19 Ottobre 2016 - 17 Tishri 5777

Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

3 maggio 2017 - 7 Iyar 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Rabbì Dossà figlio di Harkinas diceva: “Il sonno del mattino, il vino del mezzogiorno, le chiacchiere dei bambini e il frequentare riunioni di persone ignoranti trascinano l’uomo fuori dal mondo” (Mishnà Avot 3,10)
I comportamenti e le abitudini che questo insegnamento giudica negativamente possono essere interpretate in maniera simbolica, quale allusioni ad attitudini che, per loro intrinseche caratteristiche o per una impropria collocazione nel tempo, della giornata e della vita stessa, distolgono le persone “dal loro mondo”, cioè impediscono una piena maturazione del soggetto e la realizzazione delle sue potenzialità. 
 
Leggi

Davide
Assael,
ricercatore
Come interpretare il documento di Hamas, che riconosce l’obiettivo di uno Stato palestinese nei confini pre ’67? Non credendo nessuno di noi a una conversione sulla via di Damasco (comunque assai parziale) non resta che una lettura strategica. Il pessimo stato in cui versa il governo di Gaza, sempre più preso di mira da proteste di piazza e dalla concorrenza dell’ancor più terribile Jihad islamica, costringe a un avvicinamento alla Cisgiordania. Una strategia spinta anche da pressioni estere (vedi Russia) di varia natura.
 
Leggi

L'Italia riscatta l'Europa
sul voto Unesco
Il no dell’Italia a una nuova risoluzione anti-israeliana dell’Unesco in evidenza sui giornali insieme alle parole di apprezzamento rivolte dalla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ai rappresentanti del governo che hanno imposto un deciso cambio di rotta dopo l’astensione che molte polemiche aveva suscitato nelle scorso autunno.
“In Italia la notizia è che la nostra diplomazia ha cambiato opinione e si è schierata al fianco di Israele” scrive tra gli altri il Corriere. Avvenire parla di scelta “consapevole e meditata in anticipo”.
Per il Foglio si tratta di un “giusto segnale contro l’antisemitismo”.
La risoluzione Unesco, passata con 22 voti a favore, 10 contrari e 23 astensioni, fa parlare anche editorialisti e opinionisti.
“L’Unesco è una Onu senza veti e senza veli, in cui si consumano giochi diplomatici spericolati” osserva Alberto Melloni su Repubblica. La questione posta a Parigi, aggiunge lo storico, “è però molto di più di una scaramuccia fra propaganda e diplomazia”. E questo perché tutto ciò che tocca Gerusalemme “è tecnicamente catastrofico, segna cioè una svolta”.
“È una qualche consolazione che stavolta l’Italia non solo abbia votato contro, ma l’abbia anche annunciato prima: almeno uno può camminare senza vergognarsi per le strade di Roma o Firenze. Il disgusto è tuttavia sovrastante – scrive Fiamma Nirenstein sul Giornale – viviamo in un mondo che nega la verità storica per motivi di odio o vantaggio”.

Rigettata con forza da Israele (“Tutto fumo”) l’intenzione annunciata da Hamas di rivedere alcuni punti fermi del proprio manifesto ideologico. Anche perché, come si ricorda su Repubblica (che nell’attacco del pezzo definisce il gruppo terroristico movimento “di resistenza islamica”), il cardine fondamentale della Carta di Hamas, la distruzione dello Stato ebraico, non viene intaccato dalla nuova formulazione. Né la dichiarazione di Khaled Meshal contiene un riconoscimento dello stesso.

Una causa pilota contro Leonardo spa (ex Finmeccanica) per impedire che venda armamenti a determinati paesi. A intentarla i rappresentanti di un comitato pacificista a Varese. La vendita più rilevante finita sotto accusa, riporta il Corriere Milano, è la commessa per la vendita di aerei di addestramento a Israele nel 2014, avvenuta mentre si stava svolgendo l’operazione militare Margine Protettivo contro Gaza.
 
Leggi

  davar
MATTARELLA E STEINMEIEr insieme 
Ardeatine, la storica visita
"Una Memoria per il futuro"

Nessuna parola, nessun discorso ufficiale. Un silenzio solenne, che rende forse ancor più significativa questa visita. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier percorrono lentamente il tratto che separa l’ingresso dal sacrario dalla lapide che ricorda i caduti e quindi dal luogo in cui fisicamente fu compiuto il massacro.
Una visita storica, quella di questo mercoledì 3 maggio alle Fosse Ardeatine. Un nuovo importante gesto di attenzione alla Memoria d’Italia e d’Europa da parte della più alta carica dello Stato.
Mattarella ha voluto al suo fianco un numero ristretto di autorità. Tra le altre la sindaca Virginia Raggi, il ministro degli Esteri Angelino Alfano, una delegazione ebraica guidata dalla presidente UCEI Noemi Di Segni, dalla presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, dal rabbino capo rav Riccardo Di Segni.
Riflette al riguardo la presidente UCEI: “La visita odierna ha rappresentato un momento simbolico di altissimo profilo. Una visita che porta con sé messaggi profondi, il segno tangibile di un’Europa i cui Stati membri appaiono determinati a dimostrare che soltanto unita e consapevole del proprio passato l’Europa stessa potrà guardare al futuro con rinnovate prospettive di pace, libertà e democrazia.
Leggi

il no italiano alla risoluzione 
L'Italia contro distorsioni Unesco
"Roma, un esempio per l'Europa"

In anno fa erano 32 i paesi che votavano a favore di risoluzioni contro Israele all’Unesco. Sei mesi fa, 26. Ieri, 22. Una diminuzione progressiva che, ha sottolineato il Primo ministro Benjamin Netanyahu, è segnale che qualcosa sta cambiando all’interno del palcoscenico internazionale. “Oggi ci sono più Paesi che si astengono o che sostengono Israele rispetto a paesi contro Israele – ha detto Netanyahu, durante una cerimonia con i diplomatici stranieri in occasione di Yom HaAztmaut, la festa dell’indipendenza israeliana – È un cambiamento, è la prima volta che accade”. L’ultima risoluzione Unesco – votata ieri – infatti ha ricevuto 22 voti favorevoli, 10 contrari e 23 astensioni. Tra chi ha scelto di dire no all’assurdo voto Unesco, come lo ha definito il Premier Netanyahu, l’Italia (assieme a Stati Uniti, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Lituania, Grecia, Paraguay, Ucraina, Togo e Germania): “Poco prima del voto avevo annunciato al Primo ministro israeliano la nostra decisione di votare contro la risoluzione Unesco, altamente politicizzata, su Gerusalemme e avevo anche espresso l’auspicio che altri Paesi UE andassero verso la stessa direzione. Ho detto a Netanyahu che la decisione è stata presa anche alla luce delle eccellenti relazioni bilaterali tra Italia e Israele”, le parole del ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano dopo uno scambio con il Premier israeliano. Plauso alla scelta di Roma è arrivato dalla Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni così come dall'ambasciatore d'Israele in Italia Ofer Sachs. Di strada giusta intrapresa dal governo italiano ha invece parlato Maurizio Bernardo, presidente dell’Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Israele.
Leggi

dopo le esternazioni di matteo salvini
'I leader politici diano l'esempio
e non fomentino odio e razzismo'

"Ancora una volta il segretario della Lega Nord Matteo Salvini si esprime su un tema complesso e drammatico come quello dell'immigrazione, in un modo che merita le più ferme condanne di tutta la comunità internazionale. Le parole pronunciate ieri in Sicilia alimentano infatti odio e diffidenza”, il monito della Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “Se i leader sono chiamati a dare il proprio esempio, con la loro capacità di influenzare fenomeni e comportamenti e a definire un quadro di coesistenza nell’intera regione mediorientale, che vada Salvini di persona in quella regione – prosegue la Presidente dell'Unione - che trascorra un periodo assieme alle popolazioni colpite da tanti massacri e violenza, che si rechi negli ospedali israeliani che accolgono tanti bambini feriti, che trascorra qualche giorno sul barcone assieme a chi anela alla libertà attraccando sulle coste siciliane, che ripassi qualche libro di storia e di statistica per comprendere cosa è accaduto negli ultimi decenni nei paesi che hanno cancellato la presenza ebraica, che riveda il suo libretto dei vaccini con quanto è stato donato a lui e ad un intero universo grazie ad esperti e ricercatori ebrei, e solo dopo questo breve trascorso dia giudizi sui perché della Siria e dei flussi migratori”.
“Da leader – aggiunge Di Segni dopo le esternazioni del capo della Lega Nord - cosa insegna ai nostri giovani? Il populismo attraverso il terrore? Attraverso il pregiudizio antiebraico? Abbiamo il dovere, come cittadini italiani che hanno incisi nel cuore ben fermi valori, di intervenire e far sentire con forza la nostra voce. Denunciare con fermezza il razzismo prodotto nelle aule universitarie e nella strada e opporre con la forza del nostro credo chi lo fomenta”.
“Nella medesima direzione – il richiamo della Presidente UCEI ai fatti di domenica scorsa in una partita di calcio di Serie A - è doverosa la presa di distanza rispetto all’episodio che questa domenica ha visto protagonista suo malgrado il calciatore ghanese Sulley Muntari, che invece di trovare nella leadership dell’arbitro un’ancora di sicurezza si è trovato a subire un umiliante accusa. A lui le più profonde espressioni della nostra solidarietà e fratellanza. Se non fossimo stati così a lungo indifferenti, - conclude Di Segni - anche la Siria sarebbe oggi un’oasi da voler raggiungere per davvero”.

QUI ROMA - L'incontro al pitigliani
“Fanatismo e follia collettiva,
vi spiego come funzionano”

Psicoanalisi del fanatismo e follia collettiva”. Questo il tema su cui interverrà domani a Roma alle 20.30 il noto psicoanalista francese Gerard Haddad (nell’immagine), ospite del Centro Ebraico Il Pitigliani. Prolifico autore di saggi, ma anche traduttore ed editore, Haddad sarà intervistato da Eva Ruth Palmieri.
Ai suoi studi è stato dedicato un approfondimento sul mensile UCEI Pagine Ebraiche all’interno del dossier “Parigi, l’anno del coraggio” curato da Ada Treves e pubblicato a poche ore dall’attacco al Bataclan.
Leggi

L'INIZIATIVA DELL'AME ROMA 
Medici ed esperti in campo
per prevenire l'osteoporosi

Medici esperti nella cura e nella prevenzione, a disposizione di tutti i cittadini romani che ne faranno richiesta. L'iniziativa è dell'Associazione Medica Ebraica di Roma che, in occasione della giornata di prevenzione dell'osteoporosi in programma domenica 7 maggio, farà del Palazzo della Cultura della Comunità ebraica (Via del Portico d'Ottavia, 73) un luogo dedicato alla lotta a questa diffusa patologia. Nell'occasione, viene comunicato, saranno eseguite visite gratuite e saranno valutati gli esami portati in visione per impostare un percorso diagnostico-terapeutico.
L'iniziativa, realizzata con il sostegno dell'Ospedale Israelitico, avrà inizio alle 10.
Leggi

pilpul
Ticketless - Lasciati andare
La stagione che adesso si chiude nei cinema italiani non è stata molto generosa con chi abbia poco tempo e poca voglia, come chi scrive, di impegnare la mente. Lasciamoci andare. Non mi vergogno a dire che in sala le due ore di maggiore allegria sono venute dalla colonna sonora, non solo quella, di “La La Land”. Questa settimana mi sono “lasciato andare” e sono corso a vedere Toni Servillo che impersona lo psicoanalista dottor Venezia e canta Lekhah Dodì con il coro del Tempio Maggiore in Roma.

Alberto Cavaglion
Leggi

Periscopio - Ripetizioni
Il triste, monotono e tetro ripetersi, anno dopo anno, di eventi sempre uguali, impone spesso anche ai cronisti – a meno che non abbiano cambiato le loro idee - di ripetere, più o meno, i medesimi commenti, cadendo anche in noiose ripetizioni. Dopo avere scritto la mia nota settimanale, dedicata all’ennesima, lugubre sceneggiata dei festeggiamenti per il 25 aprile (che, ogni anno di più, stanno inesorabilmente diventando, più che una celebrazione della Liberazione, una vera e propria festa del fascismo e dell’antisemitismo), mi è venuto il sospetto di avere già detto, in passato, le stesse cose. Sono andato a controllare, ed era proprio così, avevo ripetuto esattamente, inavvertitamente, le stesse osservazioni formulate l’anno scorso (e forse anche, temo, qualche anno precedente).
Colpa dell’età, certamente. Ma – lo dico per consolarmi – anche colpa della monotonia di un mondo che, soprattutto, nelle cose brutte, non cambia mai, anzi peggiora.


Francesco Lucrezi, storico
Leggi

L’Unesco e Gerusalemme
L’Unesco ha approvato una risoluzione di condanna di Israele perché si permette di amministrare Gerusalemme. Il capitolo dei Giusti si arricchisce coi nomi degli Stati che hanno votato contro: l’Italia, gli USA, il Regno Unito di Gran Bretagna, i Paesi Bassi, Lituania, Grecia, Paraguay, Ucraina, Togo e Germania.
Prima di annichilire fisicamente gli ebrei, si prova a distruggerli culturalmente: non spiccano, ma complottano, non costruiscono, ma profanano.


Emanuele Calò, giurista
Leggi

Un brano, più versioni
Dopo la Guerra il compositore ebreo ceco František Domažlický, sopravvissuto a Theresienstadt e Sachsenhausen, ricostruì l’ouverture Petriana per orchestra, perduta a Theresienstadt; l’ouverture era dedicata alla sua compagna Eva chiamata Petriana, deceduta nel Campo.
Nel 1957 il compositore ebreo australiano di origine tedesca Felix Werder (riparato in Gran Bretagna con suo padre rabbino Boaz Bischofsweder e internato dalle autorità britanniche allo scoppio della Guerra in quanto considerato enemy alien) stese nuovamente in partitura i suoi lavori scritti durante il suo internamento presso il Campo australiano di Tatura quali Ac tomos per violino e voce maschile (rielaborata per orchestra d’archi), Symphony n.1 op.6, Off and Running per clarinetto e orchestra, Psalm 127 op.32 per coro misto, 2 corni, vibrafono, percussioni e contrabbasso.


Francesco Lotoro 
Leggi

La sirena
La sirena sembrava più lunga di sempre. Due minuti che non finivano più. Mi ha colto all'improvviso, mentre ero nell'ufficio di Beresheet LaShalom. L'ufficio di una Fondazione che educa alla pace che si trova nel rifugio numero 16 del Kibbutz. Quanti pensieri si possono avere in due minuti? Quante immagini ti possono passare per la testa mentre la sirena di Yom HaShoah sembra perforarti il cervello?

Angelica Edna Calò Livne 
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.