Paolo Sciunnach, insegnante | La
Redenzione Messianica (Gheulah) che giungerà per Mano Divina è una
questione di Tempo non di Spazio. La Redenzione è una questione
spirituale (Torah e Mitzvoth) non materiale. Anche chi è nella Terra di
Israele è ancora in esilio finché non giungerà la Redenzione completa.
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Anna
Foa,
storica |
Per
molti anni ho pensato che l’antisemitismo, nella sua forma tradizionale
del XX secolo, legata al razzismo, non avesse più spazio, che si
trattasse, sia pur con oscillazioni e momenti di crescita, di un
fenomeno residuale. Ho cambiato idea.
L’evento più inquietante è naturalmente quanto sta succedendo
nell’America di Trump, dove un suprematista bianco, seguace di Julius
Evola, è capo stratega del Presidente. Seguace quindi di un fascista
considerato fra i principali teorici del razzismo. Come stupirsi che ne
seguano la caccia allo straniero e il rapido declino delle garanzie
democratiche?
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Odio sui social network
Boldrini scrive a Zuckerberg
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“Caro
Zuckerberg lei cosa fa contro l’odio sui social?”. È il titolo della
lettera aperta della presidente della Camera Laura Boldrini al
fondatore di Facebook, pubblicata oggi da Repubblica. “Una ricerca
dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha catalogato 300
pagine che su Facebook esaltano il fascismo. L’apologia del fascismo da
noi è un reato, ma i rappresentanti italiani della sua azienda
rispondono che non è compreso nelle regole di Facebook e che ‘gli
standard della comunità devono poter valere in ogni Paese'” scrive
Boldrini.
A Jared Kushner, il genero di Donald Trump, il complesso dossier
dedicato al Medio Oriente. “Ebreo ortodosso, convinto e praticante al
punto che Ivanka ha dovuto convertirsi per sposarlo, Kushner viene da
una famiglia che ha forti e antichi legami con il premier conservatore
israeliano” scrive al riguardo Repubblica. Un tema di grande attualità,
viene sottolineato, a poche ore dall’atteso incontro a Washington tra
Trump e Netanyahu. “Le attese di idillio con Trump sono salite talmente
in alto – si legge ancora nell’articolo – che il rischio di qualche
delusione va messo in conto. Elencandole, si comincia dalla promessa
della nuova Amministrazione di spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a
Gerusalemme, gesto simbolico potente, e schiaffo all’intero mondo arabo
per il quale Gerusalemme deve rimanere città ‘aperta’ e
multi-religiosa, non capitale politica”.
“Dobbiamo essere capofila del fronte che si oppone al populismo.
Peraltro, forse è il caso di parlare di estrema destra, quando Le Pen
propone di togliere agli ebrei francesi la possibilità di avere anche
il passaporto israeliano”. Questa per Emanuele Fiano, intervistato da
La Stampa, uno degli impegni irrinunciabili per il Partito Democratico.
In un’intervista con il Corriere della sera il segretario leghista
Matteo Salvini si dice deluso da Beppe Grillo. “Grillo cambia idea ogni
quarto d’ora. Peraltro, sono rimasto anche abbastanza deluso dalle
posizioni sull’Euro e sull’Europa. Per quanto mi riguarda, dico
purtroppo: su certi temi e sui tempi – afferma Salvini – speravo di non
essere da solo”.
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la presidente ucei visita la comunità ebraica
Genova, l'incontro con la Keillah
"Il futuro inizia dai giovani"
Il
rapporto tra mondo ebraico e società esterna, la sfida del
volontariato, il calo demografico, la sostenibilità di spese ordinarie
e straordinarie. Questi i principali temi affrontati nel corso di un
incontro avvenuto ieri a Genova, dove la presidente dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, accompagnata dal
vicepresidente UCEI Giulio Disegni, si è lungamente confrontata con gli
iscritti, gli esponenti del Consiglio comunitario guidati dal
presidente Ariel Dello Strologo e il rabbino capo Giuseppe Momigliano.
Tra i molti temi condivisi nel corso dell’incontro, molto partecipato e
costruttivo, la necessità di investire sui giovani e sul potenziamento
dell’offerta del Talmud Torah, in particolare nelle Comunità (come
Genova) che non hanno una scuola ebraica. Leggi
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la maestra dei bimbi della sciesopoli ebraica
Noga Cohen Donat (1922-2017)
“Erano
i miei bambini. Quella esperienza mi ha donato la vita”: sono le parole
che Noga Donat ci ha detto lo scorso aprile 2016 in una intervista
rilasciataci a Haifa. Quelli cui Noga si riferiva sono i Bambini di
Selvino, ai quali aveva fatto da maestra a Piazzatorre prima, nella
Sciesopoli Ebraica dopo. Noga è passata da pochi giorni a miglior vita,
a 95 anni di età. Era stata, insieme a Matilde Cassin, la prima maestra
di quei bambini devastati e storditi, reduci dai campi di
concentramento, orfani, disperati. Dopo l’amorevole accoglienza, li ha
aiutati a ritrovare la vita, fino al momento dell’aliyah. È stata
ancora al loro fianco fino ai suoi ultimi giorni.
Era
nata a Milano il 28 aprile 1922. L’ultimo suo anno di scuola era stata
la V ginnasio al Carducci. Poi le leggi razziste del ’38 l’hanno
espulsa dalla scuola perché ebrea. Subìto il bombardamento della casa
di via Monte Amiata 2 nel ’43, era sfollata con la famiglia a Pandino
(CR). Alberto, suo fratello, fu catturato dai fascisti. Lei rimase
nascosta nel fienile di un’amica. Era riuscita così a sfuggire alla
cattura: “Vai, Geni, vai via, vai via. Ti vengono a prendere”, le urlò
la madre, convinta che fosse lei la ricercata dai fascisti perché
giovane e carina. Trovò un nuovo nascondiglio a Vidardo, vicino Lodi.
Suo padre, Raffaele Cohen, Cavaliere della Corona d’Italia, era
convinto che, grazie a quel titolo, nessuno avrebbe osato toccarli.
Invece lui e la madre furono catturati, portati a San Vittore,
deportati a Bergen Belsen, partiti dal lugubre Binario 21. Riuscirono
miracolosamente a salvarsi e tornarono a Milano nel ’46 dopo un
interminabile girovagare per l’Europa. Solo allora Eugenia seppe che
erano salvi, ma il fratello Alberto non fece mai ritorno.
(Nell’immagine in alto Noga a Sciesopoli, in basso durante un recente incontro con il presidente Mattarella)
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l'appuntamento con assaf gavron
Firenze, il Balagan raddoppia
Scrittore
tra i più letti e amati d’Israele, realtà che ha raccontato in molte
sue sfaccettature (tra cui il complesso mondo degli insediamenti),
Assaf Gavron sarà il primo ospite del Balabrunch, la nuova iniziativa
lanciata dalla Comunità ebraica fiorentina e in particolare
dall’assessore alla Cultura Laura Forti nel solco del Balagan Cafè, il
festival che ogni estate richiama nei giardini della sinagoga molte
centinaia di curiosi.
Intervista agli autori, domande dal pubblico, un momento conviviale. La
formula del Balabrunch, che sarà presentato domani nel corso di una
conferenza stampa e che Gavron inaugurerà il 19 febbraio mattina in
sinagoga alle 11.15, ricalcherà per sommi capi quella del Balagan Cafe.
L’elemento di novità appare però significativo: i protagonisti del
Balabrunch, una volta tornati a casa, saranno infatti chiamati a
lasciare una testimonianza relativa alla loro esperienza. Breve
racconto, memoir o poesia non fa differenza. L’importante è che resti
una traccia di questo incontro. Ne nascerà poi una pubblicazione
tematica, Balagan con vista, che sarà declamata in occasione degli
appuntamenti del Balagan estivo. Leggi
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INFORMAZIONE
– INTERNATIONAL EDITION
Lotta contro l'antisemitismo,
l'impegno si rinnova
Come
leggere la divisione delle acque del Mar Rosso, episodio contenuto
nella parashah (porzione di Torah) letta lo scorso sabato? Sull’odierna
uscita di Pagine Ebraiche International Edition, il docente
dell’Università di Bar Ilan Yaakov Mascetti offre la sua
interpretazione, citando le riflessioni del grande commentatore Rashì e
del rabbino Adin Steinsaltz. Terra e mare diventano così paradigmi che
identificano il rivelato e il nascosto, due dimensioni che devono
essere capaci di ricongiungersi tanto in un popolo, quanto
nell’individuo.
“La redenzione non ha origine nella semplicità, ma nella impossibile
emulsione del nascosto con il rivelato, dell’evidenza con il segreto -
la redenzione arriva dal nostro camminare sul terreno dentro il mare”
scrive Mascetti nel suo articolo per la sezione pilpul.
A proposito di misteri, Italics ripropone un articolo del quotidiano
Forward dedicato all’artista italiano Alessandro Magnasco, vissuto nel
XVIII secolo. Tra le sue opere molte scene ispirate alla vita delle
sinagoghe della sua epoca, senza una apparente ragione.
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Oltremare – Surrogati |
La
ricerca del surrogato è un leitmotiv dell’emigrato. Tutto quello che
non si trova nel paese di immigrazione in natura o almeno in un
supermercato, e che non si può contrabbandare in valige proprie o di
amici, deve trovare un equivalente o diventa oggetto di nostalgie che
possono durare per generazioni. L’ho capito quella notte che ho visto
una signora vestita di nero piangere su delle arance siciliane
sequestratele al JFK Airport a New York. Lacrime vere. Vale in genere
la regola zen e vagamente chilometro zero per cui tutto quello che è
locale deve essere per lo meno provato, e solo a posteriori le zucchine
scure del nord Italia sono imbattibili quanto a cottura, dolcezza e
resa. In Israele, in anni meno civilizzati di oggi questo ha
significato per esempio cucinare pasta prodotta localmente che aveva un
colore paglierino tendente al giallo vivo. E gran sospiri di sollievo
quando han cominciato a comparire sugli scaffali dei supermercati
pacchetti blu di pasta italiana importata.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Analisi scorretta - L’era Trump
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Cosa
ci aspetta per il futuro con gli Stati Uniti guidati da Donald Trump?
Questa domanda credo sia un pensiero comune a molti di noi.
Nei suoi primi giorni alla Casa Bianca il Presidente si è dedicato a
dimostrare che quanto aveva promesso nella campagna elettorale sarebbe
stato mantenuto: il Muro con il Messico; gli incentivi alle imprese che
non delocalizzano e i dazi per i beni prodotti all’estero dalle imprese
americane che le reimportano negli USA; l’incontro con i big
dell’industria automobilistica per persuaderli a fabbricare in patria e
soprattutto gli ordini presidenziali per impedire l’ingresso negli USA
di stranieri provenienti da 7 Paesi islamici.
Anselmo Calò
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Educare con sentimento |
Si è concluso il mio secondo corso alla Facoltà di Pedagogia al Tel Hai College.
Angelica Edna Calò Livne
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