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Haim Korsia, Gran Rabbino
di Francia
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13 novembre 2015. Sono già passati tre anni ma il nostro dolore rimane lo stesso. Parigi ricorda oggi e per sempre.
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Giorgio
Berruto
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Tra i più acuti e influenti filologi del
Novecento, l’ebreo tedesco Erich Auerbach scrisse quello che è
considerato unanimemente il suo capolavoro, Mimesis. Il realismo nella
letteratura occidentale (Einaudi), negli anni della Seconda guerra
mondiale e della Shoah, quando era rifugiato a Istanbul. Nel primo dei
venti saggi che compongono il volume, Auerbach confronta una scena del
canto XIX dell’Odissea e il capitolo 22 di Genesi/Bereshit. Nella prima
l’anziana nutrice Euriclea riconosce Ulisse tornato a Itaca dopo venti
anni di guerra e avventure nel Mediterraneo grazie a una cicatrice
provocata da una ferita alla coscia tanti anni prima; nel secondo,
compreso nella parashà di Vajerà che abbiamo letto e ascoltato due
settimane or sono, Dio mette alla prova Abramo, che conduce il figlio
Isacco al monte Morijà per offrirlo in sacrificio.
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Governo Netanyahu,
coalizione a rischio
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La turbolenta situazione politica
israeliana, con le dimissioni del ministro Lieberman per divergenze
sulla gestione del conflitto con Hamas e il rischio conseguente di un
voto anticipato al centro dell'attenzione mediatica.
Una mossa, quella di Lieberman, "che ha come obiettivo quello di
indebolire la figura di difensore della sicurezza di Netanyahu,
imponendo in campagna elettorale proprio la questione che il premier
vuole il più possibile tenere lontano dalle urne: Gaza, il contenimento
di Hamas, il conflitto israelopalestinese" (La Stampa). "Con l'uscita
di scena di Lieberman - scrive Repubblica - si aprono nuovi scenari. Il
ritiro dalla coalizione del suo partito, Yisrael Beiteinu, significa
che Netanyahu potrà contare in Parlamento su una maggioranza ristretta.
E se Bennett non dovesse ottenere il portafoglio che richiede, il suo
gruppo uscirebbe dalla coalizione e si andrebbe alle urne". Il Sole 24
Ore sceglie l'ironia: "Accusare il premier israeliano Benjamin
Netanyahu di essere morbido con Hamas più o meno equivale a
rimproverare a Donald Trump di intrattenere relazioni amichevoli con
l'Iran".
Fa discutere la nomina della senatrice leghista Stefania Pucciarelli a
nuova presidente della Commissione diritti umani. Sostenuta da Lega e
Cinquestelle, ha più volte fatto parlare (anche in tempi recenti) per
le sue intemperanze. Scrive Repubblica: "Cinque giorni fa aveva
rivendicato l'intervento nei campi rom. L'anno scorso fece rumore un
suo like a un post in cui si invocavano i forni ai migranti al posto
delle case popolari. Nel 2016 aveva festeggiato la festa della donna in
Consiglio regionale a Genova col burqa. Ora è a capo di una commissione
che nella scorsa legislatura, sotto la guida di Luigi Manconi, si era
occupata di Cucchi, Aldrovandi, Regeni".
Una targa per ricordare gli avvocati ebrei di Genova cacciati nel '38
con l'entrata in vigore delle Leggi razziste. La cerimonia si svolgerà
domenica, nel Palazzo di Giustizia del capoluogo ligure e con la
partecipazione tra gli altri dell'ex premier Giuliano Amato.
Organizzata dalla Comunità ebraica di Genova con l'ordine degli
Avvocati, dal centro culturale Primo Levi e dall'associazione italiana
avvocati e giuristi ebrei, "la manifestazione farà da apripista per
iniziative analoghe in alti tribunali in Italia, innescando una
necessità di presa di responsabilità ancora più urgente per ciò che sta
accadendo in questi mesi" (Repubblica).
Un fascicolo a carico di Selene Ticchi per la maglietta nera con la
scritta Auschwitzland. Ad aprirlo, riporta tra gli altri Il Resto del
Carlino, è stata la Procura di Forlì. "Un fatto molto grave, che non
può essere giustificato come una leggerezza o un eccesso di goliardia"
ha detto il procuratore Maria Teresa Cameli a proposito della maglietta
indossata dall'esponente di Forza Nuova. Destinazione Predappio anche
per un gruppo di tifosi della Lazio, che stanno promuovendo una visita
nei luoghi di Mussolini. Il Tempo si affretta a precisare: "La
trasferta extra calcistica è stata organizzata dallo storico gruppo
ultrà degli Irriducibili, ma in forma assolutamente privata da liberi
cittadini".
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qui roma
“1938, una Memoria condivisa
I nostri giovani protagonisti”
Un percorso di Memoria condivisa “per costruire un futuro diverso e migliore”.
Parlando davanti a centinaia di studenti delle scuole romane riunite al
cinema Andromeda, la sindaca Virginia Raggi ha oggi tracciato
l’itinerario che porterà non soltanto alla rimozione dei nomi di
Edoardo Zavattari e Arturo Donaggio, firmatari entrambi nel ’38 del
Manifesto della Razza, dalla toponomastica cittadina. Ma anche alla
loro sostituzione con personalità scelte all’interno di una rosa di
illustri italiani perseguitati dalle Leggi razziste promulgate dal
fascismo: la fisica Nella Mortara, il medico Mario Carrara, la botanica
Pierina Scaramella, la zoologa Enrica Calabresi, i fisici Franco
Rasetti, Emilio Segrè e Bruno Touschek. Saranno proprio i ragazzi,
insieme ai residenti, ad esprimersi.
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qui napoli - il progetto zikaron ba salon
Testimoni dal salotto di casa
È
approdato anche a Napoli Zikaron Ba Salon, progetto nato alla scopo di
sensibilizzare sui temi della Memoria in modo diretto, con incontri
poco “formali” nei salotti delle case, che permettono ai ragazzi di
conoscere meglio i testimoni.
A curare gli appuntamenti partenopei, la Commissione Antisemitismo e
Memoria dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con il supporto
del Progetto Memoria, che hanno coinvolto due classi quinte del liceo
Antonio Genovesi di Napoli, che hanno potuto ascoltare, in due diversi
salotti, le storie di Alfredo Tedeschi e di Gabriella Sacerdote
Fontana. Due vicende molto diverse, che non raccontano la deportazione,
ma che contribuiscono a mantenere viva la Memoria delle vessazioni e
delle ingiustizie subite da decine di migliaia di ebrei italiani. Leggi
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Setirot
- Riflessioni elettorali |
Com’è
difficile – quasi impossibile – mantenere un po’ di lucidità di fronte
ai crimini di Hamas&C. Mi chiedo sempre, ogni volta, che cosa
proverebbero penserebbero farebbero chiederebbero i cittadini di un
qualunque paese, di una qualsiasi città, che venissero bombardati per
giorni, da anni. Mentre scrivo Setirot di questa settimana, ancora
morti, feriti, fughe precipitose nei rifugi, traumi profondi che
segneranno la vita di bambini e adulti, l’incubo di una nuova “guerra”,
il fantasma di altro, troppo, sangue versato.
Stefano Jesurum, giornalista
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In
ascolto - De André |
La
poesia se ne frega del tempo che passa, della morte; e quando è arte
immortale. Per avere raccontato gli ultimi della terra con l'immensa
forza della sua poesia in musica, il Premio Manzoni alla carriera 2018
va a Fabrizio De André".
Con questa dichiarazione, sabato 10 novembre Dori Ghezzi ha ricevuto il
premio tra gli applausi, nella sala dell’economia a Lecco, gremita.
Scrivo queste righe con grande emozione, come se la cosa toccasse
qualcuno di famiglia. Sono nata nel ’73, in una casa in cui si
ascoltava e si suonava De André e ogni mia fase della vita in qualche
modo è segnata dalle sue canzoni.
Maria Teresa Milano
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Scuola
e religione |
Ai
figli di un’amica hanno regalato la seconda puntata di un testo di
filosofia per bambini, accattivante, anche se potrebbe esserci qualche
congiuntivo in più al suo posto, come canta Lorenzo Baglioni ( “Il
congiuntivo ha un ruolo distintivo / E si usa per eventi che non sono
reali / È relativo a ciò che è soggettivo / E a differenza di altri
modi verbali / E adesso che lo sai anche tu / Non lo sbagli più). Ma
forse, obietto io, quella del testo di filosofia è una scelta
intenzionale, volta ad attrarre un pubblico giovane che magari confonde
congiuntivi e congiuntivite, ritenendo entrambi assai pericolosi per la
salute.
Sara Valentina Di Palma
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Neofascismi |
È
in questi giorni in libreria l’ultimo lavoro di Claudio Vercelli,
Neofascismi (Edizioni del Capricorno, Torino). È un volume agile (meno
di 200 pagine), ma molto denso, che ricostruisce con precisione
filologica i percorsi – meglio sarebbe dire i mille rivoli –
dell’estrema destra italiana, dalla caduta del fascismo di Salò fino ai
nostri giorni. Dell’estrema destra: ma sarebbe più esatto dire della
destra, perché in realtà l’intreccio e il gioco degli scambi -
ideologici, culturali, personali – tra la destra legalitaria,
rappresentata soprattutto dal Movimento Sociale Italiano, e quella
eversiva, violenta e in certi momenti anche stragista, è una delle
chiavi di lettura più persuasive del volume.
Valentino Baldacci
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