Una rettifica necessaria
Il 16 maggio 1967, il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser ordinò, senza alcuna giustificazione, l’evacuazione dalla penisola del Sinai della Forza di Pace ONU, l’ONU ubbidì e Nasser impose un blocco navale. L’Egitto strinse un patto militare con Giordania, Irak, Algeria, Arabia Saudita, Libia e Marocco.
I media egiziani e non solo, esultarono per la prossima fine d’Israele. “Distruggeremo Israele ed i suoi abitanti, dichiarò il leader dell’OLP, Ahmed Shukeiri e “nei riguardi dei superstiti, se ve ne fossero, sono pronte le navi per deportarli”. Nei parchi di Gerusalemme si prepararono tombe collettive e molti soldati che andavano al fronte diedero pillole di cianuro alle mogli per il caso di sconfitta.
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