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20 MAGGIO 2016
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opinioni a confrontO

Per una società plurale

"Le scuole ebraiche costituiscono una parte essenziale della identità nazionale di cui non sottovalutiamo né il peso, né l’importanza. La scuola può diventare il luogo dove le identità più profonde si conciliano con le diversità della società plurale".

Stefania Giannini, alla cena della Fondazione Scuola di Milano

 

miur - unhcr

Memoria e accoglienza

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È stata fissata per il 3 ottobre la Giornata della memoria e dell’accoglienza che ogni anno in ricordo del naufragio del 2013 davanti alle coste di Lampedusa nel quale persero la vita 368 persone sarà stimolo ad approfondire nella scuola i temi dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà internazionale. Sono argomenti del protocollo siglato da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che dà il via alla realizzazione di una serie di attività congiunte fra i due organismi, a partire dal sito www.viaggidaimparare.it destinato ai docenti delle scuole secondarie. Leggi tutto

Scuole

Studenti in aumento (a NY)

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Iscrizioni in considerevole aumento per le scuole ebraiche e le yeshivot (gli istituti che avviano alla carriera rabbinica) dello Stato di New York.
Tra 2015 e 2014 le immatricolazioni hanno fatto registrare un segno più 4,4 per cento, dato diffuso negli scorsi giorni dall’Orthodox Jewish Public Affairs Council e analizzato tra gli altri dall’agenzia Jta.
Non si tratta di un dato sorprendente, ma della conferma di un trend. Prendendo in esame anche i due anni scolastici precedenti, infatti, l’aumento complessivo fatto registrare da allora ad oggi è del 7,9 per cento.
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qui milano

La Fondazione e la scuola

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“Una grande soddisfazione, sia per quanto riguarda gli ospiti, sia per quanto riguarda i partecipanti, sia per chi ci segue, cioè insegnanti, personale e studenti”.
A una settimana di distanza il bilancio della cena di gala della Fondazione per la scuola ebraica di Milano, svoltasi il 12 maggio, è dunque decisamente positivo per la presidente Karen Nahum, che ha ricordato come l'evento sia il più importante tra le attività della Fondazione.
Per il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stafania Giannini, la quale vi ha partecipato l'anno scorso e quest'anno ha inviato un suo messaggio scritto, “si tratta di un evento che non si limita solo a promuovere meritorie iniziative filantropiche, ma che contribuisce a rinnovare e rafforzare un’alleanza di lunga data tra culture, religioni e Paesi amici”. Leggi tutto

Ocse - pisa

Misurare la tolleranza

Un questionario per "misurare" l’apertura alla diversità culturale e la tolleranza dei 15enni che partecipano al test Pisa. È la proposta avanzata dall’Ocse, che nel 2018, accanto alla consueta valutazione delle conoscenze in lettura, matematica e scienze, vorrebbe inserire nel programma Pisa anche un indicatore delle "competenze globali" dei ragazzi. Con l'obiettivo di comprendere gli atteggiamenti dei giovani verso la multiculturalità, i loro valori e il livello di conoscenza delle questioni globali.
Educazione alla multietnicità. La riunione del G7 dei ministri dell'Istruzione che si è svolta lo scorso 14 maggio a Kurashiki, in Giappone, è stata l'occasione per discutere di questo nuovo strumento di valutazione che, secondo i ministri, potrebbe fornire un "parametro utile" per misurare i progressi dell'educazione nel settore della diversità culturale.

Alessia Tripodi per Scuola24, Sole24Ore

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rassegna stampa 13 - 19 maggiO

Fiabe al rogo?

“Due anni fa, la televisione svedese ha deciso di tagliare alcune scene dell’adattamento televisivo del bestseller di Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe. Via la frase ‘il re dei negri’, resta ‘il re’, come la scena in cui Pippi ‘fa il cinese’. L’Autorità di vigilanza sulla tv ha deciso che sono immagini ‘offensive': ‘Viviamo in una società multiculturale con bambini di etnia differente’, ha detto Paulette Rosas Hott, a capo dei programmi della televisione.” È Giulio Meotti sul Foglio del 14 maggio, sotto il polemico titolo “Fiabe al rogo in Svezia, per reato di leso multiculturalismo. A quando la censura de ‘La Idiota’ di Dostoevskij?” a raccontare l’ultimo caso di “censura” di libri per bambini, che ha coinvolto questa volta Jan Lööf, l’autore di libri per l’infanzia di maggior successo in Svezia, e il suo notissimo Mio nonno è un pirata.” La scelta: o cancellare alcuni disegni “razzisti” da quel libro per bambini del 1966 o subirà il blocco delle pubblicazioni, e Bonnier Carlsen, la casa editrice, ha già ritirato cinquemila copie del libro ancora in commercio, in attesa della riedizione che va purgata degli “stereotipi culturali”.

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