio. È accolta dai cugini
che vivono nella vicina Cecoslovacchia, ma non ha potuto ottenere
ancora una carta d'identità. Senza i preziosi documenti la ragazza è
obbligata a convivere coi parenti, che la sfruttano come balia asciutta
di un simpatico bambino.
Sergio Minerbi, diplomatico
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