Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui     30 Dicembre 2020 - 15 Tevet 5781
IN LIZZA ANCHE IL SINDACO DI TEL AVIV

Israele si prepara al voto tra vecchi e nuovi protagonisti

Partiti che nascono, partiti che scompaiono. Comincia a delinearsi la griglia di partenza per le prossime elezioni in Israele. Oltre al Likud del Primo ministro Benjamin Netanyahu, stabilmente in pole position e sempre la compagine da battere, alle urne il 23 dicembre si presenteranno diverse nuove formazioni: da Tikvah Hadasha (Nuova speranza) dell’ex Likud Gideon Saar al recentissimo partito HaIsraelim (Gli israeliani) del sindaco di Tel Aviv Ron Huldai. Il primo cittadino ha annunciato nelle scorse ore la sua partecipazione alle elezioni nazionali, andando ad ingrossare le fila dello schieramento che i media israeliani chiamano “rak lo Bibi” (solamente non Bibi, soprannome di Netanyahu). Cresciuto nei laburisti, Huldai ha scelto di candidarsi in autonomia visto il destino di totale ininfluenza – se non scomparsa – che si prefigura davanti allo storico partito della sinistra d’Israele. Il Labour di David Ben Gurion, che ha costruito le fondamenta del paese, è infatti prossimo all’estinzione, almeno secondo i sondaggi.

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IL DIRETTORE DELL'UNAR A PAGINE EBRAICHE 

"Lotta all'odio e all'antisemitismo,
il 2021 un anno di grandi impegni"

La risposta al Covid è il vaccino. Ma c’è un altro virus almeno che sembra aver caratterizzato l’anno che va concludendosi, purtroppo ancora senza una cura efficace. Triantafillos Loukarelis, il direttore dell’Unar, lancia l’allarme: “Suprematisti, complottisti, professionisti dell’odio e della menzogna. L’impatto di queste pulsioni distruttive è sempre più tangibile. Una minaccia che mette a rischio il nostro futuro”.
Nei mesi del distanziamento fisico tra persone il problema sembra essersi accentuato in particolare sul web e nel mondo dei social network. Gli effetti però non tarderanno a farsi sentire anche nella vita “reale”, sostiene Loukarelis. “La storia – ricorda infatti – ci insegna che dopo una crisi, dopo un’emergenza, si riparte sempre con un certo eccesso. Nel bene come nel male. Un rimbalzo dell’odio purtroppo me lo aspetto, alimentato anche dalla volontà di cavalcare la tigre del malcontento sociale. Ci aspettano sfide non semplici”.
FU A LUNGO SEGRETARIO DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI ROMA

Tullio Perlmutter (1943-2020)

Lutto nell'ebraismo italiano per la scomparsa di Tullio Perlmutter, nato a Roma nel 1943, apprezzato segretario della Comunità ebraica capitolina nella complessa fase storica a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta. Nel 1983 era stato designato presidente di una delle unità sanitarie più importanti di Roma, per poi diventare segretario particolare del ministro per i rapporti con il Parlamento Oscar Mammì. Insieme a Dario Coen aveva curato “Dalla Parte di Israele”, una raccolta di articoli pubblicati dalla Voce Repubblicana dal 1948 al 1985. All'interno una testimonianza di Giovanni Spadolini, allora ministro della Difesa. 
PAGINE DI STORIA CON ANNA FOA 

Donne ai margini, donne protagoniste

“Tre donne rese diverse dalla religione, dal contesto culturale e sociale, dalle scelte di vita. Hanno in comune il fatto di essersi raccontate attraverso la penna, la scrittura, il disegno. Sono state cioè tutte e tre donne che hanno vissuto e operato in un mondo di uomini: ‘ai margini”.
Sono le protagoniste di Donne ai margini, il saggio della storica americana Natalie Zemon Davis, al centro della nuova puntata di pagine di storia con Anna Foa. “Un libro fascinosissimo – spiega Foa – che suscita in noi la curiosità dei confini e che ci rende familiare il passato”. Delle tre figure femminili del libro – tutte vissute tra Seicento e Settecento - la storica italiana si concentra in particolare su Glückel von Hameln, commerciante di Amburgo, prima donna ebrea a scrivere un’autobiografia. Ma anche sul ruolo, nella storiografia contemporanea, di Natalie Zemon Davis, che “a sua volta ha una storia affascinante”. 
Ticketless - Matilde Camméo e la scaletta di Arturo Loria
La famiglia Loria è importante nell’ebraismo ottocentesco. Aristide Loria fu uno dei primi consiglieri comunali eletto in Emilia: aveva una impresa di fabbricazione di cappelli di truciolo. Arturo Loria, suo figlio, è uno scrittore dimenticato, apparteneva al gruppo dei solariani. Nato a Carpi nel 1902, muore a Firenze nel 1957. Il cieco e la bellona, Fannias Ventosca, La scuola di ballo i suoi libri da riscoprire, non facili da trovare in libreria purtroppo. Un intellettuale europeo, un diarista eccellente, per non dire dell’autore di favole per bambini. Qui oggi lo ricordo per dedicarmi a un genere di scrittura minore, se non minimo, che amo tantissimo anche se lo abbiamo perso di vista.
Alberto Cavaglion
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Un futuro a rischio 
Come accade spesso, a metà del mese di dicembre è successo un fatto quasi passato inosservato. Le preoccupazioni legate al Covid, l’avvicinarsi alle festività natalizie e il fatto che riguarda soprattutto il mondo ebraico e anche musulmano hanno rilegato la notizia in secondo piano. Tuttavia le conseguenze sul lungo periodo di una decisione della Corte Europea potrebbero essere catastrofiche per la permanenza della presenza ebraica in Europa.
 
Rav Eliahu Alexander Meloni, rabbino capo di Trieste
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La caduta
Mi sono imbattuto recentemente in un libro molto interessante di Tommaso Tuppini, La caduta. Fascismo e macchina da guerra, edito da Orthotes. Il testo non indaga il fenomeno del fascismo in generale, ma si concentra sul nazionalsocialismo, che l’autore definisce fascismo tedesco. Non è uno studio storico o storiografico, piani direi ampiamente indagati, ma filosofico.
Davide Assael
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Periscopio - Elezioni
Non so se, nei libri di storia di un futuro più o meno prossimo, il 2021 sarà ricordato come l’anno del Covid o piuttosto come quello del primo, evidente segnale di svalorizzazione di quello che, da un paio di secoli, è considerato il cuore della democrazia, ossia il voto popolare.
Francesco Lucrezi
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Se la leggenda diventa realtà
Durante il periodo natalizio si assisteva a un generale ammorbidimento di regime e costrizioni nella maggior parte dei Campi di concentramento civili e militari aperti durante la Seconda Guerra Mondiale; la sostanziale coincidenza, nel medesimo periodo, della festa ebraica di Channukkah rendeva possibile piccoli miracoli.
Francesco Lotoro
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