Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui      27 Maggio 2020 - 4 Sivan 5780
IL PAESE STUDIA COME RIAPRIRE LE TRATTE COMMERCIALI AL MOMENTO BLOCCATE

Israele, fino a luglio non si vola

I voli commerciali in Israele non riprenderanno fino a metà luglio. È quanto ha dichiarato il direttore generale dell'aeroporto Ben Gurion Shmuel Zakaim al sito d'informazione Ynet. E anche quando ci sarà il via libera, ha spiegato Zakaim, il numero di aerei in partenza rimarrà basso. “Le norme sociali di distanziamento negli aeroporti non ci permetteranno di aumentare la capacità di passeggeri - ha dichiarato Zakaim a Ynet - Se terremo il passo a questo ritmo, vedremo qualche dozzina di voli in partenza dall'aeroporto Ben Gurion a partire da metà luglio e non prima. Finché non ci sarà un vaccino per il coronavirus e la malattia continuerà a spostarsi da un paese all'altro, non ci saranno cambiamenti significativi”.
Nei giorni scorsi l'autorità aeroportuale israeliana ha stilato una lista di paesi considerati come destinazioni non a rischio, tra cui Grecia, Cipro, Seychelles, Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Islanda, caratterizzati da una bassa percentuale di contagi da covid-19. L'idea sarebbe non solo di permettere di andare nelle destinazioni in elenco ma anche di escludere, per chi torna da quei paesi, la quarantena obbligatoria di 14 giorni. Al momento le restrizioni di volo sono ancora in vigore, quindi l'arrivo in Israele richiede due settimane di isolamento mentre l'ingresso ai passaporti non israeliani è proibito.

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SIRENE ITALIANE PER L'EX MACCABI HAIFA

Weissman, il re dei bomber israeliani
con un futuro (forse) in Serie A

Forse è nata una stella. E forse (come dicono alcuni) la si potrà apprezzare presto anche nella nostra Serie A. Fin quando si è potuto giocare a calcio quella di Shon Weissman, 24enne attaccante israeliano in forza agli austriaci del Wolfsberger, è stata una stagione a dir poco pazzesca: ventidue reti in ventuno incontri disputati, addirittura sopra la media di un centro a partita che è la soglia dei fuoriclasse e che solo pochi in Europa possono vantare.
Weissman, che è stato lanciato dal Maccabi Haifa e ha cambiato casacca la scorsa estate, porta la maglia numero nove. E con il suo nuovo team si è talmente ben distinto da conquistarsi uno spazio di prestigio nella classifica della scarpa d’oro che premia i bomber più prolifici del continente moltiplicando le realizzazioni fatte per il quoziente di difficoltà del rispettivo campionato. I tornei più importanti hanno un coefficiente di due punti. Quelli meno competitivi, come appunto quello austriaco, di 1,5. E via scendendo.
La classifica finale la si avrà soltanto a campionati conclusi (con tutte le incertezze del caso). Fa però un certo effetto dare una scorsa alla graduatoria a due terzi del percorso, dominata per il momento dal laziale Ciro Immobile e da Robert Lewandowski, e alla posizione dodici trovare Weissman. Subito dietro l’interista Romelu Lukaku e Pierre-Emerick Aubameyang e davanti ad altri due pezzi da novanta come Sergio Aguero e l’ex romanista Mohammed Salah.

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QUESTA SERA, IL NUOVO APPUNTAMENTO CON "DIRITTI E LIBERTÀ"

Kasherut, quali tutele e prospettive

Si parlerà di kasherut, della situazione e delle normative in Italia legate ai prodotti kasher nel nuovo appuntamento del ciclo di incontri “Diritti e libertà” in onda stasera e promosso dall'Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei in collaborazione con l'UCEI. Un tema molto sentito all'interno del mondo ebraico, che sarà approfondito dal Consigliere UCEI Davide Jona Falco, in rappresentanza dell'Age, insieme all'assessore UCEI alla Kasherut Jacqueline Fellus e all'avvocato Raffaele Nemni. 
L’appuntamento con la sesta puntata della serie, che sarà moderata dal direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale, è alle 22.30 sui canali social Pagine Ebraiche e UCEI e, in versione audio, nella sezione Pagine Ebraiche da ascoltare del portale www.moked.it.

L'ITINERARIO PROPOSTO DALL'ASSOCIAZIONE DONNE EBREE D'ITALIA

Sinagoghe, il viaggio virtuale per festeggiare Shavuot

Da Torino a Napoli: un viaggio virtuale nelle sinagoghe, che abbraccia tutta la penisola. È l’itinerario proposto dall’Associazione Donne Ebree d’Italia per festeggiare l’imminente solennità di Shavuot.
Il video, montato da Noemi Coen e realizzato con il contributo della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, ha come sottofondo alcuni brani liturgici della tradizione. Un accompagnamento che guida all’esplorazione di Aron, matronei, decorazioni interne ed esterne.

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L'INIZIATIVA DELLA COMUNITÀ EBRAICA PIEMONTESE

Casale, la sinagoga riapre nel segno delle rose

Martedì prossimo la sinagoga e il complesso dei musei ebraici di Casale Monferrato riaprono dopo la lunga chiusura a seguito dell’epidemia. Un importante segnale nel percorso verso la normalità che sarà degnamente celebrato. Un’occasione per ricordare l’uso di addobbare di rose la sinagoga di Casale per Shavuot e per celebrare due eventi di aggregazione tipicamente monferrini che avrebbero dovuto svolgersi in questo periodo dell’anno.

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Rassegna stampa

La lettera del premier Conte:
“Crisi diventi opportunità”

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Ticketless – Un rapporto complicato
C’è sempre il timore di essere monotoni. Prima di scrivere queste righe sempre ripenso alla battuta di Isacco Artom. Siamo stati i primi monoteisti, sovente siamo i più monotoni. Questa settimana, finalmente, mi è capitato di leggere su una rivista italiana un saggio che non parla delle solite cose. Lo ha scritto una ricercatrice della Normale di Pisa, Stefania Ragaù (“Contemporanea”, gennaio-marzo 2020). Il titolo non inganni, Isacco Artom si tranquillizzi: “Secolarizzazione e antisemitismo nel genere utopico ebraico”. Non è la solita canzonetta. Il saggio prende in esame due romanzi scritti in tedesco da due autori poco noti, Edmund Eisler e Max Ostenberg.
Alberto Cavaglion
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Il piede in due scarpe
Assembramenti o meno, durante questa fase due i contagi non sembrano essere ripartiti. Anzi, appaiono in costante diminuzione anche qui in Lombardia, la Wuhan italiana. Saranno gli scienziati a spiegarci come e perché le cose sembrino avviarsi su una strada favorevole. Una fase 2, dunque, che sembra già un po’ una fase 3 e qui i problemi che l’Italia dovrà affrontare non saranno pochi.
Davide Assael
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