Benedetto
Carucci Viterbi,
rabbino
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I
due gemelli, Esav e Jaaqov, sono decisamente diversi. Eppure, a turno,
si mascherano uno dall'altro. Forse per farci consapevoli di
quanto sia poco convincente l'idea di una alterità assoluta ed
irriducibile tra noi e gli altri.
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David Bidussa,
storico sociale
delle idee
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Abbiamo
passato gli ultimi giorni a stare dietro alle affermazioni, poi alle
correzioni, quindi alle smentite di Piergiorgio Odifreddi e alle parole
di Gianni Vattimo.
Forse sarebbe stato meglio occuparsi di altro. Per esempio di questo
(riprendo la notizia da “Haaretz” del 31 ottobre 2013): il fotografo
polacco Lukasz Szczygielskin è stato assolto la scorsa settimana dal
Procuratore del tribunale di Kielce dall’accusa di oltraggio per aver
realizzato e diffuso un servizio fotografico che ritraeva una modella
seminuda dal ventre in su appoggiata alle lapidi del cimitero ebraico
di Checiny (150 tombe in tutto) in Polonia, mentre succhia con gusto
una croce che pende da una collana che ha al collo. Sarebbe stato
interessante discutere di questo caso, chiedendosi, per esempio: cosa
significhi rispetto; cosa sia scandalo; quale sia il rapporto tra arte,
etica, provocazione; quale sia la potenza comunicativa della
fotografia. Oppure se quel servizio fotografico sia stato un atto di
memoria, un modo, come ha sostenuto Lukasz Szczygielskin, di attrarre
l’attenzione su un luogo abbandonato ingiustamente dimenticato. Non lo
abbiamo fatto. E abbiamo perso un’opportunità. Sicuramente avremo
appreso di più che non stando dietro alle affermazioni di un matematico
permaloso e di un filosofo vanesio (o forse erano un matematico vanesio
e un filosofo permaloso?).
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Cultura e istruzione per difendere la Memoria
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“L'Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane ha più volte ribadito che la Memoria
si tutela al meglio, ma soprattutto si difende nel modo migliore
privilegiando le armi della cultura e dell'istruzione, impegni perenni
e prioritari che nessuno potrà mai porre in secondo piano anche perché
le leggi stesse devono sempre trovare una solida base nella coscienza
collettiva”. Lo scrive il presidente dell'Unione delle Comunità
Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in un editoriale che apparso sul
quotidiano La Stampa. Per questo Gattegna annuncia l'intenzione di
coinvolgere le strutture dell'UCEI “nel rivolgere un pressante appello
e invitare a un confronto e a una collaborazione diverse categorie che
in un modo o nell'altro si trovano in prima linea nella diffusione di
cultura e di informazione nella nostra società”. Educatori, docenti,
intellettuali, giornalisti. Ma anche coloro, come i bibliotecari e gli
addetti alla vendita di libri e di giornali, “che a contatto con la
popolazione svolgono attività di diffusione e che inconsapevolmente si
trovano spesso a essere strumento di chi pubblica appelli all'odio e
all'ignoranza”. L'intervento del presidente UCEI arriva a seguito
dell'articolo in cui il quotidiano torinese annunciava, in esclusiva,
il ritiro del disegno di legge sul negazionismo e la sua trasformazione
in aggravante di reati già esistenti.
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Voci a confronto
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Nessun
contatto con il Fronte nazionale di Marine Le Pen. È secca la smentita
dell’ideologo dei Cinquestelle Gianroberto Casaleggio su alcune ipotesi
di collaborazione tra i due gruppi annunciate da alcuni giornali di
centrodestra. Il tweet di Casaleggio viene riportato dal Fatto
Quotidiano. Eugenio Scalfari, su Repubblica, intanto attacca: “Se vince
Grillo paese a rotoli”. Nella sua riflessione, richiamata in prima
pagina, si ricordano gli atteggiamenti, a più riprese xenofobi, di
Grillo.
Settantesimo anniversario della deportazione degli ebrei genovesi. Nel
pomeriggio, con una marcia silenziosa, l’inizio delle commemorazioni
(Secolo XIX).
Museo storico della Liberazione di Roma a rischio chiusura. Gli
amministratori della struttura di via Tasso, come riporta l’Unità,
hanno diffuso un appello per la raccolta di finanziamenti.
Repubblica intervista Danny Yatom, ex numero uno del Mossad,
relativamente al recente caos intercettazioni su scala globale. “Nulla
sfugge agli Usa, anche Netanyahu è stato sorvegliato”, rivela Yatom.
Protesta dei militanti del gruppo di estrema destra Forza Nuova davanti
al consolato greco di Milano. “Giorgios e Manos martiri d’Europa”, si
leggeva in uno degli striscioni esposti a seguito dell’uccisione di due
militanti di Alba Dorata ad Atene (Il Giorno-Milano).
Tunisia sospesa per un anno dalla Coppa Davis dopo che la federazione
aveva vietato a un suo atleta di incontrare un collega israeliano
(Corriere dello sport).
Netta presa di posizione di Furio Colombo nel dibattito
sull’opportunità di introdurre una legge che punisca il negazionismo
della Shoah. “Il fatto che un gruppo di colti si chieda se sia stato
reale o meno lo sterminio degli ebrei fa capire la necessità di una
legge argine”, scrive Colombo sul Fatto Quotidiano elogiando in
particolare il contributo di Liliana Picciotto apparso ieri sul
Corriere della sera.
Sull’Unità un lungo articolo è dedicato alla figura di Celeste Di
Porto, la “pantera nera” che fu delatrice di molti correligionari
durante il nazifascismo.
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Provvedimenti antinegazionismo
Un dibattito a molte voci
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Il
dossier raccolto dalla redazione circa il denso dibattito a proposito
dei provvedimenti antinegazionismo che vede protagonisti storici,
intellettuali e giuristi.
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lucca comics
L'autrice israeliana Rutu Modan conquista il primo premio
È
la disegnatrice israeliana Rutu Modan, con il suo ultimo lavoro “La
proprietà” (ed. Rizzoli Lizard), ad aggiudicarsi il prestigioso premio
Gran Guinigi 2013 conferitole dalla direzione del festival Lucca
Comics. A
presentare l'autrice al grande pubblico del fumetto (oltre 200mila le
presenze complessive alla manifestazione) la redazione di Pagine
Ebraiche nel corso di un incontro-intervista cui hanno preso parte
anche i suoi colleghi Giorgio Albertini e Guy Delisle.
E' la seconda volta che il libro promosso da Pagine Ebraiche a Lucca
Comics conquista l'ambito riconoscimento. Nel 2010 la vittoria andò a
Walter Chendi con "La porta di Sion" (ed. BD).
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QUI BUDAPEST
La statua della vergogna
Centinaia
di persone in piazza a Budapest per protestare contro l'inaugurazione
di una statua in memoria dell'ammiraglio Miklos Horthy, reggente
d'Ungheria che fu alleato di Hitler nella persecuzione della comunità
ebraica magiara.
Molti manifestanti indossavano una stella gialla in ricordo delle
discriminazioni subite dagli ebrei ungheresi in quell'oscuro periodo.
“Insieme hanno rovinato il nostro paese”, si legge in un cartellone che
ritrae Horthy e Hitler fianco a fianco.
Ad inaugurare la statua anche il deputato del gruppo di estrema destra
Jobbik Marton Gyongyos. Alcuni mesi fa lo stesso Gyongyos aveva
proposto di raccogliere i nominativi di tutta la comunità ebraica in un
elenco speciale.
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PITIGLIANI KOLNO'A FESTIVAL
The Flat e le domande difficili
Un
appartamento che nasconde una storia famigliare sconosciuta, il
racconto di un equilibrio complicato tra le fratture del passato e del
presente, tra Germania e Israele. Il documentario-inchiesta The Flat,
l’appartamento, del regista israeliano Arnon Goldfinger apre l’ottava
edizione del Pitigliani Kolno’a Festival con il suo carico di domande
ed emozioni, riavvolgendo i fili di una storia di cui, in famiglia,
tutti erano all’oscuro: il rapporto dei nonni con una coppia di amici
tedeschi, interrottosi con la Seconda Guerra Mondiale e rifiorito
qualche anno dopo. “Un documentario apprezzato in tutto il mondo, da
Israele, alla Germania agli Stati Uniti e ora, per la prima volta
proiettato anche in Italia”, spiegano i curatori del Kolno’a Festival -
il critico cinematografico Dan Muggia e la giornalista Ariela Piattelli
- in occasione dell’apertura della rassegna ieri alla Casa del Cinema.
(Nell'immagine Arnon Goldfinger intervista Edda von Mildenstein, figlia dell'ufficiale SS Leopold Von Mildenstein).
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DOSSIER
Lotta al negazionismo
Un dibattito a molte voci
Storici,
intellettuali e giuristi a confronto sull'opportunità di varare
specifiche norme penali che puniscano il negazionismo della Shoah e di
altri genocidi.
Clicca qui per scaricare il dossier raccolto dalla redazione del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it
(Nel dossier gli interventi di Renzo Gattegna, Furio Colombo, Liliana Picciotto, Anna
Foa, Fabio Levi, Riccardo Pacifici, Adriano Prosperi, Pierre Vidal,
Sergio Romano, Donatella Di Cesare, Marcello Flores, Simon Levi Sullam,
Carlo Ginzburg, Enzo Traverso, Giovanni Belardelli, Marco Tarquinio,
Alberto Cavaglion, Fiamma Nirenstein, Jörg Luther, Claudio Vercelli,
Giuliano Zincone, Corrado Augias, Anna Foa, Bernard-Henri Lévy,
Riccardo Di Segni, Angelo d'Orsi, Mario Pirani, Benedetto Ippolito,
Stefano Jesurum, Dino Levi, Amos Luzzatto, Giovanni Cocco, Salvatore
Carrubba, Ubaldo Casotto, Dino Cofrancesco, Stefano Levi Della Torre,
Emanuele Fiano, Giorgio Israel, Stefano Rodotà, David Bidussa)
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La sottile linea rossa
Vale
la pena di ritornare ancora sulla questione del negazionismo, e della
sua punibilità, posto che su queste pagine sono stati molti gli
interventi succedutisi al riguardo. Fare la conta di chi si è espresso
a favore della legge (nel concreto un emendamento ad un articolo del
codice penale) e chi contro, a conti fatti, è poco più di un esercizio
di scuola. Il timore, piuttosto, è che esauritasi la parabola, invero
assai forzata, dell’iter parlamentare presso la commissione giustizia
del Senato, possa subentrare una sorta di silenzio tombale. Fallito il
tentativo, archiviato il problema. Non è così che la questione dovrebbe
invece funzionare.
Claudio Vercelli
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Nugae
- Enueg
Di
solito piacevoli solo per chi le pratica, meno per chi se le deve
sorbire, in realtà anche nelle lamentele può esserci poesia. Il modo
l’avevano inventato tempo fa i trovatori della lirica provenzale, quei
teneri girovaghi medievali che s’innamoravano di donne mai viste e
cantavano romanticherie in lingue antiche. L’enueg era infatti un tipo
di componimento in cui venivano enunciate preoccupazioni
quotidianissime e cosette fastidiose, un simpatico catalogo delle noie.
Francesca Matalon,
studentessa di lettere antiche
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