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10 aprile 2014 - 10 Nissan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
Elia Richetti,
rabbino
Parlando dei sacrifici che il Kohèn Gadòl portava personalmente nel giorno di Kippùr, la Torà utilizza una parola che sembra pleonastica: “Be-zò’th yavò’ Aharòn el ha-qòdesh”, “con questo verrà Aharòn nel luogo santo”, laddove bastava indicare con che cosa. Da qui si ricava che Aharòn portava non solo il manzo e il montone indicati nel versetto, ma qualcosa in più. I Maestri hanno osservato che la parola “zò’th” (questo) ha come valore numerico 408; esistono tre parole di uguale valore numerico (136), che sommate fra loro darebbero appunto 408: “tzom” (digiuno), “qol” (voce) e “mamòn” (denaro). Questo indicherebbe che oltre ai sacrifici il Kohèn Gadòl doveva presentarsi “portando” con sé pentimento (“digiuno”), preghiera (“voce”) e beneficenza (“denaro”).
 
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Sergio
Della Pergola,
Università
Ebraica
Di Gerusalemme
Dn uomo molto avanti negli anni, di grande impatto mediatico. Portabandiera in Italia di una stampa innovatrice, democratica, anticlericale. Per un semplice controllo di qualità cito da Aldo Cazzullo del Corriere: Infatuazione giovanile per il regime. La notte della proclamazione dell’impero, i tripodi di bronzo accesi, la voce del duce. I suoi primi articoli compaiono su Roma fascista, la rivista del Guf. Nascosto dai gesuiti, assunto in Vaticano come operaio verniciatore, la notte del 2 giugno 1944 presidia con una squadra ponte Sant’Angelo. Al referendum del 2 giugno 1946 vota monarchia.
 
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Temi e immagini
del pensiero ebraico
"Temi e immagini del pensiero ebraico”. Questo il titolo del ciclo di incontri ospitato presso la nuova sede della Biblioteca Universitaria di Genova, l’ex Hotel Colombia (luogo storico della città, che ospitò e fece cantare grandi nomi tra cui anche i Beatles). Protagonista del primo incontro Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Educazione e Cultura UCEI.
 
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Fecondazione eterologa
Consulta elimina il divieto
Con la sentenza della Corte Costituzionale, cade in Italia il divieto di fecondazione assistita eterologa. La Consulta ha infatti smantellato, nell'arco di 32 sentenze (ultima quella di ieri),  la legge 40 del 2004, che regolamentava la procreazione medicalmente assistita nel nostro paese, tema ampiamente dibattuto in ambito ebraico. Come spiegano Corriere della Sera e Repubblica, l'ultima decisione ha introdotto la possibilità per le coppie sterili di fare ricorso a un donatore esterno. Due divieti rimangono in piedi “la fecondazione eterologa in caso di partner dello stesso sesso e di single, la donazione degli embrioni a fini di ricerca. Ma anche quest'ultimo punto è sub iudice: l'udienza alla Consulta su ricorso era fissata per l'altro ieri ma è stata rinviata in ragione del giudizio pendente sulla stessa questione davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo” (Corriere). Per il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin, “serve una legge per evitare il caos” (intervista su Repubblica).  Duecento ragazzi sosterranno oggi, nelle aule delle scuole ebraiche di Milano e Roma, il test psicometrico per accedere alle università israeliane. L'assoluta novità è che potranno farlo in italiano. Grazie infatti a un progetto portato avanti dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il temibile esame d'ammissione è stato tradotto per la prima volta quest'anno anche in italiano. A riportare la notizia sul Corriere della Sera, la giornalista di Pagine Ebraiche Rossella Tercatin. “Gli italiani sono stati finora svantaggiati rispetto ai “colleghi” di madrelingua ebraica o araba (le due ufficiali dello Stato) ma anche ai russi, inglesi, francesi e spagnoli – sottolinea la giornalista - Perciò l’Ucei ha deciso lo scorso anno di avviare un progetto per la traduzione del test con il National institute for Testing and Evaluation israeliano”. Per agevolare la preparazione degli studenti alla prova, l'Ucei “ha offerto un ciclo di lezioni organizzate tra Roma, Milano e Gerusalemme, con la possibilità di partecipare dal vivo o collegarsi in video conferenza”.  Ha preso provvedimenti il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu contro la decisione dell'Autorità nazionale palestinese, in contrasto con gli accordi, di chiedere ai vari enti dell'Onu e convenzioni l''adesione come entità statale. Netanyahu ha bloccato tutti i contatti tra i ministri del suo governo e le autorità palestinesi. Come sottolinea il Corriere, “Sono previste due eccezioni: i colloqui in materia militare e di sicurezza e gli interventi della ministra della Giustizia Tzipi Livrai, capo della delegazione negoziale dello Stato ebraico”.  Apre oggi pomeriggio la due giorni di convegno “Shoah e negazionismo nel web: una sfida per gli storici”, promosso dalla Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (Sissco), dall’Università degli studi di Roma Tre e dal Dipartimento di Filosofia comunicazione e spettacolo dell’ateneo romano. Tra i protagonisti anche lo storico Claudio Vercelli che traccia, sulle pagine del Manifesto, un quadro della preoccupante situazione che vede il diffondersi di tesi antisemite e negazioniste attraverso il web. “ll negazionismo, oggi si presenta come un'affabulazione isterica sul cosiddetto contropotere che deriverebbe dal mettere alla berlina il sapere condiviso”, scrive Vercelli che sottolinea come questa velenosa finzione di richiamo alla libertà d'opinione trovi ampio spazio nel mondo on-line.  “Gli ebrei d'Europa stanno morendo. Di assimilazione e laicità”. Nel titolo tutto il riassunto dell'articolo di Giulio Meotti sul Foglio che racconta la preoccupazione espressa da diverse personalità del rabbinato europeo durante la riunione organizzata dal Rabbinical Center of Europe a Budapest.
 
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  davar
BIOETICA - L'INTERVENTO DEL RAV DI SEGNI
Fecondazione eterologa,

perplessità sul fronte ebraico
“L'Halakhah, la Legge ebraica, nella grande maggioranza dei casi guarda con favore alle procedure che riguardano la fecondazione assistita nella coppia quando questa è impossibilitata ad avere figli. Per quanto concerne la fecondazione eterologa c'è invece, in ambito rabbinico, una letteratura unanime nel considerarla un'iniziativa da evitare. È una procedura sconsigliata anche per motivi etici e psicologici e, nel caso in cui questa avvenga, è imprescindibile porsi alcune domande. Ci si deve ad esempio interrogare sull'identità del donatore, sulle possibilità che vengano trasgrediti alcuni divieti, tra cui quello gravissimo dell'incesto (sui figli del donatore), e sui problemi che possono sorgere nei rapporti padre-figlio e madre-figlio. È un tema sul quale i rabbini tendono a confrontarsi soprattutto a posteriori”. Così il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni nel commentare, per i lettori di Pagine Ebraiche 24 e del portale dell'ebraismo italiano www.moked.it, la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità della norma della legge 40 (introdotta nel 2004 dal governo Berlusconi, ndr) che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta.
Non di rado, rileva il rav, possono sorgere conflittualità tra le leggi dello Stato e l'Halakhah stessa. “Ad esempio – spiega Di Segni – quando una legge dello Stato impedisce di fare una cosa consentita dall'Halakhah”. Uno dei casi più evidenti lo si ha proprio nella legge 40 dove, in una specifica norma, viene proibita la diagnosi pre-impianto altrimenti consentita in ambito ebraico. A tal proposito il rav parla di norma “che limita in qualche modo la nostra libertà”.
L'auspicio è quindi quello che si arrivi, in futuro, a un'impostazione che garantisca un minimo livello di indipendenza rispettoso delle sensibilità religiose di ciascun individuo e in base al quale, tenendo presenti le normative fissate dallo Stato, “ci si possa adoperare per applicare le nostre regole in materia”.


Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
UNIVERSITà - ESAME D'AMMISSIONE
Il giorno dello psicometrico
Duecento studenti tra Roma, Milano e Israele affrontano oggi lo psicometrico, il test per poter accedere alle università israeliane. Hanno scelto di farlo in italiano, perché per la prima volta da quest'anno è possibile sceglierlo tra le lingue d'esame. Un’opportunità frutto degli sforzi dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e in particolare della Commissione UCEI ai rapporti con Israele e l’Aliyah, coordinata da Alessandro Luzon. “Oggi è il punto d'arrivo di un cammino durato anni. Siamo felici e orgogliosi di quello che siamo riusciti ad ottenere per i nostri ragazzi” afferma Luzon, consigliere dell'Unione.
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qui torino - internet e demenza digitale
J-net, l'Ordine dei giornalisti
valorizza il progetto

“The Jewish State of the Net - Le minoranze, le opportunità della rete e le minacce della demenza digitale”: il seminario organizzato dalla redazione del Portale dell’ebraismo italiano moked.it e del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche ha ricevuto il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte ed è stato preso in esame nel quadro dell’impegno delle istituzioni dei giornalisti italiani per la formazione e la riqualificazione. La sessione di lavoro e di formazione, che giunge quest’anno alla seconda edizione, si terrà a Torino nel mese di maggio e sarà dedicata ai temi della demenza digitale e alle deviazioni, manipolazioni e minacce alla democrazia rappresentate da un uso distorto della rete e dei social network.base di partenza per il riconoscimento del valore formativo delle prossime iniziative.

Ada Treves @atrevesmoked
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QUI PADOVA
L'antifascismo di Eugenio Curiel
Fisico e intellettuale di spessore, antifascista coraggioso che scelse la lotta partigiana. Una vita vissuta nel segno degli ideali, una vita spezzata a neanche 33 anni dalle raffiche di mitra delle Brigate Nere a Milano. L’affascinante e poliedrica figura dell’ebreo triestino Eugenio Curiel è oggi presa in consegna dallo storico Marco Fresu, autore del volume “Eugenio Curiel. Il lungo viaggio contro il fascismo” (Edizioni Odradek) che sarà presentato nel pomeriggio a Padova in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Comunità ebraica. L’appuntamento è alle 18 a Palazzo Moroni (Sala Paladin). Ad intervenire Gadi Luzzatto Voghera, Andrea Colasio e Gabriella Platania.
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QUI ROMA 
Sopravvivere al Ghetto
È il 1555 quando, su iniziativa di papa Paolo IV, si aprono le porte del Ghetto. Un evento che segnerà drammaticamente la storia degli ebrei romani per oltre tre secoli e che è al centro di un lavoro di ricerca dalla storica Serena Di Nepi conclusosi con la pubblicazione di “Sopravvivere al ghetto” (ed. Viella). Ieri, alla Biblioteca di storia moderna e contemporanea della Capitale, la prima presentazione dell'opera assieme al rabbino capo Riccardo Di Segni e agli storici Marina Caffiero, Vincenzo Lavenia e Giuseppe Marcocci A guidare la riflessione dell'autrice una serie di interrogativi sulle strategie di sopravvivenza grazie alle quali, nonostante le molte difficoltà, la comunità sopravvisse a un lungo periodo di reclusione e di aggressivo proselitismo.
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sport
Maccabi in campo per l’amicizia
Milan, Roma, Lazio, Fiorentina. Sono le tappe della tournee italiana dei giovani under 18 del Maccabi Haifa, la migliore scuola calcio d’Israele. Una serie di incontri amichevoli di prestigio per rafforzare un asse che potrebbe portare a risultati sorprendenti. Intanto, una prima sorpresa c’è già: domenica infatti, al termine dei quattro incontri, i ragazzi in maglia e calzettoni bianco-verdi sfideranno una selezione del Maccabi composta da giovani delle Comunità ebraiche italiane. Scenario di questa inedita sfida i campi romani del Villa York Sporting Club (via Affogalasino 40). Il calcio d’inizio alle 11. “I giovani leoni del Maccabi Italia, terzi nel mondo, contro la squadra più blasonata di Israele. Un’occasione di confronto, di sfida, di amicizia, di condivisione. Una mattinata all’insegna dello Sport per accogliere i nostri fratelli israeliani”, commenta il presidente del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello (Nell’immagine l’ingresso in campo a Trigoria della Primavera della Roma e del Maccabi Haifa. L’incontro è stato vinto dai padroni di casa con il risultato di 2 a 0. La foto è di Michael Mike Nazarov).

Ucraina – Lotta all’antisemitismo
Vandalismi che inquietano
Vandalizzato con scritte e simbologie naziste il monumento in memoria delle vittime della Shoah di Odessa. Svastiche e minacce sono apparse nelle stesse ore anche sulla cinta del cimitero ebraico della città. Episodi che innescano nuova inquietudine sulla situazione per la comunità ebraica d’Ucraina, al centro per di più di un braccio di ferro d’immagine tra Kiev e Mosca.
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pilpul
Setirot - Una ferita a sinistra
Gad Lerner, Stefano Levi Della Torre, Moni Ovadia, tre persone che conosco da moltissimo tempo, tre amici con cui a volte ho condiviso opinioni e campagne, altre volte ho dissentito nella maniera più profonda, di cui sempre ho difeso il diritto ad esprimere la propria opinione, per quanto lontana potesse essere dalla mia. Ed è proprio per questa nostra “storia” a tratti comune che adesso mi sento in dovere – con me stesso e con loro più ancora che con il mondo ebraico – di esprimere la mia amarezza, anzi la mia dolorosa rabbia per la lettera che hanno scritto nei giorni scorsi. Delusione e fastidio che nascono da motivazioni di carattere oggettivo, politico, personale.

Stefano Jesurum, giornalista
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Time out - Appelli
In fondo si sa, gli intellettuali in Italia per mestiere scrivono appelli. Che sia per la legge elettorale, per la riforma del Senato o per fare pulizia nelle comunità ebraiche cambia poco, gli intellettuali in Italia scrivono appelli. Non fanno proposte, non si confrontano, ma lanciano accuse e dalla loro torre d’avorio pregano affinché le anime dei corrotti che non condividono le loro idee possano essere illuminate dalla luce delle loro critiche. Questo fanno i professionisti dell’appello.

Daniel Funaro
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