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1 Febbraio 2017 - 5 Shevat 5777
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
“Queste (parole) saranno come un segno sulla tua mano e come frontali fra i tuoi occhi, perché il Signore ci ha fatto uscire dall’Egitto con mano potente” ( Esodo 13,16). Questa frase fa parte di uno dei quattro brani della Torah – Esodo 13, 1-10; Esodo 13, 11-16; Deuteronomio 6, 4-9; Deuteronomio 11, 13-21 – nei quali si allude al precetto dei Tefillin, le scatolette che si legano sul braccio sinistro, simbolicamente dalla parte del cuore e nell’arto più debole – poichè la forza vera è data dalla parola del Signore – e sul capo, come espressione di un’adesione, che coinvolge l’intera persona, rivolta all’amore di D-O, all’osservanza dei Suoi comandamenti e al ricordo della liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto.
 
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Davide
Assael,
ricercatore
Salah Abdeslam – Francese, nato il 15 settembre 1989 a Bruxelles. Autore dell’attentato al Bataclan.
Abdelhamid Abaaoud – Jihadista di cittadinanza belga, è sospettato di essere il ‘cervello’ degli attentati di Parigi del Novembre 2016. 27 anni, originario del quartiere di Molenbeek a Bruxelles.
Bilal Hadfi – Francese, nato il 22 gennaio 1995, risiedeva in Belgio. È uno dei tre attentatori suicidi che si sono fatti esplodere fuori dallo Stade de France.
Ismael Omar Mostefai – Aveva 29 anni, nato a Courcouronnes (Essonne). Con la sua giovane famiglia viveva a Chartres.
Samy Animour – Nato il 15 ottobre 1987 a Parigi, era originario di Drancy.
Ibrahim Abdesalam – Francese, nato il 30 luglio 1984, risiedeva a Bruxelles. Si è fatto esplodere davanti alla brasserie Comptoir Voltaire.
Saïd Kouachi – nato nel 1980 a Parigi (attentatore alla redazione di Charlie Hebdo).
Chérif Kouachi – nato nel 1982 a Parigi (attentatore alla redazione di Charlie Hebdo).
Hamyd Mourad, nato a Parigi nel 1996 (attentatore alla redazione di Charlie Hebdo).
Amedy Coulibaly – nato a Juvisy-sur-Orge, un comune nella regione dell’Île-de-France. Cresciuto a La Grande Borne, a Grigny, un quartiere residenziale a sud di Parigi.
Rizwan Farook, 28 anni, nato in Illinois. Autore della strage di S. Bernardino.
Dzochar Carnaev (o Tsarnaev) – di origine cecena, residente negli USA dal 2002, dall’età di 9 anni. Naturalizzato cittadino statunitense nel 2012. Autore (col fratello) dell’attentato alla maratona di Boston.
 
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Canada, chi era il killer
Xenofobo e misogino, così i quotidiani descrivono Alexander Bissonnette, l’attentatore che ha attaccato la moschea di Sainte-Foy, a Québec City, uccidendo sei persone. Secondo il Corriere, l’uomo in un primo interrogatorio ha ammesso di essere contro i musulmani. “Alcuni – prosegue il giornale – sostengono che si è radicalizzato, nel 2016, dopo la visita nella regione di Marine Le Pen, la leader del Fronte nazionale francese. Altri sminuiscono l’impegno politico. Particolare da verificare. Alexandre, però, non ha mai nascosto il suo sostegno per idee razziste o comunque anti stranieri. Seguiva la propaganda di Generation Nationale, movimento che si batte contro il multiculturalismo. Inoltre avrebbe preso di mira la pagina web di un’associazione che aiuta i rifugiati. Un disturbatore della Rete pronto a intavolare discussioni con i colleghi di università e che ha più volte espresso giudizi offensivi verso le donne. Le chiamava le ‘femminaziste’”. E secondo Repubblica, potenziale obiettivo dell’attentatore anche nella moschea erano proprio le donne: “Una volta entrato in moschea, si sarebbe infatti diretto inizialmente al secondo piano, la zona della preghiera femminile che però a quell’ora era vuota. Soltanto allora era ridisceso al primo piano e aperto il fuoco sugli uomini in preghiera”.
 
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  davar
la cerimonia domani al quirinale
Mattarella premia la Morà Alatri

"Io sul Colle, che emozione..."
"C’è poco da commentare. Sono molto emozionata, quasi non dormo più”. Novanta anni portati splendidamente, Emma Alatri è per tutti “la Morà”. Storica insegnante e direttrice della scuola ebraica romana, un punto di riferimento per le diverse generazioni cresciute a partire dall’immediato dopoguerra alla scuola elementare Vittorio Polacco. Domani, nel Palazzo del Quirinale, la Morà Emma riceverà dalle mani del presidente Sergio Mattarella l’onorificenza al merito della Repubblica italiana. Riconoscimento che il capo dello Stato ha voluto conferire in novembre a quaranta uomini e donne che si sono distinti in atti di eroismo, per il loro impegno nella solidarietà e nell’integrazione, in azioni di soccorso, per la loro attività in favore dell’inclusione sociale, la promozione della cultura, della legalità e del contrasto alla violenza. In particolare, sottolineava Mattarella, Emma Alatri “ha trasmesso ai suoi allievi l’amore per la libertà e il senso di appartenenza alla comunità nazionale”.
Non è abituata ai riflettori, Emma. E in questa vigilia, nell’attesa di questo importante appuntamento, lo conferma. “Conosco le stanze del Quirinale a memoria, ci sono stata varie volte in visita con i miei studenti. Ma questa volta sarà diverso, questa volta la protagonista sarò io. Spero – ci dice – che mi reggano le gambe”. Ad accompagnarla sul Colle il marito Gino, altra memoria storica della Comunità.
Diplomatasi nel 1944 in una sezione speciale per perseguitati politici e razziali, Alatri ha insegnato alla scuola Polacco dal 1945 al 1979 e ne è stata direttrice per otto anni. È stata inoltre in prima fila nella ricostruzione comunitaria dopo la Shoah, e ancora oggi sono in tanti a contattarla per un consiglio, un’impressione, una sua valutazione. Ha raccontato ai nostri lettori in uno speciale approfondimento uscito su Pagine Ebraiche: “Centinaia di telefonate e messaggi di ex allievi dal giorno in cui questo riconoscimento è diventato pubblico. Una dimostrazione di affetto che ho trovato eccezionale e che mi ha letteralmente commossa. Se penso che mi hanno cercato persino dagli Stati Uniti, dalla Florida…”.
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israele
Amona, una giornata di tensione
Tutti i media israeliani sono concentrati in queste ore a raccontare l’evacuazione in corso dell’insediamento israeliano di Amona, nei pressi di Ramallah, ordinato dalla Corte suprema israeliana. Per procedere allo sgombero delle 50 famiglie residenti nell’insediamento – per un totale di circa 250 persone – è stato ordinato un ampio dispiegamento di forze dell’ordine. La autorità hanno chiesto ai residenti di non intralciare le operazioni e di permettere che l’evacuazione si svolga pacificamente. Sul luogo – dove sono confluite centinaia di persone a sostegno degli abitanti di Amona – però sono stati registrati alcuni scontri tra manifestanti e polizia.
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L'INIZIATIVA UCEI ALLA treccani
Legge, legalità, democrazia

In rete il video del convegno
Disponibile online il video integrale dell’intenso e partecipato convegno “Legge e legalità – Le armi della democrazia” svoltosi presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sul portale della Treccani è infatti possibile vedere l’intero confronto legato ai temi della Memoria e alle sfide che le democrazie europee devono affrontare nell’immediato futuro. Tanti i protagonisti dell’evento, tra cui la presidente UCEI Noemi Di Segni, che nel corso del convegno ha lanciato un appello scritto ai capi di Stato in vista della solenne cerimonia che si terrà il 25 marzo prossimo per i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma. Un testo condiviso da tutti i partecipanti all’appuntamento e che costituisce un fermo richiamo ai principi imprescindibili per dare continuità alle sfide e ai progetti lanciati a partire dall’immediato dopoguerra.
Tra gli interventi ora visibili sul web, moderati dal giornalista Giorgio Giovannetti, vi sono poi quello in apertura del direttore generale dell’Istituto Massimo Bray, di Oreste Bisazza Terracini (che per l’occasione ha letto una poesia), l’intervento di Shaul Ladany (nell’immagine), Testimone della Shoah, sopravvissuto a Bergen Belsen così come all’attentato terroristico palestinese a Monaco ’72. Di grande interesse poi gli interventi del consigliere parlamentare Valerio Di Porto, della vicepresidente della Corte costituzionale Marta Cartabia, del docente di diritto pubblico comparato Francesco Alicino, della docente di diritto costituzionale Luisa Azzena e del pensatore e studioso di ermeneutica biblica Haim Baharier.


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al via ALLA CASINA DEI VALLATI
Roma, didattica per la Memoria

Il master apre con Primo Levi
È stata inaugurata nel nome di Primo Levi, tra scrittura e testimonianza, una nuova edizione del Master di secondo livello in didattica della Shoah dell’Università Roma Tre.
Diretto da David Meghnagi, assessore alla Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il master riparte nel segno di un’alleanza strategica stipulata con la Fondazione Museo della Shoah di Roma, che ieri ha ospitato il lancio dell’iniziativa nella propria sede alla Casina dei Vallati.
“Primo Levi unisce in sé le capacità, come forse nessun altro, di essere al tempo stesso testimone e scrittore. Un aspetto quest’ultimo che è stato a lungo sottotraccia. Eppure, se Levi è ampiamente letto in tutto il mondo è anche perché la sua è una produzione letteraria di altissimo livello” ha sottolineato Meghnagi, aprendo i lavori dell’incontro e dando appuntamento a un seminario sulla figura dell’intellettuale torinese che si sta organizzando per questo mese di marzo. Appuntamento che, è stato anticipato, coinvolgerà studiosi italiani e internazionali di fama.


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domenica al centro bibliografico ucei
Dieci anni senza Lele Luzzati

Una giornata in suo onore
Una Giornata intitolata “Guarda il cielo e conta le stelle…” (Genesi XV,5) in ricordo di Emanuele Luzzati a 10 anni dalla morte si svolgerà a Roma domenica prossima nella sala del Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Nel corso dei lavori sono previsti gli interventi di Ariela Fajerazen, Valentina Filice, Pupa Garribba, Carla Rezza Gianini, Giacometta Limentani, Bice Migliau, Sergio Noberini. Il dibattito sarà moderato da Georges De Canino. Nel pomeriggio le attività proseguiranno al Museo Ebraico di Roma con un laboratorio creativo per bambini dai 6 anni sulle tecniche di Luzzati, a cura di Elisa Pezzolla (dell’Officina Didattica Museo Luzzati), una visita guidata di presentazione delle formelle in maiolica “I 12 mesi Ebraici” (1960) e la proiezione del cortometraggio “Jerusalem” di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini.


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qui roma - sei incontri al teatro eliseo
Gli uomini, la scienza, il futuro
Tra i più noti e prestigiosi scienziati italiani, Giorgio Metta dell’IIT di Genova (di cui è vicedirettore scientifico) sarà l’ospite dell’evento organizzato questa sera alle 20 al Teatro Piccolo Eliseo di Roma da Brainforum di Viviana Kasam. Al centro del suo intervento, una riflessione sull’evoluzione dei robot. Non solo gli umanoidi, ma anche i plantoidi, gli animaloidi, gli insetticidi i nanobot per la medicina. Argomento poco conosciuto, eppure decisamente attuale.
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dopo il 27 gennaio - l'incontro
Memoria, il testimone ai giovani
Ripartire dai ragazzi per costruire un futuro migliore. Una sfida su cui ci si soffermerà venerdì 3 febbraio mattina, presso la Scuola Secondaria di I grado “Rossellini” di Formello, nel corso di un’iniziativa sulla Memoria organizzata dall’Associazione “Il Melograno”, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Barbara Rizzo” e con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e del Comune laziale. Appuntamento alle 9, presso la scuola R. Rossellini in via Borsellino.
Ad incontrare i ragazzi delle scuole secondario di primo grado (è prevista la partecipazione di molte centinaia di studenti) saranno Anna Coen, che porterà la sua testimonianza dalla Shoah, e la presidente UCEI Noemi Di Segni. Al loro fianco il giornalista Giovan Battista Brunori, vicecaporedattore Esteri del TG2 e presidente de Il Melograno, che condurrà l’evento.


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scadenza il 28 febbraio
Torino, un bando per le scuole
La Comunità ebraica di Torino è alla ricerca di un coordinatore educativo didattico per la Scuola materna e primaria Colonna e Finzi e la Scuola secondaria di primo grado Emanuele Artom, istituti paritari aperti anche a studenti non di religione ebraica. A darne informazione è la Comunità stessa, attraverso un bando pubblicato nelle scorse ore.
Oltre all’attività didattica, sviluppata secondo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Coordinatore dovrà promuovere – in sinergia con il rabbino capo – lo studio e la conoscenza della lingua e della cultura ebraica, parte integrante e sostanziale dell’offerta formativa e culturale proposta dalle scuole. Il Coordinatore Didattico avrà funzioni di gestione organizzativa, promuoverà la qualità dell’istruzione, coordinerà le risorse umane, gestirà le risorse finanziarie nel rispetto del budget assegnato.

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pilpul
Ticketless - La casa dei Mortara
Ai suoi esordi questa rubrica dedicò un paio di pezzi alle case degli ebrei. Non le case quattro-cinquecentesche su cui lavorò il compianto Michele Luzzati, ma i focolari della ottocentesca religione domestica elogiata da Rosselli nel famoso discorso del 1924. Per effetto di quei miei lontani articoletti mi è giunta questa settimana una curiosa richiesta bibliografica da parte di chi sta lavorando alla sceneggiatura del film di Spielberg dedicato al “caso Mortara”. Richieste di aiuto bibliografico nel settore della judaica ne arrivano a iosa, ma questa è davvero curiosa. Quali potrebbero essere le caratteristiche di un interno ebraico a Bologna sul finire del secolo XIX? In che cosa esso si differenzia dai consueti interni borghesi che fanno da sfondo a mille foto di gruppo con signore e signori, pupi e pupetti in posa sorridente come Hector Aron Schmitz fidanzato a Trieste?

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Ricordando Enzo
È davvero motivo di commozione che proprio lo scorso venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria, si siano celebrate le esequie di una persona che proprio alla Memoria ha dedicato gran parte del suo talento, della sua sensibilità e del suo impegno, prima che una crudele malattia lo strappasse prematuramente ai suoi affetti e al suo lavoro, facendolo cadere – durante un intervento chirurgico che si preannunciava non particolarmente pericoloso – in uno stato di incoscienza dal quale non si sarebbe più risvegliato.

Francesco Lucrezi, storico
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Studiare la Memoria 
Il 31 gennaio presso la Fondazione Museo della Shoah di Roma (Casina dei Vallati, ore 18-20) si è tenuto un seminario per ricordare Primo Levi, a trenta anni dalla morte, con relazione di David Meghnagi (direttore del Master), Marcello Pezzetti (già direttore scientifico della Fondazione Museo della Shoah) e Stefania Zezza (docente tutor).
Il seminario ha inaugurato le attività didattiche e di formazione del Master internazionale di II livello in didattica della Shoah.
Istituito a Roma Tre nell’anno accademico 2005/2006, il Master si è imposto come centro di ricerca e di formazione di eccellenza accademico europeo.


David Meghnagi, Università Roma Tre
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Cibo per la mente - Inclusivi 
Keren Neubach, giornalista israeliana, conduttrice della trasmissione Seder Yom, in onda questa mattina su Reshet Bet – il secondo canale della radio pubblica israeliana – ha affermato che Trump vorrebbe cancellare la Shoah dalla storia.

Sira Fatucci
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