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3 Agosto 2017 - 11 Av 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
È noto che esistono vari tipi di mitzwòth: quelle che osserveremmo anche se non fossero scritte nella Torà perché ovvie ed intuitive, quelle che la Torà stessa ci spiega e perciò ne comprendiamo la portata, e quelle (definite “chuqqìm”, statuti) che sfuggono alla nostra comprensione e che osserviamo per disciplina, per obbedire alla parola di D.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
Israele vive quest’estate il dramma dei passaporti. Il ministero degli interni ha disposto che i nuovi passaporti dovranno essere biometrici, ossia con una chip che include la fotografia e le impronte digitali del portatore. Questo è ormai l’uso in molti altri paesi fra cui l’Italia. Il nuovo passaporto consente un rapido passaggio delle frontiere usando le apposite macchinette. Ma in Israele non tutto è semplice. È sorto un movimento di puristi che si oppongono alla supposta infrazione della privacy implicita nel nuovo passaporto. Il ministero ha allora predisposto che chi non vuole il passaporto biometrico può rinnovare quello vecchio ma solo entro la fine dello scorso mese di giugno che, vedi caso, segna l’inizio della stagione delle vacanze e dei molti viaggi all’estero. Di conseguenza gli uffici cittadini del ministero degli interni si sono intasati di alcune decine migliaia di puristi, allungando enormemente le file per le persone convenzionali che normalmente dovevano rinnovare il passaporto senza obiezione contro il biometrico. Intanto il ministero del turismo aveva emanato una disposizione per cui il passaporto israeliano deve essere in vigore almeno sei mesi prima della partenza, senza peraltro spiegare perché. Questo ha intasato ulteriormente gli uffici degli interni da parte di tutti coloro il cui passaporto scade fino a gennaio-febbraio del 2018.
 
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L'estate dei nostalgici
Motti, saluti romani e auguri al Duce. Per il Corriere, quella dei nostalgici del fascismo è una estate “tragicomica”.
“I fascisti che Corrado Guzzanti aveva mandato su Marte alla conquista del ‘Pianeta rosso bolscevico e traditore’, in una esilarante fantascientifica parodia dei nostalgici del regime, sono tornati sul pianeta Terra: affollano le spiagge, le bacheche di Facebook e persino il Mare Nostrum, che credono loro. Anche a destra – scrive il Corriere – la realtà sta superando la fantasia comica, come testimoniano recenti casi di cronaca in cui lo spettro tragico del fascismo ha assunto i toni della farsa”.
A volte per la goffaggine antimoderna di certi nostalgici del Ventennio, si legge ancora, “ma pure per l’allarmismo esasperato di certi antifascisti che fanno maccartismo al contrario, vedendo neri ovunque, anche là dove c’è più goliardia che apologia, più provocazione che convinzione, più stupidità che pericolosità”.
A Bologna sono intanto apparse scritte intimidatorie rivolte al parlamentare del Pd Emanuele Fiano, che recentemente ha presentato una proposta di legge contro l’apologia di fascismo. “Non mi faccio intimidire. Ma non si deve sottovalutare un rigurgito neofascista che in questo momento storico in Europa prende piede” il commento di Fiano.

“La Santa Sede considera Gerusalemme unica e sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani e già da tempo ha dato i suoi criteri e indicato le condizioni. E cioè che Gerusalemme sia riconosciuta come luogo di cittadinanza per tutti i credenti, sia ‘città aperta’ nel senso di riconoscere la libertà religiosa e i diritti di tutti e che questi siano rispettati”. È quanto dichiara il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin in un’intervista su Avvenire.
 
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  davar
diffuse alcune sue dichiarazioni private
Kushner e il Medio Oriente:

"Non è detto che se ne esca"
“Il conflitto israelo-palestinese potrebbe non avere una soluzione”.
Fanno discutere le parole di Jared Kushner, cognato di Donald Trump e stretto consigliere (anche di questioni mediorientali) del presidente americano. Un’affermazione carpita in un contesto privato, all’interno di un confronto ristretto con alcuni stagisti in servizio alla Casa Bianca, ma che è poi diventata di dominio pubblico dopo la pubblicazione di un file audio relativo da parte del sito Wired.
“Che cosa offriamo di così unico e speciale? Non saprei” la riflessione di Kushner a proposito della politica condotta in tal senso da Washington. “Stiamo andando avanti per processi logici, pensando a quale potrebbe essere il giusto compromesso. In questo coinvolgendo le due parti per vedere se in qualche modo è possibile uscirne” ha aggiunto Kushner. La sua conclusione è che “potrebbe non esserci una soluzione”. Anche se, ha osservato poi, “si tratta solo di uno dei tanti problemi aperti su cui il presidente mi ha chiesto di fare degli approfondimenti”.


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DAFDAF AGOSTO 2017
Fiabe e colori per l'estate
Si presenta con un piccolo mistero, il numero 82 di DafDaf, il giornale ebraico dei bambini in distribuzione in questi giorni, ma lo strano animale marino della copertina disegnata da Luisa Valenti si presenta a pagina sedici, nella rubrica della Strega Comanda Color, che i giovani lettori conoscono come SCC. All’interno le prime pagine sono dedicate al ritorno alla vita di uno dei borghi che più hanno sofferto per il terremoto della scorsa estate. Per la rubrica “A tavola” Roberta Anau, “cuciniera e scribacchina”, come ama definirsi, racconta storie rosse, rosse come i pomodori, le fragole, e le cipolle rosse: un invito a assaggiare, esplorare, e soprattutto a godere dei regali dell’estate, magari accompagnati da un buon libro.
E il suggerimento arriva subito: le pagine centrali di DafDaf sono dedicate a un libro pubblicato recentemente da Quodlibet: si intitola semplicemente Fiabe a fumetti, ed è opera di Rotraut Susanne Berner.
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in orbita da ieri
Optstat 3000, è made in Israel

il satellite che difende l'Italia
È in orbita Optstat 3000, gioiello italiano per la difesa dello spazio frutto di una collaborazione tra Italia e Israele (dove è stato prodotto, dalle Israel Aerospace Industries). Lanciato all’alba del 2 agosto dal vettore Vega dalla base della Guyana Francese di Kouru, il satellite potrà essere utilizzato sia per esigenze di difesa che per scopi civili in condizioni di criticità. Occhi elettronici fondamentali per intervenire ad esempio con mappature dettagliate dei danni in caso di terremoto o altre catastrofi naturali.
Il lancio di Optstat 3000 è stato festeggiato presso l’Aeroporto di Roma-Centocelle, dove nelle scorse ore si sono ritrovati tutti i partner di questa iniziativa.
Presente alla cerimonia anche Ofer Sachs, ambasciatore israeliano in Italia: “Optstat 3000 – la sua riflessione – porta nello spazio il risultato tecnologicamente avanzato di anni di collaborazione. Un progetto che rappresenta un altro passo importante per il legame tra i nostri due Paesi”.
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la festa dell'associazione di amicizia
Italia-Israele, in Parlamento

un anno di sfide e progetti
Un anno di attività per l’Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Israele. Organismo nato su impulso dell’onorevole Maurizio Bernardo (che ne è presidente) e che raccoglie oltre 180 adesioni trasversali alle diverse forze politiche di Camera e Senato, tutte rappresentate ad eccezione di una all’interno dell’associazione.
Dodici mesi di impegno attivo, che hanno segnato l’avvio di diversi progetti in campo economico, scientifico e culturale e che hanno visto una cospicua rappresentanza di parlamentari, lo scorso inverno, impegnata in una missione di approfondimento in Israele.
La celebrazione di questo primo anno di sfide è stata anche segnata anche dal caloroso commiato con Dan Haezrachy, vice ambasciatore dello Stato ebraico, di cui è giunta al termine la missione a Roma.
Un proficuo contributo al raggiungimento di obiettivi comuni, quello del diplomatico, che è stato sottolineato da tutti i presenti.


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la comunicazione
Feste ebraiche, le date del 2018
sulla Gazzetta Ufficiale

È stato pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, la fonte ufficiale di conoscenza delle norme in vigore in Italia, l’elenco delle festività ebraiche relative all’anno 2018.
Il comunicato contente tutti i riferimenti temporali di tali ricorrenze, pubblicato nella Gazzetta n. 148 del 27 giugno scorso, è stato integrato con una correzione relativa alla festività di Sukkot diffusa dal ministero dell’Interno in data 24 luglio.

jciak
Il segreto di Jeanne Moreau
Non è forse il film che consegna Jeanne Moreau, musa della Nouvelle Vague, alla storia del cinema. Eppure, a pochi giorni dalla scomparsa, tocca il cuore rivederla, magnifica ottantenne, nei panni di Rivka Clement in Plus tard tu comprendras (2008) dell’israeliano Amos Gitai. Il film si basa sull’autobiografia di Jerome Clément, il presidente del canale France Arte che, cresciuto cattolico, nel 1980, ormai adulto, scopre che la madre era ebrea e che l’intera famiglia è scomparsa durante la seconda guerra mondiale. Mentre l’uomo tenta di scoprire cos’è accaduto, in uno strano corto circuito tra vita e arte Rivka-Jeanne Moreau è costretta a fare i conti con il suo segreto svelato.


Daniela Gross
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  pilpul
Setirot - Degrado
Scriveva l’altro giorno Anna Foa su queste colonne, a proposito dei tre onorevoli del Pd aggrediti dagli antivax davanti a Montecitorio, che – proprio come all’inizio del fascismo – i deputati ormai si aggrediscono. E sottolineava quanto la foto degli aggressori mostrassero volti di uomini e donne «deformati dall’odio, senza più nulla di umano… si può parlare di una mutazione antropologica». Dietro a tutto ciò Foa immagina molte cause: «Innanzitutto, un’ignoranza crassa. Poi, un rancore sociale violento verso chiunque credano più ricco o più potente di loro. E una violenza sconfinata».
Non solo concordo al 100 per cento con questa analisi, ma mi permetto di aggiungere alcuni pensieri che, da tempo, non mi stanco di ripetere perché ci credo profondamente.
Sento tra le persone normali voglia di aristocrazia. Badate bene: non di classismo sociale o di snobismo. Il degrado in cui siamo immersi – e di cui sono principalmente responsabili proprio le élite, (sembra un controsenso eppure non lo è) – fa rimpiangere lʼaristocrazia operaia da un lato e la grande borghesia davvero illuminata e progressista dallʼaltro. Diciamolo: tira unʼaria inquietante, sa, appunto, di fascismo nascente, fa paura.


Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Armstrong
Da qualche giorno mi giungono messaggi e mail di amici in cui invariabilmente mi si chiede: “Ma tu sapevi che Louis Armstrong parlava yiddish?” oppure: “Sapevi che Louis Armstrong ha ricevuto la sua prima tromba dalla famiglia di ebrei che lo aveva cresciuto?”.
Sì, in effetti la cosa non mi giunge nuova, perché qualche anno fa avevo visto un documentario a lui dedicato, ma come sempre succede, in qualsiasi film, libro o archivio da spulciare, si trova più o meno quel che già si sta cercando e non si vede (o subito si dimentica) l’informazione che in quel momento non è necessaria per la propria ricerca. Forse mi è successa la stessa cosa, forse ho preso quel che più mi serviva e non ho dedicato troppo tempo alle relazioni di Armstrong con la yiddishkeit, anche perché in realtà non la trovo una notizia così eccezionale o stravagante.


Maria Teresa Milano
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Bellissime rovine
Prendiamo gli egizi. Abbiamo l’origine della civiltà egizia, il suo fiorire, poi il culmine, la decadenza, la fine. Oggi, abbiamo il museo egizio. Lo stesso si può dire dei babilonesi, degli assiri, i greci, i persiani…
Ho sentito più di una volta rav Roberto Della Rocca ripetere questa frase e contrapporle il modello dell’ebraismo, la sua storia, la sua civiltà. Certo, anche i regni ebraici antichi sono stati distrutti e sulle mura di Gerusalemme sono state issate nei millenni molte bandiere. E come negare l’esistenza ai nostri giorni anche di musei ebraici?


Giorgio Berruto
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Viva Maria
Risale al 25 luglio scorso la notizia, riportata dal Corriere fiorentino, dell’approvazione da parte del Consiglio comunale di Arezzo di una dibattuta mozione per intitolare, di nuovo come già a seguito delle commemorazioni del duecentesimo anniversario, un luogo cittadino al “Viva Maria”. Tale dicitura non sarà menzionata esplicitamente, per carità (come già dopo le polemiche successive all’intitolazione della piazza prospiciente la casa di Petrarca al Viva Maria nel 2001, e sostituita con il più rassicurante nome di “Piazza Madonna del Conforto” nel 2007: Madonna la quale già avrebbe dovuto appunto consolare i rivoltosi che la invocavano nel 1799).

Sara Valentina Di Palma
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