Giuseppe Momigliano,
rabbino
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VLe
vicende della prima tragica esperienza vissuta dal popolo ebraico nella
schiavitù in Egitto come ci appaiono nel racconto della Torah e nei
midrashim, particolarmente in alcuni aspetti, ad esempio i metodi di
persuasione utilizzati dal faraone per indurre gli egiziani ad
identificare i figli d’Israele quale pericoloso nemico, le progressive
tappe della riduzione in schiavitù degli ebrei, il processo di
stermino, presentano significativi richiami, quasi anticipazioni di
quanto conosciamo come elementi ben concreti nella tragica storia della
Shoah.
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Davide
Assael,
ricercatore
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Molti
sono già intervenuti sulla nomina di Liliana Segre a senatrice a vita.
Un atto molto importante, che conferma la sensibilità del Presidente
Mattarella nei confronti dei temi della memoria e del destino
dell’identità europea. Una sensibilità che si è espressa fin
dall’esordio del suo mandato. Durante la sua opera di testimonianza,
Liliana Segre ha sempre ricordato il tentativo della sua famiglia di
sfuggire alla barbarie nazista, riparando in Svizzera.
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“I nuovi fascismi?
Non sottovalutiamo”
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“In
molti sottovalutano ancora oggi il proliferare di gruppi di ragazzi che
si ispirano al fascismo o al nazismo riproponendo il vecchio
armamentario antisemita. Il Parlamento ha approvato la legge che
punisce il negazionismo, ma le sanzioni non bastano. Bisogna discutere
con i ragazzi e le ragazze perché capiscano cosa è successo davvero in
quel periodo”. Ad affermarlo la presidente della Camera Laura Boldrini
in occasione dell'incontro organizzato ieri a Montecitorio, assieme
all'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in ricordo degli 80 anni
dall'emanazione in Italia delle leggi razziste da parte del fascismo. A
preoccupare la presidente Boldrini, scrive Avvenire, è soprattutto il
web e l'aumento di portali e profili social dedicati o ispirati al
nazifascismo: “I siti e le pagine Facebook, che inneggiano al fascismo
e al nazismo vanno chiuse. Sono le pagine della vergogna. Ho scritto a
Zuckerberg per sottolineare che questa non è una dimensione compatibile
con la democrazia. Non ci si può limitare a dire che l'apologia del
nazismo o del fascismo è reato solo in Italia. Il mondo dei social sta
diventando parte del problema, con la diffusione di un pensiero
criminale”.
Memoriale della Shoah di Milano, il calcio non dimentica. “Luoghi come
questo sono grandi opportunità che abbiamo per capire dove può farci
arrivare l'odio”. Luciano Spalletti era in prima fila ieri al Binario
21 della stazione centrale di Milano, nella visita al Memoriale della
Shoah organizzata dalla Figc. Oltre al tecnico interista c'erano tanti
dirigenti di Serie A, giocatori come Gigio Donnarumma e Andrea Conti,
oltre a leggende come Javier Zanetti, Gianni Rivera e Sandro Mazzola
(Gazzetta e Corriere dello Sport). Ad accompagnarli, il vicepresidente
del Memoriale, Roberto Jarach, come racconta Corriere Milano che
riporta anche dell'azione vergognosa compiuta da ignoti in città: è
stata infatti sfregiata la pietra d'inciampo di viale Lombardia 65
dedicata ad Angelo Fiocchi, morto in un lager un mese prima della
liberazione. “Chi sfregia le Pietre d'inciampo disonora Milano e i suoi
cittadini. Non ci piegheremo mai di fronte a chi vuole cancellare la
nostra Memoria”, dice il sindaco Beppe Sala (Repubblica Milano). E
intanto la neosenatrice Liliana Segre parla della sue preoccupazioni
per il futuro: “Noi testimoni della Shoah ormai siamo rimasti
pochissimi, le dita di una mano, e quando saremo morti proprio tutti,
il mare si chiuderà completamente sopra di noi nell'indifferenza e
nella dimenticanza. Come si sta adesso facendo con quei corpi che
annegano per cercare la libertà e nessuno più di tanto se ne occupa”
(Avvenire).
Il viaggio di Sami Modiano. Diversi quotidiani dedicano spazio alla
presentazione a Roma del documentario realizzato e diretto da Walter
Veltroni, che andrà in onda in Tv a reti unificate sabato 27 e che
racconta la storia del Testimone della Shoah Sami Modiano attraverso la
sua voce: Tutto davanti a questi occhi il titolo del film (La Stampa).
Modiano, scrive Michele Serra su Repubblica, “non è sparito, è
sopravvissuto, ha amato, è invecchiato e infine, in uno straordinario
finale (della sua storia, e del film), quel volto manifesta "felicità".
Non la felicità di essere sopravvissuto («un sopravvissuto - dice
Modiano - non è una persona normale. Ha una piaga che non si chiude. Ha
dei silenzi, delle depressioni, degli incubi»). La felicità di avere
ancora la lucidità e la forza di raccontare agli altri - soprattutto ai
ragazzi - quello che è accaduto, sentirsi utili e infine meno
spaventati dalla morte, perché un testimone è qualcosa che passa di
mano in mano”.
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sport e memoria - il riconoscimento al libro
Leggi razziste e calcio, Presidenti
vince il Premio Fiuggi-Storia
Conquista
il Premio Fiuggi-Storia 2017 il saggio del collega Adam Smulevich,
Presidenti, pubblicato con la casa editrice Giuntina e dedicato alle
vite, ai trionfi ma anche e soprattutto alla rimozione di tre
straordinarie figure del calcio italiano – Raffaele Jaffe, Giorgio
Ascarelli e Renato Sacerdoti – cancellate dal regime fascista con la
promulgazione delle Leggi antiebraiche del 1938.
Un nuovo riconoscimento per un libro che si è letteralmente imposto nel
suo genere, risultando tra i più recensiti in assoluto dell’ultimo
anno. Ne ha parlato il New York Times, tra gli altri. E praticamente
tutta la stampa nazionale. Dal Corriere della Sera a Repubblica, da La
Stampa al Sole 24 Ore. E ancora, tra gli altri, Gazzetta dello Sport,
Corriere dello Sport, Tuttosport, Avvenire, L’Osservatore Romano. Per
non parlare della televisione, dei numerosi approfondimenti di Rai,
Sky, Mediaset e Tv2000 dedicati al libro. O ancora degli speciali
radiofonici di Rai e Radio 24 e di tanti altre iniziative nate nel
solco della sua pubblicazione (qui il link con le recensioni e gli approfondimenti più significativi).
Presidenti, nei prossimi giorni, è atteso da nuovi prestigiosi e
stimolanti orizzonti. A partire dall’atteso documentario “1938-Lo sport
italiano contro gli ebrei”, curato da Matteo Marani, che per il Giorno
della Memoria andrà in onda su Sky Sport 1. Le figure dei tre presidenti al centro di questo progetto
inedito per il piccolo schermo.
Presidenti protagonista anche sui canali Rai. Tra gli altri dello
speciale sulla Memoria condotto da Ubaldo Pantani, che Raidue proporrà
questa sera alle 23.30 e in replica per il Giorno della Memoria. E
inoltre di un ampio documentario realizzato dal Tg2, insieme al
ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in onda
domenica 28 gennaio alle 9.15. Punto di partenza il recente oltraggio
antisemita ai danni di Anna Frank da parte di alcuni tifosi della Lazio.
“Ho scritto questo libro senza pensare troppo a quello che sarebbe
successo dopo la pubblicazione, quando ciò che hai realizzato non ti
appartiene più ma diventa proprietà di una comunità di lettori (piccola
o grande non fa differenza). È stata una sfida con me stesso,
principalmente. Volevo raccontare delle storie di calcio e volevo farlo
in un modo un po’ diverso dal solito. Coniugando pallone e Memoria, un
valore purtroppo oggi in grave pericolo. E cercando, se possibile, di
lasciare un messaggio. Emozioni come queste – afferma Smulevich –
ripagano di tutti gli sforzi compiuti”.
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sport e memoria - l'incontro a milano
Fare squadra contro il razzismo,
le stelle del calcio al Memoriale
Le
vecchie glorie in prima linea. Gianni Rivera a Sandro Mazzola, da
Javier Zanetti a Giuseppe Bergomi. C’è anche Luciano Spalletti, tecnico
dell’Inter. E tra gli atleti in attività Gigio Donnarumma, estremo
difensore del Milan. Oltre a diversi dirigenti di Federcalcio, Lega,
venti squadre di Serie A e B.
Il Memoriale della Shoah di Milano, nella figura del suo vicepresidente
Roberto Jarach, aveva chiamato a raccolta il mondo del calcio. E il
mondo del calcio ha risposto presente, per un momento di riflessione
sulla Memoria convocato alla luce dei recenti episodi di razzismo,
antisemitismo e incitamento all’odio che l’hanno attraversato. Spiega
Jarach, che ha promosso l’iniziativa assieme al procuratore sportivo e
giornalista Gianluca Tizi: “I recenti fatti di cronaca in ambito
calcistico dimostrano che la questione razziale non è relegata a
episodi del passato. L’incontro di oggi fa parlare passato e presente e
punta alla costruzione di un futuro in cui le singole identità siano
valorizzate come portatrici di ricchezza e valore, in tutti gli ambiti
della vita civile e sociale”. Urgente la necessità di svolgere una
riflessione con un richiamo ai valori fondamentali. “E il luogo più
indicato per farlo è questo” sottolinea Jarach, che agli ospiti fa
pervenire un messaggio di saluto del presidente del Memoriale Ferruccio
De Bortoli e della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane Noemi Di Segni.
Prende poi la parola il giornalista Adam Smulevich, invitato a parlare
delle figure dei tre presidenti cancellati dal fascismo raccontate nel
suo recente libro Presidenti. “Raffaele Jaffe, Giorgio Ascarelli,
Renato Sacerdoti. Tre personaggi formidabili, letteralmente rimossi
dalla storia del calcio. Eppure – afferma – le loro intuizioni
segnarono un’epoca”. Milan, Inter, Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina,
Atalanta e Udinese. Il meglio del calcio italiano è schierato, ma per
una volta non si gioca. Leggi
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la neosenatrice a milano parla a 2500 studenti
Liliana Segre incontra i giovani:
"Sarete luci della Memoria"
Più
di duemila giovani ad applaudirla. E lei ha risposto spiegando che “I
miei nipoti ideali oggi siete voi davanti a me, e vorrei guardarvi
negli occhi, abbracciarvi uno per uno, perché sono sicura che qualcuno
di voi diventerà candela della memoria”. A parlare la Testimone della
Shoah Liliana Segre, protagonista dell'evento annuale organizzato
dall'Associazione Figli della Shoah al Teatro Arcimboldi di Milano. Un
appuntamento consolidato che raggiunge sempre il suo obiettivo a
giudicare dal silenzio che regna nel enorme sala dell'Arcimboldi: far
arrivare il messaggio agli studenti che la testimonianza di Liliana
Segre, come spiega lei stessa, è sì il racconto dell'orrore del passato
ma è anche una lezione per il futuro. “Ognuno di noi resta quel bambino
che è stato. - ha spiegato Segre - Io ero una bambina milanese
qualunque, di 8 anni, di famiglia ebraica laica, andavo alla scuola
pubblica del quartiere, quando arrivarono le leggi fasciste e razziste,
quando mio papà mi disse con voce rotta che ero stata espulsa dalla
scuola elementare. La domanda che continua a farmi è 'perché?' Ancora
oggi mi agita e non vi ho trovato risposta. Da allora ci fecero sentire
'diversi' dagli altri italiani. Quello che ci colpì maggiormente fu
l'indifferenza generale, pochi amici ci rimasero vicini, gli altri
voltarono faccia e cervello da un'altra parte. Pochissimi quelli che si
schierarono contro quelle leggi vergognose, mentre gli ebrei venivano
trattati da nemici della patria e venivano interrogati, perquisiti,
minacciati. Solo i detenuti di San Vittore dimostrarono pietà verso di
noi, nel senso nobile della parola, di pietas. E per questo sono ancora
grata a loro e vado a testimoniare la mia storia in carcere. Il resto
della città rimase silenziosa, indifferente". Prima di entrare in sala
poi un commento sulle cronache degli scorsi giorni. “Mi ha amareggiato
sentir parlare ancora di razza bianca - ha detto Segre - ma credo che
questo danneggi soprattutto chi l'ha fatto”. Leggi
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Ticketless - Micromigrazioni |
Quando
si parla di migranti – in campagna elettorale non si parlerà quasi
d’altro – si pensa all’oltre-oceano, Ellis Island, l’Argentina. Si
trascurano le micromigrazioni, non meno dolorose per chi le ha subite.
Più si va indietro nel tempo, più è facile trarre dal passato qualche
insegnamento per il futuro. Il convegno internazionale che si svolgerà
alla Cavallerizza di Torino il 25 e 26 gennaio si concentrerà su un
arco cronologico che va dal Medioevo all’età moderna (Lingue e migranti nell’area alpina e subalpina occidentale).
Il convegno è promosso da un gruppo di linguisti decisi ad aprire una
finestra sulla storia politica. Un progetto originale il loro, che
sarebbe piaciuto molto a Benvenuto Terracini.
Alberto Cavaglion
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Periscopio - La logica di Fontana
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Il
prossimo Giorno della Memoria, com'è noto, cadrà in prossimità
temporale con la tornata elettorale del 4 marzo. E il nesso (forse
nascosto, ma, a mio avviso, forte e importante) tra i due eventi è
stato significativamente evidenziato dalla scelta del Presidente della
Repubblica (per la quale non gli si può non rivolgere il più vivo
apprezzamento) di nominare Liliana Segre Senatrice a vita: è possibile
che sarà proprio questa grande italiana, in ragione della sua età, a
presiedere la prima seduta del Senato della Repubblica, se deciderà di
parteciparvi, come rappresentante ufficiale delle istituzioni di quello
stesso stato che, ottant'anni fa, quando era una bambina di otto anni,
ne calpestò vilmente la dignità di cittadina e di essere umano,
anticipando una condanna a morte che solo il caso permise di evitare.
Francesco Lucrezi, storico
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