Vertice Nato, l’arrivo di Trump
in un’Europa divisa

rassegnaPrende il via oggi a Bruxelles il vertice dei Paesi Nato e la grande attesa è per il presidente Usa Donald Trump. “L’Ue ha reso impossibile alle nostre aziende fare affari in Europa e poi vogliono che li difendiamo e che paghiamo per questo. Così non funziona!” ha scritto su Twitter Trump prima di arrivare in Belgio, facendo capire subito che è pronto allo scontro con l’Ue. Un’Unione Europea che è sempre più divisa al suo interno, rileva Repubblica: “L’Europa non ha più lo stesso volto, la stessa fisionomia che aveva solo quattro o cinque anni fa. – sostiene il quotidiano – E non è solo una questione di colore politico, ma di più complessiva egemonia culturale. La finta emergenza dei migranti, oggi al centro della riunione informale dei ministri dell’interno della Ue a Innsbruck, apre un solco anche all’interno dei partiti tradizionali, che peraltro sono già in crisi”. Una crisi che faciliterà il lavoro di Trump, spiegano gli analisti, che nel futuro della sua politica estera vede sempre più vicini Russia e Cina: “Credo che andare d’accordo con la Russia, andare d’accordo con la Cina, andare d’accordo con gli altri, sia una buona cosa, non una cattiva cosa. L’ho detto spesso in questi anni. Avremo un incontro con Vladimir Putin lunedì. Vedremo come va”, ha dichiarato Trump alla vigilia del vertice Nato (Repubblica). Sul fronte interno americano intanto, il presidente Usa ha annunciato ieri la nomina di Brett Kavanaugh a nuovo giudice della Corte Suprema. “Kavanaugh, se confermato, sposterebbe nettamente gli equilibri della Corte verso il polo conservatore – spiega il Corriere – L’impatto sulla politica e la società americana sarebbe profondo e di lungo periodo. L’alto collegio può avere l’ultima parola su temi cruciali come l’aborto, l’ambiente, i diritti civili, le misure sull’immigrazione”.

Israele, la legge fondamentale e le critiche di Rivlin. Secondo i quotidiani israeliani, il Likud – partito del Premier Benjamin Netanyahu – ha avviato una discussione interna sulla possibile cancellazione di una clausola, considerata controversa, presente nel disegno di legge sullo “Stato nazionale” e duramente criticata dal Presidente israeliano Reuven Rivlin. La clausola prevede che lo Stato possa “autorizzare una comunità composta da persone della stessa fede e nazionalità a mantenere il carattere esclusivo di questa comunità”. “In nome della visione sionista – la domanda del Presidente ai promotori della legge -, vogliamo sostenere la discriminazione e l’esclusione di uomini e donne a causa della loro origine etnica?”. A riportare la notizia in Italia, il quotidiano cattolico Avvenire.

Israele guarda alla luna. Dopo russi, americani e cinesi, anche gli israeliani stanno lavorando per far posare una sonda sulla Luna. “Protagonista dell’impresa è SpacelL, un’organizzazione non profit fondata da due giovani ingegneri israeliani per partecipare alla LunarXPrize, la gara finanziata da Google per incentivare l’esplorazione della Luna da parte di compagnie private. – racconta Repubblica – Nonostante il fallimento dell’iniziativa, annullata a marzo di quest’anno, i due non si sono dati per vinti, e oggi si trovano ad annunciare il lancio della prima missione israeliana sul satellite della Terra”.

Torino e i reati d’odio. “Un più efficace contrasto dei reati motivati da ragioni di odio e discriminazione etnico-religiosa e per la più rapida trattazione degli affari dell’immigrazione, nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone”, così il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, ha presentato le direttive che guideranno un pool di magistrati che si occuperà specificamente proprio dei reati d’odio (Corriere Torino).

Milano e Roma, note da Israele. La cantante israeliana Achinoam Nini, in arte Noa, si esibirà questa sera al Festival di Villa Arconati, presentando un’anteprima del suo nuovo progetto nato dall’amore per la musica classica, “Letters to Bach”. “Porto alcuni inediti del mio prossimo disco dove aggiungo parole di pace e amore alla musica di Bach: – racconta a Repubblica Milano – una follia, ma sono soddisfatta”. Il concerto è inserito nella rassegna “Posto giusto” dell’Assessorato alla Cultura e Pace del Comune di Bollate: per ogni biglietto venduto viene devoluto 1 euro al Centro medico di Anabah, in Afghanistan (Corriere Milano). “In questo momento tragico per l’emergenza profughi sono da lodare e promuovere tutte le iniziative di solidarietà”, spiega Noa. “Sappiamo che nel mondo crescono i movimenti nazionalisti e il razzismo, e il processo di pace sarà molto lungo. Per questo è importante che la parte sana dell’umanità diffonda, anche attraverso i social network, messaggi rivolti al dialogo, descrivendo la realtà tosi com’è, senza oscuri presagi xenofobi e antisemiti. Io combatto dal mio kibbutz, e lo faccio con la voce perché la musica può essere un megafono per uscire dall’oscurità”. Arte israeliana protagonista anche a Roma, dove in occasione di Fuori programma, il Festival internazionale di danza, si esibirà al Teatro Vascello questa sera la Vertigo Dance Company di Gerusalemme (Repubblica).

Segnalibro. Sull’Osservatore Romano la storica Anna Foa recensisce il libro di Donatella Di Cesare Marrani. L’altro dell’altro (Einaudi). “Da questa storia affascinante – spiega Foa – nascono le domande dell’autrice, filosofa di formazione, sul senso e il valore di questa esperienza: la duplicità religiosa, l’essere sul confine, la dissimulazione, l’innovazione e la creatività, il primato dell’interiorità, l’incontro con la modernità”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked