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29 Marzo 2015 - 9 Nissan 5775
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
"Zot Torat haolà", "questa è la regola dell'olocausto": questa espressione, che compare nei primi versi della parashà letta ieri e che così viene correttamente tradotta, potrebbe essere resa anche con "questa è la Torà della elevazione". Forse a dire che il vero strumento di elevazione, per l'uomo, è lo studio della Torà.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Quando si va via da un luogo per andare verso un altro luogo dove si pensa di stare meglio ci portiamo sempre dietro qualcosa che sia il segno del prima che si spera non ci sia più e che è anche il segno del nuovo inizio. Quel segno serve per ricordare il prima, ma è anche la riga che tracciamo tra il prima e il dopo, l’istante della scelta che  rende impossibile la revoca dell’impegno. Il pane azzimo è questo: il segno dell’afflizione e il patto per tentare di vivere una nuova condizione. Una cosa che fa da connessione fra la libertà come esito e la liberazione come processo, un percorso che non è facile, cosparso di mille trappole e sottoposto a molta impazienza.
 
Tunisi scende in piazza
Migliaia di tunisini attesi oggi in piazza contro il terrore. Su Repubblica un racconto di Marek Halter, invitato a rendere omaggio alle vittime dell’attentato al museo del Bardo assieme a una significativa rappresentanza interreligiosa. “La folla che si era radunata davanti al museo ci ha lungamente applaudito, quando ci ha visto tutti assieme, uomini di confessioni e storie così diverse”, sottolinea l’intellettuale francese.
Preoccupa invece l’avanzata in Siria di Al Qaeda dopo la conquista della cittadina di Idlib, nel Nordovest del paese. “Un successo importante – si legge sul Corriere – che conferma come le fazioni radicali siriane siano quelle con maggiori capacità militari”.
Nello Yemen in fiamme gli stranieri si danno alla fuga: la marina militare saudita ha ritirato decine di diplomatici e lo stesso, scrive il Sole 24 Ore, stanno facendo le Nazioni Unite.

In arrivo in Italia le lettere e gli scritti inediti di Anne Frank. L’opera, intitolata “Tutti gli scritti”, è stata curata dall’Anne Frank Fonds di Basilea ed è pubblicata da Einaudi. La presentazione del volume, insieme alla pubblicazione di alcuni stralci, apre le pagine culturali di Repubblica.

Su Vatican Insider della Stampa una cronaca di Lisa Billig del convegno sull’estremismo religioso svoltosi presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles. Tra i protagonisti il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, che ha illustrato il ‘Manifesto per la Lotta contro l’Estremismo Religioso’ redatto dalla Conferenza dei Rabbini Europei.
 
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Leggere per crescere
Si intitola “Leggere per crescere” il dossier di aprile - scaricabile cliccando qui - , che ogni anno Pagine Ebraiche dedica alla letteratura per bambini e ragazzi in occasione della Bologna Childen’s Book Fair, la più importante fiera sulla letteratura per l’infanzia, dove il giornale, insieme a DafDaf, sarà distribuito in tutti i padiglioni. E nel programma della BCBF compaiono diversi incontri organizzati e promossi dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: martedì 31, al Caffè degli Autori, Anna Castagnoli, Nadia Terranova, Paolo Cesari e Luisa Valenti si confronteranno sulla difficoltà di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire”, in una tavola rotonda promossa e coordinata dalla redazione di DafDaf. Nel programma “fuori salone” sono invece inseriti il laboratorio dedicato alla versione per bambini di “Portico d’Ottavia”, la suggestiva storia di un palazzo nel cuore del ghetto di Roma condotto dall’autrice, la storica Anna Foa, e con l’illustratore Matteo Berton, al Museo Ebraico della città, e la mostra su Rutu Modan, che aprirà negli stessi giorni sempre al MEB. Tra le pagine del dossier spunti per tante letture, fra grandi classici e alcune novità: dall’autobiografia di Leo Lionni “Tra i miei mondi” all’intramontabile “I ragazzi della via Pal”, raccontato da Franco Palmieri. Esistono libri per bambini anche piccoli che siano senza immagini? Ebbene sì, e la provocazione è firmata dall’americano B.J. Novak, autore di “The Book with No Pictures”, a riprova del valore della parola, fonte prima di intelligenza e di incanto. Si parla poi di Patrick Modiano, recente premio Nobel per la letteratura autore di “Caterina Certezza” illustrato da Sempé, e non mancano storie dedicate a identità e libertà, per leggere, per crescere.
 
  davar
bologna children's book fair 2015
Leggere e scrivere per crescere,

Pagine Ebraiche protagonista
La primavera, si sa, è tempo di libri, e ad aprire le danze è come ogni anno la prestigiosa Bologna Children’s Book Fair (30 marzo-2 aprile), la più importante fiera internazionale dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi, che in questi giorni porta in città il meglio dell’editoria mondiale per giovani lettori. L’esperimento dello scorso anno, quando “Non ditelo ai grandi” ha aperto il padiglione 33 al pubblico, ha avuto un tale successo con la libreria internazionale e i suoi oltre cento incontri organizzati in collaborazione con la Cooperativa culturale Giannino Stoppani, che quest’anno la Fiera di Bologna propone il “Weekend dei giovani lettori”. Nei primi due giorni della manifestazione, poi, oltre alla libreria internazionale con le sue iniziative, il pubblico potrà visitare la storica Mostra degli illustratori (nell’illustrazione l’opera del vincitore dell’Hans Christian Andersen Award per l’illustrazione, Roger Mello), e la mostra del paese ospite di quest’edizione, la Croazia. Elena Pasoli e Roberta Chinni, le due anime della grande manifestazione, hanno inoltre previsto un moltiplicarsi di attività anche durante la settimana, all’interno degli spazi normalmente inaccessibili al grande pubblico, che quest’anno si aprono invece agli insegnanti, con un programma speciale dedicato a educazione, didattica e cultura dei ragazzi. E la collaborazione di Pagine Ebraiche e di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini con la Bologna Children’s Book Fair continua e si consolida un anno dopo l’altro: un’iniziativa della redazione è infatti ospitata al Caffè degli Autori, lo spazio coordinato da Giovanni Nucci. Introdotti e moderati dalla redazione, Anna Castagnoli, Nadia Terranova, Paolo Cesari e Luisa Valenti si confronteranno sulla difficoltà di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire”. Nel programma fuori salone, poi, è inserita un’altra iniziativa, promossa da DafDaf: al Museo Ebraico della città si parlerà della storia del ghetto di Roma, grazie agli interventi degli autori di Portico d’Ottavia, scritto dalla storica Anna Foa e illustrato da Matteo Berton, che insieme alla redazione del giornale ebraico dei bambini e alla responsabile della didattica del museo condurranno un laboratorio per bambini. L’organizzazione della Bologna Children’s Book Fair, poi, si farà portatrice delle idee della cultura e dei valori della minoranza ebraica italiana distribuendo Pagine Ebraiche e DafDaf sia alle centinaia di giornalisti che seguiranno le giornate della manifestazione che agli ingressi del “Weekend dei giovani lettori”, in una collaborazione che si stringe ogni anno di più. E al valore della lettura sono dedicate queste pagine, a partire da The Book with No Pictures di B.J. Novak, che introduce i lettori di domani all’idea che la parola scritta sia una sorgente inesauribile di intelligenza e di incanto. Le pagine dedicate a Leo Lionni portano a riscoprire un autore noto prevalentemente per i suoi capolavori per bambini, attraverso un’autobiografia che si legge come un romanzo, mentre una recente riedizione riporta all’attenzione un altro grande classico, I ragazzi della via Pàl.

(Clicca qui per leggere il dossier "Leggere per crescere" - Pagine Ebraiche aprile 2015)
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Dafdaf di aprile
Un giornale che parla al futuro
“Direi che è chiara: un libro è come un seme, crea tanti lettori.” Luisa Valenti ha accompagnato qualche settimana fa con queste parole l’illustrazione che ha regalato al numero 55 di DafDaf. Un numero speciale, in cui sono tante le pagine dedicate alla lettura, per onorare come ogni anno quella incredibile festa del libro per bambini e ragazzi che è la Bologna Children’s Book Fair. Il programma di quest’anno, come sempre rigorosamente dedicato ai professionisti del settore, apre però con una evoluzione dell’iniziativa che già nel 2014 aveva spalancato le porte della fiera di Bologna a migliaia di giovani lettori: “Non ditelo ai grandi” è cresciuto, e la grande libreria internazionale quest’anno apre nel we le sue porte, insieme alle mostre che nei prossimi giorni saranno visitate da centinaia di editori, autori e illustratori. E proprio dalla collaborazione fra DafDaf e i vertici della fiera – Elena Pasoli e Roberta Chinni – è nato l’incontro che il giornale ebraico dei bambini propone martedì 31 alle 13.30, al Caffè degli Autori: “Raccontare l’indicibile" vedrà alcuni dei collaboratori del giornale confrontarsi sulla difficoltà e sulla responsabilità di scegliere ogni mese come affrontare argomenti a volte impossibili da raccontare. I relatori saranno Anna Castagnoli, esperta di letteratura illustrata, autrice, illustratrice; Paolo Cesari, traduttore e collaboratore della casa editrice orecchioacerbo; la scrittrice Nadia Terranova e Luisa Valenti, introdotti e coordinati dalla redazione di DafDaf.
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QUI ROMA - INAUGURATA LA MOSTRA "TANDEM"
Emozioni su tela. E sui pedali
Centinaia di persone si sono ritrovate negli spazi messi a disposizione dall'Accademia d'Ungheria per celebrare l'inaugurazione di Tandem, la mostra di sculture e dipinti che vede in scena, per la prima volta assieme, la pittrice di fama internazionale Eva Fischer e suo marito Alberto Baumann, poeta e scrittore scomparso lo scorso autunno. Una delle grandi coppie dell'arte e della società italiana, protagonista di un mondo indimenticabile rivissuto nelle testimonianze del figlio Alan e di due amici di vecchia data, il giurista Giorgio Segrè e il docente universitario David Meghnagi.
Tandem perché il loro sodalizio è fatto anche di tante pedalate. E l’immagine simbolo della mostra, come raccontato dal figlio Alan, sta a dimostrarlo: i due freschi sposini, sorridenti in bicicletta, pronti a lanciarsi per le strade del centro storico insieme al fratello di Eva, Roberto, e a sua moglie Ziva. “Sono passati pochi minuti dalla cerimonia e l’allegra comitiva, partita dal Campidoglio, raccoglie su di sé la curiosità dei passanti. Un modo insolito per festeggiare la promessa di un amore eterno. Sicuramente – le sue parole in una intervista che appare sull'ultimo numero di Italia Ebraica – un momento di rara bellezza e poesia”.
Ad accogliere i numerosi ospiti accorsi in via Giulia il direttore dell'Accademia Antal Molnár, assieme ai due curatori della mostra Francesca Pietracci e Pal Nemeth.


a.s twitter @asmulevichmoked
LA RASSEGNA STAMPA DI MELAMED
Non rinunciare all'educazione
Melamed è una sezione specifica della rassegna stampa del portale dell’ebraismo italiano che da tre anni è dedicata a questioni relative a educazione e insegnamento. Ogni settimana una selezione della rassegna viene inviata a docenti, ai leader ebraici e a molti altri che hanno responsabilità sul fronte dell’educazione e della scuola. Dalla alcune settimane la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aggiunge al lavoro di riordino e selezione settimanale un commento, per fare il punto delle questioni più trattate sui giornali italiani ed esteri.
Per visualizzare la selezione di questa settimana della rassegna stampa ‎di Melamed cliccare qui

“Non bisogna rinunciare all’educazione”, l’allarme di Daniele Novara

“Troppi passi indietro. Non si rinunci all’educazione” Con queste parole, riprese anche nel titolo (Avvenire, 13 marzo), Daniele Novara, pedagogista che da 25 anni dirige il Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, lancia l’allarme sulla facilità con cui i genitori mettono in mano ai bambini quegli smartphone che altro non sono che computer tascabili. “Quello che vorrei fosse preso in considerazione, in primo luogo dai genitori, è che mentre vietiamo l’alcol a un figlio fino ai 18 anni nessuno si pone il problema dell’uso che a 10 o 11 anni farà della sua connessione libera col mondo, di quello che potrà vedere e di come potrà interpretarlo. Questo mi pare incredibile. Il risultato, per i più, è una progressiva dissociazione dalla realtà, una crescente incapacità di contestualizzarsi”.
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QUI TRIESTE
Il senso critico da recuperare
Presentato all’Antico Caffè San Marco di Trieste “La via di fuga”, l’ultimo libro di Federico Fubini, alla presenza dell’autore e degli storici Luisa Accati, Anna Maria Vinci e Giacomo Todeschini. Pur essendo un’occasione già sufficiente per trarne interessanti spunti di riflessione, non si è limitata a questo, perché l’opera ha fatto quasi da preambolo ad un discorso più ampio e attuale, che dalla storia di Renzo Fubini (1904-1944), prozio dell’autore, passando per Albert Hirschmann, suo allievo all’Università di Trieste, arriva fino all’analisi dell’attuale crisi economica mondiale. “Storia aperta”, quindi, che trova proprio nelle ricerche di Hirschmann che sostiene, nel 1970, che di fronte ad un sistema in declino l’individuo può reagire in tre diversi modi: exit, voice, loyalty (defezione, protesta, lealtà).

Paola Pini
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QUI CASALE
Renata e l'arte di includere
La Comunità ebraica di Casale Monferrato ospita quest’oggi Renata Boero, artista a lungo confrontatasi con il tema della religione, della natura e del tempo (le sue opere sono tra l’altro anche al museo diocesano di Milano) che inaugura alle 17 la mostra "Inclusioni", allestita all'interno della sinagoga casalese.
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pilpul
Demone e martire?
Dunque, il giudizio sul concreto operato di Giovanni Palatucci è destinato a rimanere in sospeso. Forse per molto del tempo a venire. Evidentemente, va aggiunto, non per assenza di dati (spesso, tuttavia, contraddittori o comunque di non facile messa in una sequenza ordinata e, quindi, come tale pronta ad offrirsi immediatamente nella sua presunta qualità di strumento di giudizio morale, come invece spesso una diffusa opinione, molto ingenua, sul processo storiografico intenderebbe ottenere, quasi che lo storico sia da subito anche giudice del passato) ma per la difficoltà di dare ad essi una sintesi condivisa. La contrapposizione tra sensibilità (e suscettibilità) pubbliche non gioca a favore di tale obiettivo, ad onore del vero. Segno che la storia e le memorie non sono un campo di “pacificazione”, come certa vulgata di grana grossa, più interessata a seppellire che non a fare emergere, intenderebbe ancora accreditare, bensì luoghi simbolici, mentali e culturali dove si innescano di nuovo contrapposizioni dialettiche.

Claudio Vercelli
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Nugae - Io scrivo
Nell’eterna lotta tra materialità sfrenata e inclinazione alla ricerca di un seppur minimo impegno intellettuale, un tovagliolo nel cestino del pane di una tavola chic del ristorante di un circolo di lettura rappresenta l’apoteosi. Sul suddetto tovagliolo infatti è stampato in un carattere elegante nero su bianco un elenco di circostanze e motivazioni interiori che riguardano la lettura, con quel perfetto equilibrio tra ironia e filosofeggiamenti che rende il tutto accettabile per chi filosofeggia davvero e soddisfacente per chi si vuole illudere di farlo. Somiglia un po’ a quel decalogo di diritti del lettore redatto da Daniel Pennac, che grazie al cielo ha sdoganato la letteratura spazzatura e l’abbandono di un libro a metà senza venir divorati dal senso di colpa.

Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche
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