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 28 Settembre 2017 - 8 Tishri 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
La peculiarità di questo giorno è emblematicamente evidenziata dal fatto che il trattato talmudico che ne descrive i riti si chiama “Yomà”, il giorno per antonomasia, il giorno che è diverso da qualunque altro.
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
di Gerusalemme
Quest’anno a Gerusalemme, stanotte e domani alla vigilia, e domani sera e Sabato giorno di Yom Kippùr, si diranno le selihòt in due minyaním italiani: a Rehov Hillel e alla Scuola Evelina de Rothschild. La preghiera di Minhà ancora a Rehov Hillel e a Evelina. Kol Nedarím e Arvít a Rehov Hillel, a Rehov Chopin e a Evelina. E le tefillot di Shachrít, Musàf, Minhà, Ne’illà e Arvít nuovamente a Hillel e a Evelina. Tre Minyaním di Italkím a Gerusalemme, di cui due sempre operanti in simultanea, oltre a quelli sempre più numerosi nelle altre città di Israele – a Ramat Gan, a Tel Aviv, a Netanya, a Ra’anana, a Haifa e in altre città ancora – potevano sembrare un sogno, forse meglio un’utopia, solo pochi anni or sono. Oggi questa realtà in continua espansione è un elemento consolidato della società israeliana e dell’assorbimento della nuova immigrazione dall’Italia.
 
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“Interpol, vittoria dell’Anp”
Fa discutere l’ingresso dell’Autorità Nazionale Palestinese come Stato membro nell’organizzazione di polizia internazionale, l’Interpol. La notizia appare oggi in breve, su pochi giornali. Scrive in una breve il Corriere: “Una vittoria diplomatica per l’Anp di Abu Mazen e una sconfitta per Israele e Benjamin Netanyahu, che fino all’ultimo, insieme agli Usa, ha cercato di evitare il voto”.
Sul Foglio, una riflessione ironica al riguardo nella rubrica Andrea’s Version.

Si chiude in queste ore una nuova stagione di solidarietà per il Memoriale della Shoah di Milano, attivo per la terza estate nell’accoglienza dei profughi. Fa il punto il dorso locale di Repubblica: “Quest’anno al Memoriale sono stati mille i migranti e rifugiati accolti in questa sorta di scialuppa di salvataggio calata nel mare magnum dei problemi della stazione. In totale 3.400 le notti di ospitalità (ogni rifugiato poteva stare al massimo per tre giorni)”.

Momenti di vera e propria guerriglia urbana tra residenti e nomadi a Guidonia. Descrive così lo scenario il Messaggero: “Continua ad alzarsi fumo dalla montagna nera: pneumatici, ferro, vestiti si consumano e avvelenano l’aria. Le auto che passano sollevano la polvere dei calcinacci usati come arme negli scontri”.

È il manager israeliano Amos Genish il grande favorito per la poltrona di amministratore delegato di Tim. “La nomina – si legge sul Corriere – dovrà essere ufficializzata oggi dal cda, che si riunirà nel pomeriggio in contemporanea al comitato per il ‘golden power’ di Palazzo Chigi”.

Positive in genere le recensioni a L’incredibile vita di Norman, l’ultimo film di Joseph Cedar con Richard Gere nei panni del protagonista. “Gere – scrive Repubblica – si carica di un personaggio tra i più belli degli ultimi tempi: un loser trascurato e goffo, specie di moderno Shylock che fa il lavoro sporco per i potenti mediando favori per chi non vuole chiederli da sé”.

“Legge Fiano ridicola e inutile. Assurdo temere nonno Benito”. Così Rachele Mussolini in una intervista al Tempo.

“L’ultradestra tedesca? Il vero fascismo arriva oggi dall’Islam politico”. È quanto sostiene il semiologo Ugo Volli in una intervista al Giornale.
 
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  davar
voci ebraiche dopo le elezioni tedesche
"L'odio non è un'alternativa,
la Germania saprà rispondere"

In una delle manifestazioni del post elezione in Germania, diverse centinaia di tedeschi hanno sfilato con in mano cartelli che dicevano: “l'odio non è un'alternativa per la Germania”, riferendosi al 13 per cento ottenuto dal partito di estrema destra Alternative für Deutschland. Un exploit che ha sorpreso molti e ha generato preoccupazione nel mondo ebraico. “Un vero incubo”, ha dichiarato nelle scorse ore la presidente della Comunità ebraica di Monaco Charlotte Knobloch, già presidente dell'assise dell'ebraismo tedesco. Parlando del risultato dell'AfD, la Knobloch ha affermato che “questo cambia il dibattito politico e la cultura e pregiudica l'immagine della Germania nel mondo”, invitando governo e opposizioni democratiche “a fornire soluzioni non parziali ai problemi e alle paure del popolo, sul terrorismo, integrazione e immigrazione, sicurezza”. “Ogni persona democratica è chiamata a preservare e difendere la dignità, la libertà e la natura democratica della Repubblica federale di Germania”, ha concluso Knobloch. In parte diversa la valutazione sul prestigioso quotidiano ebraico tedesco Juedische Allgemein da parte dello storico Michael Wolffsohn. “Il processo storico, che per la prima volta ha portato alla sgradita entrata di un partito comunque legale, ha avuto inizio molto prima della fondazione dell'AfD. Chiunque lo abbia capito non si è trovato sorpreso dal successo di AfD e saprà contrastarlo. La Germania non è persa. Nuovi estremisti sono entrati in parlamento ma non sono al potere, e questo continuerà per il prossimo futuro”.
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il 2 ottobre il convegno a firenze
Cassuto, l'eredità di un Maestro
Umberto Cassuto è tra le figure più significative del Novecento ebraico italiano.
Rabbino, storico ed ebraista di fama internazionale, protagonista ai più alti livelli della cultura del suo tempo: a lui sarà dedicato, il 2 ottobre prossimo a partire dalle 14.30, un convegno che avrà luogo nell'aula magna del rettorato dell'Università degli studi di Firenze e che è organizzato, su impulso della professoressa Ida Zatelli, nel solco della recente pubblicazione di un numero monografico della Rassegna Mensile di Israel curato da Angelo Piattelli e Alexander Rofé in cui l'opera e il pensiero di Cassuto sono affrontati nelle loro molteplici sfaccettature. Partner dell'iniziativa UCEI, Comunità ebraica fiorentina, Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, Comune di Firenze.
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l'iniziativa congiunta di ucei, ari e ame
Milah e salute dei bambini,
l'albo dei professionisti

Individuare le figure che rispondano ai requisiti stabiliti affinché le operazioni siano eseguite nel rispetto delle regole della Halakhah (la Legge ebraica) e con la massima cura della salute del neonato. Questo l’obiettivo con cui è stato istituito nelle scorse ore, su iniziativa congiunta di Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Assemblea Rabbinica Italiana e Associazione Medica Ebraica, il primo albo nazionale dei circoncisori rituali autorizzati.
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domande da inviare entro il 17 novembre
Un nuovo segretario per Torino,
il bando della Comunità ebraica

Laureato in discipline giuridiche o economiche o ingegneria gestionale o titolo equipollente, con esperienza lavorativa di almeno tre anni in posizione di responsabilità. Completano il profilo inoltre la predisposizione al lavoro in team, competenze relazionali, flessibilità, capacità di mettersi in gioco.
È questo il profilo ricercato dalla Comunità ebraica di Torino per la figura di nuovo segretario della stessa, che dovrà operare a supporto della Giunta e del Consiglio comunitario. Nel bando pubblicato dalla Comunità, tutte le norme per la partecipazione alla procedura di selezione, le modalità della stessa e i documenti da presentare. È richiesta, si legge, la buona conoscenza della lingua inglese e di un’altra lingua (preferibilmente l’ebraico). Necessaria inoltre la buona conoscenza degli strumenti informatici.
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la motra in sicilia
Cultura e Memoria con l’arte
"Cultura e Memoria”, ma per una volta in forma d’arte. Sarà visitabile fino al prossimo 27 gennaio l’omonima mostra dedicata ad Alberto Baumann (1933-2014) allestita presso il museo della Torre Capitania di Troina (Enna). Nei dipinti esposti, che seguono il filo conduttore dell’ultima Giornata Europea della Cultura Ebraica (“Diaspora-Identità e dialogo) tutto l’eclettismo e il talento di una figura di grande originalità e incisività quale fu Baumann (che fu giornalista, intellettuale, artista, uomo sempre curioso e attento alle sfumature del mondo circostante).
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roma, il RABBINO CAPO A CONFRONTO CON LA RETE
Yom Kippur, la lezione "social"
Riflessioni e risposte sull'ebraismo. Un confronto diretto tra Maestro e utenti del web direttamente sulle pagine di un social network diffuso. È accaduto questa mattina sulla postazione Facebook gestita dalla Comunità ebraica romana, dove il rabbino capo Riccardo Di Segni ha tenuto una lezione sull'imminente digiuno dello Yom Kippur rispondendo a diverse domande e curiosità della rete.

rosh hashanah - milano
Un anno per l'unità 
L'anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno complicato sia per la situazione internazionale sia per quella dell'ebraismo italiano. La violenza del terrorismo islamista ha ferito più volte l'Europa, l'antisemitismo – nelle sue diverse forme – ha rialzato la testa e i grandi flussi migratori hanno messo in discussione la tenuta delle nostre istituzioni e la coesistenza sociale. Dal punto di vista interno, l'Unione vive una situazione economica difficile così come la nostra Comunità.

Raffaele Besso e Milo Hasbani,

Presidenti Comunità ebraica di Milano
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  pilpul
Setirot - Memorie ferraresi
Ultima giornata della Festa del libro ebraico, la giornalista Sabina Fedeli presenta il suo Gli occhiali del sentimento. Ida Bonfiglioli: un secolo di storia nella memoria di un’ebrea ferrarese (Giuntina). E basta guardarsi intorno nella grande sala gremita per capire che quella memoria è profondamente “la Memoria” della Ferrara ebraica e no. Tra i presenti qualcuno l’ha conosciuta, e assai bene, qualcuno ne ha sentito parlare in famiglia ed è lì in qualità di nuova o nuovissima generazione. Sì, perché la signora Ida è scomparsa non molto tempo fa alla veneranda età di 104 anni. È davvero un pezzo di storia. Anzi, è una istituzione cittadina.

Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Autumn Leaves
Shana tova, buon anno. Un ciclo si è chiuso e un altro inizia e speriamo sia buono e dolce come vuole la tradizione. Si raccoglie e si semina, mentre la terra si prepara al freddo e si copre di foglie dai colori magnifici, in un miscuglio di malinconia e sogno. “I miss you most of all my darling, when autumn leaves start to fall”, scrisse Johnny Mercer nel refrain quando trasformò “Les feuilles mortes” di Jacques Prévert in “Autumn Leaves”, oggi uno degli standard jazz più conosciuti al mondo.
La canzone nasce nel 1945 per la colonna sonora del film “Mentre Parigi dorme” diretto da Marcel Carné ed è interpretata da Yves Montand, accompagnato dalla fisarmonica; è una ballad malinconica, in cui a un certo punto fa capolino il sassofono che per qualche battuta crea quell’anima swing che invece caratterizzerà le decine di versioni successive nate in America.


Maria Teresa Milano
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Il vento di Kadye Molodowsky
Bereza Kartuska, lo shtetl natale vicino a Grodno, attuale Bielorussia. Odessa e Kiev, la formazione e l’iniziazione alle lettere. Varsavia tra le due guerre, l’insegnamento, la fioritura intellettuale, l’impegno politico e le poesie. Poi gli Stati Uniti dell’esilio e della salvezza. Gli anni nella neonata Israele, desiderata, amata e non trovata. Infine il ritorno a New York. “Sono una vagabonda” è la raccolta di liriche scelte di Kadye Molodowsky a cura di Alessandra Cambatzu e Sigrid Sohn (Free Ebrei 2017), un titolo che sintetizza la vita e l’opera della grande poetessa yiddish, che attraversa molti dei luoghi dell’anima della cultura ebraica novecentesca.

Giorgio Berruto
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Immigrazione e laicità
Tra i punti individuati dal "Piano nazionale d'integrazione dei titolari di protezione internazionale", licenziato dal Viminale, si legge tra l'altro che "l'integrazione non può prescindere dalla piena e sincera adesione al principio di uguaglianza di genere, al rispetto della laicità dello Stato concepita come libertà di coscienza e separazione tra autorità religiosa e autorità politica...", ecc.

Gadi Polacco
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Il giorno di Kippur
Così abbiamo recitato anche questo tashlich sulle rive della Brana, con altre tasche da svuotare non più nella nostra fontanella senese davanti al Tempio. “E tu Signore getterai tutti i loro peccati nella profondità del mare”, con la speranza di disfarci dei sassolini-peccato per fare abbastanza posto ai buoni propositi.

Sara Valentina Di Palma
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