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18 Marzo 2018 - 2 Nissan 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
Per ognuno di noi il Signore ha un compito: un lavoro da eseguire, gentilezza da mostrare, un dono da dare, amore da condividere, solitudine da alleviare, dolore da guarire. Capire quel compito, ascoltare la chiamata di Dio, è ciò che dà significato e scopo alla vita.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Il 16 marzo è una data che segna la violazione del diritto alla vita degli altri. Provo a mettere in fila alcuni luoghi e qualche cifra: Reithan 2018 (2 morti); Via Fani (Roma) 1978 (5 morti); Ghouta orientale 2018 (67 morti); Afrin 2018 (27 morti) My Lai 1968 (350 morti). Conflitti, scenari, protagonisti diversi. Li unisce il principio: la convinzione che la vita del nemico non ha valore e che di quella vita si può fare quel che si vuole.
 
Neofascisti in Municipio
Segnato da tensioni il passaggio dalla Lega Nord a Forza Nuova della Consigliera del Municipio 5 di Milano Roberta Perrone. “Massiccio spiegamento di poliziotti per scongiurare possibili disordini, la protesta degli esponenti dell’Anpi, del centro sociale Lambretta e del gruppo Milano Sud Antifascista” spiega il dorso locale del Corriere.
A dare l’annuncio il leader del partito di estrema destra Roberto Fiore, che ha affermato: “La città è con noi, chi ha disagio è con noi, le tantissime donne in cerca di protezione sono con noi. In questo momento di stanca degli altri partiti, incapaci di ascoltare, noi siamo invece in campagna elettorale permanente, sul territorio. Dal Municipio 5 diamo inizio alla nostra guerra”. Segnala il Corriere: “È la prima volta che un rappresentante di FN entra in un’aula consiliare di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza”.

Tensione anche a Cassino, nel Lazio, dove l’Associazione albergatori vuole dedicare una stele ai paracadutisti tedeschi del 1944. Per gli organizzatori si tratta di una “iniziativa di riconciliazione senza alcuna valenza politica”. Durissima, segnala tra gli altri il Messaggero, la reazione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che parla di “gesto grave”. Per il presidente dell’Anpi Roma è “uno sfregio alla guerra di liberazione”. L’intenzione, insieme ai vertici nazionali, è di sporgere denuncia.
 
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  davar
i due militari uccisi nell'attentato di venerdì
Ziv e Netanel, il dolore di Israele
Ziv Daos aveva 21 anni, era nato in un paesino non lontano da Tel Aviv e serviva nell’esercito come luogotenente. Netanel Kahalani invece di anni ne aveva 20, era sergente ed era nato nel moshav Elyakim nel Nord del paese.
Israele piange i due soldati uccisi nell’attentato palestinese di venerdì scorso, all’ingresso dell’insediamento di Mevo Dotan.
“Le nostre preghiere vanno alle famiglie delle vittime del terribile attentato di venerdì, ma anche ai feriti con la speranza che possano presto tornare in forza. Non ci daremo pace fino a quando l’ultimo dei responsabili di questo attacco sarà assicurato alla giustizia” dichiara il Presidente Reuven Rivlin.
“Ziv era un ragazzo tranquillo, amava la gente ed era umile. Ha fatto di tutto per dare una mano al paese. Alcune persone sono motivate dall’odio, mentre noi siamo motivati ​​dall’amore. Saremo noi a vincere” il commosso ricordo dello zio di Daos sui media israeliani.
Mentre il padre di Kahalani, durante i funerali, ha affermato: “Non ho ancora metabolizzato quanto accaduto. Ti ho amato moltissimo. Venti anni sono niente, ma sono grato per tutto quello che ho vissuto con te”.
Sono ore di grande impegno sul versante della sicurezza interna. È di questa mattina infatti la notizia dell’arresto del 19enne terrorista palestinese che in gennaio aveva accoltellato a morte il 29enne israeliano Itamar Ben Gal. E sempre in queste ore è stato annunciato che l’esercito ha neutralizzato, al confine tra Striscia di Gaza e Stato ebraico, nuovi tunnel del terrore fatti realizzare dal gruppo terroristico Hamas. Uno è stato bombardato, l’altro inondato.
“L’esercito continuerà nei suoi sforzi di localizzare e distruggere i tunnel del terrore ovunque e in ogni momento” ha dichiarato il portavoce militare.
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la squadra israeliana continua a stupire
Milano-Sanremo, l'Academy c'è
Continua a stupire la Israel Cycling Academy, la prima squadra professionistica israeliana di ciclismo che sarà al via del prossimo Giro d’Italia. Protagonista in ogni tappa alla Tirreno – Adriatico appena pochi giorni fa, ieri ha nuovamente lasciato il segno in quella che è considerata una delle ‘classiche’ di primavera per eccellenza: la Milano-Sanremo. Quasi trecento chilometri dalla pioggia lombarda al sole ligure in cui la Academy ha dato prova di grande forza e compattezza. Due uomini in fuga per quasi tutta la tappa (tra cui l’israeliano Guy Sagiv, già distintosi alla Tirreno-Adriatico) e il campione lettone Krists Neilands a tentare il colpaccio, sul mitico Poggio ai sette chilometri dal traguardo.
Un’azione che ha innescato il controscatto di Vincenzo Nibali, poi vincitore sul traguardo di Sanremo.

(Nell’immagine Neilands e Nibali sul Poggio)
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sorgente di vita
Nel segno dello Statuto
È dedicato allo Statuto Albertino il primo servizio della puntata di Sorgente di vita di questa sera, domenica 18 marzo, dal titolo “Viva la libertà” di Adriano Leoni e Daniele Toscano. Il 4 marzo del 1848 il re Carlo Alberto di Savoia emana lo Statuto che da lui prende il nome, la legge fondamentale del Regno di Sardegna: adotta i principi dello stato liberale e riconosce i diritti delle minoranze religiose allora presenti in Italia, i valdesi e gli ebrei.


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pilpul

L'aria che tira
Il risultato elettorale consegnatoci dalle urne il 4 marzo scorso allinea, per così dire, l’Italia al trend che sta accompagnando buona parte dei Paesi a sviluppo avanzato, Stati Uniti compresi. C’è oramai un blocco continentale, che trova oltre Atlantico, nella presidenza statunitense un qualche elemento di corrispondenza (ma ancora più con la Russia di Putin, che si avvia al quarto mandato), e che si connota per alcune caratteristiche specifiche: enfatizzazione delle sovranità nazionali, richiamo alle identità etnico-territoriali, protezionismo economico, rifiuto dei processi migratori o, quanto meno, di una parte dei loro effetti. Continuare a parlare di «populismo», di «antipartitismo» o, addirittura, di «forze antisistema» per definire quel variegato, eterogeneo e articolato insieme di gruppi, liste, movimenti e finanche partiti, oltre che di personaggi pubblici, che stanno raccogliendo il consenso degli elettori, implica il non riuscire a capire quale sia il segno del mutamento. Ovvero, in quali direzioni stia andando, quanto meno sul piano politico. Senz’altro vi sono elementi populistici nelle affermazioni e nelle proposte di questi soggetti. Ma il pensare e l’agire in termini “populistici” in realtà sono delle modalità di vivere la politica nel momento in cui essa ha perso di rilevanza nell’arena delle decisioni. Oggi, infatti, i luoghi e gli attori del potere sono altrove, essendo stati ridefiniti e ricollocati dai percorsi di globalizzazione che da circa quarant’anni accompagnano lo scenario internazionale.

Claudio Vercelli
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