Natalie Zemon Davis,
le donne protagoniste

“Tre donne rese diverse dalla religione, dal contesto culturale e sociale, dalle scelte di vita. Hanno in comune il fatto di essersi raccontate attraverso la penna, la scrittura, il disegno. Sono state cioè tutte e tre donne che hanno vissuto e operato in un mondo di uomini: ‘ai margini”. Sono le protagoniste di Donne ai margini, il saggio della storica americana Natalie Zemon Davis, al centro della nuova puntata di pagine di storia con Anna Foa. “Un libro fascinosissimo, – spiega Foa – che suscita in noi la curiosità dei confini e che ci rende familiare il passato”. Delle tre figure femminili del libro – tutte vissute tra Seicento e Settecento -, la storica italiana si concentra in particolare sulla figura di Glückel von Hameln, commerciante di Amburgo, prima donna ebrea a scrivere un’autobiografia. Ma anche sul ruolo, nella storiografia contemporanea, di Natalie Zemon Davis, che “a sua volta ha una storia affascinante”. Dalla lotta al maccartismo al diventare presidente dell’American Historical Association, sia dal punto di vista politico che professionale, spiega Foa, la Zemon Davis ha saputo lasciare un segno importante nella storia.