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20 gennaio 2017 - 22 Tevet 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Dovrebbe farci riflettere, leggendo la parashà settimanale, che la prima definizione del popolo ebraico in quanto nazione e non più insieme tribale avviene per bocca del Faraone, cioè del re che segna l’inizio legale della prima persecuzione antisemita. “Allora sorse sull’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: ‘Ecco che il popolo dei figli d’Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese'” (Esodo 1, 8-9).
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
storico
A rischio di ripetermi, vorrei ritornare sulla questione demografica associandola al profilo sociale e culturale dell’ebraismo in Italia, partendo dai dati proposti da Sergio Della Pergola su questo sito. Mi sembra utile ricordare alcuni elementi aggiuntivi. Innanzitutto anche la popolazione generale italiana è in calo (da molto tempo cresce poco e solo grazie alla tanto vituperata immigrazione), e in più invecchia molto. In secondo luogo, si è sviluppato negli ultimi decenni un movimento della popolazione ebraica in senso bipolare (Israele e USA) paesi in cui si sono spostati molti ebrei prima residenti in Italia.
 
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Ladany, una vita in marcia
Ladany, di corsa sulle strade della Memoria romana. Avvenire titola così il pezzo che ha affidato ad Adam Smulevich per raccontare Run For Mem, la corsa tra Storia e Memoria organizza per questa domenica dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il sostegno di Maratona di Roma e Maccabi Italia e sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Un passo dopo l’altro, oltre ogni ostacolo e avversità. Così gli hanno insegnato, così gli dice ogni mattina la sua testa. Un’infanzia distrutta dalle persecuzioni antiebraiche, dalla deportazione nei campi di sterminio, da mesi trascorsi in lotta quotidiana per la sopravvivenza. Un finale di carriera che invece di una meritata emozione a cinque cerchi lo rende testimone dell’assassinio dei suoi compagni di squadra. Dall’abisso della Shoah al massacro degli atleti israeliani a Monaco ’72, Shaul Ladany ne ha viste tante. Ma, appunto – si legge – non ha mai smesso di marciare”.
Su Avvenire si racconta anche la storia di quattro pugili romani in lotta contro il mostro nazifascista. Si parte da Pacifico Di Consiglio, il Moretto raccontato in Duello nel Ghetto di Maurizio Molinari e Amedeo Osti Guerrazzi. Ma ad essere raccontata è anche la vicenda di Lelletto Efrati, Lazzaro Anticoli e Settimio Terracina. A curare l’approfondimento è Massimiliano Castellani.

Grande attenzione sui quotidiani sul tema della Memoria, declinata attraverso interviste e approfondimenti. Sul Corriere della sera si racconta la missione congiunta ad Auschwitz di UCEI e Ministero dell’Istruzione. “Per Valeria Fedeli – si legge – è la prima volta ad Auschwitz, la prima missione da ministra tra le reti di filo spinato e le baracche dell’orrore. Con le scarpe nella neve e la criniera rossa nascosta dal cappuccio che la protegge dal gelo, la responsabile dell’Istruzione si asciuga le lacrime quando le sorelle Tatiana e Andra Bucci, sopravvissute allo sterminio nazista, depongono un sasso sulla ‘rampa’ di Birkenau, il campo che le vide bambine”. Accanto alla Fedeli la Presidente UCEI Noemi Di Segni, che insieme alla ministra ha siglato nelle scorse ore un protocollo d’intesa per difendere la Memoria viva. Protocollo che impegna anche il Csm e che è raccontato oggi dall’Unità. “Quella che si è svolta ieri e mercoledì – scrive il quotidiano – è stata una due giorni intensa ed emotivamente toccante per cento studenti di diverse scuole superiori italiane – da Udine a Pantelleria, passando per Amatrice – che si sono distinti per i loro progetti legati al tema della Shoah”.

Serviranno due anni per veder allestito a Firenze il Memoriale italiano di Auschwitz, le cui componenti sono nel capoluogo toscano da alcuni mesi. A scriverne è Repubblica Firenze, che dedica un ampio approfondimento sul tema della Memoria facendo riferimento all’esperienza del treno che nei prossimi giorni partirà alla volta della Polonia con centinaia di studenti toscani. Sempre su Repubblica Firenze lo storico animatore di questi treni, Ugo Caffaz, racconta la sua personale amicizia con Primo Levi.
 
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  davar
LE TAPPE DEL PERCORSO lungo DI DOMENICA
Run For Mem, di corsa per la vita
Passione e impegno civile a Run For Mem, la corsa tra Storia e Memoria organizzata per questa domenica 22 gennaio a Roma dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il supporto di Maratona di Roma e Maccabi Italia.
Enti, associazioni, comunità religiose, gruppi podistici, tanti comuni cittadini al via. La partenza alle ore 10, da Largo 16 Ottobre. Due i percorsi possibili: uno aperto alle famiglie, di 3,5 chilometri; e uno più competitivo di dieci chilometri (per quest’ultimo è necessario iscriversi sul
sito di Run for Mem).
Largo 16 Ottobre, Via degli Zingari, Via Urbana, Via Tasso, i Giardini di Consiglio a Testaccio: queste le tappe del percorso lungo, che vi presentiamo oggi con alcune schede di approfondimento.
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QUI TORINO - LA GIORNATA DI STUDI 
L’eredità di un grande Maestro
Cinquant’anni senza rav Disegni

Appuntamento domenica a Torino per ricordar uno dei grandi Maestri dell'ebraismo italiano dello scorso secolo: rav Dario Disegni (1878-1967). A cinquant’anni dalla scomparso, l’omaggio di oltre una decina di rabbini che accoreranno nel centro sociale della Comunità ebraica torinese per dare vita a una giornata di studio dal titolo “Dalla Torah al Talmud, dal Talmud alla Torah”.
Ad aprire i lavori di questa giornata, che ha ricevuto anche il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sarà il presidente della Comunità torinese Dario Disegni, nipote del grande rabbino, con un saluto introduttivo in programma alle 10.30.
La sessione mattutina, sul tema della “Traduzione”, vedrà invece protagonisti il rabbino capo di Torino Ariel Di Porto, il rabbino capo di Firenze Joseph Levi, il rabbino capo di Genova rav Giuseppe Momigliano, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni e il traduttore Moise Levy.
Nel pomeriggio, in cui invece si parlerà di “Tradizione”, interverranno il direttore della Scuola Rabbinica Margulies-Disegni Alberto Somekh, il rabbino capo di Ferrara Luciano Caro, rav Jacov Di Segni dell’Ufficio Rabbinico di Roma, il rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib, il rav Roberto Colombo delle scuole ebraiche di Roma. 

la missione ad auschwitz miur-ucei
Un viaggio per non dimenticare
Il racconto delle sorelle Bucci

Due giorni intensi, difficili, emotivamente (e fisicamente) provanti ma formativi. Per visitare, insieme a oltre cento studenti, i luoghi dello sterminio: il quartiere ebraico e il ghetto istituito dai nazisti a Cracovia, anticamera della deportazione, e poi Auschwitz-Birkenau, il complesso concentrazionario simbolo della Shoah.
Si è concluso ieri sera il Viaggio della Memoria che ogni anno il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca organizza con il supporto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ad accompagnare gli studenti e i loro insegnanti, la Ministra Valeria Fedeli e la Presidente Ucei Noemi Di Segni, che mercoledì hanno rinnovato il protocollo d’intesa relativo alla collaborazione sui temi della Memoria. Una ulteriore intesa su questi temi è stata inoltre siglata ieri con il Consiglio Superiore della Magistratura, presente il Consigliere Ercole Aprile.
Ieri l’intero gruppo ha fatto visita al complesso di Auschwitz-Birkenau, dove le sorelle Andra e Tatiana Bucci hanno raccontato i loro ricordi, proprio di fronte alla baracca dove furono internate. Deportate a quattro e sei anni insieme a tutta la loro famiglia il 4 aprile del '44, le due sorelle furono scambiate per gemelle e dunque finirono nei “kinderblock” di Mengele.
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i protocolli siglati da ucei con miur e csm
Dalle scuole alla magistratura
due intese per la Memoria

“La formazione deve essere rivolta ovviamente agli insegnanti, come prevede il protocollo sulla didattica della Shoah siglato e rinnovato con il Miur. Ma la didattica andrebbe estesa a tutte quelle categorie professionali che si occupano di persone, come le forze dell’ordine, gli assistenti sociali, gli psicologi, che nell’abilitarsi o nell’esercitare la professione, possano sapere cosa è stato e avere questo punto di riferimento in materia di diritti delle persone”.
Lo ha detto la presidente Noemi Di Segni nel corso del Viaggio della Memoria degli scorsi giorni, durante il quale il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e con il Consiglio Superiore della Magistratura, hanno siglato due intese per l’educazione degli studenti sui temi della Memoria e del rispetto per le diversità.
Mercoledì a Cracovia, preso la Sinagoga Tempel, la ministra Fedeli e la presidente Di Segni avevano sottoscritto la Lettera d’Intenti che rinnova la collaborazione Miur-Ucei per diffondere tra gli studenti italiani la conoscenza e lo studio della Shoah.
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l'iniziativa social del world jewish congress
"#WeRemember, il 27 gennaio
noi ricordiamo la tragedia"

Nell'era digitale, la battaglia contro negazionisti, antisemiti e intolleranti deve essere necessariamente portata avanti anche sul web. Da questa convinzione è nata l'iniziativa del World Jewish Congress di lanciare una grande campagna sui social network in occasione del Giorno della Memoria: si chiama “We Remember”, noi ricordiamo, e chiama tutti gli utenti virtuali (e non) a fare un gesto per dimostrare che le vittime della Shoah, dell'orrore della Seconda guerra mondiale, non sono state dimenticate. Per partecipare servono carta e penna (o una stampante) su cui scrivere a caratteri cubitali “We Remember”. Secondo step, farsi una fotografia con il cartello e postarlo sui social network con l'hashtag #WeRemember il 27 gennaio, il Giorno della Memoria. “Incoraggia gli altri a fare lo stesso: i tuoi amici, gli altri studenti, professori, istituzioni e così via”, l'appello del World Jewish Congress (nell'immagine il presidente del Wjc Ronald Lauder) che spiega, “l'obiettivo di questa campagna è quello di passare il testimone alle future generazioni. Presto saremo responsabili di raccontare noi quelle storie – prosegue il Wjc ricordando che presto i Testimoni dell'orrore non ci saranno più – e di dire al mondo che noi non dimenticheremo mai quanto accaduto”.
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qui torino
La ballata di Leonard Cohen
Una serata all’insegna della musica, del ritmo e delle parole che sfiorano quasi la poesia quella organizzata dalla Comunità Ebraica di Torino assieme all’Associazione ex allievi e amici della scuola ebraica.  Al centro, Leonard Cohen e le sue opere, le sue riflessioni, la sua vita racchiusa in apparenti semplici note.
A poco più di due mesi dalla sua scomparsa è il fiorentino Sergio Piperno a portare il cantautore americano all’attenzione di tutti attraverso quello che lui stesso ha definito “un viaggio musicale, un percorso, una vera e propria ballata: la ballata di Leonard Cohen”.

Alice Fubini
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qui roma - le iniziative per il 27 gennaio 
La Capitale e i segni della Shoah
Anche il Comune di Roma partecipa al Giorno della Memoria 2017, di cui sono state illustrate questa mattina in Campidoglio le principali iniziative. Assieme al sindaco Virginia Raggi e agli assessori Luca Bergamo e Laura Baldassarre, anche la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello. “Dieci giorni e cento eventi: è importante lavorare per la Memoria viva” ha sottolineato la prima cittadina, offrendo alcuni spunti sul piano d’iniziative proposto dal 23 gennaio al primo febbraio.
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Qui Venezia 
Pietre di Memoria in Laguna
Questa mattina la Città di Venezia ha voluto ricordare i cittadini e le cittadine veneziane deportate nei campi di sterminio nazisti con la posa di ventiquattro “Pietre d’Inciampo” in aggiunta alle 32 posate nel 2014, 2015 e nel 2016. Il corteo è partito da Campo S. Aponal proseguendo verso il sestiere di Cannaregio con tappa finale al Ghetto ebraico dove sono state posate undici pietre.
Le pietre di quest’anno sono dedicate a Romano Brussato, Bonaventura Ferrazzutto, Gianna Cavalieri Vivante, Elena Fano Corinaldi, Rosita Corinaldi, Mario Dina, Guido Dina, Leone Dina,Giorgia Dina, Anna Dina,Augusto Levi Minzi, Gisella Campos, Edoardo Usigli, Riccardo Brandes, Silvana Alda Levi, Angelo Levi, Leonella Levi, Lina Levi, Mario Levi, Vittorina Levi, Giuditta Aboaf, Achille Navarro, Amalia Navarro, Lina Navarro.
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pilpul
39 di meno
Espulsi dall’Alfieri!” titola minacciosamente in rosso la locandina appesa in tutte le classi. È la settimana del recupero: gli allievi privi di insufficienze sono in giro per cinema e musei, altri sono immersi in varie attività, tra cui naturalmente predominano le immancabili versioni di greco e latino. Non ho i dati per misurare l’impatto della locandina, ma dovrebbe essere riuscita a catturare almeno un’occhiata distratta; ed è proprio l’occhiata distratta quella che fa trasalire, che annulla i 78 anni trascorsi e sottolinea il dato evidente ma finora non avvertito: il Giorno della Memoria non riguarda (o, per lo meno, non solo) fatti lontani avvenuti altrove. Riguarda anche noi, il Liceo Classico Vittorio Alfieri, che conserva ancora nei suoi archivi un secolo di registri, pagelle e corrispondenza ufficiale. Ed è attraverso uno studio attento di quei registri che una ricerca di alcuni anni fa era riuscita ad appurare un dato abbastanza clamoroso: ben 39 allievi non ebbero la possibilità di frequentare il liceo Alfieri dall’anno scolastico 1938-39 a causa delle leggi razziali.

Anna Segre, insegnante
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Il sonno dell'Europa
“Trump ha risvegliato l'Europa da un lungo sonno” così titola un articolo dell'opinionista di France Inter, Bernard Guetta. Secondo Guetta grazie alle ultime dichiarazioni del neopresidente americano, nelle quali viene nuovamente desunto discredito nei confronti dell'Unione Europea e della Nato, l'Europa priva della tradizionale protezione degli Stati Uniti e indignata dalla figura di Trump avrebbe trovato un comune avversario per ricompattarsi. Ci sarebbe comunque poco da rallegrarsi perché come conclude lo stesso Guetta, alla luce anche del riconoscimento di Taiwan e delle tensioni con la Cina, “l'equilibrio mondiale è sempre più in bilico”. Fa eco Pierre Haski su L'Obs il quale sostiene che in un mondo dominato dai tre leader Donald Trump, Vladimir Putin e Xi Jinping a farne le spese sarà l'idea stessa della difesa dei diritti umani. 

Francesco Moises Bassano
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Gli eventi, il giudizio
Il senso della storia non è dato semplicemente dagli eventi, dal loro corso e determinismo, ma dal nostro giudizio. Per questo essere liberi e vigili è una necessità.


Ilana Bahbout
 


RiMEIScolando - Progetti
Si chiama “Call for Memories” il progetto che lancia una collaborazione a tutto campo tra MEIS e CDEC. Una piattaforma digitale per accogliere le foto degli ebrei italiani. Una chiamata a far diventare il patrimonio di vita ebraica un luogo visibile e interattivo, come definito da Marco Panella, di Artix Srl, che ha presentato l’iniziativa alle due Fondazioni.

Simonetta Della Seta, direttore MEIS
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