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15 gennaio 2018 - 28 Tevet 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
“In quel giorno la mia ira arderà contro di lui ed Io li abbandonerò e nasconderò il Mio volto da loro”. “Tu sei un D-o che ti nascondi, o D-o di Israele, o salvatore!”.
 
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Anna
Foa,
storica
Non si parla che di fascismo e razzismo, in Italia e nel mondo. Da noi, il Duce è sulla cresta dell’onda, elogi da ogni parte, i saluti romani si sprecano, croci celtiche ovunque. E insulti razzisti a chi ha la pelle più scura: sugli spalti, nel web, da parte di un presidente degli Stati Uniti. L’ultima è un’attricetta che ha insultato sanguinosamente, in Inghilterra, la fidanzata del principe Harry perché meticcia. Fascismo e razzismo sembrano esser stati sdoganati. Io sono preoccupata, e voi?
 
Crolla il tunnel del terrore
Israele colpisce Hamas
LUn nuovo tunnel costruito dal movimento terroristico di Hamas per infiltrarsi in Israele dalla Striscia di Gaza è stato distrutto dall’aviazione israeliana. Come racconta La Stampa, “è la terza volta in due mesi che gli israeliani demoliscono una infrastruttura sotterranea nella Striscia di Gaza. L’attacco al tunnel, vicino al valico meridionale di Kerem Shalom, è stato condotto sabato da un cacciabombardiere israeliano, che ha usato una tecnologia elettronica avanzata, sviluppata per questo tipo di operazioni”. “Così come contro i razzi sparati da Gaza, il genio ebraico ha escogitato il sistema di intercettamento Iron Dome – ha spiegato Yoav Mordechai, coordinatore delle attività nei Territori -, sotto terra disponiamo ora di un tecnologico Steel Dome che localizza i tunnel di Hamas e della Jihad islamica”. Secondo il generale Mordechai nei prossimi mesi altre gallerie verranno scovate e messe fuori uso. Il tunnel distrutto era lungo 900 metri e penetrava per 180 metri all’interno del territorio israeliano. Una diramazione portava anche in territorio egiziano.

Mahmoud Abbas, tutta colpa degli altri. Il leader dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas accusa Israele di aver “posto fine” agli accordi di pace di Oslo del 1990 (fra Olp e Israele) e definisce la proposta dell’amministrazione Trump per riavviare i negoziati offensiva. Parole pronunciate dal presidente dell’Anp durante una riunione del gruppo dirigente palestinese per discutere della prossime mosse, dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico. “Voglio essere chiaro – ha affermato Abu Mazen -. Non accetteremo più alcuna mediazione americana. Trump minaccia di tagliarci gli aiuti finanziari perché noi avremmo intralciato i negoziati. Che la sua casa crolli! Quando mai sono ripresi quei negoziati?”. Riguardo ai palestinesi, il Foglio del lunedì riporta un articolo del Jerusalem Post che afferma: “l’Olp e più in generale la causa palestinese stanno affondando nell’irrilevanza, ma anziché riformare le loro politiche per ristabilire la loro posizione, hanno adottato una politica della terra bruciata che non fa altro che intensificare la loro corsa verso il basso”.

Milano, il Memoriale apre le porte al calcio. Dopo l’annuncio sulle pagine della Gazzetta dello Sport, anche il Fatto Quotidiano racconta dell’appuntamento che coinvolge il Memoriale della Shoah di Milano e il mondo del calcio: su iniziativa di Gianluca Tizi, giornalista e procuratore sportivo – subito accolta dalla Fondazione Memoriale – il 23 gennaio la Lega di Serie A e alcune squadre di calcio della massima serie visiteranno il luogo della Memoria milanese da cui, il 30 gennaio 1944, furono deportati 605 ebrei e di cui solo 22 fecero ritorno. “Rumori e atmosfera – scriveva la Gazzetta – aiuteranno i presenti a riflettere su ciò che accadde per evitarsi il ripetersi di eventi simili in futuro. L’idea iniziale ha trovato immediato sostegno dalla Fondazione attraverso il vicepresidente, l’ingegnere Roberto Jarach, e la segretaria Daniela Di Veroli, e poi dall’avvocato Luciano Belli Paci e il dottor Marco Vigevani”. Hanno già aderito, ricorda invece il Fatto, Napoli, Milan, Inter, la Lega di serieA e di serie B.

Milano, gli slogan antisemiti e la riunione a Palazzo Marino. Prevista per oggi la discussione a Palazzo Marino sui cori antisemiti in arabo pronunciati più volte lo scorso 9 dicembre in piazza Cavour nel corso di una manifestazione indetta dall’Associazione dei Palestinesi in Italia. “Beppe Sala interverrà nella seduta di oggi, – scrive il Giornale Milano – a cui seguirà la presentazione di un ordine del giorno depositato da Forza Italia, primi firmatari Mariastella Gelmini, Fabrizio De Pasquale, Gianluca Comazzi e Luigi Amicone. Il testo invita la giunta a ‘inserire nell’ambito dei tavoli di lavoro istituiti dal Comune con le diverse realtà del mondo islamico, la espressa condanna di frasi e istanze politiche xenofobe e antisemite tra i valori ritenuti criterio di ammissione’”.
 
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  davar
la conferenza stampa a palazzo chigi
Memoria e difesa dei diritti

Un Giorno per l'impegno civile
La stagione del disonore e delle leggi razziste che nel 1938 infangarono l’Italia deve lasciare il passo alla stagione dei diritti. Questo, ha sottolineato la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il significato degli appuntamenti del Giorno della Memoria 2018 che sono stati presentati agli organi di informazione a Palazzo Chigi.
Con la presidente UCEI, la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e il segretario generale di Palazzo Chigi Paolo Aquilanti a testimoniare l’impegno dell’Esecutivo per la trasmissione di una Memoria viva e per una vigilanza stretta su tutti gli inquietanti fenomeni di intolleranza e di rigurgito neofascista che continuano a turbare l’Italia. Nel calendario del Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah che tiene il tavolo di concertazione fra il Governo e le istituzioni dell’ebraismo italiano appaiono numerosissimi appuntamenti di rilievo. Il programma, a disposizione di tutti i cittadini sul sito di Palazzo Chigi e sul sito UCEI, è vastissimo (qua invece la cartella stampa).
Dal Processo al Re che lasciò passare le infami leggi di ottant’anni fa e il tradimento dei suoi cittadini ebrei italiani, alla Maratona Run for Mem; alla grande iniziativa che coronerà alla Farnesina la presidenza italiana dell’Office for Democratic Institututions and Human Right (OSCE) e farà da preludio alla conduzione italiana per il 2018 dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA).
Ma celebrare non basta, e la Boschi ha preannunciato azioni concrete del Governo per contrastare i tanti segnali di intolleranza che offendono la dignità della società italiana e minacciano i valori comuni di convivenza e di civile progresso. A cominciare da uno speciale protocollo d’azione da perseguire in sintonia con le istituzioni dell’ebraismo italiano che dovrebbe essere sottoscritto nelle prossime intense giornate.
“Il Giorno della Memoria è un giorno per il futuro, per superare l’indifferenza. Per ricordare che è importante lavorare sull’educazione, e monitorare e contrastare in fenomeni di estremismo e razzismo, di cui abbiamo assistito anche di recente a tristi episodi”, ha detto Boschi. “Quest’anno cade una ricorrenza particolarmente dolorosa, che ci ricorda, a ottant’anni di distanza, la promulgazione delle leggi antiebraiche del ’38, una vergogna per l’Italia. Anche quest’anno le iniziative sono pensate per mantenere viva la Memoria, per raccogliere il testimone dei sopravvissuti, in favore delle nuove generazioni.”
“Quest’anno, in cui cadono i dieci anni dall’istituzione del Comitato di Coordinamento per le Celebrazioni in ricordo della Shoah, è un anno importante, perché segna anche l’anno della presidenza italiana dell’Ihra – International Holocaust Remembrance Alliance”, ha detto Aquilanti. “Importante l’aspetto del rapporto tra legalità e giustizia, sottolineato dalle iniziative relative agli ottant’anni dalla promulgazione delle leggi del ’38. Nello stesso tempo stiamo lavorando da tempo all’allestimento di quello che è il padiglione italiano di Auschwitz, perché come è noto è stato smantellato. E su questo si sta facendo un lavoro con le autorità competenti, sperando che in tempi non troppo lontani si potrà allestire il percorso espositivo dedicato in particolare ai tanti ragazzi che dall’Italia si recano ad Auschwitz per i viaggi della Memoria.”
“Le celebrazioni per il Giorno della Memoria di quest’anno avranno principalmente uno sguardo sulle corresponsabilità degli apparati normativi e amministrativi nella promulgazione delle leggi antiebraiche del ’38, che nella perfetta legalità formale, hanno consentito la discriminazione, il sopruso. Tutto contrario alle norme etiche, del diritto naturale, del rispetto per l’essere umano” ha detto Noemi Di Segni. “Abbiamo definito un percorso, ‘Dalla tutela della razza, alla tutela dei diritti’, per sottolineare il passaggio dalla discriminazione al diritto. Per una presa di coscienza delle responsabilità passate, e per favorire un impegno per il futuro.”

qui milano - al lavoro per le stolpersteine
Nuovi segni, ricordo indelebile
“In occasione della giornata della Memoria poseremo altre 26 pietre d’inciampo, un gesto concreto e un segno visibile nella nostra città per non dimenticare mai le atrocità della Shoah”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala, presentando a Palazzo Marino, a Milano, la seconda edizione delle Pietre d’inciampo in città e il calendario delle iniziative milanesi per il Giorno della Memoria. Al suo fianco, tra gli altri, la Testimone della Shoah e presidente del Comitato per le pietre d’inciampo Liliana Segre, che nel suo intervento ha ricordato le sei milioni di vittime ebraiche così come “gli eroi che scelsero la parte giusta e che non hanno una pietra, una tomba” a commemorarli. Le pietre, ha sottolineato Segre, sono lì per rendere omaggio alla loro Memoria, a ricordare e a far inciampare nel loro ricordo chi percorre le strade di Milano. Milano che grazie allo stanziamento firmato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini vedrà presto completato il progetto del suo Memoriale della Shoah. “Voglio ringraziare il Ministro Franceschini per avere stanziato 3 milioni di euro per finanziare i lavori di valorizzazione del binario 21 in Stazione Centrale, – ha detto Sala – uno dei luoghi della Memoria presenti in città”. A intervenire a Palazzo Marino, anche il rettore dell’Università Bocconi Gianmario Verona, il presidente del Municipio 8 Simone Zambelli, il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé e il presidente dell’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati.


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la risposta ai veleni del leader palestinese
Rivlin contro le parole di Abbas:
"Discorso terribile e antisemita"

“Quello che abbiamo sentito ieri da Mahmoud Abbas è terribile. È tornato alle idee espresse decenni fa, e anche allora erano terribili. Ha dimenticato molte cose, e ha detto esattamente le cose che lo hanno portato ad essere accusato anni fa di antisemitismo e di essere un negazionista della Shoah”. A distanza di ventiquattro ore dal discorso tenuto a Ramallah dal presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas – in cui è arrivato ad affermare che “il colonialismo ha creato Israele per svolgere una certa funzione: si tratta di un progetto coloniale che non ha nulla a che fare con l'ebraismo, ma piuttosto ha utilizzato gli ebrei come strumento sotto lo slogan della Terra Promessa” - è arrivata forte e chiara la risposta del Presidente d'Israele Reuven Rivlin.

Una risposta che stigmatizza le parole di Abbas, che, come rilevano i quotidiani israeliani, ha pronunciato quello che è suonato come un discorso d'addio alla presidenza, dopo 13 anni alla guida dell'Anp, nove dei quali senza una nomina democratica.
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qui roma - il confronto
“Dialogo, una lunga prospettiva”
“La prospettiva che ci deve guidare è quella del lungo periodo. Tanto resta da fare, ma se ci guardiamo indietro il bilancio è senz’altro positivo”.
Lo ha sottolineato David Meghnagi, docente dell’Università degli Studi Roma Tre e assessore alla Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, intervenendo nel corso di una conferenza organizzata nella sede della Pontificia Università Gregoriana in occasione della XXIX Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei. Organizzato dall’Ufficio Ecumenismo e Dialogo del Vicariato di Roma e dal Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici, l’incontro ha avuto come relatori anche monsignor Pino Pulcinelli e padre Felix Körner.
La relazione tra ebrei e cattolici, ha affermato Meghnagi, “va coltivata a partire dalle piccole cose”. E deve essere sviluppato all’insegna della massima sincerità, facendo sì che anche le criticità aperte non siano lasciate fuori dal confronto. “Il dialogo è un albero che sta crescendo, come quello che piantammo nel ’95 nei giardini vaticani insieme al rav Elio Toaff. Ma per farlo crescere ulteriormente – ha osservato Meghnagi – c’è bisogno di coerenza”.
Coerenza nelle piccole, come nelle grandi cose. Riferendosi ad esempio al voto Unesco che ha negato la radice ebraica di Gerusalemme, l’assessore UCEI si è detto deluso dal fatto che questo voto non sia stato condannato dai vertici della Chiesa. Un silenzio, la sua riflessione, che svelerebbe un grave pericolo nel breve e lungo termine. “Il rischio che il Dialogo tra Cristianesimo e Islam avvenga sulla pelle del dialogo ebraico-cristiano. Un rischio – le sue parole – che non possiamo permetterci”.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION 
Una Memoria viva e condivisa 
Con l’avvicinarsi del 27 gennaio, data in cui ricorre il Giorno della Memoria, sono molte le iniziative legate al ricordo di quanto accaduto durante la Shoah. Sull’uscita odierna di Pagine Ebraiche International Edition, si dà conto dell’adesione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane alla campagna #WeRemember lanciata dal World Jewish Congress, che mira a coinvolgere le nuove generazione maggiormente attive sui social media nel farsi parte propositive del ricordo e così facendo coinvolgere i loro contatti. Sulla Memoria e sul modo in cui il concetto si è evoluto nel tempo, riflette Daniela Fubini nel suo Double Life. “Io appartengo a una generazione che ha assistito a un cambiamento a 180 gradi nella gestione della Memoria nelle famiglie e poi nel dibattito pubblico. Un tempo, noi nipoti trovavamo a malapena il coraggio di chiedere ai nostri nonni cosa fosse accaduto”. E la lotta all’antisemitismo e a ogni forma di intolleranza e odio sarà tra le priorità della presidenza italiana all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea per l’anno 2018, come promesso dal ministro degli Esteri Angelino Alfano nell’inaugurazione del percorso. “Intendiamo promuovere un approccio globale alla sicurezza che affronti anche le minacce transnazionali, proteggendo nel contempo i diritti umani e le libertà fondamentali e investendo nell’istruzione e nella cultura, nonché nell’emancipazione delle donne e dei giovani”, ha aggiunto il ministro.
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pilpul
Oltremare - Limoni
In Israele è il tempo dei limoni. Ovvero, detto più banalmente, è inverno. Non che questo si possa dire perché piove, o comunque non abbastanza. E infatti i limoni quest’anno sono belli e gialli ma ci hanno messo di più del solito a maturare. Il mio punto di riferimento quotidiano è l’albero nel giardino attraverso il quale accedo al mio ufficio (i vantaggi di lavorare in un piano terra nella verde Ramat Aviv). L’anno scorso, arrivando al lavoro in una bella mattina dopo la pioggia in gennaio, avevo trovato i custodi arrampicati su di una scala altissima e ai loro piedi cesti pieni di limoni grandi come pompelmi, e con la buccia così spessa che il mio primo pensiero, molto italiano, era stato: limoncello. E intorno a Purim, limoncello fu. Limpido e leggermente amarognolo, perché i limoni raccolti a gennaio erano grandi e la buccia sufficientemente spessa, ma non erano di Sorrento e i numi locali dovevano in qualche maniera farmi pagare la ubris della distilleria clandestina con agrumi spurii cresciuti oltremare e per giunta con alcool al 95% con l’etichetta scritta integralmente in russo.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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