“L’Iran vuole distruggere Israele
ed è una minaccia per l’Europa”

Schermata 2018-06-05 alle 14.04.25Mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si appresta ad incontrare il presidente francese Emmanuel Macron per parlare del pericolo iraniano, da Teheran arriva una nuova minaccia e un messaggio all’Europa. L’ayatollah Khamenei ha infatti dichiarato che gli iraniani sono “pronti a riprendere il programma di arricchimento dell’uranio”. “Gli europei sognano se credono che l’Iran possa continuare a rispettare l’accordo nel caso entrino in vigore nuove sanzioni economiche contro di noi”, ha affermato Khamenei, facendo riferimento alle decisioni dell’amministrazione americana. “Due giorni fa l’Ayatollah Ali Khamenei, il leader dell’Iran, ha detto che intende distruggere Israele. – ha sottolineato Netanyahu in queste ore – Ieri, ha spiegato come vuole farlo: con arricchimento illimitato di uranio per creare un arsenale nucleare. Non siamo sorpresi. Non permetteremo all’Iran di dotarsi di armi nucleari”.

Un concetto che il premier israeliano ribadirà oggi a Macron dopo averlo ricordato alla cancelliera tedesca Angela Merkel. Il tour europeo di Netanyahu è infatti iniziato ieri da Berlino con un faccia a faccia con la cancelliera. In una conferenza stampa congiunta, Netanyahu ha messo in guardia il governo tedesco dalle mire espansionistiche iraniane sul Medio Oriente e dalle conseguenze che queste avrebbero anche sull’Europa: l’Iran, secondo il premier, vuole schierare le sue milizie sciite in Medio Oriente per convertire i musulmani del ramo sunnita dell’Islam. La sua presenza militare in Siria, secondo i dati israeliani, comprende 18.000 combattenti sciiti provenienti dall’Afghanistan e dal Pakistan. “Questo provocherà una guerra di religione, e le conseguenze saranno molti più rifugiati e sapete esattamente dove verranno”, ha avvertito Netanyahu, facendo riferimento alle decine di migliaia di profughi arrivati in Europa dalla Siria in questi anni. “L’Iran deve lasciare la Siria. Tutta la Siria”. E l’Europa deve sanzionarlo facendo saltare o comunque inasprendo l’accordo nucleare. Accordo che però Macron – così come la Merkel – ha più volte difeso e lo farà, scrive Le Monde, nuovamente oggi durante il vertice con Netanyahu. Il quotidiano francese sottolinea inoltre che “di fronte all’emergenza iraniana, il conflitto israelo-palestinese è stato relegato in secondo piano, anche se il presidente palestinese Mahmoud Abbas è atteso a breve a Parigi e Emmanuel Macron dovrebbe recarsi in Israele e nei Territori palestinesi entro la fine dell’anno”.

Daniel Reichel