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5 Giugno 2018 - 22 Sivan 5778
PAGINE EBRAICHE 24



ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Ephraim Mirvis, rabbino capo di Gran Bretagna
Il grande Maestro dell'Ottocento, Reb Bunim di Peshischa, portava sempre con sé due pezzi di carta, uno per tasca. Su di uno c'erano scritte le parole "Bishvilee Nivrah Ha'olam - Questo mondo è stato creato per me". Sull'altro, le parole di Avraham ad Hashem, "Anochi Ve'Afar Va'Efer - Io sono solo polvere e cenere".
 
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Dario
Calimani,
Università di Venezia
Se l'economia italiana è in crisi la colpa è tutta dell'importazione di olio d'oliva dalla Tunisia. Nessuno ci crederà, ma è proprio così. Qualcuno penserà a una farneticazione dovuta al calore estivo. D'altro canto, c'è anche chi afferma (Senatrice Barbara Lezzi, M5S) che l'aumento della produzione industriale in Italia è dovuta al maggior uso di condizionatori. Quindi, perché sorprendersi se qualcuno mette sotto accusa l'importazione di olio d'oliva dalla Tunisia.
 
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Giordania in bilico
Scenari mediorientali sempre più complessi, con un nuovo fronte che si apre in queste ore con la crisi giordana. “È chiaro che l’incubo tunisino è ben presente tra coloro che, dentro e fuori dal Paese, hanno a cuore la stabilità della Giordania” scrive il Corriere. Ed è ovvio, si legge ancora, “che è nell’interesse di Israele e degli Stati Uniti, nonostante la discutibile politica di Donald Trump, fare il possibile per aiutare il Paese, da sempre alleato fedele dell’Occidente”.
Sempre a proposito di Medio Oriente, la Garante dei lettori (e utenti web) de La Stampa Anna Masera scrive: “Il modo di raccontare il conflitto israelo-palestinese è un tema che lacera da sempre il pubblico e dopo i fatti del 14 maggio scorso è tornato di attualità”. Aggiunge Masera: “Ho chiesto al direttore Maurizio Molinari, ex corrispondente da Gerusalemme-Ramallah, di rispondere alle domande sulla linea editoriale. Mi ha chiesto di affrontare il tema a bocce ferme per evitare la sovrapposizione con emozioni e pregiudizi”.

In una lettera aperta alla senatrice a vita Liliana Segre, pubblicata da Repubblica e con tema l’articolo 40 del contratto di governo che farebbe “propaganda sulla pelle di Rom e Sinti”, lo studioso Alberto Melloni scrive: “Io spero, senatrice, che oggi nel dibattito sulla fiducia al premier lei chieda la parola e si alzi per dire quello che solo lei può dire. Solo lei può far vergognare chi ha scritto quelle righe e ricordare ad alta voce che lei i bambini zingari che non andavano a scuola li ha visti: ad Auschwitz”.

Oltre duemila ospiti alla festa per i 70 anni dello Stato di Israele a Roma, alla presenza di molte cariche dello Stato e con il saluto ufficiale che è stato affidato alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Tra le personalità più bersagliate da foto, saluti, selfie il Ministro degli Interni e Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini” scrive il Messaggero, che pubblica alcune foto dell’evento.

“L’antisemitismo ha molte facce e devo dire che questo episodio alimenta fortemente la preoccupazione della Comunità ebraica. Ma anche ciò che è accaduto il 9 dicembre scorso – con slogan antisemiti in arabo – deve far riflettere. La genesi è diversa, ma è la stessa cultura che li produce”. È quanto afferma il viceassessore alla Cultura Gadi Schoenheit in una intervista al Giorno dopo le recenti minacce subite da un esponente della Comunità. “Nel 2017 abbiamo registrato circa 130 episodi di antisemitismo in Italia, quest’anno, ad oggi, un’ottantina” dice il ricercatore del Cdec Stefano Gatti.

In prossimità dei 100 anni dalla nascita Giorgio La Malfa ricorda, sul Corriere, la figura del grande economista Franco Modigliani. La testimonianza parte dagli anni della gioventù, a confronto con l’antisemitismo di regime. Spiega La Malfa: “Aveva venti anni nel 1938 e stava per laurearsi in legge a Roma quando vennero promulgate le leggi razziali. Il consiglio di Bruno Calabi, padre della sua futura moglie e proprietario delle Messaggerie Italiane, che vennero in quella circostanza cedute alla Mondadori, fu di lasciare subito e definitivamente l’Italia. Franco e Serena si trasferirono a Parigi, si sposarono e nell’agosto del 1939 si imbarcarono a Le Havre sul Normandie — uno degli ultimi piroscafi a traversare l’Atlantico prima dello scoppio della guerra”.
 
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  davar
dopo la merkel, netanyahu incontra macron
"L'Iran vuole distruggere Israele
ma minaccia anche l'Europa"

Mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si appresta ad incontrare il presidente francese Emmanuel Macron per parlare del pericolo iraniano, da Teheran arriva una nuova minaccia e un messaggio all'Europa. L'ayatollah Khamenei ha infatti dichiarato che gli iraniani sono “pronti a riprendere il programma di arricchimento dell'uranio”. “Gli europei sognano se credono che l’Iran possa continuare a rispettare l’accordo nel caso entrino in vigore nuove sanzioni economiche contro di noi”, ha affermato Khamenei, facendo riferimento alle decisioni dell'amministrazione americana. “Due giorni fa l'Ayatollah Ali Khamenei, il leader dell'Iran, ha detto che intende distruggere Israele. - ha sottolineato Netanyahu in queste ore - Ora ha spiegato come vuole farlo: con arricchimento illimitato di uranio per creare un arsenale nucleare. Non siamo sorpresi. Non permetteremo all'Iran di dotarsi di armi nucleari”.
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antisemitismo - la direttrice unesco azoulay
“Lotta all’odio, sfida educativa”
Educazione come leva contro l’antisemitismo. È l’impegno lanciato da Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e Unesco, che nelle scorse ore a Parigi hanno presentato la prima guida su questo tema rivolta agli studenti di 195 paesi nel mondo. “Una iniziativa senza precedenti” ha sottolineato la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay.
“La lotta contro l’antisemitismo non può essere intrapresa solo dalle comunità ebraiche. Combatterlo – le sue parole – significa difendere i diritti umani e le libertà” Una lotta in cui, è stato osservato, l’istruzione assume un ruolo centrale. “È nostra responsabilità – ha detto Azoulay – sostenere gli insegnanti e gli educatori nella loro missione. Non farli sentire impotenti nell’affrontare la portata del pregiudizio”. Tra gli episodi di cronaca che più hanno scosso l’opinione pubblica negli scorsi mesi, ricorda il Tg1 oggi in un servizio andato in onda stamane, l’assassinio dell’anziana ebrea francese Mireille Knoll, sfuggita in gioventù al rastrellamento del Vel d’Hiv, da parte del suo vicino di casa islamico.
Di forte attualità resta anche la guida pratica “Comprendere i crimini di odio di matrice antisemita e far fronte alle esigenze di sicurezza delle comunità ebraiche”, realizzata nel maggio del 2017 dall’Osce (clicca qui per scaricarlo).
Ricordiamo inoltre che c’è tempo fino al 9 giugno per partecipare alla nuova indagine promossa dall’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Fra), focalizzata sulla percezione del fenomeno da parte del mondo ebraico. Per partecipare clicca qui.
 

domenica 10 giugno
Torna la Festa del libro ebraico
Ferrara aspetta Yehoshua

Un viaggio nella letteratura ebraica a partire da Maestri del passato, come Isacco Lampronti, per risalire fino alla contemporaneità con una degli autori israeliani più apprezzati a livello internazionale, Abraham B. Yehoshua. Torna la Festa del Libro ebraico di Ferrara, promossa dal dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS), per una giornata (domenica 10 giugno) di grandi appuntamenti e incontri. Ad aprire la rassegna – organizzata in collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara e patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Ferrara, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla Comunità ebraica di Ferrara – che si terrà in via Piangipane 81, l’ebraista Mauro Perani che presenterà (ore 10.00) il volume Nuovi studi su Isacco Lampronti. Storia, poesia, scienza e Halakah (Giuntina-MEIS, Firenze, 2017): un’opera curata da Perani e dedicata a un grande maestro dell’ebraismo italiano e ferrarese in particolare. Al fianco dell’ebraista, rav Luciano Meir Caro, rabbino capo della città, e Laura Graziani Secchieri, autrice di uno dei saggi del volume.
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#NotInMyGame - La campagna europea al via 
“Russia, Mondiali senza odio”
Episodi di odio e violenza nel mondo del pallone, specie tra le tifoserie, restano purtroppo all’ordine del giorno. Per questo, in vista dei Mondiali di calcio che tra pochi giorni prenderanno il via in Russia, lo European Jewish Congress ha studiato una campagna social apposita che sarà presto lanciata e che coinvolge mondo ebraico, ma soprattutto atleti, politici e opinion leader. “Not in my game” il titolo della campagna, cui ciascuno potrà aderire con una foto o un video messaggio usando come hashtag #NotInMyGame.
Un messaggio che ci si augura possa diventare virale affinché, come hanno convenuto i delegati del Congresso riuniti in questi giorni a Praga, “l’odio non abbia più spazio nelle nostre società”.
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la festa all'ambasciata israeliana a roma
“Italia-Israele, avanti insieme
per difendere la democrazia”

Sullo schermo scorre un messaggio del Presidente israeliano Reuven Rivlin, realizzato per l’occasione. Italia e Israele, dice Rivlin, partner speciali per il consolidamento dei valori democratici e per il progresso della società. Una missione che guarda “al mondo intero”
Duemila partecipanti alla festa per i 70 anni dello Stato ebraico organizzata dall’ambasciata a Roma. Tra questi diversi esponenti delle istituzioni, tra cui il vicepremier Matteo Salvini, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, la vicepresidente della Camera Mara Carfagna.
“La celebrazione dei 70 anni dell’indipendenza dello Stato di Israele sono l’occasione per rinnovare i sensi della profonda amicizia che ispira i rapporti tra i nostri Stati” dice dal palco la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
70 anni di Israele e 70 anni dall’entrata in vigore in Italia della Costituzione. Un doppio anniversario da celebrare. “Possiamo parlare di compleanni della libertà e della democrazia. Principi che – afferma la presidente Casellati – non potranno più essere messi in discussione”.
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qui venezia
Limmud, confronto costruttivo
Si è da poco concluso il quinto evento Limmud Italia Days Venezia. È stato un grande successo: tutto è andato bene con grande soddisfazione dei partecipanti che già stanno inviando lettere di congratulazioni e ringraziamento.
Lo Shabbat in particolare ha costituito per tutti un’occasione di vita ebraica molto condivisa e partecipata. Le tefillòt nella Sinagoga Spagnola un’esperienza indimenticabile.
La cornice del Ghetto di Venezia e della città della laguna in generale ha contribuito enormemente al successo dell’evento, lo staff della Comunità è stato di grande aiuto e il Comitato organizzativo ha prestato la sua opera curando l’evento fino nei minimi dettagli, secondo lo stile di Limmud..
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pilpul


In edicola
L’edicolante, dopo avermi anticipato delle notizie ricevute dai soliti mitomani sulla campagna acquisti della Magica, mi ha confessato che, a suo avviso, sarebbero in tanti gli ebrei italiani (non solo romani, ma italiani, quindi comprensivi sia di Civita Castellana che di Trevinano, frazione aquesiana) incapaci di distinguere fra critiche al governo di Israele e antisemitismo. Gli ho spiegato che, a mio parere, è difficile da concepire che si possa ritenere antisemita colui che preferisca Tzipi Livni o Avi Gabbay a Bibi Netanyahu. L’ho anche tranquillizzato spiegandogli che, sì, ne abbiamo viste tante e tante ne vedremo, ma che esista l’epidemia da lui denunciata, pronta a trasformarsi in pandemia, è un’affermazione che meriterebbe un ulteriore approfondimento.

Emanuele Calò
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