Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        1 aprile 2019 - 25 Adar II 5779
NUOVE TENSIONI AL CONFINE, MASSIMA ALLERTA PER L'ESERCITO ISRAELIANO 

Israele-Gaza, la Jihad islamica minaccia la calma

La fragile tregua che sta tenendo sul confine tra Israele e Gaza, dopo la recente aggressione di Hamas, è a rischio. Secondo fonti dell'esercito israeliano, la Jihad islamica, gruppo terroristico che contende a Hamas il potere nella Striscia, sta pianificando di sabotare il cessate il fuoco, attaccando Israele con nuovi missili e utilizzando dei cecchini per sparare contro i soldati dispiegati sul confine (nell'immagine il capo di Stato Maggiore Aviv Kochavi parla con gli ufficiali della situazione nel Sud d'Israele - 29 marzo). "Questi preparativi della Jihad islamica si svolgono sotto il naso dei mediatori egiziani e, per quanto è noto, Hamas non è nemmeno a conoscenza di questa attività. - scrive Yedioth Ahronoth - Sembra che le istruzioni per l'esecuzione dell'attacco siano state trasferite all'ala militare della Jihad islamica dall'ufficio di Beirut del leader dell'organizzazione, Ziad Nahala”.
Non è ancora del tutto chiaro, prosegue il quotidiano israeliano, il perché la Jihad islamica sia interessata a far naufragare completamente l'accordo a cui stanno lavorando i diplomatici egiziani e l'inviato Onu in Medio Oriente Nickolay Mladenov: potrebbe essere un tentativo di forzare la mano per avere maggior potere, oppure una direttiva arrivata dall'Iran. In ogni caso è la Jihad islamica ad essere responsabile dei sei razzi lanciati ieri e domenica mattina nelle vicinanze di Gaza. 
L’INTERVISTA DELLA PRESIDENTE UCEI ALLA RIVISTA DELL'ANPI

“Facciamo attenzione ai nuovi indifferenti”

Dalla Memoria come esercizio di civiltà al pericolo dell’indifferenza, dall’oblio che offusca la verità storica alla sfida educativa. Questi alcuni dei temi toccati in una intervista di Patria Indipendente, l’organo di informazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, alla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Filo conduttore dell’intervista, realizzata da Giacomo Verri, il centenario dalla nascita di Primo Levi e il significato della sua testimonianza e produzione letteraria.
Oltre a falsificazione della storia organizzazione dell’oblio, per la Presidente UCEI sono tre le distorsioni che oggi mettono in pericolo il futuro della Memoria. 
ERETZ
“Nessuno è al riparo dalle menzogne”
LA COLLEZIONE DEI LUMI DI CHANUKKAH DELLA COMUNITÀ PIEMONTESE 

Matera capitale della cultura 
si illumina con le luci di Casale

È stata inaugurata alla Fondazione Sassi di Matera la mostra “Lumi di Chanukkah – Una collezione tra storia, arte e design” che espone 31 opere provenienti dal Museo dei Lumi di Casale Monferrato. Un “prestito” nato dalla collaborazione tra la Fondazione Arte, Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus e la Fondazione Sassi che ha portato nella Capitale Europea della Cultura 2019 alcuni dei pezzi più significativi di questa collezione, unica al mondo, comprendente quasi 250 lampade, tutte realizzate da artisti italiani e realizzate appositamente per il Museo ospitato nel forno delle azzime della Comunità ebraica di Casale.
La mostra di Matera ha quattro fili conduttori che sono il pane, il corpo, il gioco, la scrittura. Ogni opera propone un’interpretazione attorno al tema della luce. La loro sovrapposizione genera chiavi di lettura sul mondo ebraico e sulla festa di Chanukkah, ma anche e soprattutto sul valore della luce per l’essere umano. 


Rassegna stampa

Tensione al confine

Nuova giornata di tensione al confine tra Striscia di Gaza e Israele, nel primo anniversario della cosiddetta ‘Grande marcia del ritorno’ organizzata dai terroristi di Hamas. Quattro i morti, tra quanti hanno cercato di forzare la frontiera. Ma, si legge sui quotidiani, sarebbero potuti essere molto di più senza una mediazione egiziana che avrebbe tenuto lontano dal reticolato migliaia di persone. “Data la tensione dopo il razzo lanciato martedì alla periferia di Tel Aviv e i successivi raid aerei di rappresaglia, si temeva l’escalation” scrive La Stampa. Repubblica, che tratta l’argomento in una fotonotizia, sottolinea: “L’Onu accusa Israele di uso eccessivo della forza. Israele accusa i manifestanti di essere controllati da Hamas”. Il Corriere si sofferma anche sul malcontento interno alla Striscia, sfociato in alcune contestazioni: “Le proteste di due settimane fa per il rialzo dei prezzi, dal pane alle sigarette, preoccupano l’organizzazione che ha mandato in strada i suoi sgherri a manganellare e arrestare i dimostranti”.

Leggi
 



L'iniziativa il 2 e 3 giugno

Il Limmud a Parma

"Promettere ai partecipanti di invitarli ad un passo avanti nel proprio cammino ebraico”. È il motto dei Limmud Italia Days, che si terranno a Parma il prossimo 2 e 3 giugno ereditando il testimone da Venezia. Come nelle passate edizioni, la formula è sempre quella del multi-seminario.

Leggi

 
QUI TORINO - LA GIORNATA DI STUDI

Rav Moshe Arndt, la lezione 
di un grande maestro

Si è svolta nei locali della Comunità ebraica di Torino una giornata di studio in memoria di rav Moshe Kurt ben Daniel Arndt z. l, nato a Berlino nel 1910, di cui quest’anno ricorre il trentacinquesimo anniversario dalla scomparsa.
A scandire i ritmi della giornata, organizzata dall’Istituto Di Studi Ebraici Scuola Rabbinica “S. H. Margulies – Disegni”, di cui il rav fu docente, di concerto con la Comunità torinese, sono i contributi di alcuni Maestri e studiosi. In apertura i saluti di Dario Disegni, nella sua duplice carica di presidente della Comunità ebraica di Torino e della Fondazione Margulies-Disegni. A tracciare la figura di rav Arndt è Alberto Cavaglion, storico e docente presso l’Università degli Studi di Firenze. Rav Arndt era fuggito dalla Germania nazista verso il Canada, per poi spostarsi in Italia, in particolare a Roma, dove conseguì il titolo di rabbino. In seguito insegnò sia al Collegio rabbinico Italiano sia alla scuola rabbinica di Torino.

LA RACCOLTA FONDI ONLINE

Hashomer Hatzair, 36 ore
per dare un sostegno

Una giornata di raccolta fondi online per fare in modo che tutti i ragazzi possano partecipare al grande seminario estivo in Israele, Machanè Israel. A lanciarlo nelle scorse ore, i movimenti giovanili dell'Hashomer Hatzair di Milano e Roma (qui e qui i link per le due pagine in cui è possibile donare). Il seminario “rappresenta concettualmente il nostro profondo legame con Israele e con il sionismo, per questo pensiamo sia doveroso contribuire alla spesa aiutando i nostri chaverim a stabilire un rapporto duraturo con Israele, di conseguenza con i nostri ideali”,spiegano i ragazzi della sezione romana del Hashomer Hatzair. “Per alcuni di loro questa sarà la prima occasione per conoscere Israele in tutte le sue sfaccettature, e vogliamo impegnarci al massimo affinché instaurino una connessione non solo con il paese, ma con tutto il popolo ebraico, sentendosi parte di esso”. L'obiettivo, spiegano sia da Roma che da Milano, è “permettere anche a famiglie meno abbienti di mandare i loro figli al Seminario in Israele”. Sarà possibile donare fino alle 22 di questa sera.   
INFORMAZIONE - INTERNATIONAL EDITION  

Meis, debutta il Rinascimento 

Una mostra per raccontare una pagina importante della storia d’Italia, vista con gli occhi della presenza ebraica. L’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition apre con la notizia della prossima inaugurazione de “Il Rinascimento parla ebraico” al Museo dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara che avverrà il prossimo 12 aprile.
“L’esposizione affronta uno dei periodi cruciali della storia culturale della Penisola, decisivo per la formazione dell’identità italiana, svelandoci un aspetto del tutto originale, quale la presenza degli ebrei e il fecondo dialogo culturale con la cultura cristiana di maggioranza” si legge nella presentazione della rassegna, curata da Giulio Busi e Silvana Greco, che rimarrà aperta fino al 15 settembre 2019.
Cosa dicono gli psicoanalisti
La nostra società è malata. Oltre mille psicoanalisti italiani hanno inviato una lettera al Presidente Mattarella come garante dei diritti umani e civili e della Costituzione per denunciare lo stato di disagio, intolleranza, razzismo e violenza in cui stiamo precipitando. Insieme, psicoanalisti freudiani e junghiani hanno denunciato questa grave situazione proponendo iniziative pubbliche, discussioni, confronti, testimonianze per guarire la nostra società dalla sua crescente disumanizzazione.
Anna Foa, storica
 
Controvento - Sonno contro le dipendenze
La dipendenza da sostanze (alcol, cocaina, eroina ed altre) o comportamentali (gioco d’azzardo, shopping compulsivo, dipendenza sessuale...) vanno considerate non un problema psicologico o psichiatrico, come finora si è ritenuto, ma un brain disease, una malattia del cervello, e come tale va affrontata. ”Ci possono essere fragilità caratteriali e nella personalità che favoriscono il ricorso a sostanze stupefacenti, o ad altri tipi di dipendenza” ha spiegato il neuroscienziato Ami Citri dell’ELSC, il centro di ricerca del cervello dell’Università Ebraica di Gerusalemme, durante un recente convegno organizzato dal BrainCircleUK a Londra. “Ma la dipendenza crea una memoria neuronale indelebile, e questo spiega perché anche dopo anni di astinenza basta una sniffata di cocaina, una goccia di alcol, una partita amichevole di poker per ricadere nelle dipendenza”.
Viviana Kasam
Leggi