Casale, la sinagoga riapre
nel segno delle rose

Martedì prossimo la sinagoga e il complesso dei musei ebraici di Casale Monferrato riaprono dopo la lunga chiusura a seguito dell’epidemia. Un importante segnale nel percorso verso la normalità che sarà degnamente celebrato. Un’occasione per ricordare l’uso di addobbare di rose la sinagoga di Casale per Shavuot e per celebrare due eventi di aggregazione tipicamente monferrini che avrebbero dovuto svolgersi in questo periodo dell’anno. Nella giornata del 2 giugno Festa della Repubblica Italiana assisteremo infatti a un incontro con l’arte organizzato in collaborazione con Coniolo Fiori, un modo ideale per ricordare questa manifestazione che senza il lockdown sarebbe arrivata alla ventesima edizione. Coniolo Fiori è inoltre parte di Riso e Rose, la kermesse che coinvolge a maggio i comuni del territorio e per la quale nel 2006 per la prima volta la sinagoga di Casale venne addobbata con mazzi di rose.
La giornata comincerà alle 10 quando le porte di vicolo Salomone Olper si riapriranno al pubblico in ottemperanza alle disposizioni del Protocollo sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. I locali sono stati sanificati e sono stati riorganizzati i flussi dei visitatori per garantire l’accesso in sicurezza e serenità. Le guide accompagneranno gli ospiti per controllare il rispetto delle misure idonee a tutelare la salute di tutti.
Alle 11 nel Cortile delle Api avverrà la presentazione dell’opera d’arte “Shaar Leatid” di Angelo Castucci. Il progetto artistico di Daria Carmi si ispira a un’idea di Agostino Giusto organizzatore di Coniolo Fiori per invitare l’artista a concepire un’opera di design che unisca idealmente e anche la attraverso la rete (quando ancora non si sapeva della riapertura) le rose, il riso e la sinagoga. È nato così “Shaar Leatid”, il cui soggetto artistico è una rosa disegnata nello stile tipico dell’erbario che si staglia sul soffitto della Sinagoga e contornata da una pioggia di riso. Le foglie della rosa sono verdi come le decorazioni architettoniche. D’oro sono alcuni dettagli fra cui l’iscrizione “Questa è la porta del cielo” collocata nelle volte del soffitto della sala di preghiera. Il titolo significa “porta per il futuro” ed è ispirato all’iscrizione ebraica del soffitto, ma rimanda anche al particolare momento che stiamo vivendo, alla riapertura e alla voglia di ripartire con un’idea di futuro luminoso.
Angelo Castucci si occupa di progettazione e produzione nei campi dell’architettura, delle arti visive e del design della comunicazione. È tra i fondatori della casa editrice Edizioni Temporale. Ha curato gli allestimenti e la comunicazione di eventi e mostre in istituzioni e gallerie pubbliche e private tra cui il MAXXI di Roma, il MUDAM di Lussemburgo, la Secessione di Vienna, la Triennale di Milano e la Quadriennale di Roma. Come art director ha progettato e prodotto la prima edizione di “Book Pride. Fiera nazionale dell’editoria indipendente” e “Bellissima. Fiera di libri e cultura indipendente”. È cofondatore di “Macao, Nuovo centro per le arti e la cultura di Milano”, e membro del collettivo di ricerca “Isola Art Center”.
Con il susseguirsi dei decreti e la definizione del calendario nazionale per musei e poli culturali, il progetto è evoluto e ci restituisce oggi un’opera d’arte in tre forme. La prima forma è quella di un poster in tiratura limitata che sarà presentato nella giornata di martedì: 50 copie numerate stampate a colori su carta dorata, regalando lucentezza e preziosità.
Il poster sarà messo in vendita in edizione limitata e potrà essere acquistato fino a esaurimento per sostenere il Complesso Museale Ebraico di Casale Monferrato. Martedì l’artista sarà presente per firmare le copie a richiesta degli amici sostenitori. La seconda forma è una GIF che raccoglie e anima cinque rose che si stagliano, in sequenza alternata, sul soffitto della sinagoga, GIF che dal 25 maggio è visibile sulla pagina Facebook della Comunità Ebraica di Casale.
La terza forma è quella compresa nel video collettivo che i Musei Ebraici Italiani hanno realizzato per la festa di Shavuot in cui è stata inserita un’immagine digitale tratta dal progetto.
Dopo il 2 giugno il complesso riaprirà i giorni festivi secondo i consueti orari: 10-12; 15 -18 e i giorni feriali dalle 10 alle 12.30 ma le visite saranno consentite solo su prenotazione per permettere di mantenere il distanziamento sociale, i visitatori dovranno essere dotati di dispositivi di protezione individuale e mantenere almeno un metro di distanza tra di loro.

Alberto Angelino

(27 maggio 2020)