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21 marzo 2014 - 19 Adar II 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Gerusalemme oggi corre. Gerusalemme oggi corre e festeggia la sua testarda normalità. L’intera città, capitale discussa ma cuore indiscutibile dello Stato di Israele e del popolo ebraico, oggi vive una maratona tra le proprie strade. Migliaia i partecipanti, molti arrivati dall’estero, che consapevolmente o meno affermano la legittimità di una città e di un paese normale e democratico circondato, oggi più che mai, da società malate e antidemocratiche.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
Chissà cosa pensano i rabbini ucraini delle prese di posizione di Berel Lazar, il rabbino Lubavich noto per la sua familiarità con Putin e che ha applaudito in maniera convinta all’annessione della Crimea alla Russia. Noto per aver dato nuovo slancio alle attività ebraiche nella Russia postcomunista, che ormai in gran parte si svolgono nell’ambito organizzativo del mondo Chabad, il rabbino Lazar (che si è formato a Milano) esprime con il suo comportamento un ben noto e direi tradizionale rapporto di appeasement fra la leadership ebraica e il potere politico.
 
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CASALE - Secondo appuntamento del ciclo "Incontri sul cibo kasher monferrino". Domenica alle 15.30 in Sala Carmi si parlerà di dolci ebraici e krumiri. Ospiti Adriana Ottolenghi e Adriana Carmi con la partecipazione di Anna Portinaro.
 
Un ciclo di incontri
sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
 
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Il cartello della vergogna
Spazio, sui dorsi romani di Corriere della sera e Repubblica, all’indignazione del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna per il cartello che – in una panetteria del quartiere Tuscolano – tentava di vietare l’ingresso in un esercizio commerciale “agli zingari”. Per il presidente UCEI quel cartello evoca in modo preoccupante “il periodo più brutto della nostra storia” e anche se si tratta di un episodio isolato “non possiamo, come ebrei italiani, rimanere in silenzio di fronte a questi gesti di razzismo”. A denunciare l’accaduto l’Associazione 21 luglio, che ha inviato un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e una diffida al commerciante.
Si inaugura in queste ore, con una visita curata dalla giornalista Ada Treves (redattrice dei media UCEI), la mostra Children’s Story, i disegni dei bambini di Terezin organizzata dal Museo ebraico di Bologna con la collaborazione del Museo ebraico di Praga. Ne scrive Manuela Valentini sul quotidiano bolognese Il Resto del Carlino. Numerosi gli appuntamenti dedicati al mondo ebraico e a Israele che caratterizzano la 51esima edizione del Children’s Book Fair (la prima aperta anche ai non addetti ai lavori) con il diretto coinvolgimento della redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche e del portale www.moked.it.
In prossimità dell’appuntamento con il 70esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine Gabriele Isman (Repubblica Roma) accompagna il rabbino capo Riccardo Di Segni in visita sui luoghi della strage. “Quella delle Fosse Ardeatine – afferma il rav – fu una strage italiana, parte dello sterminio nazista che colpi l’intera popolazione di questo Paese: per la strage presero detenuti comuni, politici, partigiani ed ebrei. Essere qui è importante per capire: l’Italia democratica nacque anche quel giorno”. Da leggere anche la commovente testimonianza di Grazia Di Veroli, parente della più giovane vittima dell’eccidio. “Si chiamava come mio padre, Michele Di Veroli. Quand’ero piccola – scrive – sentivo pronunciare quel nome in televisione o lo leggevo sui giornali, e non sapevo perché. Poi chiesi al mio papà la ragione per cui capitava che fosse citato cosi spesso, e lui mi diede una risposta semplice, diretta e commossa: Michele Di Veroli era il cuginetto”.
 
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  davar
QUI GERUSALEMME
Maratona, record di presenze

"L'invito è rivolto a tutti: amatori e professionisti, singoli individui e gruppi organizzati, studenti e soldati a prescindere dalla religione e dalla cultura di provenienza. Venite a Gerusalemme, correte insieme a noi. Non lo dimenticherete mai”. Così il sindaco-runner Nir Barkat nel promuovere la quarta edizione della Maratona di Gerusalemme. Un invito raccolto una nuova volta con un entusiasmo travolgente: 25mila infatti i partecipanti (tra cui molti stranieri) alla corsa apertasi questa mattina alle prime luci del mattino. Un successo che non è soltanto nei numeri ma anche in una cornice paesaggistica ed emotiva che non ha eguali. Tradizione e modernità, grande storia e progetti di futuro: un connubio che ha lasciato ancora una volta il segno.

(Nell'immagine un momento della corsa. Al centro il sindaco Barkat)
QUI BOLOGNA - LEGGERE PER CRESCERE
Cultura ebraica per i ragazzi
Mentre tutto il mondo dell’editoria per bambini e ragazzi si prepara a convergere su Bologna, centinaia di copie dell’ultimo numero di Pagine Ebraiche e di DafDaf sono già state consegnate e l’organizzazione della Children’s Book Fair le renderà disponibili durante tutta la manifestazione. La collaborazione fra la redazione del portale dell’ebraismo italiano, con le sue testate, e il grande evento dedicato a un settore così importante dell’editoria diventa sempre più stretta e ne sono derivati, quest’anno, diversi incontri che vanno a costituire – grazie all’interesse e alla sensibilità mostrate dalle responsabili della fiera, che a loro volta hanno organizzato diversi appuntamenti e laboratori sul tema – un programma specifico: La cultura ebraica per ragazzi.
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QUI BOLOGNA - LEGGERE PER CRESCERE
Il nostro futuro è tutto da leggere
La fata buona che da quasi quarant’anni guida le Edizioni EL, la più importante casa editrice italiana specializzata in libri per ragazzi, ha un sorriso capace di incantare qualsiasi orco cattivo, ma bisogna prestare molta attenzione: la sua dolcezza e il suo entusiasmo contagioso nascondono un’anima d’acciaio. È implacabile, Orietta Fatucci: non si è mai piegata alle mode e non ha mai accettato compromessi sulla qualità dei circa trecento libri che pubblica ogni anno, più di uno al giorno. E non è stata piegata neppure dalla crisi economica, che ha colpito duramente anche l’editoria. Dopo tanti anni, saldamente al posto di comando, passione ed entusiasmo sono immutati.
(Il disegno è di Giorgio Albertini)
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QUI BOLOGNA - LEGGERE PER CRESCERE
Non ditelo ai grandi
Ogni mese Luisa Valenti regala al giornale ebraico dei bambini l’illustrazioni di copertina, e spesso anche altre meraviglie. Luisa – che i lettori di DafDaf conoscono come la Strega Comanda Color – è anche autrice di una pagina che è dedicata a tecniche e trucchi creativi, ma visto che oltre ad aver studiato disegno e animazione, incisione e acqua forte, crea libri origami, legge tantissimo e colleziona libri per bambini questo mese ha dedicato la sua pagina a Non ditelo ai grandi, la grande libreria internazionale che questo fine settimana apre al pubblico le porte della fiera di Bologna, dove lunedì inizierà la Children’s Book Fair. Sono consigli su come scovare i migliori tesori in qualsiasi libreria o biblioteca, particolarmente utili nel padiglione 33, dove oltre ai più di 200 incontri e laboratori sono raccolti circa 25mila libri, il meglio della produzione per ragazzi di tutto il mondo.
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QUI MILANO
Pesach e il cammino di libertà

Il ritorno di Jewish and the City
Pesach e le vicende di Mosè, della schiavitù in Egitto e del cammino di libertà, una storia ricca di spunti e di riflessioni tanto centrale nell’identità ebraica quanto dotata di carattere universale: sarà questo il tema della seconda edizione del festival Jewish and the City, che si svolgerà a Milano tra il 13 e il 16 settembre 2014 (nell’immagine un momento dello scorso anno).

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NUOVi ELEMENTI PER IL DIBATTITO
Pacelli e lo Stato di Israele
Secondo la Fondazione Pave the way (aprire la strada), ente internazionale impegnato nella promozione del dialogo tra religioni, papa Pio XII avrebbe avuto un ruolo positivo nella creazione dello Stato di Israele. “Pave the way Foundation ha pubblicato sul suo sito sorprendenti documenti che mostrano come papa Pio XII fu d'aiuto nella creazione del moderno Stato di Israele – così scrive l'ente sul proprio sito, attaccando poi duramente il mondo ebraico - Queste nuove e documentate testimonianze provano che questo papa, che è stato largamente denigrato dalla Comunità ebraica, in realtà aiutò l'Organizzazione Sionista a iniziare nel 1917 la fondazione di una nazione ebraica in Palestina”. La figura di Eugenio Pacelli, salito al soglio pontificio nel 1939 con il nome di Pio XII, è da anni al centro del dibattito storiografico in merito al suo ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora, con le rivelazioni di Pave the way Foundation, un nuovo fronte di discussione sembrerebbe aprirsi.

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pilpul
Mentre si legge la Meghillà
Grande festa con tutti i bambini, usanza di far chiasso quando si nomina Haman, e contemporaneamente obbligo di ascoltare attentamente la Meghillà senza perderne neanche una parola: sembra che le regole di Purim (che presuppongono un chiasso silenzioso, o un silenzio chiassoso) siano state inventate apposta per seminare zizzania e creare scompiglio tra il pubblico, in particolare in Comunità come le nostre, dove si ritrovano seduti fianco a fianco osservanti e non osservanti, persone venute per ascoltare la Meghillà e persone venute per far festa, bambini, genitori e nonni.

Anna Segre, insegnante
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Sefarad
Da quello che leggiamo su autorevoli media ebraici sarebbero numerosi gli ebrei che hanno accolto con entusiasmo e interesse la legge del governo Rajoy che concederebbe la cittadinanza spagnola ai discendenti sefarditi espulsi dalla Spagna nel XV Secolo. Così che dopo Israele – e il piano sfumato dell’URSS stalinista di trasferire gli ebrei nella regione di Birobidzhan – la Spagna diverrebbe il secondo Stato moderno disposto ad accogliere ed agevolare la formazione di una presenza ebraica. Siano tardive lacrime di coccodrillo, tentativi di fermare il fatidico Herem, o una manovra economica in periodo di crisi, resterà forse un mistero. Come rimane in parte ignoto il perché la Penisola Iberica, dopo Eretz Israel, abbia rivestito nell’immaginario ebraico nei secoli, prima e soprattutto dopo il 1492, un sì forte valore simbolico, senza che mai il suo vivido ricordo svanisse nella memoria dei suoi discendenti

Francesco Moises Bassano, studente
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Capire il Talmud
"Il Talmud è anzitutto imparare, alla scuola del proprio maestro, cosa ci lega al passato e cosa costituisce il presente su cui fondare il futuro". Una definizione interessante che ha suggerito due giorni fa Giuseppe Veltri a Genova all'incontro "Capire il Talmud" e che nega in fondo la possibilità di definire ciò che, similmente alla letteratura, è piuttosto un'esperienza che lega altre esperienze nel tempo. Ma contrariamente ad un bel libro, ha spiegato il professore, "non mettetevi in testa che vi comprate il Talmud e ve lo leggete la sera a letto... il Talmud non si può leggere, ma solo studiare, e mai da soli."

Ilana Bahbout
Il libro giusto
Una delle esperienze più belle è condividere con gli amici più cari le proprie letture, ma solo un legame speciale porta qualcuno a scegliere “per te” il libro giusto al momento giusto, a insistere perché tu lo legga, a infilartelo in borsa anche se provi a dire che da leggere ne hai già decine, che non sai come fare. Un amico te lo impone perché sa che quel libro è “per te” e sa che devi rivedere le tue priorità. Mi è capitato in questi giorni con un celeberrimo best-seller che non aveva (e non avrebbe mai) attratto la mia attenzione.

Laura Salmon, slavista
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