L’estate dei nostalgici
Nuove minacce per Fiano

rassMotti, saluti romani e auguri al Duce. Per il Corriere, quella dei nostalgici del fascismo è una estate “tragicomica”.
“I fascisti che Corrado Guzzanti aveva mandato su Marte alla conquista del ‘Pianeta rosso bolscevico e traditore’, in una esilarante fantascientifica parodia dei nostalgici del regime, sono tornati sul pianeta Terra: affollano le spiagge, le bacheche di Facebook e persino il Mare Nostrum, che credono loro. Anche a destra – scrive il Corriere – la realtà sta superando la fantasia comica, come testimoniano recenti casi di cronaca in cui lo spettro tragico del fascismo ha assunto i toni della farsa”.
A volte per la goffaggine antimoderna di certi nostalgici del Ventennio, si legge ancora, “ma pure per l’allarmismo esasperato di certi antifascisti che fanno maccartismo al contrario, vedendo neri ovunque, anche là dove c’è più goliardia che apologia, più provocazione che convinzione, più stupidità che pericolosità”.
A Bologna sono intanto apparse scritte intimidatorie rivolte al parlamentare del Pd Emanuele Fiano, che recentemente ha presentato una proposta di legge contro l’apologia di fascismo. “Non mi faccio intimidire. Ma non si deve sottovalutare un rigurgito neofascista che in questo momento storico in Europa prende piede” il commento di Fiano.

“La Santa Sede considera Gerusalemme unica e sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani e già da tempo ha dato i suoi criteri e indicato le condizioni. E cioè che Gerusalemme sia riconosciuta come luogo di cittadinanza per tutti i credenti, sia ‘città aperta’ nel senso di riconoscere la libertà religiosa e i diritti di tutti e che questi siano rispettati”. È quanto dichiara il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin in un’intervista su Avvenire.

C’è l’ipotesi dolosa dietro il rogo in cui a Latina è morto un immigrato ucraino, arso vivo all’interno di una baraccopoli. “Le ipotesi sull’origine dell’incendio sono agghiaccianti” sottolinea il Messaggero. “Qualcuno sostiene di aver visto delle persone intente ad appiccare il fuoco per poi fuggire. Per ora si tratta di testimonianze al vaglio degli investigatori che non hanno ancora trovato conferme. Voci che tuttavia combaciano – viene spiegato – con quanto raccontato da altri testimoni”.

Pare essersi risolto con un fiasco un progetto di ‘deradicalizzazione’ lanciato dal governo Hollande nel pieno dell’emergenza jihadista in Francia. L’esperimento, concluso negli scorsi giorni, è contestato dal Foglio. “Volevano rieducare i fanatici islamici coi fiori alle pareti e le lezioncine sulla laicità” titola ironico il quotidiano.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(3 agosto 2017)