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21 Gennaio 2018 - 5 Shevat 5778


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
Il più grande regalo che possiamo fare ai nostri figli non è il denaro o il possesso di un bene ma una vera storia. Una storia che li connetta a noi e al patrimonio di ideali che abbiamo ereditato.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
“Ci sono solo le parole che contano. Il resto sono chiacchiere.” Così Eugene Ionesco. Esistono le convinzioni. I lapsus non esistono.
 
'Su migranti ebrei lacerati'
“La migrazione incontrollata può provocare intolleranza; ci andremmo di mezzo anche noi, e forse per primi. Non vorrei finisse con un’altra Auschwitz”.
È quanto afferma il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni in una intervista al Corriere. “Sui migranti – dice il rav – noi ebrei siamo lacerati. La fuga, l’esilio, l’accoglienza fanno parte della nostra storia e della nostra natura. Ma mi chiedo: tutti i musulmani che arrivano qui intendono rispettare i nostri diritti e valori? E lo Stato italiano ha la forza di farli rispettare?”.
Molteplici i temi trattati nell’intervista, realizzata da Aldo Cazzullo. Il Dialogo con le altre religioni, la lotta all’antisemitismo, la complessa sfida della Memoria. Della salma di Vittorio Emanuele III il rav dice: “Era meglio se rimaneva dove stava”. Mentre, per quanto riguarda la figura di Pio XII, commenta: “Ho studiato la sua storia, e devo ribadire un giudizio severo. Non fece nulla per impedire la deportazione”. Per poi aggiungere: “È vero che poi offrì rifugio a molti perseguitati”.
Si parla anche dell’attuale pontefice: “È un papa che sa ascoltare. Gli ho chiesto di non citare più i farisei come paradigma negativo, visto che l’ebraismo rabbinico deriva da loro; e l’ha fatto. Gli ho chiesto di non cadere nel marcionismo – sottolinea il rabbino capo – e mi pare ci stia attento”.

Il Corriere, nel suo dorso milanese, racconta la prima uscita pubblica da neo senatrice a vita della Testimone della Shoah Liliana Segre. “Non sono una sognatrice – racconta agli studenti del liceo Carducci – sono una persona molto realista. Sarei falsa se dicessi che ho speranza. Mi sono impegnata nella missione di dare voce a chi non è tornato. Ma le derive attuali, la violenza che c’è anche per cose minime nelle persone intorno a noi, l’indifferenza che regna sovrana rispetto alle sofferenze di persone che non hanno fatto niente di male e vengono cacciate e disprezzate, i rigurgiti orribili di cose e parole che credevo morte e non avrei mai pensato di tornare a sentire, mi fanno essere molto pessimista”. Tra i prossimi appuntamenti dedicati alla Memoria il Corriere segnala la visita di numerosi rappresentanti del mondo del calcio al Memoriale della Shoah milanese, martedì prossimo. Hanno tra gli altri assicurato la loro presenza Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Javier Zanetti e Francesco Totti.
 
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  davar
l'iniziativa miur-ucei
Memoria, in viaggio con i ragazzi
Oltre cento studenti, ragazzi e ragazze di licei e istituti italiani, sono in partenza in queste ore per partecipare al Viaggio della Memoria ad Auschwitz, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con la collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ad accompagnare i giovani la ministra Valeria Fedeli, insieme alla presidente UCEI Noemi Di Segni e con la presenza quest’anno anche del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini. Le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute ad Auschwitz, porteranno agli studenti le proprie dure e vivide testimonianze dell’orrore, mentre a dare un contesto storico alle vicende della persecuzione e della Polonia occupata sarà lo storico Marcello Pezzetti. Nella tre giorni di viaggio organizzata da Miur assieme all’UCEI, oltre al campo di Auschwitz-Birkenau, verrà visitato il ghetto istituito dai nazisti nel 1941 nel quartiere Podgorze, l’antico quartiere di Kazimierz e la Sinagoga Tempel, dove sarà rinnovato il Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Unione per promuovere percorsi didattici sulla Memoria della Shoah. Il Miur inoltre quest’anno ha predisposto un Piano di attività che è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Ministra Fedeli, in vista del Giorno della Memoria, e che attraverserà tutto il 2018 con un’attenzione particolare alla ricorrenza degli 80 anni dall’emanazione delle Leggi antiebraiche.

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qui bologna - le iniziative
Da Weisz alla Run for Mem,

lo sport per la Memoria
Domenica 28 l’appuntamento è con la Run for Mem, la corsa per un ricordo consapevole che prenderà il via alle 11 davanti al Memoriale della Shoah cittadino. Ma già oggi il binomio Sport e Memoria entra nel vivo a Bologna, con l’apertura al Museo ebraico della mostra “Arpad Weisz. Dal successo alla tragedia” curata da Vincenza Maugeri e Carlo F. Chiesa. Inaugurata con gli interventi del presidente del Museo Guido Ottolenghi, del presidente della Comunità ebraica Daniele De Paz e del rabbino capo rav Alberto Sermoneta, la mostra propone uno sguardo approfondito sul grande allenatore ungherese, emarginato dal calcio dopo la promulgazione delle Leggi razziste e quindi deportato ad Auschwitz. A impreziosire l’esposizione le tavole di Matteo Matteucci, autore con Minerva del libro a fumetti Arpad Weisz e il Littoriale.
Un momento di conoscenza che arriva alle porte della cerimonia di intitolazione di una curva dello stadio Dall’Ara al tecnico magiaro, che a Bologna regalò due scudetti. L’appuntamento in questo caso è per giovedì mattina, con un evento dedicato alle scuole. La Run for Mem, con in testa i due testimonial Shaul Ladany e Franca Fiacconi, qualche giorno dopo passerà anche da là.
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l'annuncio ufficiale di rcs sport
Giro, anche gli israeliani al via

"Per noi un momento storico"
Quasi una formalità, visto che la notizia era data per certa da diversi mesi. Comunque ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivata finalmente la conferma ufficiale. La Israel Cycling Academy, la prima squadra professionistica israeliano di ciclismo, sarà al via del prossimo Giro d’Italia. Il team, coinvolto nell’organizzazione della Grande partenza, le prime tre tappe israeliane del Giro, ha ottenuto una wild card da Rcs Sport. Sia per partecipare alla corsa rosa, che inizierà il 4 maggio con una cronometro a Gerusalemme, sia per altre due classiche con cui si aprirà nelle prossime settimane la stagione: la Milano-Sanremo e la Tirreno-Adriatico.
“È un momento storico, un grande onore per tutti noi” commenta la dirigenza del team. La Academy è una vecchia conoscenza dei lettori di Pagine Ebraiche: in collaborazione con il giornale dell’ebraismo italiano atleti e dirigenti hanno infatti affrontato per due volte a pedali, nel 2016 e nel 2017, il tratto da Firenze ad Assisi che vide protagonista Gino Bartali nei mesi delle persecuzioni antiebraiche.


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qui casale - la cerimonia
Tre pietre per non dimenticare
“Una cerimonia che ci invita a fermarci e a riflettere”. Queste le prime considerazioni del sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti e dell’onorevole Fabio Lavagno alla posa di tre pietre d’inciampo in via Pinelli e in vicolo Salomone Oper, davanti all’entrata della sinagoga. Sono state messe a dimora dall’artista berlinese Gunter Demnig, che dal 1995 ne ha collocate già 60.000 per tutta l’Europa.
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cordoglio nell'italia ebraica
Ambretta Sonnino (1935-2018)
Profonda commozione nell’Italia ebraica per la scomparsa di Ambretta Sonnino, figlia del rav Aldo che fu vicepresidente della Comunità ebraica romana e formatore di molti rabbini italiani. I funerali si svolgeranno nella giornata di martedì alle 11.30, al cimitero di Prima Porta.
Nata nel 1935 a Roma, Ambretta era emigrata con la famiglia nell’allora Palestina mandataria in seguito alla promulgazione delle Leggi Razziste e a Gerusalemme aveva trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza fino al ritorno in Italia, all’inizio degli Anni Cinquanta.
È in questo frangente che nasce l’unione con Elia Arbib, da tutti conosciuto come Lillo, tra i protagonisti della nascita dello Stato di Israele e in seguito punto di riferimento della comunità dei libici a Roma. Dall’unione con Elia, mancato lo scorso mese di marzo, sarebbero nati tre figli.
A Roberto, Morris e Gloria, Segretario generale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la partecipazione e l’affetto della Presidenza, del Consiglio e di tutti i dipendenti dell’Unione.
Che il ricordo di Ambretta sia di benedizione.

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sorgente di vita
1938, il processo a teatro
Si apre con un servizio sullo spettacolo-evento Il Processo la puntata di Sorgente di Vita che va in onda domenica 21 gennaio. All’Auditorium Parco della Musica di Roma, si è svolto un dibattimento immaginario a cui hanno preso parte giuristi, avvocati e magistrati. Alla sbarra il Re Vittorio Emanuele III, sotto accusa per aver avallato e firmato, nel 1938, le leggi antiebraiche volute da Mussolini e applicate nella quasi totale indifferenza degli italiani.


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pilpul

Il buco nero
C’è chi ritiene che ci si debba impegnare per difendere la «razza bianca» dalla sua contrazione demografica e, in estrema ipotesi, dalla sua possibile estinzione a venire. Peraltro, in una sorta di involontaria par condicio, già alcuni mesi fa un’esponente di un partito opposto a quello di colui che nei giorni scorsi si era richiamato alla tutela della «razza», aveva fatto incauto ricorso a concetti e parole simili riferendosi, in questo caso, alla «razza italica». Peccati veniali, si dirà, quasi a punta di lingua poiché «voci dal sen fuggite». Se non fosse per il fatto che i lapsus rivelano qualcosa di tanto rimosso quanto di profondo e persistente. Un sentire comune che, proprio per la sua natura di inaccettabilità, permane consegnato alle pieghe del discorso, salvo poi riemergere in misura tanto repentina quanto era stata la modalità della sua censura pubblica. Un tale slittamento di parole si accompagna oramai da tempo al rigenerarsi del campo della destra radicale. Va da sé che non ci sia alcuna reciprocità immediata tra chi può scivolare, ancorché clamorosamente, su alcune bucce di banana e quanti, invece, quelle bucce le hanno volutamente distribuite sul percorso altrui. Rimane però il fatto che vi è una nuova disposizione d’animo nei confronti di alcuni temi e motivi che arrivano dall’arsenale del neofascismo, essendo poi acquisiti nel linguaggio quotidiano, di senso comune.

Claudio Vercelli
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