Paolo Sciunnach, insegnante | Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito, dice il Signore degli eserciti! (Zaccaria 4, 6)
Così si temerà il nome del Signore dall’occidente e la sua gloria
dall’oriente; quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito
del Signore lo metterà in fuga. (Isaia 59, 19)
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Anna
Foa,
storica |
L’odio
cresce e il razzismo avanza a grandi passi (oggi se la sono presa con i
bambolotti di pelle scura, a pensarci bene era logico che lo
facessero). Come contrastarlo? Cosa fare, come muoversi? La scorsa
settimana si è svolta ai Frigoriferi Milanesi una giornata organizzata
da Gariwo, il secondo incontro internazionale Gariwo Network,
intitolata “Coltivare i giardini dei Giusti per contrastare la cultura
del nemico”, dove cultura del nemico sta evidentemente per cultura
volta a creare ed individuare il nemico.
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"Usa ostacolo alla pace"
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“Nel
2017 ho incontrato il presidente Trump quattro volte, si è offerto di
mediare fra noi e gli israeliani ma sfortunatamente ha cambiato
drasticamente la sua posizione quando ha riconosciuto Gerusalemme
unificata come capitale di Israele e vi ha spostato l’ambasciata Usa,
affermando che da quel momento Gerusalemme era fuori dal tavolo
negoziale. Poi l’amministrazione Usa ha adottato altre misure punitive
contro i palestinesi, incluso il taglio di aiuti al governo e
all’agenzia Unrwa, e ha chiuso l’ufficio dell’Olp a Washington. Tutto
ciò rende impossibile per gli Stati Uniti essere l’unico mediatore”.
È quanto afferma il presidente dell’Anp Abu Mazen in una intervista con
il direttore de La Stampa Maurizio Molinari. Diversi i temi trattati
nell’intervista, che esce a poche ore dalla visita del leader
palestinese a Bergoglio e dagli incontri con Mattarella e il premier
Conte. Dell’avvicinamento in corso tra Israele e alcuni governi arabi
Abu Mazen dice: “Per quanto ci riguarda Israele è ancora una potenza
occupante in Palestina, inclusi i Luoghi Santi di Gerusalemme Est, e
nessun leader arabo normalizzerà le relazioni con loro fino a quando i
nostri diritti non saranno rispettati, inclusa Gerusalemme Est nostra
capitale. Ovunque gli israeliani andranno e qualsiasi cosa faranno non
avranno successo se non faranno fronte a tali obblighi”. Mentre sembra
guardare con ottimismo agli imminenti colloqui romani: “Siamo grati
all’Italia per il sostegno, politico ed economico, al popolo
palestinese, e per il sostegno alle posizioni Ue. Palestinesi e
italiani hanno molti valori comuni: combattiamo terrorismo ed
estremismo. E ci coordiniamo a più livelli su cultura, economia e
politica. Vogliamo per l’Italia un ruolo maggiore nel processo di pace
nella regione. Aspettiamo il giorno in cui ci riconoscerete come avete
fatto per lo Stato di Israele”.
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la grande inchiesta su pagine ebraiche
Catechismo nella scuola pubblica,
i materiali del pregiudizio
L’insegnamento
della religione cattolica nella scuola pubblica italiana è davvero,
come talvolta si sostiene, una sorta di neutrale storia delle
religioni, pur con una specifica attenzione riservata al retaggio
ebraico-cristiano europeo?
Qual è, in particolare, l’immagine del mondo ebraico che emerge da tale insegnamento?
Un tema scottante su cui Pagine Ebraiche ha dedicato un’ampia
inchiesta, che svela molti problemi aperti, curata dal docente Andrea
Atzeni.
Clicca qui per scaricare la prima parte dell'approfondimento. Leggi
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qui roma - il convegno L'Università e le leggi del '38
"Mappatura ateneo per ateneo" Le
conseguenze delle leggi razziste sul mondo dell’università italiana,
con una mappatura ateneo per ateneo, al centro di un convegno
internazionale in tre giornate promosso dall’Università Roma Tre, con
la partecipazione del master internazionale di II livello in Didattica
della Shoah, in collaborazione con l’Università degli Studi della
Tuscia e con l’adesione della Fondazione Europa ricerca e il patrocinio
dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane.
Organizzato dal professor David Meghnagi, docente e direttore del
master internazionale dell’ateneo romano e assessore UCEI alla Cultura,
insieme a Tommaso Dell’Era dell’Università degli Studi della Tuscia, il
convegno entrerà nel vivo nelle prossime ore. Ma le sue peculiarità e
finalità sono già state tracciate questa mattina, nella Sala della Lupa
alla Camera dei deputati, nel corso di una presentazione moderata dal
giornalista Antonio Di Bella e apertasi con i saluti del vicepresidente
della Camera Ettore Rosato.
“L’originalità di questo convegno – ha affermato Meghnagi – sta nel
tentativo di mappatura che abbiamo cercato di offrire nelle diverse
sezioni. Tanto resta ancora da tirar fuori sia per quanto riguarda i
professori di ruolo, sia per i ‘non incardinati’ di cui in molti casi,
dopo il ’38, si è persa traccia. È un impegno che svolgiamo con un fine
di riumanizzazione. Solo personalizzando le vicende, solo andando a
fondo delle singole biografie di chi fu colpito da quei provvedimenti,
è possibile alimentare l’empatia e l’attenzione necessarie”. Altro
elemento forte, sottolinea Meghnagi, l’attualità delle tematiche che
saranno affrontate dagli studiosi. “È nostra intenzione far suonare una
sirena sull’oggi. Come ci dimostra il caso del Movimento Bds, che nel
nome di una malintesa solidarietà verso gli ‘oppressi’ altro non è che
una forma di antisemitismo nascosta”. Leggi
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qui roma - chanukkah 5779 "Più luce contro l'oscurita" È
una felice tradizione che si rinnova quella dell’accensione delle luci
di Chanukkah in Piazza Barberini a Roma. Organizzata dal Movimento
Chabad, la cerimonia durante la quale è stato acceso il primo degli
otto lumi della festa ha avuto tra i suoi protagonisti l’ambasciatore
americano Lewis Eisenberg, oltre ai rappresentanti di Israele, mondo
ebraico, istituzioni.
“Il nostro pensiero va al 1938, alla Germania nazista, alla Notte dei
Cristalli. Oggi in quegli stessi luoghi si celebra la nostra festa. Chi
ha vinto?” si chiede il rav Yitzhak Hazan, davanti alla piazza gremita.
Numerosi gli interventi che hanno preceduto le sue parole. A
partecipare alla cerimonia, tra gli altri, l’ambasciatore israeliano
Ofer Sachs, il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, la presidente UCEI
Noemi Di Segni, la presidente della Comunità ebraica romana Ruth
Dureghello, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario
Venezia, l’assessore comunale Linda Meleo, la Consigliera della Città
metropolitana Gemma Guerrini.
La prima luce è accesa. Una luce, sottolineano in tanti, “contro l’oscurità”. Leggi
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Oltremare - Feste
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Bloccati
nel traffico di Tel Aviv della prima sera di Channukkah con la radio
che non sa decidersi se essere strettamente israeliana e quindi suonare
canzoncine per i bambini “ner li, ner li”, oppure abbandonare ogni
pudore e accogliere canzoni natalizie ma almeno per adulti, ovviamente
in inglese, e quindi sciorina melodie mizrachi sdolcinate e
musicalmente irrilevanti. A guardare da qui, ad altezza strada, i
negozi illuminati e pieni di movimento, la gente con sacchetti e
pacchetti regalo, la fretta negli occhi e nei movimenti, questa è una
sera di pre-festivo come ce ne sono in tutto il mondo.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Controvento - Musica nel lager
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È
dedicato alle donne il concerto per il Giorno della Memoria 2019, che
stiamo organizzando, come ormai è consuetudine da sei anni, sotto gli
auspici della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’UCEI.
“Libero è il mio canto” è dedicato alla musica scritta da donne
prigioniere: deportate nei lager nazisti e nei gulag russi, internate
nei campi giapponesi in Indonesia durante la seconda guerra mondiale.
Viviana Kasam
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