Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        24 Giugno 2019 - 21 Sivan 5779
IL PIANO AMERICANO PER ISRAELIANI E PALESTINESI 

 Medio Oriente, la pace passa dal Bahrein

Il governo d’Israele ascolterà “in modo equo e aperto” il piano di pace americano. A prometterlo al Consigliere della Sicurezza Usa John Bolton è stato il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. I due hanno visitato assieme nelle scorse ore alcune aree della Cisgiordania (nell’immagine un momento della missione). “Secondo qualsiasi accordo di pace, la nostra posizione sarà che la presenza di Israele debba continuare qui per la sicurezza di Israele e per la sicurezza di tutti” ha detto Netanyahu, riferendosi alla Cisgiordania. “In generale, direi che ascolteremo la proposta americana, la ascolteremo in modo equo e aperto”. Il Premier ha poi criticato i palestinesi per aver respinto la proposta redatta dal team guidato dal genero di Trump, Jared Kushner, di cui è stata presentata una prima parte incentrata sull’economia. 
IL SEMINARIO PER INSEGNANTI E FORMATORI

"A scuola contro il pregiudizio, una sfida comune"

Corretta conoscenza dell’identità altrui per favorire l’abbattimento dei pregiudizi e una nuova e più consapevole stagione di incontro. Nei rapporti tra ebrei e cristiani, una sfida aperta che passa necessariamente anche dall’istruzione dei più giovani. Una realtà cui si è rivolto il seminario “Ebraismo e cristianesimo a scuola” promosso da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI, l’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università e il Servizio Nazionale per l’insegnamento della Religione Cattolica.
Un primo appuntamento che ha coinvolto oggi a Roma una sessantina di insegnanti e formatori, con la collaborazione della locale Comunità ebraica e con l’ambizione di farne un progetto sempre più strutturato a livello nazionale.
La Traduzione Orale e Scritta. La lettura cristiana delle scuole ebraiche. La nascita del cristianesimo, oltre le polemiche e i pregiudizi. E per concludere uno sguardo all’ebraismo contemporaneo, perché – come è stato sottolineato – “l’ebraismo non si ferma ai libri di storia”. Questi alcuni dei temi toccati oggi, con vere e proprie lezioni ma anche con laboratori per favorire un’attività interattiva tra i partecipanti.
ISCRITTI IERI AL VOTO 

Parma, Pisa e Mantova: nuovi Consigli per le Comunità

Ancora un mandato da presidente della Comunità ebraica di Parma per Riccardo Joshua Moretti. Così ha stabilito il Consiglio formatosi con le elezioni comunitarie delle scorse ore, che hanno confermato in blocco la precedente dirigenza. Accanto a Moretti, la vicepresidente Susanna Bondì e la Consigliera Renza Levi.
“Una conferma che nasce nel segno della continuità e dell’intenso lavoro, anche sul piano culturale, svolto negli ultimi anni” sottolinea Moretti. Un lavoro che guarda anche al prossimo mese di settembre, quando Parma sarà la città capofila della Giornata Europea della Cultura Ebraica in Italia. “Sarà un programma di valore, con molti contributi di qualità. Penso ad esempio alla collaborazione con la Biblioteca Palatina, custode di un significativo patrimonio culturale ebraico, che sarà ulteriormente implementata. Anche tenendo conto – spiega Moretti – che per il 2020 Parma sarà città della cultura: un’occasione da non perdere”.
Al voto anche le Comunità ebraiche di Pisa e Mantova, con i rispettivi nuovi organici che nelle prossime ore si riuniranno per definire la figura del presidente e i diversi incarichi. 
QUI ROMA - IL CONVEGNO 

Eugenio Sonnino, l'uomo e il demografo


Tra i fondatori della Società Italiana di Demografia Storica (SIDeS) che diresse dal 1984 al 1991, Eugenio Sonnino è stato assoluto protagonista nel suo settore. A sette anni dalla scomparsa, un grande convegno in programma domani alla Biblioteca Nazionale di Roma, organizzato dalla famiglia insieme alla Comunità ebraica, al Rettorato della Sapienza, all’Archivio di Stato e alla SIDeS, metterà al centro l’uomo e il suo formidabile contribuito a una stagione di studi. 


Rassegna stampa

È cyber guerra 
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Noemi e Simone, Mazal Tov!

Nella suggestiva Villa dei Quintili, a Roma, si sono celebrate ieri le nozze di Simone Disegni e Noemi Di Segni. La grande gioia di Noemi e Simone è stata condivisa da centinaia di amici e parenti.
Un caloroso Mazal Tov dalla redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche e del portale www.moked.it ai due sposi e ai genitori, il dottor Marcello Di Segni e Myriam Silvera, coordinatrice del Master dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino e del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, e la dottoressa Bianca Bassi.
  
La prosa sublime di Levi
Vorrei riprendere una bella intervista di Wlodek Goldkorn a Marco Belpoliti, uscita nell’ultimo numero dell’Espresso in occasione dei cento anni dalla nascita di Primo Levi. “Il libro, dice Belpoliti, si intitola ‘Se questo è un uomo’ e non ‘Se questo è un ebreo’ perché per Levi è chiarissimo il fatto che l’opera dei nazisti consisteva nel tentativo di cambiare, attraverso il sistema dei Lager, la natura umana. I nazisti, Levi lo capisce, non vogliono solo ammazzare tutti gli ebrei del mondo, ma intendono mutare i dati antropologici dell’universo umano”.
 
Anna Foa, storica
Oltremare - Miravalle
Come tutti sappiamo, prima che le cose si complicassero per via del morso dato ad una mela o a qualche altro frutto paradisiaco, Adamo nel giardino dell’Eden ha ricevuto da Dio una importante se non fondamentale missione, quella di dare un nome alle cose intorno a sé. E ancora oggi, saper distinguere fra il sé e l’altro (oggetto o essere vivente) è uno dei parametri del comportamento umano. Alla fondazione di Israele, negli anni in cui si drenavano paludi nella valle di Ahula e appiattivano dune lungo il litorale che poi è diventato Tel Aviv, un piccolo paesino fu autorizzato a costruire e svilupparsi subito sopra Nazareth, ma solo all’alba del 1957 ricevette finalmente un nome: Nazrat Ilit.
Daniela Fubini
La felicità del bene
In questi tempi di rabbia, insulti, egoismi, può valere la pena di ricordare che la bontà e la gentilezza fanno bene alla salute. Non è una battuta moralistica. I neuroscienziati hanno scoperto che i comportamenti di solidarietà, beneficienza, empatia aumentano il livello della serotonina, l’ormone della felicità, e dell’endorfina, l’ormone del piacere. E il piacere e la felicità stimolano il sistema immunitario, regolarizzano l’attività cardiovascolare, ritardano l’invecchiamento e allungano le aspettative di vita.
Viviana Kasam
I tre attributi 
Mentre seguo sempre con attenzione e affetto le diverse edizioni elettroniche e cartacee di Pagine ebraiche, ritengo doverosa una piccola precisazione ai margini dell’intervento di ieri di rav Pierpaolo Pinhas Punturello. Scrive l’amico Punturello:
“Mi è stato raccontato da alcuni membri della sua famiglia che rav Toaff diceva che per fare i rabbini ‘bisogna avere le palle’.”
Per dovere di documentazione, Rav Toaff – cui ho avuto l’onore e il piacere di essere molto vicino – non ha mai pronunciato la frase a lui attribuita. La fonte è diversa e me ne assumo l’esclusiva responsabilità. In una conversazione con Rav Punturello (e separatamente con diverse altre persone) io ho detto:
“Per tre attributi si riconosce chi è un grande Rav: un grande cuore, un grande cervello, e due grandi palle”.
Questa massima, che vuole echeggiare nello stile il Trattato di Pirke’ Avot – aggiungevo – si applica perfettamente all’operato di Rav Toaff, il Suo ricordo sia in benedizione, che molto rimpiangiamo.
 
Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme
 
L'eredità morale di Bloch 
Il 16 giugno del 1944, settantacinque anni fa, veniva fucilato dai tedeschi presso Lione Marc Bloch, partigiano e forse il maggiore storico del Novecento. Aveva cinquantotto anni. David Bidussa, che lo ha ricordato ieri in un bell’articolo su Gli stati generali, ha concentrato la sua analisi soprattutto su un suo libro straordinario, La strana disfatta, scritto nel 1940 interrogandosi sulla sconfitta della Francia. Nello stesso anno, con le leggi antisemite di Vichy, fu cacciato dall’insegnamento, a cui fu però poi riammesso per meriti eccezionali. Il suo capolavoro, I re taumaturghi, è del 1924, mentre è del 1929, insieme a Lucien Febvre, la creazione della rivista Annales, destinata a mutare radicalmente il modo di fare storia.
Anna Foa
 
Oltremare – Terra
In Israele la terra è ovunque, e non credo proprio che i padri fondatori si rendessero conto di quanto questa frase abbia mille diversi significati. Di certo, non ne avevano idea i sionisti originali, quelli che dagli shtetl o dalle città europee sognavano “Erez Israel”, la Terra d’Israele, e ci componevano sopra canzoni, poemi, preghiere, inni e pamphlet politici. Perchè una cosa loro non l’avevano mai posseduta, ed era proprio la terra.
Daniela Fubini
Il mistero dell'Alzheimer
L’Alzheimer aumenta in modo esponenziale in tutto il mondo occidentale, ma ancora la scienza non è in grado di spiegare perché, né di identificare la eziopatogenesi della malattia.
In un articolo apparso recentemente sul New York Times, viene posta addirittura in dubbio la diagnosi di Alzheimer, perché spesso il cervello dei malati presenta sintomi che sono tipici invece di altre forme di demenza senile, quali micro-infarti e altri problemi vascolari nonché una forma di sclerosi dell’ippocampo, ancora poco studiata.
Viviana Kasam