Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      6 Maggio 2020 - 12 Iyar 5780
CENTOMILA I TEST SIEROLOGICI CHE SARANNO EFFETTUATI A BREVE

Immunità di gregge o nuova ricaduta,
Israele si prepara ai vari scenari

Israele condurrà 100mila test sierologici per il Covid-19 nel tentativo di determinare il grado di infezione nella popolazione. Si tratta di un’operazione con pochi eguali al mondo e che sarà avviata nelle prossime settimane, ha raccontato al New York Times il direttore generale del ministero della Salute Moshe Bar-Siman-Tov. Il quotidiano americano ha intervistato in esclusiva Bar-Siman-Tov, dando per primo la notizia di questa iniziativa su larga scala i cui risultati saranno importanti per determinare se gli israeliani sono vicini a sviluppare l’immunità di gregge o se dovranno prepararsi a una nuova e seria ricaduta. In questo secondo caso, afferma il dirigente, Israele dovrà essere pronta a prendere tutti i provvedimenti necessari per il prossimo inverno al fine di evitare che i propri ospedali vengano sopraffatti dall’emergenza.

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IL RITROVAMENTO NEL CUORE DI SAN VENCESLAO 

Praga e le violenze del regime comunista sui morti
In superficie le pietre sottratte ai cimiteri ebraici

È un sospetto che la Comunità ebraica di Praga aveva da tempo. Da qualche ora è diventato una certezza.
Durante il regime comunista, per ripavimentare piazza di San Venceslao e le zone limitrofe, furono utilizzate pietre depredate dalle autorità a sinagoghe e cimiteri.
La verità, finora taciuta, è venuta alla luce nell’ambito di alcuni lavori di ristrutturazione voluti dall’amministrazione cittadina. Decine le pietre che, portate in superficie, hanno rivelato la loro indiscutibile provenienza. Stelle di Davide, caratteri ebraici, date di nascita e morte. L’intervento è finalizzato a portare Praga nel futuro, con l’obiettivo di una miglior fruibilità della zona per residenti e turisti. Ma in questi giorni si sta guardando soprattutto indietro, a questa violenza sempre negata compiuta non sui vivi, ma sui morti.
Sul luogo, come racconta il britannico The Guardian, c’era tra gli altri un esponente del rabbinato locale: il rav Chaim Kočí. “Questo ritrovamento – ha sottolineato – è per noi una vittoria. Se finora era un sospetto, ora è verità. E questo è molto importante, è un fatto storico”.
Le pietre sono state collocate in piazza San Venceslao, simbolo della lotta al comunismo incarnata anni prima dal gesto estremo di Jan Palach, nel 1987. Il primo a sostenere un'origine cimiteriale di una parte di esse è stato il direttore del Museo ebraico Leo Pavlat.

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IL VIDEOPILPUL DI QUESTA SERA

Comunità ebraiche al tempo dell'emergenza
Milano, Venezia e Genova si raccontano

L’impatto dell’emergenza sulla vita delle Comunità ebraiche italiane. È il tema del nuovo appuntamento della serie “Diritti e libertà” voluta dall’Associazione italiana Avvocati e Giuristi Ebrei in collaborazione con l’UCEI, in onda stasera alle 22.30 sul canale social dell’Unione e di Pagine Ebraiche. Al centro l’esperienza concreta di tre Comunità - Milano, Venezia e Genova - raccontata dai rispettivi presidenti Milo Hasbani, Paolo Gnignati e Ariel Dello Strologo. Il confronto sarà introdotto dal Consigliere UCEI Davide Jona Falco e moderato dal direttore della redazione giornalistica Guido Vitale.
Alle 16, sempre sul canale social dell'Unione, andrà in onda la prima di una serie di quattro lezioni "verso Shavuot" tenute dal rav Alberto Moshe Somekh ogni mercoledì di maggio a quest'ora.


Rassegna stampa

Il virus e i nuovi equilibri
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Ticketless - L'Italia bambina
Prima che tipografie ed editori riaprano ci vorrà tempo. Questa settimana ho potuto sfogliarlo solo come e-book, ma spero di poterlo presto sfogliare davvero questo libro di G. Mario Cazzaniga: Diaspore. Storie degli ebrei nel mondo attraverso una collezione di cartoline (ETS editore). È un po’ come sfogliare un album di foto di famiglia e ricercare se stessi neonati: vi sono riprodotte facciate di sinagoghe di mezzo mondo, abiti rituali, rabbini, uomini e donne e bambini, paesaggi e figure dell’ebraismo orientale e occidentale. Un po’ come nell’infanzia il libro produce un effetto a caleidoscopio.
Il lavoro prezioso ed eruditissimo di Cazzaniga mi ha fatto prendere coscienza di una sensazione che in queste settimane di reclusione continuavo a provare senza capire di che cosa si trattasse. Le cartoline e le collezioni ci riportano all’infanzia. Noi, oggi e qui, siamo come bambini. Sfogliando questo libro mi è tornata in mente l’effetto sorpresa di quando bambino sfogliavo un album di francobolli. I saggi magnifici di Benjamin sull’infanzia e sul collezionismo come malattia infantile consolidano i ricordi e aiutano a capire che stavo proiettando su me stesso quanto mi sembra stia accadendo in queste ore in Italia.
 
Alberto Cavaglion
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Una visione più ampia
In chiarissima crisi a causa della clamorosa sottovalutazione dell’epidemia che stava già infiammando l’Europa, Donald Trump si è affidato alla vecchia tecnica del capro espiatorio a cui dirigere la rabbia sociale dilagante. Vuoi per la crisi sanitaria, vuoi per quella economica. In sequenza è stata prima la Cina, poi l’Europa, poi l’OMS, ora di nuovo la Cina.
Davide Assael
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Periscopio - Un bene essenziale
Non c’è dubbio che il Covid 19 segnerà una netta cesura nella storia mondiale, dividendo tutti gli aspetti del vivere sociale in un “prima” e un “dopo”. Non c’è, infatti, nessun settore dell’azione e del pensiero umani – sanità, economia, politica, tecnologia, trasporti, gestione, arte, religione… – che non sia stato profondamente modificato da quanto è accaduto e sta accadendo. 
Francesco Lucrezi
Il diavolo e la clessidra
Janowska era un Campo di lavoro coatto, transito e concentramento aperto dal Reich nel settembre 1941 presso la periferia nordoccidentale di Leopoli; il Campo comprendeva autorimesse, officine, uffici, un complesso di fabbriche DAW [Deutsche Ausrüstungswerke] e fu affidato in custodia ai famigerati Trawnikimänner e a prigionieri di guerra sovietici volontari.
Francesco Lotoro
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