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  24 gennaio 2018 - 8 Shevat 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
VLe vicende della prima tragica esperienza vissuta dal popolo ebraico nella schiavitù in Egitto come ci appaiono nel racconto della Torah e nei midrashim, particolarmente in alcuni aspetti, ad esempio i metodi di persuasione utilizzati dal faraone per indurre gli egiziani ad identificare i figli d’Israele quale pericoloso nemico, le progressive tappe della riduzione in schiavitù degli ebrei, il processo di stermino, presentano significativi richiami, quasi anticipazioni di quanto conosciamo come elementi ben concreti nella tragica storia della Shoah. 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
Molti sono già intervenuti sulla nomina di Liliana Segre a senatrice a vita. Un atto molto importante, che conferma la sensibilità del Presidente Mattarella nei confronti dei temi della memoria e del destino dell’identità europea. Una sensibilità che si è espressa fin dall’esordio del suo mandato. Durante la sua opera di testimonianza, Liliana Segre ha sempre ricordato il tentativo della sua famiglia di sfuggire alla barbarie nazista, riparando in Svizzera.
 
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“I nuovi fascismi?
Non sottovalutiamo”
“In molti sottovalutano ancora oggi il proliferare di gruppi di ragazzi che si ispirano al fascismo o al nazismo riproponendo il vecchio armamentario antisemita. Il Parlamento ha approvato la legge che punisce il negazionismo, ma le sanzioni non bastano. Bisogna discutere con i ragazzi e le ragazze perché capiscano cosa è successo davvero in quel periodo”. Ad affermarlo la presidente della Camera Laura Boldrini in occasione dell'incontro organizzato ieri a Montecitorio, assieme all'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in ricordo degli 80 anni dall'emanazione in Italia delle leggi razziste da parte del fascismo. A preoccupare la presidente Boldrini, scrive Avvenire, è soprattutto il web e l'aumento di portali e profili social dedicati o ispirati al nazifascismo: “I siti e le pagine Facebook, che inneggiano al fascismo e al nazismo vanno chiuse. Sono le pagine della vergogna. Ho scritto a Zuckerberg per sottolineare che questa non è una dimensione compatibile con la democrazia. Non ci si può limitare a dire che l'apologia del nazismo o del fascismo è reato solo in Italia. Il mondo dei social sta diventando parte del problema, con la diffusione di un pensiero criminale”.

Memoriale della Shoah di Milano, il calcio non dimentica. “Luoghi come questo sono grandi opportunità che abbiamo per capire dove può farci arrivare l'odio”. Luciano Spalletti era in prima fila ieri al Binario 21 della stazione centrale di Milano, nella visita al Memoriale della Shoah organizzata dalla Figc. Oltre al tecnico interista c'erano tanti dirigenti di Serie A, giocatori come Gigio Donnarumma e Andrea Conti, oltre a leggende come Javier Zanetti, Gianni Rivera e Sandro Mazzola (Gazzetta e Corriere dello Sport). Ad accompagnarli, il vicepresidente del Memoriale, Roberto Jarach, come racconta Corriere Milano che riporta anche dell'azione vergognosa compiuta da ignoti in città: è stata infatti sfregiata la pietra d'inciampo di viale Lombardia 65 dedicata ad Angelo Fiocchi, morto in un lager un mese prima della liberazione. “Chi sfregia le Pietre d'inciampo disonora Milano e i suoi cittadini. Non ci piegheremo mai di fronte a chi vuole cancellare la nostra Memoria”, dice il sindaco Beppe Sala (Repubblica Milano). E intanto la neosenatrice Liliana Segre parla della sue preoccupazioni per il futuro: “Noi testimoni della Shoah ormai siamo rimasti pochissimi, le dita di una mano, e quando saremo morti proprio tutti, il mare si chiuderà completamente sopra di noi nell'indifferenza e nella dimenticanza. Come si sta adesso facendo con quei corpi che annegano per cercare la libertà e nessuno più di tanto se ne occupa” (Avvenire).

Il viaggio di Sami Modiano. Diversi quotidiani dedicano spazio alla presentazione a Roma del documentario realizzato e diretto da Walter Veltroni, che andrà in onda in Tv a reti unificate sabato 27 e che racconta la storia del Testimone della Shoah Sami Modiano attraverso la sua voce: Tutto davanti a questi occhi il titolo del film (La Stampa). Modiano, scrive Michele Serra su Repubblica, “non è sparito, è sopravvissuto, ha amato, è invecchiato e infine, in uno straordinario finale (della sua storia, e del film), quel volto manifesta "felicità". Non la felicità di essere sopravvissuto («un sopravvissuto - dice Modiano - non è una persona normale. Ha una piaga che non si chiude. Ha dei silenzi, delle depressioni, degli incubi»). La felicità di avere ancora la lucidità e la forza di raccontare agli altri - soprattutto ai ragazzi - quello che è accaduto, sentirsi utili e infine meno spaventati dalla morte, perché un testimone è qualcosa che passa di mano in mano”.
 
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  davar
sport e memoria - il riconoscimento al libro
Leggi razziste e calcio, Presidenti
vince il Premio Fiuggi-Storia

Conquista il Premio Fiuggi-Storia 2017 il saggio del collega Adam Smulevich, Presidenti, pubblicato con la casa editrice Giuntina e dedicato alle vite, ai trionfi ma anche e soprattutto alla rimozione di tre straordinarie figure del calcio italiano – Raffaele Jaffe, Giorgio Ascarelli e Renato Sacerdoti – cancellate dal regime fascista con la promulgazione delle Leggi antiebraiche del 1938.
Un nuovo riconoscimento per un libro che si è letteralmente imposto nel suo genere, risultando tra i più recensiti in assoluto dell’ultimo anno. Ne ha parlato il New York Times, tra gli altri. E praticamente tutta la stampa nazionale. Dal Corriere della Sera a Repubblica, da La Stampa al Sole 24 Ore. E ancora, tra gli altri, Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Tuttosport, Avvenire, L’Osservatore Romano. Per non parlare della televisione, dei numerosi approfondimenti di Rai, Sky, Mediaset e Tv2000 dedicati al libro. O ancora degli speciali radiofonici di Rai e Radio 24 e di tanti altre iniziative nate nel solco della sua pubblicazione (qui il link con le recensioni e gli approfondimenti più significativi).
Presidenti, nei prossimi giorni, è atteso da nuovi prestigiosi e stimolanti orizzonti. A partire dall’atteso documentario “1938-Lo sport italiano contro gli ebrei”, curato da Matteo Marani, che per il Giorno della Memoria andrà in onda su Sky Sport 1. Le figure dei tre presidenti al centro di questo progetto inedito per il piccolo schermo.
Presidenti protagonista anche sui canali Rai. Tra gli altri dello speciale sulla Memoria condotto da Ubaldo Pantani, che Raidue proporrà questa sera alle 23.30 e in replica per il Giorno della Memoria. E inoltre di un ampio documentario realizzato dal Tg2, insieme al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in onda domenica 28 gennaio alle 9.15. Punto di partenza il recente oltraggio antisemita ai danni di Anna Frank da parte di alcuni tifosi della Lazio.
“Ho scritto questo libro senza pensare troppo a quello che sarebbe successo dopo la pubblicazione, quando ciò che hai realizzato non ti appartiene più ma diventa proprietà di una comunità di lettori (piccola o grande non fa differenza). È stata una sfida con me stesso, principalmente. Volevo raccontare delle storie di calcio e volevo farlo in un modo un po’ diverso dal solito. Coniugando pallone e Memoria, un valore purtroppo oggi in grave pericolo. E cercando, se possibile, di lasciare un messaggio. Emozioni come queste – afferma Smulevich – ripagano di tutti gli sforzi compiuti”.
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sport e memoria - l'incontro a milano
Fare squadra contro il razzismo,
le stelle del calcio al Memoriale

Le vecchie glorie in prima linea. Gianni Rivera a Sandro Mazzola, da Javier Zanetti a Giuseppe Bergomi. C’è anche Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter. E tra gli atleti in attività Gigio Donnarumma, estremo difensore del Milan. Oltre a diversi dirigenti di Federcalcio, Lega, venti squadre di Serie A e B.
Il Memoriale della Shoah di Milano, nella figura del suo vicepresidente Roberto Jarach, aveva chiamato a raccolta il mondo del calcio. E il mondo del calcio ha risposto presente, per un momento di riflessione sulla Memoria convocato alla luce dei recenti episodi di razzismo, antisemitismo e incitamento all’odio che l’hanno attraversato. Spiega Jarach, che ha promosso l’iniziativa assieme al procuratore sportivo e giornalista Gianluca Tizi: “I recenti fatti di cronaca in ambito calcistico dimostrano che la questione razziale non è relegata a episodi del passato. L’incontro di oggi fa parlare passato e presente e punta alla costruzione di un futuro in cui le singole identità siano valorizzate come portatrici di ricchezza e valore, in tutti gli ambiti della vita civile e sociale”. Urgente la necessità di svolgere una riflessione con un richiamo ai valori fondamentali. “E il luogo più indicato per farlo è questo” sottolinea Jarach, che agli ospiti fa pervenire un messaggio di saluto del presidente del Memoriale Ferruccio De Bortoli e della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Prende poi la parola il giornalista Adam Smulevich, invitato a parlare delle figure dei tre presidenti cancellati dal fascismo raccontate nel suo recente libro Presidenti. “Raffaele Jaffe, Giorgio Ascarelli, Renato Sacerdoti. Tre personaggi formidabili, letteralmente rimossi dalla storia del calcio. Eppure – afferma – le loro intuizioni segnarono un’epoca”. Milan, Inter, Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina, Atalanta e Udinese. Il meglio del calcio italiano è schierato, ma per una volta non si gioca.
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la neosenatrice a milano parla a 2500 studenti
Liliana Segre incontra i giovani:
"Sarete luci della Memoria"

Più di duemila giovani ad applaudirla. E lei ha risposto spiegando che “I miei nipoti ideali oggi siete voi davanti a me, e vorrei guardarvi negli occhi, abbracciarvi uno per uno, perché sono sicura che qualcuno di voi diventerà candela della memoria”. A parlare la Testimone della Shoah Liliana Segre, protagonista dell'evento annuale organizzato dall'Associazione Figli della Shoah al Teatro Arcimboldi di Milano. Un appuntamento consolidato che raggiunge sempre il suo obiettivo a giudicare dal silenzio che regna nel enorme sala dell'Arcimboldi: far arrivare il messaggio agli studenti che la testimonianza di Liliana Segre, come spiega lei stessa, è sì il racconto dell'orrore del passato ma è anche una lezione per il futuro. “Ognuno di noi resta quel bambino che è stato. - ha spiegato Segre - Io ero una bambina milanese qualunque, di 8 anni, di famiglia ebraica laica, andavo alla scuola pubblica del quartiere, quando arrivarono le leggi fasciste e razziste, quando mio papà mi disse con voce rotta che ero stata espulsa dalla scuola elementare. La domanda che continua a farmi è 'perché?' Ancora oggi mi agita e non vi ho trovato risposta. Da allora ci fecero sentire 'diversi' dagli altri italiani. Quello che ci colpì maggiormente fu l'indifferenza generale, pochi amici ci rimasero vicini, gli altri voltarono faccia e cervello da un'altra parte. Pochissimi quelli che si schierarono contro quelle leggi vergognose, mentre gli ebrei venivano trattati da nemici della patria e venivano interrogati, perquisiti, minacciati. Solo i detenuti di San Vittore dimostrarono pietà verso di noi, nel senso nobile della parola, di pietas. E per questo sono ancora grata a loro e vado a testimoniare la mia storia in carcere. Il resto della città rimase silenziosa, indifferente". Prima di entrare in sala poi un commento sulle cronache degli scorsi giorni. “Mi ha amareggiato sentir parlare ancora di razza bianca - ha detto Segre - ma credo che questo danneggi soprattutto chi l'ha fatto”.
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pilpul
Ticketless - Micromigrazioni
Quando si parla di migranti – in campagna elettorale non si parlerà quasi d’altro – si pensa all’oltre-oceano, Ellis Island, l’Argentina. Si trascurano le micromigrazioni, non meno dolorose per chi le ha subite. Più si va indietro nel tempo, più è facile trarre dal passato qualche insegnamento per il futuro. Il convegno internazionale che si svolgerà alla Cavallerizza di Torino il 25 e 26 gennaio si concentrerà su un arco cronologico che va dal Medioevo all’età moderna (Lingue e migranti nell’area alpina e subalpina occidentale). Il convegno è promosso da un gruppo di linguisti decisi ad aprire una finestra sulla storia politica. Un progetto originale il loro, che sarebbe piaciuto molto a Benvenuto Terracini.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - La logica di Fontana
Il prossimo Giorno della Memoria, com'è noto, cadrà in prossimità temporale con la tornata elettorale del 4 marzo. E il nesso (forse nascosto, ma, a mio avviso, forte e importante) tra i due eventi è stato significativamente evidenziato dalla scelta del Presidente della Repubblica (per la quale non gli si può non rivolgere il più vivo apprezzamento) di nominare Liliana Segre Senatrice a vita: è possibile che sarà proprio questa grande italiana, in ragione della sua età, a presiedere la prima seduta del Senato della Repubblica, se deciderà di parteciparvi, come rappresentante ufficiale delle istituzioni di quello stesso stato che, ottant'anni fa, quando era una bambina di otto anni, ne calpestò vilmente la dignità di cittadina e di essere umano, anticipando una condanna a morte che solo il caso permise di evitare.

Francesco Lucrezi, storico
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