Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

3 maggio 2016 - 25 Nissan 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Roberto
Della Rocca,
rabbino
La festa civile dei lavoratori che si è celebrata il 1° maggio in molte parti del mondo ci fa pensare  al  famoso insegnamento rabbinico dei Pirqè  Avòt , 1; 10 : “...ama il lavoro e odia il potere....”. Il nostro Rabbì Ovadià da Bertinoro spiega che l’amore per il lavoro va inteso in questo modo: "persino se una persona ha di che alimentarsi, deve occuparsi di un lavoro. Poiché la nullafacenza porta alla noia. Ed odia il potere: non dire io sono una persona vicina al potere e non mi si addice il lavoro...".
 
Leggi

Dario
Calimani,
Università di Venezia
Nell'imminenza di una consultazione elettorale è normale che spuntino fuori inviti a votare l'uno o l'altro partito. Ciò che sembra meno normale è che in ambito ebraico ci si senta rivolgere inviti a dimenticare ciò che è stato il fascismo e i crimini che ha commesso, contro di noi e contro il paese. Ormai, si dice, è passato molto tempo, le cose e le persone sono cambiate, bisogna metterci una pietra sopra. Certa destra, poi, è molto amica di Israele, quindi è molto amica degli ebrei.
È di questi giorni la proiezione di due film su Fritz Bauer (Il labirinto del silenzio e Lo stato contro Fritz Bauer), due film che trattano il dilemma se si possa chiudere con il passato per andare finalmente a riconciliazione; se sia lecito seppellire i morti una seconda volta e dimenticarne volto e memoria pur di vivere appieno il presente, pur di riconoscersi cittadini uguali a pieno diritto, omologati anche sul piano della storia. NO. Non saremo mai uguali sul piano della storia. 
 
Leggi

Donne e religione
Donne e religione. Per motivi diversi Avvenire e Osservatore Romano riflettono sul ruolo delle figure femminili all’interno della tradizione ebraica e non: Avvenire anticipa alcuni stralci di “Semplicemente ebree” (Kogoi) di Livia Genah e David Spagnoletto in cui otto donne raccontano la loro spiritualità. Sul quotidiano poi spazio alle riflessioni del rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni e di rav Roberto Della Rocca, responsabile dell’area cultura dell’UCEI, che del libro firmano rispettivamente la prefazione e l’introduzione. Rispetto al binomio donne-religione, Repubblica racconta poi la scelta dell’Osservatore Romano di potenziare e investire sul proprio inserto al femminile Donne, Chiesa, mondo. Tra le firme di punta del quotidiano vaticano, Anna Foa che a Repubblica racconta la sua scelta di entrare nella redazione della rivista. Proprio la storica firma oggi sull’Osservatore un lungo articolo dedicato al volume Il cielo sopra l’inferno. La drammatica storia vera di Ravensbrück il campo di concentramento nazista per sole donne, Newton Compton, firmato dalla giornalista Sarah Helm.

Meis, il governo apre la strada. “Un miliardo ai tesori italiani” titola il Corriere della Sera per raccontare lo stanziamento di fondi deciso dal governo e diretto al settore della cultura. Un’iniziativa che, scrive Paolo Conti, il ministro Dario Franceschini ha definito come “la più grande operazione di investimento sul Patrimonio culturale pubblico dell’Italia repubblicana”. Conti riporta la soddisfazione “delle comunità ebraiche italiane” per “il finanziamento del Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara” a cui sono stati destinati 25 milioni di euro per il suo completamento.

Gerusalemme, ancora violenza per mano palestinese. Nuova aggressione nella Capitale israeliana da parte di un terrorista palestinese armato di coltello che ha ferito un israeliano di sessant’anni presso la Porta dei Leoni (Avvenire). La polizia israeliana ha arrestato nelle scorse ore un diciottenne palestinese sospettato di essere il responsabile dell’attacco.

Torna al Senato la legge sul negazionismo. Nuova discussione oggi in Senato in merito al ddl che vuole introdurre nella legge Mancino – quella contro “la discriminazione per motivi razziali, etnici e religiosi” – l’aggravante del negazionismo della Shoah (Avvenire).
 
Leggi

  davar
QUI ROMA - ELEZIONI AMMINISTRATIVE
I silenzi di Raggi e Marchini
Pagine Ebraiche e i candidati

"Certamente, se non questa settimana la prossima”. “Avrai l’intervista, Virginia ci tiene”. “Tutto a posto, tranquillo, stasera ti togli il pensiero”. E invece nulla. Un lungo, lunghissimo inseguimento. Tante belle parole e garanzie da parte del suo staff. Fino al clamoroso dietrofront a poche ore dalla stampa del giornale. Ufficialmente per un “misunderstanding”(!) davvero un po’ grottesco. L’intervista (ancora) non s’ha da fare. La capolista del Movimento Cinquestelle alle prossime amministrative romane, l’avvocato Virginia Raggi, rinuncia a confrontarsi con il giornale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Una decisione su cui ogni lettore potrà sviluppare le riflessioni che riterrà più opportune.
Parlano così, per il momento, soltanto Roberto Giachetti e Giorgia Meloni.
In attesa che anche Alfio Marchini e i suoi più stretti collaboratori, più volte sollecitati da molti giorni, diano un segnale di reale interesse a parlare e confrontarsi con il giornale dell’UCEI su alcuni temi segnalati allo staff del candidato del centrodestra.
Non ultimo il rapporto di Roma con il suo passato e l’orrore della persecuzione nazifascista.
Leggi

qui milano
Un Giardino per Yizhak Rabin
“Giardino Yitzhak Rabin. Statista israeliano e premio Nobel per la pace 1994”. È quanto si legge nella targa scoperta proprio in queste ore a Milano, nei giardini di piazza Tripoli. Ora, dunque, anche il capoluogo lombardo ha un luogo dedicato a uno dei personaggi più amati della politica israeliana, simbolo di una pace possibile e assassinato da un'estremista di destra prima di potervi dare corso. “Una figura simbolo dello scorso secolo. Questa targa spero sia un invito affinché il suo insegnamento venga studiato. Rabin ha giocato un ruolo importante e positivo per i destini del mondo”, ha dichiarato l'assessore alla Cultura Raffaele del Corno, parlando poco dopo lo svelamento della targa. Un'iniziativa lanciata dal gruppo Sinistra per Israele e presentata in occasione delle celebrazioni lo scorso anno del ventennale dell'uccisione di Rabin (assassinato il 4 novembre 1995). “Ringrazio il Comune  di Milano per aver dato seguito a questa proposta – il commento di Ruggero Gabbai, Consigliere comunale dell'amministrazione Pisapia – Guardando al Medio Oriente, oggi più che mai ci sarebbe bisogno di uno statista come Rabin. Purtroppo è stato assassinato ma il suo messaggio non è morto e tocca a noi portarlo avanti”. Di Sinat chinam, odio gratuito, ha parlato il portavoce dell'ambasciata d'Israele Amit Zarrouk ricordando il tragico epilogo del Primo ministro d'Israele così come la sua lezione coraggiosa. Presenti all'evento, tra gli altri, il Consigliere dell'Unione delle Comunità ebraiche Italiane Giorgio Mortara,
il presidente della Comunità ebraica di Milano Milo Hasbani, assieme ai Consiglieri Daniele Misrachi, Gadi Schoenheit e Claudia Terracina.
Leggi

qui bergamo - la due giorni di convegno 
Primo Levi tra uomini e animali 
Sono molti i momenti in cui si sorride, o si ride apertamente, durante il convegno "L'uomo e altri animali. Primo Levi etologo e antropologo" organizzato dalle Università di Bergamo e di Milano Bicocca, in quella che è da molti presenti percepita come una vera e propria boccata d'aria fresca. È un Levi diverso dalla rappresentazione solita, che pur essendosi ormai staccata da quella esclusiva del Testimone, normale fino a un periodo non troppo lontano anche grazie a Marco Belpoliti, ideatore della due giorni di convegno (oggi all'Università di Bergamo e domani all'Università di Milano Bicocca), torna sempre a fare riferimento al lager come nucleo centrale e fondante della sua opera. Le molte citazioni offerte dai relatori rendono ai diversi brani a volte considerati un semplice divertissement di Levi il loro peso etico, morale e danno il senso di un lavoro di scrittura molto più denso di riferimenti anche filosofici di quanto possa apparire a una lettura superficiale. Ma fra ragni assassini e cani drogati, citando la furia di Giobbe o le parole di Faussone si fa strada in maniera evidente l'uso sottile di un'ironia che prima ancora di colpire, a volte anche dolorosamente, porta un sorriso, e scompaginando ogni rigidezza accademica obbliga a riflettere, a ripensare la profondità e l'importanza di uno scrittore il cui valore pare crescere, se possibile, ancor di più col tempo. Ad aprire la sessione mattutina Francesco Remotti, dell’Università di Torino, che ha parlato di “Primo Levi: la via difficile delle somiglianze”, a cui sono seguiti gli interventi di Marco Aime, dell'Università di Genova, su “Lo specchio dell’altro” e Manuela Consonni, docente della Hebrew University di Gerusalemme e direttrice del Centro Internazionale Vidal Sassoon per lo Studio dell’Antisemitismo presso la stessa università, su “Teodicea e antropodicea: il dialogo di Levi con Giobbe”. Nel pomeriggio proseguono i lavori del convegno che riprenderà domani alla Bicocca di Milano.
Leggi

i due candidati sindaci a confronto
Londra, Goldsmith contro Khan
La sfida per conquistare la City

Mentre la Gran Bretagna si avvicina al momento delle sue elezioni amministrative, che si svolgeranno giovedì in 124 comuni (e si dice saranno una prima spia delle posizioni degli inglesi sul tanto discusso tema di Brexit, l’uscita del paese dall’Unione Europea su cui si voterà in un referendum il 23 giugno) si fa sempre più aspro il confronto fra i due candidati favoriti per la carica di sindaco di Londra. E non potrebbe essere diversamente, dal momento che non potrebbero essere più diametralmente opposti il conservatore Zac Goldsmith – figlio del magnate finanziere ebreo Sir Jimmy Goldsmith con alle spalle un’educazione d’élite in collegio – e il laburista Sadiq Khan – ex avvocato e primo musulmano a diventare ministro nella storia del Regno Unito, figlio di una sarta e di un autista di autobus immigrati dal Pakistan alla fine degli anni Sessanta.
Leggi

Editoria
Religioni e universo femminile
Un nuovo Donne chiesa mondo 

Formato differente e molte pagine da sfogliare per “Donne chiesa mondo”, il mensile al femminile dell’Osservatore Romano che entra nel quinto anno di vita con molte novità, presentate oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala della Filmoteca Vaticana dal direttore dell’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian, dalla coordinatrice del mensile Lucetta Scaraffia, dal segretario di Stato Pietro Parolin e da Elisa Zamboni, sorella di Bose. Nel corso dell’affollato evento, svoltosi tra gli altri alla presenza del prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede monsignor Dario Edoardo Viganò, Vian ha sottolineato il fondamentale contributo che intellettuali esterni al mondo cattolico hanno saputo offrire alle testate vaticane in questi anni, citando in particolare l’esempio della storica Anna Foa.

pilpul
La qualità serve a vincere
Ieri il Governo ha approvato un piano di investimenti da un miliardo di euro sulla cultura. Tra questi, 25 milioni sono destinati al completamento del Museo dell’ebraismo di Ferrara (MEIS), una grande soddisfazione per tutti gli ebrei italiani. Più in generale, questo provvedimento testimonia la forte volontà dell’esecutivo di puntare sull’educazione e sulla formazione: una scelta non scontata in un’epoca di crisi economica e preoccupazione dovuta alle migrazioni e al terrorismo internazionale.
A proposito di cultura, l’argomento tocca da vicino la comunità ebraica italiana, che si fonda sulla propria tradizione – all’interno – e sulla propria reputazione – all’esterno. Anni fa, ricordo, si ragionava di reti tra le comunità, con l’intento di creare delle economie di scala ed evitare sovrapposizioni inutili tra centri grandi e piccoli. Bene, al di là delle geometrie istituzionali mi pare che questa idea di fondo si stia concretizzando. 


Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
Leggi

L'impegno di festeggiare insieme
La festa di Pesach a Napoli si è svolta nel segno dell’accoglienza e dell’innovazione.
Due sedarim sono stati organizzati per i giorni della festa. Già lo scorso anno il Consiglio della Comunità aveva aderito alla richiesta di un iscritto di organizzare anche il primo seder nei locali comunitari, per accogliere tutti quegli ebrei che per turismo o perché single non avevano la possibilità di riunirsi alle proprie famiglie. In quell’occasione abbiamo riscontrato una discreta adesione all’iniziativa, ma quest’anno l’affluenza è stata maggiore: la prima sera 50 persone, in gran parte turisti israeliani, hanno partecipato alla tefillah e alla cena pasquale, mentre 53 hanno aderito la seconda sera, soprattutto iscritti.


Ciro Moses D'Avino, Consigliere della Comunità ebraica di Napoli
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.