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 6 Settembre 2017 - 15 Elul 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
“Ti disperderà il Signore fra tutti i popoli, da un’estremità all’altra della terra, e là tu servirai altri dei che non conoscesti né tu né i tuoi padri, idoli di legno e di pietra. Fra quelle nazioni non avrai sollievo né avrà riposo la pianta del tuo piede. Il Signore ti darà là un cuore timoroso, occhi languenti, uno spirito amareggiato. La tua vita ti starà davanti agli occhi talmente incerta che giorno e notte avrai paura e non avrai più alcuna fiducia nella tua vita”. (Deut. 28, 64-65). 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
La settimana scorsa si è svolto a Cernobbio il Forum Ambrosetti, il primo e più importante think tank economico italiano. Edizione particolarmente importante perché era quella pre elettorale. Ospiti d'onore: Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Cosa incredibile, i due hanno fatto una radicale marcia indietro su Euro e Europa. Dopo che Marine Le Pen ha ammesso che l'argomento dell'uscita dalla moneta unica le è costato le elezioni, il tema è scomparso dalla propaganda del populismo nostrano. Di Maio si è affrettato a sottolineare come il M5S non sia mai stato antieuropeo (ma l'abbiamo immaginata l'appartenenza allo stesso gruppo parlamentare di Farage, che ha portato l'UK fuori dall'UE?) e che il referendum sull'Euro più volte annunciato dallo stesso Grillo è solo un 'extrema ratio, utile a far pressione su Bruxelles perché si cambino i trattati.
 
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Giornata e Meis,
cresce l’interesse
La Giornata Europea della Cultura Ebraica in programma domenica, che avrà nella Sicilia la grande protagonista. Il Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, che verrà inaugurato in dicembre con la mostra “Ebrei, una storia italiana, i primi mille anni”. I due appuntamenti presentati ieri in conferenza stampa, nella sede del Mibact, sono raccontati tra gli altri da Corriere e Messaggero. “Un’operazione di grande importanza alla cui promozione siamo ora chiamati a lavorare e che non a caso abbiamo voluto legare alla Giornata Europea della Cultura Ebraica” ha detto il ministro Dario Franceschini a proposito del Meis, intervenendo assieme alla presidente UCEI Noemi Di Segni, al presidente del Meis Dario Disegni e al sindaco di Catania Enzo Bianco.
“Il museo si pone l’obiettivo di essere un polo culturale sull’ebraismo, di far conoscere la vita, il pensiero e la cultura ebraica italiana, di essere un luogo aperto e inclusivo, un laboratorio di idee e riflessioni” afferma Dario Disegni, citato dal Corriere.
Spiega la direttrice Simonetta Della Seta al Messaggero: “Siamo il primo museo nazionale pubblico italiano sull’ebraismo. Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, i curatori della mostra, hanno voluto raccontare i primi mille anni degli ebrei attraverso oggetti, testi scritti, dispositivi multimediali. La prima parte sarà su Roma, la seconda sul meridione d’Italia”.

Il prossimo Giro d’Italia con partenza da Gerusalemme e l’omaggio a Gino Bartali, il ciclista fiorentino Giusto tra le Nazioni dal 2013. C’è grande attesa, a tutti i livelli. Spiega Adam Smulevich ad Avvenire: “Il ciclismo è una passione che avvolge sempre di più Israele”. Sicuramente, viene riferito nell’articolo, ci saranno dei punti imprescindibili nella tre giorni israeliana che segnerà l’avvio del Giro 2018. Uno dei quali sarà appunto l’omaggio a Bartali. “Il Memoriale della Shoah di Gerusalemme, luogo simbolo dello sterminio ma anche del coraggio di chi vi si oppose – si legge – sarà senz’altro nel pacchetto. Si tratta di una vicenda tra l’altro molto cara al team manager della Israel Cycling Academy Ran Margaliot e ai suoi ragazzi, tanto che negli ultimi due anni, in collaborazione con Pagine Ebraiche, hanno affrontato a pedali gli itinerari di Gino il Giusto”.

Una marcia per dire “no allo ius soli” e “fermare le violenze e gli stupri degli immigrati”. A lanciare l’iniziativa Forza Nuova, che punta a formare un corteo per il prossimo 28 ottobre, nel 95esimo anniversario della Marcia su Roma che portò al potere Mussolini. “Dopo le ronde e i manifesti in stile Salò il movimento di estrema destra continua ad alzare il tiro” scrive Repubblica. ”È una data tragica, il Viminale li fermi” chiede il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia.

“Leggendo delle ciance sul caso di malaria, subito attribuito ‘agli immigrati’ da una manciata di soliti idioti; oppure il tweet del sindachino di un paesino ligure che vuole mandare ‘a casa di Boldrini’ gli stupratori di Rimini; o altre consimili porcherie e scemenze che i media rilanciano puntualmente, come per un riflesso pavloviano; ci si dovrebbe chiedere: ma quanti saranno davvero, in termini percentuali, questi italiani sconci e inascoltabili?”. Se lo chiede Michele Serra nella sua quotidiana Amaca su Repubblica.
“E se fossero, come credo, uno su mille o anche uno su cento – prosegue Serra – non stiamo forse commettendo il tragico errore di valorizzare la loro presenza non solamente oltre i loro meriti (inesistenti), ma anche ben oltre il loro peso politico effettivo e la loro pericolosità reale?”.
 
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  davar
rivlin in germania per ricordare la strage
"Monaco '72, monito per tutti:
il terrorismo non ha alibi"

A distanza di 45 anni dalla strage di Monaco '72, la Germania ricorda con una grande cerimonia e un importante memoriale gli undici atleti israeliani assassinati da un commando di terroristi palestinesi mentre partecipavano alle Olimpiadi. “Il centro che stiamo inaugurando oggi deve rappresentare un messaggio per il mondo – ha dichiarato il presidente d'Israele Reuven Rivlin durante la cerimonia a Monaco, dove sorge il nuovo memoriale – non ci sono scusanti per il terrorismo. Il terrorismo deve essere condannato senza equivoci, ovunque. A Barcellona, a Parigi, a Berlino, a Gerusalemme, ovunque”. Durante il suo discorso Rivlin, accolto dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, dal primo ministro della Baviera Horst Seehofer e dal presidente del CIO Thomas Bach, ha ricordato che Israele ha aspettato per quasi mezzo secolo che l'organizzazione dei Giochi si decidesse a commemorare con un minuto di silenzio gli atleti israeliani uccisi. “I nostri fratelli che sono stati assassinati non erano solo figli dello Stato d'Israele. Erano anche figli della famiglia olimpica. Una famiglia che per molti anni li ha abbandonati”, le parole del presidente israeliano che poi si è rivolto ai tedeschi – durante l'attentato morì anche un poliziotto tedesco -, ricordando che “Israele e Germania hanno un obbligo morale nel diventare alleati inflessibili nella lotta al terrorismo”. Alla cerimonia erano presenti anche Ilana Romano e Ankie Spitzer, che nel brutale attentato persero i mariti, il pesista Joseph Romano e l’allenatore di scherma Andre Spitzer.
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in israele per onorare la memoria di bartali
Il Giro d’Italia a Gerusalemme
nel segno di Pagine Ebraiche

Sulle strade di Gino il Giusto, intrise di coraggio ed eroismo silenzioso, c’è andato insieme a Pagine Ebraiche: la primavera dello scorso anno e, più recentemente, in occasione della tappa del Giro d’Italia partita dalla sua Ponte a Ema. Assieme alla squadra ha preso confidenza con quelle storie, quei percorsi, quei mille affascinanti risvolti. E proprio in quella circostanza, in un dialogo stretto con Rcs, ha preparato il terreno per una sfida avvincente. Portare il Giro a Gerusalemme, far partire la corsa in rosa dallo Stato ebraico. E farlo nel nome di Gino Bartali, campione di sport e umanità: una sfida andata a buon fine.
È merito in prima istanza di Ran Margaliot, team manager delI’Israel Cycling Academy (la prima squadra professionistica israeliana di ciclismo), se il prossimo Giro partirà proprio da là. E se, tra i vari momenti che segneranno questo inedito avvio della corsa, ci sarà una sosta allo Yad Vashem. Corridori e dirigenti in raccoglimento al Memoriale della Shoah di Gerusalemme dove, dal settembre del 2013, è stato inciso a eterno ricordo il nome del ciclista fiorentino.
Come si ricorda tra gli altri su Corriere e Avvenire questo straordinario impegno nasce nel segno di un solco ben preciso: quello tracciato in questi anni da Pagine Ebraiche.
 

sul sito i programmi della giornata 
Da Torino a Palermo, domenica
nel segno della cultura ebraica

Ottantuno località, sette in più dello scorso anno, distribuite su quattordici regioni italiane, dalla Sicilia al Trentino, dal Piemonte alla Puglia. In attesa di decine di migliaia di visitatori, che ci si augura come ogni anno sceglieranno di passare una domenica di cultura e svago, visitando una sinagoga o un museo ebraico, assistendo a un concerto di musica klezmer o di origine sefardita, a uno spettacolo, a una conferenza a tema ebraico. Esprimendo amicizia e voglia di conoscere meglio una cultura antica e presente in Italia da oltre due millenni, in una occasione di incontro, di confronto, di scambio.
È la sfida della Giornata Europea della Cultura Ebraica, in programma questa domenica. "Diaspora. Identità e dialogo" il tema dell'edizione 2017. 
Sul sito della Giornata il programma con tutti gli eventi e diversi contenuti e approfondimenti.
 

QUI ROMA - LA CONFERENZA STAMPA
Letteratura e cultura ebraica,
il festival alla decima prova

Presentata alla stampa la decima edizione del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica, in programma a Roma dal 9 al 13 settembre. “Earth. Life beyond” il tema di questa edizione, che mette al centro la Terra in una molteplicità di angolazioni: in primis scientifica, culturale e religiosa. Con l’intenzione inoltre di colfwew lo sguardo a “Il dopo di noi” con riflessioni su cibo, acqua, energia, demografia e tecnologia.
Tra gli ospiti del Festival, curato da Marco Panella, Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, la psicologa, giornalista e scrittrice Ayelet Gundar-Goshen, la filosofa e sociologa Agnes Heller, l’ingegnere Mark Talesnick, la scrittrice e giornalista Helena Janeczek, il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Edoardo Camurri, la regista Cristina Comencini, la scrittrice Deborah Levy-Bertherat, l’attore e musicista Enrico Fink. Di ebraismo nel Meridione d’Italia, t, parlerà tra gli altri il rav Pierpaolo Punturello.
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qui roma - la conferenza
Islam tra storia e formazione,
il confronto in moschea

Insegnanti delle scuole del territorio a confronto nella Grande Moschea di Roma per una riflessione sul tema delle religioni come sistemi educativi e sull’Islam in particolare. Si tratta della terza e ultima tappa di un percorso avviato dalla presidente dell’Istituto di Psicologia Interculturale onlus, Antonella Castelnuovo. Nel 2015 il progetto si era aperto con l’ebraismo, nel 2016 era proseguito con il cristianesimo. L’ultimo momento di incontro, dedicato all’Islam, ha preso avvio con la partecipazione del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara e proseguirà fino alla giornata di domani.
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qui verona - il workshop universitario
Mantova e Tel Aviv, insieme

per la tutela dei beni culturali
Survey & Musealization è il titolo del workshop inaugurato questa mattina a Verona e che per il secondo anno consecutivo vede collaborare il Polo di Mantova del Politecnico di Milano e lo Shenkar College di Tel Aviv. Un'iniziativa frutto dell’accordo di collaborazione per progetti internazionali siglato nel febbraio 2016 tra le due accademie, che in cui son impegnati otto studenti del Polo mantovano e altrettanti dello Shenkar College. L’obiettivo del workshop è quello di integrare rilievo e progetto nei processi di conservazione del patrimonio culturale: la sinergia tra le due discipline permette infatti una maggior conoscenza e consapevolezza del patrimonio culturale e promuove la continuità e co-esistenza di strutture antiche e delle città contemporanee. A tenere le lezioni, David Palterer e Andrea Adami del Polo di Mantova del Politecnico di Milano, l’architetto Mara Flandina, e Rebeka Vital e Yael Moria dello Shenkar College.
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pilpul
Ticketless - Rivincite
Corre il pensiero in questi giorni ai pionieri ebrei della psicoanalisi italiana (Assagioli, Giulio Augusto Levi, Bonaventura). Li si trova tutti allineati nelle pagine di un libro assai bello di Michel David sulla travagliata storia dell’inconscio in Italia, che sono corso a riguardami mentre i giornali pubblicavano anticipazioni dall’ultimo libro di papa Francesco. Pare che in gioventù il pontefice abbia ricavato beneficio dalla terapia analitica. Ebrea e per giunta donna sarebbe stata la sua psicoanalista negli anni difficili della giovinezza.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - 11 settembre
Come mi pare di avere già ricordato, il ricordo della strage dell'11 settembre mi è sempre rimasto particolarmente impresso nella memoria, perché la sera del 26 luglio 2001 (quindi un mese e mezzo prima) ero sulla cima di una delle due torri. Era l'ora del tramonto, e vedere, sotto di noi, minuto dopo minuto, una dopo l'altra, accendersi le innumerevoli luci dell'isola di Manhattan era davvero uno spettacolo mozzafiato. E quando guardo le fotografie di quella serata, che ritraggono me e le due persone in mia compagnia (una delle quali era il mio carissimo amico Raphi Gamzou, all'epoca addetto culturale della rappresentanza diplomatica d'Israele presso l'ONU, e attualmente Ambasciatore a Lisbona) in un momento di emozione e felicità, provo un profondo sentimento di angoscia e vertigine.

Francesco Lucrezi, storico
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Il genio di Mandel
All’indomani dell’armistizio con gli Alleati, le truppe tedesche di stanza in Italia misero sotto controllo diversi penitenziari rimodulati in basi operative dei servizi di sicurezza del Reich (Sipo, Gestapo) nonché siti di prigionia, tortura e stazionamento di civili in attesa di deportazioni in territorio tedesco.
Il penitenziario milanese di San Vittore fu parzialmente sottoposto all’autorità delle SS e, nel raggio di competenza delle truppe tedesche, ospitò prevalentemente oppositori politici; nell’aprile 1945 San Vittore fu definitivamente liberato dai partigiani delle Brigate Matteotti.
La combattente antifascista e scrittrice Maria (detta Mara) Montuoro, nata a Palermo nel 1909 e dal 1928 residente a Milano, fu arrestata per attività cospirativa a Belgioioso e trasferita a San Vittore; ivi scrisse parodie tra le quali Notte e dì e Com’è delizioso star chiuse a San Vittore (sulla celebre canzone Sulla carrozzella di Odoardo Spadaro).


Francesco Lotoro
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 Resilienza e Testimonianza
“Perché proprio io e non altri?”. Per chi ha perduto violentemente i genitori e la famiglia, gli amici e l’intera comunità di appartenenza, è una domanda angosciosa, che può minare dall’interno ogni gioia di vivere. La ragione e il buon senso rispondono, dicendo: “Ti sei salvato per mera fortuna”. “È stato solo un caso fortuito”. “Ti sei salvato”. “È toccato a te, poteva capitare ad altri”. “È vero”, dice una voce proveniente dal Super Io. “Mi sono salvato per caso”, “Qualcun altro è però morto al posto mio e di notte il suo sguardo m’insegue”. “Non sono stato certo io a decretarne la morte”. “Come lui, ho sperato sino alla fine di salvarmi”. “Io però mi sono salvato. Lui è morto al posto mio e io ho segretamente gioito, per non essere stato selezionato".

David Meghnagi, psicoanalista, Università Roma Tre
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Hidden in Silence
Hidden in Silence di Richard Colla è un film del 1996. La storia vera di Fusia, una ragazza polacca che insieme alla sua sorellina nasconde in casa 13 ebrei che riescono a uscire dal Ghetto. Fornisce loro cibo e cure, sfidando le guardie polacche e la Gestapo.
Le sorelle Podgórski, Stefania, Fusia (nata nel 1925) e Helena (nata nel 1935), magnetizzano la mia attenzione. 


Angelica Edna Calò Livne
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