Roberto
Della Rocca,
rabbino
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Secondo
una tradizione erano le lettere a rendere le Tavole del Patto leggere e
sostenibili. Quando Moshè scese dal monte Sinai e prese coscienza che i
figli di Israele stavano adorando il vitello d’oro, le lettere volarono
in Cielo, e solo in quel momento le Tavole diventarono troppo pesanti
perché lui potesse reggerle.
È così che le Tavole caddero e andarono in frantumi.
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Dario
Calimani,
anglista
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Una
polemica sta cercando di emergere da sotto il pelo dell’acqua
tranquilla sul ruolo del rabbino nell’ambito della sua comunità. Ne sta
discutendo la Giunta dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, a
quanto risulta, e si sta proponendo qualche piccolo (ma sostanziale)
ritocco allo statuto dell’Unione.
E si ripensa ad anni di dibattiti, di richieste, di polemiche, di
dialoghi paralleli, di accordi mai raggiunti. Chissà se basta una
modifica di statuto – vaga e ambigua, magari – per risolvere i problemi
dell’ebraismo italiano.
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Gentiloni sui migranti:
“Corridoi non muri”
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Non
siamo invisibili. È quanto affermano le migliaia di profughi che dalla
Macedonia a Calais nelle scorse ore sono tornati a farsi sentire: sul
confine macedone decine di persone (afgani, siriani, somali, iracheni,
pachistani) hanno abbattuto la recinzione in filo spinato che bloccava
l’accesso all’Europa, chiedendo di essere accolti, (Repubblica) mentre
in Francia proteste e scontri tra polizia e profughi sono esplosi a
causa degli sgomberi forzati. Per il ministro degli Esteri italiano
Paolo Gentiloni, che nelle scorse ore ha accolto 93 rifugiati siriani
(l’Unità), “l’Europa è sul precipizio” e ciò che serve “non sono muri
ma corridoi umanitari” (Repubblica). Sulla prima pagina de La Stampa
Marcello Sorgi parla di “ultima chiamata per l’Europa” per mettersi a
un tavolo e risolvere insieme l’emergenza migranti.
Libia, il ruolo italiano. A Tripoli, racconta il Corriere della Sera,
uomini delle squadre speciali americane, inglesi e francesi collaborano
con i locali per combattere l’Isis. Primo segnale di un possibile
cambio di strategia sul territorio libico con l’avvio di un’offensiva
via terra. Se dovesse esserci, promettono gli americani, il comando
sarà affidato al governo italiano (Corriere).
Italia-Israeli, accordi per la Difesa. Il ministro della Difesa Roberta
Pinotti è in missione in Israele per discutere della crisi regionale e
siglare nuove collaborazioni in campo industriale-militare. Nelle
scorse ore ha incontrato il suo omologo israeliano Moshe Yaalon e oggi
farà visita al Presidente Reuven Rivlin (Il Tempo).
Oscar – Spotlight. Ampio spazio sui quotidiani i film Spotlight e Il
figlio di Saul, premiati la scorsa notte con gli Oscar. Il primo
racconta dell’inchiesta del Boston Globe che fece emergere nella città
americana lo scandalo di decine di casi di preti pedofili coperti dalla
Chiesa. “L’eco di Spotlight arrivi in Vaticano. È tempo di proteggere i
bambini”, l’appello del produttore del film rilanciato da La Stampa,
che poi sottolinea come in Vaticano siano stati presi provvedimenti.
“Fanno sorridere le teorie complottiste fiorite sul direttore ebreo del
Globe e sulla cospirazione ordita per colpire la chiesa cattolica e i
suoi valori”, sottolinea Antonio Padellaro sul Fatto Quotidiano,
ricordando gli attacchi all’allora direttore Martin Baron da parte del
mondo cattolico di Boston. Di “effetto spotlight” parla Repubblica con
indennizzi dovuti alle famiglie per oltre 4 miliardi di dollari.
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IL TRIONFO DI MORRICONE agli oscar
"Il maestro? Per noi è Ennio"
L'emozione dell'Italia ebraica
L’arte
non muore e quindi il loro è un legame vivo. Che grande gioia ci hai
regalato, Ennio!”. Si emoziona Alan David Baumann nel ricordare lo
straordinario sodalizio che per quasi 60 anni ha unito il Maestro Ennio
Morricone alla madre, la pittrice Eva Fischer, nome illustre della
Scuola Romana del dopoguerra oltre che staffetta partigiana e testimone
in prima persona delle sofferenze degli ebrei di Belgrado e dei Balcani
sotto il nazifascismo (trenta i parenti uccisi nella Shoah). Pensieri,
ricordi, emozioni che riaffiorano in queste ore di orgoglio nazionale
per il trionfo agli Oscar del grande compositore e leniscono il dolore
di Alan per la scomparsa di Eva, mancata nel luglio dello scorso anno
all’età di 95 anni.
L’amicizia tra Morricone e Fischer nasce sul finire degli Anni
Cinquanta, in uno stabile di via Montecchi a Trastevere. Eva, che non
ha il telefono, si appoggia all’utenza di Ennio (che abita al piano di
sotto). Tra una chiamata e l’altra, con Morricone impossibilitato a
comporre per le ripetute interruzioni, per le ripetute sessioni di
scalini da affrontare moltiplicati alla n, i due vicini di casa
capiscono di avere molto in comune.
(Nell'immagine Ennio Morricone seduto al fianco di Eva Fischer mentre conversa con il marito della pittrice, Alberto Baumann) Leggi
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Informazione - pagine ebraiche
500 anni del ghetto di Venezia, la lunga strada verso la libertà
"La
condizione delicata degli ebrei veneziani è la metafora di un bivio che
obbligava a compiere scelte forti e a prendere decisioni ferme e al
tempo stesso aperte al mondo circostante".
Si apre con una riflessione del rav Roberto Della Rocca, il dossier del
numero di marzo di Pagine Ebraiche interamente dedicato alla
commemorazione del Cinquecentenario del ghetto di Venezia, il primo
ghetto d'Europa. Oltre ad illustrare il ricco programma degli eventi
previsti per il 2016, lo speciale curato da Ada Treves offre spazio
alle riflessioni del presidente della Comunità ebraica della città
Paolo Gnignati e del rabbino capo Scialom Bahbout, oltre che del
sindaco Luigi Brugnaro e del governatore del Veneto Luca Zaia.
L'eredità del ghetto viene poi analizzata dallo storico Gadi Luzzatto
Voghera, dall'anglista Dario Calimani, dallo psicoterapeuta Enrico
Levis e dal rettore dell'università Ca' Foscari Michele Bugliesi. Maria
Teresa Milano presenta la straordinaria figura di Gustav Mahler, la cui
musica riempirà il teatro La Fenice per la serata inaugurale.
Un anniversario che non andrà celebrato come una festa ma servirà “per
approfondire una storia secolare che parla la lingua amara della
negazione, della sopraffazione e del disprezzo”, come ricorda nel suo
editoriale il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Renzo Gattegna. Leggi
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Unioni civili e fedeltà |
Dichiaro
subito la mia opinione: sono soddisfatto della nuova legge sulle unioni
civili. Come ho spiegato più volte – anche su queste colonne – non è
certamente il testo che avrei voluto, per non parlare di quello
migliore in assoluto (ma poi, esiste davvero?). Comunque l’Italia ha
finalmente una normativa che ci avvicina alle democrazie occidentali,
riprende il lungo e graduale percorso dei diritti, attribuisce una
dignità a persone, coppie, famiglie.
Ciò detto, c’è un punto che non mi va giù. La questione della fedeltà.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Storie - Caccia ai nazisti in fuga |
Tra
le varie mete scelte dai carnefici di Hitler in fuga dall’Europa alla
fine della Seconda guerra mondiale ci fu anche l’Australia.
Nell’isola-continente emigrarono a partire dal 1945 anche numerosi
ebrei, tra cui diversi sopravvissuti all’Olocausto. Inevitabile
l’incontro-scontro tra le loro vicende. È il tema del romanzo di Eric
Salerno, intitolato “Intrigo” (Il Saggiatore, pp. 275).
A Melbourne vive Felix, orologiaio ebreo, simbolo dell’inconciliabilità
dei due mondi dopo la Shoah. La moglie, Sara, sopravvissuta al lager,
combatte ogni giorno con gli incubi del passato, al pari di altri ebrei
reduci di Auschwitz o di altri campi, sospesi tra desiderio di vendetta
e bisogno di oblio, arrivati in Australia per sfuggire a un passato
doloroso e ricostruire un’identità frantumata dalle persecuzioni
naziste..
Mario Avagliano
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Valori capovolti |
AI
commenti alla notizia della passeggera di un un volo aereo israeliano
che sarebbe stata costretta a spostarsi per la richiesta di un ebreo
ultraortodosso di non sedere accanto a una donna mi paiono
intellettualmente disonesti; dimostrano ignoranza di cose ebraiche e
fanno trasparire una preoccupante intolleranza, tipica di un certo
mondo laico di sinistra. Innanzitutto alla signora ultraottantenne non
è stato imposto, ma le è stato chiesto gentilmente di cambiare posto.
Michael Wagner Cogoi
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