Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui    22 Dicembre 2020 - 7 Tevet 5781
IL PAESE SULL'ORLO DI NUOVE ELEZIONI SEGNA UN NUOVO SUCCESSO DIPLOMATICO  

Dallo storico volo a Rabat alla crisi di governo, 
il turbolento presente d'Israele

Lo storico volo che per la prima volta ha unito direttamente Tel Aviv a Rabat ha rasserenato un po' i cieli israeliani, rannuvolati dall'ennesima crisi politica all'orizzonte e dal rischio di un terzo lockdown. Mentre tutto era pronto per la missione israelo-americana verso il Marocco - paese che ha annunciato di recente la normalizzazione dei rapporti con Israele -, la Knesset bocciava la legge per posticipare il termine dell'approvazione del Bilancio (previsto per il 23 dicembre), aprendo sostanzialmente al suo scioglimento e a nuove elezioni. Una bocciatura che rappresenta un problema serio per il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che, spiegano i media locali, sperava sì di tornare alle urne nel 2021, ma non così presto. Il leader del Likud avrebbe preferito aspettare di vedere i risultati della vaccinazione di massa contro il Covid-19, avviata in questi giorni. Invece milioni di israeliani torneranno alle urne - ancora non è certo, ma per evitarlo servirà un miracolo politico - probabilmente con il carico di rabbia e disillusione di un terzo lockdown sulle spalle. 

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LE AUTORITÀ ISRAELIANE SEGUONO LA PISTA DELL'ATTACCO TERRORISTICO 

Esther Horgan, vittima dell'odio

“Le forze di sicurezza cattureranno l'assassino di Esther Horgan il più rapidamente possibile e noi regoleremo i conti con lui”. È la promessa di giustizia del Primo ministro Benjamin Netanyahu in merito all'uccisione nelle scorse ore della cinquantaduenne Ester Hogan, vittima di quello che le autorità ritengono essere stato un attacco terroristico. Il suo corpo senza vita è stato trovato poco distante dall'insediamento settentrionale di Tal Menashe, dove Hogan viveva assieme alla famiglia e da dove era partita per fare una corsa. La polizia e lo Shin Bet hanno parlato di segni di un violento attacco e per questo considerano la pista terroristica la più plausibile. Le forze di sicurezza stanno setacciando la zona per trovare i responsabili della terribile aggressione. “Abbiamo cenato tutti insieme durante lo Shabbat. Non avrei mai potuto, neanche per un minuto, pensare che quella sarebbe stata la nostra ultima volta insieme. Lei era una persona amorevole, piena di felicità e di sorrisi”, le parole del rabbino Reuven Uziel che ha officiato il funerale a cui erano presenti i sei figli della donna e il marito. “Il male, l'estremismo e l'immoralità del nostro nemico non sono una novità. È parte integrante della nostra storia ebraica”, ha dichiarato il ministro Tzachi Hanegbi, partecipando al funerale.

Ascoltare Nedo Fiano
Nedo Fiano. Era stato chiamato a tenere una prolusione a un Congresso UCEI a Roma. Nel silenzio assoluto della sala, Nedo Fiano ci fece rivivere il terrore della sua esperienza. La sua voce reiterava paurosamente gli ordini delle guardie naziste, il suo sguardo intenso fisso in un punto lontano, al di là della nostra presenza. Nedo Fiano sembrava ancora rinchiuso là dentro con i milioni che non ne erano mai ritornati. Ci fece rivivere l’inimmaginabile. Ci chiese di non dimenticare e di trasmettere. Lo stesso incontro con lui rimane indimenticabile. Che la terra possa non ricoprire mai il suo sangue, e non abbia mai requie il suo grido.
 
Dario Calimani
Il destino delle collezioni
Leggendo il domenicale del Sole 24 Ore mi ha colpito l’articolo che riguarda la vendita da Sotheby’s New York della collezione di Judaica della famiglia Sassoon.
Mi sono chiesto come mai una famiglia così importante disperdeva una collezione bicentenaria, anziché donarla ad un’istituzione museale. Poi ho realizzato che non si fanno i conti in tasca agli altri.
Ho voluto approfondire visitando il sito relativo all’asta e qui la sorpresa è stata maggiore. Come sempre la vendita non riguardava solo la famiglia di Bagdad che ha fatto fortuna in India.
Incredibilmente i Rimmonim più belli provengono dalla collezione di The United Synagogue, un'istituzione fondata nel 1870 con un atto del Parlamento della Gran Bretagna e affidata alla presidenza di Anthony de Rothschild, che metteva insieme il patrimonio delle più importanti sinagoghe londinesi dell’epoca.
 
Vittorio Ravà
Definizione Ihra, ottime notizie
Il Consiglio UE ha emanato il 2 Dicembre 2020 una dichiarazione sulla lotta all’antisemitismo mediante l’adozione di specifiche politiche, dove si asserisce che il ricorso coerente alla definizione operativa legalmente non vincolante di antisemitismo dell’Alleanza Internazionale per il Ricordo dell’Olocausto (IHRA) per identificare degli indicatori di pregiudizio può aiutare le agenzie governative e le organizzazioni non governative a rispondere in modo più sensibile e ad identificare e rivolgersi in modo più affidabile all’antisemitismo.
Emanuele Calò
Dopo il Diluvio
Siamo tutti in attesa che si esaurisca il Diluvio universale/Covid-19. Per emergere dalla quotidiana angoscia da lockdown proiettata sulle riduzioni drastiche di cene, incontri e brindisi di fine anno alle quali per fortuna dall’esterno guardiamo con una buona dose di disincanto (ma cosa c’è da festeggiare, con questo clima?), l’unica vera spinta a procedere è l’uscita dall’incubo o se si vuole dal tunnel, in fondo al quale poter ritrovare la luce del nostro mondo precedente.
David Sorani
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