Haim Korsia, Gran rabbino di Francia
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Per
crescere nella fede e nelle relazioni con gli altri dobbiamo prima di
tutto ascoltare ed essere capaci di andare avanti; non dobbiamo
raggiungere la perfezione perché è impossibile ma dobbiamo camminare
sulla strada della perfettibilità. È un cerchio dinamico e virtuoso in
costante movimento che ci fa diventare persone migliori ma anche una
società migliore.
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David
Bidussa,
storico sociale
delle idee | In
tutti i percorsi che dalla liberazione conducono verso la libertà conta
prendere nelle proprie mani il proprio destino, misurarsi con le sfide
che la nuova condizione comporta sapendo che la libertà è un processo
che si acquisisce caricandosi di responsabilità. Valeva sotto il Sinai,
e non solo lì.
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Turchia, referendum
sul sultano Erdogan
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“Si
tiene oggi in Turchia il referendum sulla riforma costituzionale dare
le chiavi dell'intero Paese a al presidente Recep Tayyip Erdogan.
Secondo il giudizio di molti analisti internazionali, potrebbe portarlo
a governare il Paese senza limiti e senza contrappesi fino al 2034.
Senza più la figura del premier. Senza il Consiglio dei ministri. Con i
responsabili dei dicasteri scelti esternamente all'Assemblea di Ankara.
E con un Parlamento allargato nel numero dei deputati, ma depotenziato
delle sue prerogative di controllo (Repubblica). E mentre si attendono
i risultati del voto, ingenti le forze di sicurezza dispiegate in tutta
la Turchia: l'Isis, scrive il Corriere, ha invitato i suoi sostenitori
a compiere attentati con qualunque mezzo.
Siria, una nuova strage. Un'autobomba di grande potenza si è lanciata
ieri contro alcuni autobus che portavano via i civili da Foua e
Kefraya, due città a maggioranza sciita assediate nella zona di Idlib:
i primi bilanci parlano di un centinaio di morti, con persone arse vive
e bus carbonizzate. Finora nessun gruppo terroristico ha rivendicato
l'attentato suicida messo a punto con l'inganno: l'ordigno era su un
camion che si presumeva trasportasse aiuti e cibo.
Pesach e Pasqua. Come rilevano i quotidiani, quest'anno le due
festività, cristiana ed ebraica coincidono: “Cristiani ed ebrei
fratelli nella Pasqua”, titola il Sole 24 Ore. Sul Corriere Roma, Paolo
Fallai ricorda il significato letterale di Pesach, passare oltre, e
scrive che la parola “sembra adatta a consolare questa sconsolata fase
di Roma. Mai come in questo periodo abbiamo bisogno di ripartire come
comunità, di ritrovare un significato e un orgoglio comune, di superare
egoismi particolari. Non servono programmi straordinari ma una seria
manutenzione. Del decoro che dobbiamo alla città”.
Israele, centro di ricerca del mondo. Sul Sole 24 Ore Nova Elena
Comelli racconta degli ingenti investimenti da parte israeliana sul
settore dell'innovazione: “Israele spende i14,3%del Pil in ricerca e
sviluppo - più di Paesi campioni dell'innovazione come Svezia, Svizzera
o Germania - con una forte prevalenza di investimenti privati sui
contributi del governo, che coprono appena il15% delta torta”.
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l'idea di un vertice con gli stati uniti
A Baku, per riaprire i negoziati
tra israeliani e palestinesi
Il
3 maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà alla
Casa Bianca per la prima volta il presidente palestinese Mahmoud Abbas.
Secondo la stampa giordana, Abbas sarà a Washington per discutere
questioni chiave sul fronte politico ed economico, tra cui la conferma
della soluzione dei due Stati e la richiesta del completo congelamento
da parte d'Israele della costruzione degli insediamenti in
Cisgiordania. Sul primo punto, Trump ha espresso la sua posizione
incontrando recentemente il Primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu: “vedo due Stati o uno Stato, e mi piace quello che piace a
entrambe le parti”, una frase che a molti è parsa come un'apertura a
soluzioni alternative a quella dei due Stati. Abbas, che però tra i
palestinesi – raccontano i sondaggi - non gode di grande popolarità,
chiede invece una conferma da parte americana per la creazione di uno
Stato palestinese autonomo. Parlando con l'inviato speciale degli Usa
in Medio Oriente Jason Greenblat, il presidente dell'Anp ha detto di
credere che con Trump si potrebbe arrivare a “uno storico” accordo di
pace con Israele. Al momento però l'obiettivo deve essere la riapertura
dei negoziati tra le due parte e per farlo, il Jerusalem Post, parla di
un possibile conferenza a Baku, in Azerbaijan, guidata dagli Stati
Uniti e con la partecipazione di alcune delle potenze mediorientali. Un
alto diplomatico azero avrebbe infatti dichiarato al Post che
l'amministrazione Trump sta accertando la possibilità di organizzare
una conferenza internazionale a Baku, proposta dallo stesso governo
azero. Leggi
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l'indagine del pew research center
Usa, ebraismo ad alto gradimento
La
conoscenza è lo strumento migliore contro la diffidenza, anche per
quanto riguarda la percezione di appartenenti a religioni diverse dalla
propria. Non è sorprendente, forse, ma in un momento in cui la
chiusura nei confronti dell'altro pare essere il sentimento dominante,
o che si appresta a diventarlo, i risultati del report del Pew Research
Center sulla percezione degli americani nei confronti dei gruppi
religiosi conferma che familiarità implica automaticamente maggiore
disponibilità.
Pubblicata a metà febbraio, la ricerca, intitolata "Americans Express
Increasingly Warm Feelings Toward Religious Groups", arriva a meno di
un mese da uno studio che ha mostrato come, a pochi giorni dall'inizio
del mandato presidenziale di Donald Trump, la popolazione americana
percepisca il Paese come spaccato in maniera molto più importante che
in passato. Ben l'86 per cento della popolazione a metà gennaio
pensava che gli Stati Uniti d'America non fossero mai stati così
divisi, un dato mai raggiunto. I risultati sulle religioni, invece,
mostrano come gli americani siano mediamente più positivi di qualche
anno fa. Alla richiesta di collocare i vari gruppi sulla scala di una
sorta di "termometro dei sentimenti", con valori da 0 a 100, la
popolazione adulta ha assegnato a praticamente tutti i gruppi valori
più "caldi" di quanto avesse fatto nel corso della ricerca precedente,
svoltasi nel 2014. Anche rispetto a coloro nei confronti dei quali sono
in genere "freddi", musulmani e atei, il valore medio è salito da 40 e
41 rispettivamente a 48 e 50, vicino alla neutralità.
Ada Treves Leggi
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La labile memoria di Marine |
Non
ha negato la Shoah, quello no. Semplicemente (se così si può dire),
l’ha spostata su un piano metastorico, ossia al di fuori dei fatti e,
soprattutto, di quelle responsabilità che potrebbero (e dovrebbero)
essere invece attribuite non ad un generico novero di persone “cattive”
bensì ad una collettività ampia, ma come tale anche circoscrivibile,
poiché identificabile nei sui lineamenti di fondo. Evitando – peraltro
– di fare un processo postumo ed indistinto ad un’intera nazione e
tuttavia permettendo di contestualizzarle storicamente, oltre che di
capire quali siano state le dinamiche che hanno portato a rendere
possibile quello che sarebbe stato altrimenti anche solo impensabile
qualora le persone si fossero comportate diversamente.
Claudio Vercelli
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