28 febbraio 2018 - 13 Adar 5778

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 11 Luglio 2018 - 28 Tamuz 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Nella parte conclusiva del Libro di Bemidbar (Numeri), la Torah presenta un lungo elenco delle tappe percorse dai figli d’Israele, a partire dall’uscita dall’Egitto fino a quando il popolo giunge presso il fiume Giordano, sulle soglie della Terra di Kenaan. Commentando questo passo, Rashì lo paragona al racconto di un Re (riferimento narrativo che chiaramente allude all’azione del Signore verso il popolo d'Israele) che compie un lungo viaggio per portare il figlio ammalato nel luogo dove avrebbe potuto ricevere le cure necessarie alla guarigione; nel percorso di ritorno il Re ricorda con affetto al figlio i luoghi dove si erano soffermati nel viaggio di andata – “Qui ci siamo fermati a riposare, qui ti doleva il capo…”. 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
La festa del sole di Abbiategrasso, contro cui si erano levate invano diverse voci ebraiche, tra cui quella della senatrice a vita Liliana Segre, si è infine svolta. La cosa che più allarma è la presenza di una nutrita compagine di esponenti leghisti (parlamentari e amministratori locali) e di altri esponenti del centrodestra. Appare come l'ultimo episodio di una vicinanza con il mondo di estrema destra, che inquieta moltissimo, e che risponde ad una chiara strategia elettorale del leader leghista.
 
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Nato, l’arrivo di Trump
in un’Europa divisa
Prende il via oggi a Bruxelles il vertice dei Paesi Nato e la grande attesa è per il presidente Usa Donald Trump. “L’Ue ha reso impossibile alle nostre aziende fare affari in Europa e poi vogliono che li difendiamo e che paghiamo per questo. Così non funziona!” ha scritto su Twitter Trump prima di arrivare in Belgio, facendo capire subito che è pronto allo scontro con l’Ue. Un’Unione Europea che è sempre più divisa al suo interno, rileva Repubblica: “L’Europa non ha più lo stesso volto, la stessa fisionomia che aveva solo quattro o cinque anni fa. – sostiene il quotidiano – E non è solo una questione di colore politico, ma di più complessiva egemonia culturale. La finta emergenza dei migranti, oggi al centro della riunione informale dei ministri dell’interno della Ue a Innsbruck, apre un solco anche all’interno dei partiti tradizionali, che peraltro sono già in crisi”. Una crisi che faciliterà il lavoro di Trump, spiegano gli analisti, che nel futuro della sua politica estera vede sempre più vicini Russia e Cina: “Credo che andare d’accordo con la Russia, andare d’accordo con la Cina, andare d’accordo con gli altri, sia una buona cosa, non una cattiva cosa. L’ho detto spesso in questi anni. Avremo un incontro con Vladimir Putin lunedì. Vedremo come va”, ha dichiarato Trump alla vigilia del vertice Nato (Repubblica). Sul fronte interno americano intanto, il presidente Usa ha annunciato ieri la nomina di Brett Kavanaugh a nuovo giudice della Corte Suprema. “Kavanaugh, se confermato, sposterebbe nettamente gli equilibri della Corte verso il polo conservatore – spiega il Corriere – L’impatto sulla politica e la società americana sarebbe profondo e di lungo periodo. L’alto collegio può avere l’ultima parola su temi cruciali come l’aborto, l’ambiente, i diritti civili, le misure sull’immigrazione”.

Israele, la legge fondamentale e le critiche di Rivlin. Secondo i quotidiani israeliani, il Likud – partito del Premier Benjamin Netanyahu – ha avviato una discussione interna sulla possibile cancellazione di una clausola, considerata controversa, presente nel disegno di legge sullo “Stato nazionale” e duramente criticata dal Presidente israeliano Reuven Rivlin. La clausola prevede che lo Stato possa “autorizzare una comunità composta da persone della stessa fede e nazionalità a mantenere il carattere esclusivo di questa comunità”. “In nome della visione sionista – la domanda del Presidente ai promotori della legge -, vogliamo sostenere la discriminazione e l’esclusione di uomini e donne a causa della loro origine etnica?”. A riportare la notizia in Italia, il quotidiano cattolico Avvenire.

Israele guarda alla luna. Dopo russi, americani e cinesi, anche gli israeliani stanno lavorando per far posare una sonda sulla Luna. “Protagonista dell’impresa è SpacelL, un’organizzazione non profit fondata da due giovani ingegneri israeliani per partecipare alla LunarXPrize, la gara finanziata da Google per incentivare l’esplorazione della Luna da parte di compagnie private. – racconta Repubblica – Nonostante il fallimento dell’iniziativa, annullata a marzo di quest’anno, i due non si sono dati per vinti, e oggi si trovano ad annunciare il lancio della prima missione israeliana sul satellite della Terra”.
 
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  davar
il sì del senato al nuovo gruppo di lavoro
Diritti umani, Commissione al via
Segre: "Strumento necessario"

Duecentosessantadue voti a favore, sedici astenuti, zero contrari. Apparentemente una voce quasi del tutto unanime e concorde. Ma ieri, nell’aula del Senato, chiamata ad esprimersi sull’introduzione di una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani con prima firmataria Emma Bonino, l’appoggio di Liliana Segre e il sostegno della grande maggioranza dei capigruppo, il confronto è stato spesso aspro. In particolare per l’iniziativa di Fratelli d’Italia, che ha provato in ogni modo a far fallire questo progetto. Anche attraverso l’inserimento di tutele non previste per quello che si propone di essere “un organismo permanente, con l’obiettivo di mantenere elevato il monitoraggio e l’attività di indirizzo sui temi della promozione e della tutela dei diritti fondamentali della persona”, come quelle (illustrate dalla senatrice Isabella Rauti) “dei diritti dei nascituri, della tutela della vita dal concepimento alla morte naturale”. E con un richiamo al riconoscimento, definito “indispensabile”, al “diritto a non emigrare”. Temi e concetti su cui il dibattito è stato acceso.
Il lavoro della commissione, che sarà formata da 25 membri, si ispirerà al concetto che la tutela dei diritti umani “rappresenta uno degli elementi fondanti dell’ordinamento nazionale, configurandosi altresì quale patrimonio comune della comunità internazionale e dell’umanità nel suo insieme”.
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la preparazione per lo storico lancio
Israele alla conquista della Luna
Il 13 febbraio 2019 la bandiera israeliana sventolerà sulla Luna. Almeno questo è quello che spera il team di SpaceIL, organizzazione non governativa che nelle scorse ore ha annunciato il progetto di lanciare una navicella spaziale senza pilota sul satellite della Terra. La navicella – che pesa 585 chili – è stata sviluppata da ingegneri israeliani e sarà spedita a Cape Canaveral, in Florida, nel mese di novembre, in preparazione del lancio di dicembre. Il modulo sarà inviato nell'orbita terrestre a bordo di un razzo SpaceX Falcon, prima di dirigersi verso il suo ultimo obiettivo. “Metteremo la bandiera israeliana sulla Luna”, ha affermato Ido Anteby, alla guida di SpaceIL. E se il suo team dovesse farcela, entrerebbe nella storia: grazie a loro infatti Israele diventerebbe il quarto Paese a far atterrare una navicella sulla Luna, dopo Stati Uniti, Russia e Cina.
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dossier Mondiali a tutto campo
Qatar 2022, tra stadi e polemiche
C'è un detto in Yiddish che recita più o meno così: “Due montagne non possono riunirsi, ma due persone sì (A barg mit a barg kumt zikh nit tsunoyf, ober a mentsh mit a mentshn yo). Questo a dire che tra esseri umani è sempre possibile venirsi incontro e trovare un terreno comune. Per Israele e Qatar quel terreno potrebbe essere un campo da calcio. I due paesi hanno rapporti diplomatici complicati: la vicinanza del paese del Golfo al regime iraniano è considerato un pericolo da Gerusalemme. E non è un caso se nell'ottobre 2017 i diplomatici israeliani hanno contrastato la
possibile elezione alla presidenza Unesco di un rappresentante qatarino. Il primo ministro
israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il Qatar di sostenere il movimento terroristico di Hamas, respingendo gli appelli al dialogo con Doha e sottolineando la necessità di un dialogo con gli altri Stati del Golfo, durante un incontro tenutosi nel marzo scorso con i leader delle organizzazioni ebraiche negli Stati Uniti sulla natura delle relazioni tra Gerusalemme e i paesi mediorientali: “È necessario instaurare un dialogo con le forze costruttive nella regione del Golfo – aveva affermato Netanyahu Di certo non parlo del Qatar”.
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TRIESTE, LA SCUOLA INTERPRETI E IL TIROCINIO UCEI
Mazal Tov Anna!
"È stata un'esperienza molto interessante e stimolante: uno dei primi articoli che ho tradotto era su Massimiliano d'Asburgo e sul castello di Miramare, che è stato parte del mio panorama quotidiano in questi anni di università, e ho poi lavorato su testi anche molto diversi tra loro, mi sono trovata molto bene". Questo il primo commento di Anna Zanette, studentessa della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste, che dopo aver svolto il suo tirocinio presso la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nelle scorse ore si è laureata con successo.
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pilpul
Ticketless - Ceralacca
Questa settimana vorrei fare l’elogio della ceralacca. Ogni anno, di questi giorni, nelle scuole superiori si celebra il rito, solenne e un po’ ridicolo, del sigillo che sancisce la fine degli Esami di Stato. È il segnale del liberi tutti, la vacanza a portata di sigillo. Imbustati i fogli con gli elaborati, controllato che nei verbali non sia mai che manchi una firma o un timbro a secco, il Presidente mostra trionfale un meraviglioso lingotto rosso producendo l’effetto che nei bambini durante il Seder produce la frase “Si cena!”. Un talismano che odorando di sale, odorando di mare rincuora gli increduli. Estratta la ceralacca il Presidente cerca il timbro della scuola, quello ministeriale. Di solito è sparito (una vera tragedia quando non esistevano i cellulari e la segretaria era in ferie). Il rito spesso richiede ore. Trovato il timbro è il turno di un accendino per fondere la ceralacca, che non si trovava nemmeno quando molti insegnanti fumavano in classe ma tenevano lezioni memorabili e le sigarette elettroniche erano fantascienza pura.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - La Foresta oscura
Il nuovo libro, Foresta oscura, di Nicole Krauss - autrice, tra l'altro, di quel grande capolavoro che è La storia dell'amore -, recentemente apparso, in traduzione italiana, per i tipi di Guanda, è un romanzo di rara intensità e forza espressiva, in grado di suscitare profonda commozione, schiudendo porte serrate e toccando corde nascoste dell'animo umano. L'affannosa, bruciante ricerca identitaria che coinvolge i due protagonisti della storia - il magnate ebreo americano che, dopo avere trascorso una vita ad accumulare ricchezza, sceglie di liberarsi di tutto ciò che possedeva, facendo perdere le proprie tracce in terra d'Israele, e la brillante scrittrice in crisi di creatività, anch'ella ebrea americana, che, negli stessi luoghi e lo stesso tempo, viene coinvolta in un misterioso 'giallo' sulla "seconda vita" segreta di Franz Kafka (che avrebbe simulato la propria morte a Praga, per scegliere, anch'egli, di scomparire, concludendo la propria vita, nel più assoluto anonimato, in Erez Israel) - cattura il lettore in modo potente e inquietante, portandolo a porsi domande nuove su cosa significhi vivere, e quanto possa essere determinante, ai fini della riposta a tale domanda, 'dove' e 'come' si scelga di vivere.

Francesco Lucrezi, storico
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Chi offende la Morte
Hallo, hallo! è il motto pronunciato dall’Altoparlante all’inizio di una delle opere più inquietanti e complesse del sec. XX ossia Der Kaiser von Atlantis oder Die Tod–Verweigerung (L’Imperatore di Atlantide o l’abdicazione della Morte) scritta a Theresienstadt tra il 1943 e il 1944 da Viktor Ullmann su libretto di Petr Kien.
Motto internazionale alla pari dell’italiano “Ciao”, segnale dei radiotelegrafisti militari durante la Prima Guerra Mondiale (il giovane Ullmann tenente dell’esercito asburgico di stanza presso Trieste ne conservava memoria), formula anglosassone di saluto al telefono, sovente deborda anche nell’operetta e nel cabaret sino alla nota canzone “Hallo hallo” dell’italiano Amedeo Minghi.


Francesco Lotoro
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