RAssegna stampa 12-18 febbraiO
Insegnare a capire per educare alla pace
"L'Unesco
alla sua fondazione aveva sostenuto che la guerra si trova in primo
luogo nella mente. Ed ha voluto promuovere un'educazione per la pace.
Ma non può che essere banale insegnare che la pace è meglio della
guerra, cosa evidente in tempo di pace. Il problema si pone quando lo
spirito guerresco sommerge le mentalità. Educare alla pace significa
quindi lottare per resistere allo spirito guerresco". Sono parole di
Edgar Morin (Repubblica, 12 febbraio), che scrive anche: "Nella storia
delle società umane abbiamo avuto modo di osservare molte
manifestazioni di fanatismo religioso, nazionalista, ideologico. Ogni
volta si usa la parola 'terrorismo' per denunciarne le azioni
mortifere, ma è una parola che testimonia solo il nostro terrore e non
spiega che cosa muova gli autori degli attentati. E soprattutto, per
diverse che siano le cause a cui si votano i fanatici, il fanatismo ha
sempre una struttura mentale comune. Ecco perché da vent'anni
raccomando che nelle nostre scuole venga introdotto l'insegnamento
della conoscenza, cioè anche l'insegnamento di ciò che provoca i propri
errori, le proprie illusioni e le proprie perversioni".
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