CHANUKKAH 5781
Dall'Italia a Israele, luce contro le tenebre

Una festa di Chanukkah diversa. Segnata dalla pandemia e dal distanziamento sociale, ma anche dal desiderio di ritrovarsi, anche a distanza, per accendere insieme le luci della festa. Il mondo ebraico si prepara in queste ore all’accensione del primo lume di Chanukkah, organizzando diverse iniziative – soprattutto online – per permettere a tutti di condividere il messaggio positivo della ricorrenza, che ricorda la vittoria dei Maccabei sugli Elleni e il miracolo dell’ampolla d’olio del Tempio di Gerusalemme. Tra le iniziative, dal grande valore simbolico la cerimonia organizzata dall’ambasciata d’Israele in Italia all’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno (Cuneo). Qui alle 18 i diciannove medici della delegazione israeliana del Sheba Medical Center, arrivati in Piemonte per dare un aiuto concreto nella lotta al Covid-19, accenderanno assieme al personale sanitario locale la prima luce della festa. All’evento, trasmesso sui canali social dell’ambasciata, interverrà il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, inviando per l’occasione un messaggio di auguri. Parteciperanno inoltre il presidente del Piemonte Alberto Cirio, l’ambasciatore israeliano in Italia Dror Eydar, il direttore generale dello Sheba Yitshak Kreiss, il direttore del Centro Ferrero Massimo Veglio, il capo della delegazione israeliana Elhanan Bar-On e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
“Chanukkah rappresenta nella tradizione ebraica un passaggio dalle tenebre alla luce, e una nuova speranza di libertà. – sottolinea l’ambasciata – Non c’è niente di più appropriato che celebrare questa festa insieme alle squadre mediche che combattono contro il Covid-19, alla vigilia delle prime approvazioni del vaccino e dell’inizio della sua distribuzione in tutto il mondo, nella speranza di un passaggio dalle tenebre e dal grande dolore del 2020 alla speranza e alla grande promessa del 2021”.

Sempre questa sera, alle 17, prenderà il via l’iniziativa online promossa dall’UCEI di accendere ogni giorno le luci di Chanukkah in due comunità ebraiche in contemporanea e, alla fine dello Shabbat, in tutte quante insieme. Da Bologna a Napoli, da Livorno a Padova, l’Italia ebraica per ciascuno degli otto giorni della festa avrà così modo di incontrarsi in rete e condividere la gioia della solennità. L’accensione delle luci sarà accompagnata dalla lettura di un pensiero di rav Giuseppe Laras z.l. dedicato a Chanukkah.
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LO SPECIALE DI PAGINE EBRAICHE IN RICORDO DI GATTEGNA
"L'ebraismo italiano sia sempre un esempio"
Dall’impegno per la laicità delle istituzioni alla sfida di un ebraismo vivo in grado di essere un esempio per la società, dall’argine posto a difesa del pluralismo alla lotta contro ogni forma di chiusura in se stessi. E ancora il richiamo all’azione in campo culturale, educativo, valoriale. La difesa di Israele da velenosi attacchi e delegittimazione. Sono molteplici i temi affrontati da Renzo Gattegna negli editoriali e interventi regolarmente scritti per Pagine Ebraiche nei suoi dieci anni di Presidenza UCEI.

La redazione ne ha selezionati alcuni tra i più significativi, in un’antologia che appare sul numero di dicembre del giornale dell’ebraismo italiano in distribuzione. All’interno molte le pagine speciali dedicate alla figura di Gattegna, scomparso esattamente un mese fa.
Clicca qui per scaricare i contenuti dedicati a Gattegna su Pagine Ebraiche di dicembre.
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IL LIMMUD A TRENTA GIORNI DALLA SCOMPARSA
"La sua calma nasceva dalla forza"
Nel trentesimo giorno dalla scomparsa un limmud online organizzato dall’UCEI ha fatto memoria di Renzo Gattegna nella sua dimensione pubblica di grande leader dell’ebraismo italiano ma anche privata di uomo premuroso, sempre pronto a spendersi per gli altri con generosità. Un punto di riferimento per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo, di lavorarci assieme, di confrontarsi con lui.
“Il mandato di un presidente finisce. Quello di un maestro no, resiste nel tempo. Renzo era un maestro” il pensiero di Noemi Di Segni, succeduta alla Presidenza dell’Unione nel 2016. Calma e tranquillità d’animo come cifra di un impegno di cui resta una traccia indelebile: “Il suo – ha infatti ricordato Di Segni – non è mai stato il silenzio dei timidi. Renzo è un uomo che ha lavorato ponendo davanti a sé il bene della comunità, delle istituzioni, di Israele”.
Nell’imminenza di Chanukkah, festa dalle molteplici sfumature, Di Segni ha voluto abbinare al ricordo di Gattegna quella relativa alla difesa della libertà religiosa. Un'azione costante nei suoi 10 anni di mandato.
La serata si è aperta con un intervento di Simonetta Della Seta, moderatrice del limmud, che ne ha ripercorso le tappe della vita e dell’impegno ebraico. Ad intervenire sono stati poi il rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, e il direttore dell’area Cultura UCEI rav Roberto Della Rocca.
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CHANUKKAH - L'INTERVENTO
Le due anime della festa

Quasi trent’anni fa mi capitò di trascorrere lo Shabbat di Chanukkah a Londra in occasione di un matrimonio. Quel venerdì sera dopo la Tefillah il Bet ha-Kenesset sefardita organizzò una cena comunitaria seguita da un dibattito sulla commercializzazione della festa. I promotori volevano conoscere il parere dei partecipanti sul fatto che Chanukkah, in analogia con quanto avviene da tempo per le feste non ebraiche di questo periodo annuale, è ormai diventata anch’essa un’occasione di acquisti e consumi che rischiano di snaturarne la vera essenza. Fu chiesto anche a me cosa ne pensavo. Risposi che adottare gli usi dei non ebrei è proibito solo nella misura in cui contravvengono alla nostra fede rigorosa in un Unico D., ovvero sono privi di fondamento razionale. Nel caso in questione argomentai che viceversa, se fare regali particolarmente ai bambini può contribuire ad avvicinarli alla nostra Tradizione ben venga, a condizione di non esagerare nelle spese e nel tempo dedicato a esse.
Rav Alberto Moshe Somekh
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OTTO GIORNI, OTTO LUMI / 1
La vittoria è nella forza della visione
Uno degli appellativi dei saggi di Israele è quello di “occhi della congrega” perché con la forza della Torà la persona può vedere con gli occhi dell’intelletto, come insegnato dal salmista (19:9): “Il precetto dell’Eterno è chiaro, illumina gli occhi”. I dominatori greci hanno tentato di accecare gli occhi dell’intelletto del popolo ebraico e la contaminazione dell’olio ne è l’allegoria massima in quanto l’olio è il simbolo della saggezza.
La vittoria sta nell’illuminazione, nella forza della visione dell’intelletto che permette di comprendere in profondità ogni concetto.
Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
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STASERA LA PRESENTAZIONE INSIEME ALL'AMBASCIATORE TEDESCO
Lotta al pregiudizio, le sfide del progetto UCEI
 Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. In questa simbolica data l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha organizzato un incontro per presentare i risultati del progetto “Prevenire il pregiudizio, educare alla convivenza”, realizzato con il contributo del Fondo italo-tedesco per il Futuro. Nell’occasione sarà anche illustrato il volume che raccoglie lo studio compiuto con la collaborazione di vari esperti.
L’incontro, trasmesso in streaming a questo indirizzo a partire dalle 19, vedrà in apertura gli interventi della Presidente UCEI Noemi Di Segni, dell’ambasciatore tedesco Viktor Elbling, del presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink. Prenderanno poi la parola i due curatori del volume, il Consigliere UCEI Saul Meghnagi e Odelia Liberanome, insieme a Cristina Zucchermaglio dell’Università La Sapienza di Roma.
La serata sarà coordinata dal direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale.
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IN VALLE D'AOSTA
A processo per discriminazione razziale,
la Regione si costituisce parte civile
La Regione Valle d'Aosta ha deciso di costituirsi parte civile nel processo a carico di Fabrizio Fournier, ispettore del Casinò di Saint-Vincent, accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. L'uomo aveva fatto installare su due cancelli di accesso alla propria abitazione un'aquila nazista e dei triangoli che richiamavano quelli presenti sulle divise dei prigionieri nei campi di concentramento. Inoltre, secondo quanto emerso dall'inchiesta della procura, aveva pubblicato sui social network diversi post e messaggi a contenuto negazionista e filofascista.
Le indagini della Digos della questura di Aosta, coordinate dal pm Francesco Pizzato, risalgono al 2018. Anche la Comunità ebraica di Torino ha sporto querela contro l'imputato.
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IL MONDO DEL CALCIO IN LUTTO
Paolo Rossi (1956-2020)
L'Italia intera piange Paolo Rossi, l'eroe e il simbolo dell'Italia che in Spagna avrebbe vinto il suo terzo campionato del mondo di calcio. Un successo costruito a partire dall'epica sfida con il Brasile, vinta per 3 a 2 grazie ad altrettante reti di Rossi.
Una partita da leggenda, in cui si intrecciano i destini di molti protagonisti. Anche quello dell'arbitro del match, l'israeliano Abraham Klein, chiamato quel giorno a una delle prove più impegnative della sua carriera. "Gli ultimi cinque minuti durarono cinque ore. Il Brasile nella metà campo italiana. Sembrava lo sbarco in Normandia. Sulla parata di Zoff ero nella posizione perfetta. Poteva essere l'errore più grande del mondo. Fu - avrebbe poi raccontato - il mio capolavoro".
Un capolavoro nel segno di "Pablito": campione di calcio, garbo e umanità.
(Nell'immagine Paolo Rossi con l'arbitro israeliano Klein)
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DI FRONTE NAPOLI E REAL SOCIEDAD
Stadio Maradona, il primo fischietto è israeliano
In carriera ha diretto incontri anche più prestigiosi. Ma per il 39enne arbitro israeliano Orel Grinfeld quella di stasera, con Napoli e Real Sociedad in campo nell’ultimo turno del girone di Europa League, resterà una data storica. A lui infatti il compito di fischiare e dirimere ogni possibile controversia nella prima partita in assoluto a disputarsi nello “Stadio Diego Armando Maradona”, la nuova denominazione assunta dall’impianto partenopeo dopo la scomparsa del campione argentino. Interamente israeliana la terna arbitrale, con Grinfeld che sarà affiancato dagli assistenti Roy Hassan e Idan Yarkoni.
Per tutti e tre, nelle scorse ore, una gradita visita: ad accoglierli in città il presidente nazionale della Federazione Italia Israele Giuseppe Crimaldi e il Consigliere della Comunità ebraica napoletana Daniele Coppin.
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Setirot - La Memoria e l'identità
 Vorrei tornare – seppur sinteticamente per via dei limitati spazi di questa rubrica – sulla Carta della Memoria presentata da Gariwo e dal suo presidente Gabriele Nissim. Un’iniziativa che ha suscitato, tanto per cambiare, non poche polemiche all’interno del nostro mondo ebraico. L’accusa rivolta a Nissim è di avere negato l’unicità della Shoah. Ho aderito alla Carta poiché nei suoi concetti e in quei principi non ho colto sovrapposizioni né paragoni con altri genocidi quanto il tentativo/augurio che da qui si possa sollecitare un percorso educativo rivolto al mondo, e in particolare ai giovani.
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Multiculturalismo e laicità
 Di fronte alla feroce offensiva islamista che ha colpito la Francia – dall’assassinio di Samuel Paty a quello di tre persone inermi all’interno di una chiesa a Nizza, assassinii accompagnati dal rituale dello sgozzamento e della decapitazione – e continuata con l’attacco di Vienna che ha provocato quattro morti, occorre non soltanto un’energica reazione morale e adeguati provvedimenti di polizia e giudiziari.
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Machshevet Israel - Sansone il nazir
 Giorni fa il corso di Storia della filosofia, tenuto da Francesco Valerio Tommasi alla Sapienza, ha ospitato Shmuel Wygoda dell’università ebraica di Gerusalemme per una serie di lezioni sulle letture talmudiche di Emmanuel Levinas. Oltre un centinaio di studenti e uditori lo hanno ascoltato e interrogato sulle pagine 66a-b del trattato Nazir del Talmud Bavli e i relativi commenti levinasiani, nati in un lontano colloquio degli intellettuali ebrei di lingua francese dedicato al tema dei giovani e della giovinezza.
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 Talvolta i giusti vengono messi a dura prova in questo mondo. In ebraico le lettere della parola VaYèshev – che apre la parashà di questa settimana – sono le seconde dei nomi Yosef, Dinà, ‘Esav e Lavan, corrispondenti a quattro persone che hanno provocato diversi grattacapi a Giacobbe. “Pasim” (strisce, ovvero quelle che contraddistinguevano la veste di Giuseppe) sono le iniziali di Potifar, Socharim, Ishma’elim, Midiyanim, le comparse che hanno reso impegnativa la vita di Giuseppe.
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Chanukkah e i nuovi progetti
 Da qualche anno la sezione romana dell'Adei Wizo produce libri interattivi sulle festività dedicati ai più piccoli. Per Chanukkah è stato realizzato il gioco "Memory di Chanukkah", composto di 24 carte con immagini legate alla festa, per coinvolgere i bambini in modo divertente. Le offerte pervenute sono andate a sostegno di un nuovo progetto: la realizzazione del Campeggio di Chanukkah per i figli delle donne maltrattate ospiti dei centri che la Wizo ha realizzato in Israele.
Giovanna Micaglio Ben Amozegh
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