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 20 novembre 2018 - 10 Kislev 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Haim Korsia, Gran rabbino di Francia
Quello che l'ebraismo porta alla società è la capacità di discutere e confrontare opinioni divergenti.
 
Dario
Calimani,
Università di Venezia
In questi giorni, ebrei e arabi palestinesi, tutti cittadini israeliani, visitano Bolzano per studiare la realtà della convivenza e il grado di riconoscimento politico-culturale delle minoranze in quella provincia autonoma.
È auspicabile che nessuno si sogni di entrare in una pasticceria per sentirsi dire: "Uno strudel così, voi in Italia, neppure ve lo sognate!". Per il resto non c'è che da imparare.
 
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Governo Netanyahu
ancora in sella
Il governo guidato dal Premier israeliano Benjamin Netanyahu, contro i pronostici iniziali, sembra aver tenuto, nonostante l’abbandono del ministro della Difesa Lieberman e alcune tensioni interne. “Il primo ministro israeliano ha scongiurato, per ora, elezioni anticipate. – scrive La Stampa – Con una marcia indietro plateale i ministri dell’Educazione e della Giustizia, Naftali Bennett e Ayelet Shaked, hanno annunciato ieri che non si ritireranno dal governo. Avevano passato giorni a minacciare l’uscita di scena degli otto deputati del loro partito”. “In un Paese dove gestire le crisi che entrano nel suo ufficio come le onde del mare è parte della routine del primo ministro, il voto che questi due prendono per la gestione di questa crisi è zero”, il commento su Haaretz di Yossi Verter, riportato oggi da La Stampa, in merito a Bennett e Shaked. Del primo Repubblica riporta brevemente una dichiarazione: “non ho ottenuto il ministero della Difesa ma Netanyahu mi ha convinto a non lasciare il governo. Ho perso una battaglia politica, ma è meglio se a battermi è il primo ministro e non Hamas, Ora lo aiuterò a fare in modo che Israele vinca ancora”. Il Messaggero parla invece della contestata scelta di Netanyahu di ritardare l’arrivo di 8mila ebrei etiopi in Israele: una sospensione che il quotidiano romano accosta al problema dei migranti in Europa, plaudendo all’azione del Premier. Eyayu Abuhayu, un membro della comunità, ha detto ad Associated Press che 50 ebrei etiopi sono morti dal 2015 in attesa di raggiungere i loro familiari in Israele. “Vogliamo che il primo ministro Benjamin Netanyahu venga in nostro soccorso prima di morire tutti qui”.

Scontro tra Airbnb e Israele. Ha destato dure reazioni in Israele la decisione di Airbnb di cancellare gli annunci delle case in affitto da israeliani residenti nei Territori. L’annuncio, scrive Haaretz, è giunto dal sito di Airbnb: “Abbiamo deciso – era scritto – di cancellare le offerte che giungono da insediamenti nella Cisgiordania occupata, che si trova al centro della disputa fra israeliani e palestinesi”. Il ministro israeliano del turismo Yariv Levin ha minacciato ritorsioni (Repubblica).

Torino, l’infamia dei sequestri del ’38. Si intitola “Le case, le cose. Le leggi razziali del 1938 e la proprietà privata”, la mostra che sarà inaugurata domani alle 17.30 nella sede della Fondazione 1563 a Torino, curata dal presidente del Centro di Studi Primo Levi Fabio Levi e incentrata su documenti e immagini che testimoniano i sequestri gestiti in Piemonte e Liguria dall’Istituto San Paolo di Torino. Tra i materiali esposti, la lettera con cui Natalia Ginzburg chiedeva nel 1945 la restituzione dell’alloggio torinese che le fu sequestrato a causa delle infami Leggi razziste. Una lettera in cui la nipote Lisa – intervistata oggi da Corriere Torino – spiega di ritrovare “il tono sobrio e proprio per questo autorevolissimo, che Natalia aveva di fronte alle circostanze, anche le più drammatiche”.

Leggi del ’38 e la Chiesa. Prosegue la due giorni di convegno organizzata dalla Società Dante Alighieri a Roma sul tema delle Leggi razziste, il fascismo e la Chiesa cattolica. Tra gli interventi ad aprire la mattinata di oggi, quello della presidente UCEI Noemi Di Segni, riporta Avvenire, che ricorda anche la partecipazione ieri del direttore del Cdec di Milano Gadi Luzzatto Voghera. Il quotidiano cattolico ospita inoltre oggi un intervento del cardinale Gualtiero Bassetti, che scrive: “I cattolici italiani avrebbero potuto fare di più” davanti alla discriminazione contro gli ebrei che portò alla Shoah.
 
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  davar
l'Emmy Award al comico israeliano
L'ironia di Yosi sul pregiudizio
una vittoria per gli ebrei etiopi

Proprio mentre in Israele torna caldo il tema dell'immigrazione degli ebrei dall'Etiopia, è proprio un membro di questa comunità a portare a casa l'International Emmy Award nella categoria Best comedy series. A conquistare il prestigioso riconoscimento è stata infatti Nevsu, sitcom ideata da Yosi Vasa e dal regista Shai Ben Atar con al centro il matrimonio tra un uomo etiope (Vasa) e una donna ashkenazita: attraverso l'ironia vengono messi a fuoco i pregiudizi di cui soffre ancora oggi la comunità ebraica etiope in Israele. Comunità tornata a manifestare contro il governo del Primo ministro Benjamin Netanyahu negli scorsi giorni: a centinaia si sono infatti riuniti ad Addis Abeba, per protestare contro la decisione del'esecutivo israeliano di non permettere a tutti loro – 8000 persone - di emigrare in Israele, lasciando così molte famiglie divise tra i due paesi.
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qui roma - a 80 anni dalle leggi razziste
Il 1938 e il ruolo della Chiesa
Una due giorni di studio dal titolo “Chiesa, fascismo ed ebrei: la svolta del 1938”, per ragionare su un tema controverso, molto indagato dagli storici. Il convegno, partecipato da un folto pubblico, in corso presso la Società Dante Alighieri, che l’ha organizzato in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano e l’Università per Stranieri di Perugia. Ad aprire i lavori il saluto del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Originario della provincia di Firenze, Bassetti ha ricordato le azioni in favore degli ebrei del cardinale Elia Dalla Costa e di Ugo La Pira. Durante la seconda giornata di lavori, è invece intervenuto in rappresentanza
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Consigliere Davide Jona Falco. “Siamo grati agli organizzatori di questo importante Convegno di aver posto al centro dell’attenzione, con coraggio e profondo senso civico, le responsabilità, i silenzi e le criticità della Chiesa Cattolica verso il problema ebraico negli anni del fascismo e del nazismo, a seguito dell’emanazione delle famigerate leggi razziali del 1938".
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qui torino - a 80 anni dalle leggi razziste
L'Italia e le origini dell'infamia
A 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali, l’Università e Comunità ebraica di Torino hanno organizzato una due giorni di convegno all'Accademia delle Scienze del capoluogo piemontese, dall'alto profilo storico e giuridico, per tentare di definire il contesto politico, sociale, culturale in cui nacque l’infame provvedimento. Tanti i protagonisti di questo momento di studio e approfondimento – che ha ricevuto il patrocinio della Corte Costituzionale - tra cui lo storico Michele Sarfatti, che ha parlato delle “Leggi razziali e la loro applicazione”, Annalisa Capristo, Centro del Centro Studi Americani, intervenuta su “Le reazioni degli ambienti accademici italiani”, Fabio Levi, Direttore Centro Internazionale di Studi Primo Levi il cui intervento verteva su “Le risposte della società italiana (1938-1945)”; delle “Prospettive di ricerca sul coinvolgimento delle istituzioni e di enti esponenziali della società civile” ha invece parlato il giurista, Guido Neppi Modona,  giudice della Corte costituzionale italiana dal 1996 al 2005.
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qui Casale Monferrato 
La metrica della Memoria
Ma chi te lo fa fare nell’epoca dei messaggi vocali di WhattApp e dei 280 caratteri di Twitter di scrivere un poema? La domanda che arriva a Mauro Bonelli dopo un’ora abbondante passata in sala Carmi ad ascoltare le sue rime suona decisamente retorica. Nella stanza si sono dovute trasportare tutte le panche e le sedie esistenti nella Comunità ebraica per far posto al pubblico che adesso se ne sta lì, ancora commosso, ad applaudire il professor Bonelli, Maria Paola Casorelli che ha recitato i suoi versi ed Erica Patrucco che ha smesso i panni di insegnante e ripreso in mano il violoncello per sottolineare i passaggi più dolorosi con Bach, Reger e ha trasformando persino la tradizionale Evenù Shalom in un accorato lamento. 
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Informazione - International edition
Uno spazio per le buone notizie
Si apre con la visita a Roma del presidente israeliano Reuven Rivlin l’ultima uscita di Pagine Ebraiche International Edition, che riferisce del suo colloquio con il presidente Sergio Mattarella e con il primo ministro Giuseppe Conte. Nell’agenda di Rivlin anche un incontro privato con la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Negli scorsi giorni, sempre nella Capitale, si è celebrato un compleanno speciale, quello del Testimone della Shoah Piero Terracina, che ha festeggiato novant’anni circondato da famiglia e tanti amici e conoscenti che hanno voluto rendergli omaggio in un evento al Centro ebraico Pitigliani.
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il cordoglio del mondo ebraico italiano
Roberto Di Veroli (1967-2018)
Ebraismo italiano e romano in lutto per la scomparsa di Roberto Di Veroli, commercialista e revisore contabile da sempre impegnato nelle istituzioni comunitarie. Sposato con Daniela Debach, attuale assessore alla Scuola della Comunità ebraica romana, tre figlie - Costanza, Eleonora e Vittoria -, Di Veroli è stato presidente della Commissione Entrate della Comunità, svolgeva l'incarico di revisore dei conti della casa di riposo e dal giugno scorso era entrato a far parte del Collegio Sindacale dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, di cui è stato anche Consigliere. Professionalità e generosità i tratti distintivi di una figura che molto ha dato all'ebraismo italiano e che in tanti, tra cui la presidente dell'UCEI Noemi Di Segni, ricordano in queste ore con affetto e gratitudine. Sia il suo ricordo di benedizione.
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qui roma 
La Memoria sullo schermo
Nel quadro del programma del Pitigliani Kolno'a Festival al Cinema Farnese, e in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah, sarà proiettato domani sera (ore 20.00 – entrata libera previa prenotazione) il documentario La razzia. Roma, 16 ottobre 1943, di Ruggero Gabbai - che sarà ospite del festival - realizzato con le testimonianze dei sopravvissuti al rastrellamento del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. Gabbai sarà anche ospite domani della prima lezione del Corso di Storia del cinema ebraico del Diploma universitario triennale in Studi Ebraici dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, tenuto da Ariela Piattelli: una conversazione con il regista scandita da sequenze dei suoi precedenti lavori sulla memoria.
 

pilpul


“Los membrillos”
Qualche settimana addietro, grazie ad un invito trovato nel fustino del detersivo, che mi designava quale fortunato vincitore di un premio irrinunciabile, decisi di recarmi presso “Los membrillos”, una provincia ribelle dello Stato centramericano di Santa Juana, per la kermesse bisettimanale del magazine “Injusticia”. Giuntovi dopo una quarantina d’ore di volo in un residuato bellico del primo dopoguerra, seguite da un breve tragitto nella mongolfiera di bandiera dei Membrillos, constatai con mio rammarico che purtroppo pioveva a dirotto a dispetto del meteo, con la conseguente mancanza di ombrelli, tutti lasciati a casa. Scorsi fra il pubblico l’ex sindaco di un capoluogo dell'Italia settentrionale che, con una destrezza insospettabile per la sua età, riusciva ad infilarsi fra una goccia e l’altra senza bagnarsi, mentre gli altri ci inzuppavamo.

Emanuele Calò
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