David
Sciunnach,
rabbino
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“…
non berrete vino o liquore né tu né i tuoi figli con te …” (Vaìkrà 10,
9). I Maestri si domandano: “Per quale motivo un Cohen non può servire
Dio nel Santuario se questi ha bevuto del vino o degli alcolici?”
La Torah e i suoi comandamenti sono stati dati per dare uno scopo
preciso alla vita, così come dice il Salmo 19. Hashem vorrebbe che noi
trovassimo la nostra gioia nella Torah e nelle mitzvòt, e non in
stimoli esterni.
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David
Assael,
ricercatore
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Sembra
ormai certo l’accordo Iran-Usa sul nucleare, che sia firmato in queste
ore oppure a giugno non ha molta importanza. Si può sottolineare il
fallimento di Netanyahu, tanto capace di recuperi casalinghi quanto
privo di intelligenza strategica, ma è giusto ammettere che, in questo
caso, i dubbi del Premier israeliano sono quelli della stragrande
maggioranza della popolazione dello Stato ebraico.
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Nucleare a Teheran,
si continua a trattare |
Scadevano
ieri a mezzanotte i negoziati per decidere la sorte del nucleare in
Iran. Una scadenza complicata e non priva di nodi da risolvere e dunque
rimandata di un altro giorno. Le discussioni tra le potenze della 5+1
(la delegazione composta da Usa, Russia, Cina, Regno Unito e Germania)
si sono protratte fino a tarda notte a Losanna, racconta il Corriere
della Sera, ma “l’intesa sul nucleare dell’Iran, vicina come mai prima
non è ancora così completa da poter essere accettata da tutti i
partecipanti”. La decisione di prendersi un altro giorno per definire
meglio la questione proviene sia dall’America che dall’Iran stesso.
“Non vogliamo un accordo qualsiasi. Continueremo a trattare fin quando
non raggiungeremo un’intesa sui temi ancora irrisolti”, dice la
delegazione di Teheran.
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Leggere per crescere
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Si intitola “Leggere per crescere” il dossier di aprile - scaricabile cliccando qui
- , che ogni anno Pagine Ebraiche dedica alla letteratura per bambini e
ragazzi in occasione della Bologna Childen’s Book Fair, la più
importante fiera sulla letteratura per l’infanzia, dove il giornale,
insieme a DafDaf, sarà distribuito in tutti i padiglioni. E nel
programma della BCBF compaiono diversi incontri organizzati e promossi
dalla redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane: martedì 31, al Caffè degli Autori, Anna Castagnoli, Nadia
Terranova, Paolo Cesari e Luisa Valenti si confronteranno sulla
difficoltà di raccontare ai bambini “ciò che non si deve dire”, in una
tavola rotonda promossa e coordinata dalla redazione di DafDaf. Nel
programma “fuori salone” sono invece inseriti il laboratorio dedicato
alla versione per bambini di “Portico d’Ottavia”, la suggestiva storia
di un palazzo nel cuore del ghetto di Roma condotto dall’autrice, la
storica Anna Foa, e con l’illustratore Matteo Berton, al Museo Ebraico
della città, e la mostra su Rutu Modan, che aprirà negli stessi giorni
sempre al MEB. Tra le pagine del dossier spunti per tante letture, fra
grandi classici e alcune novità: dall’autobiografia di Leo Lionni “Tra
i miei mondi” all’intramontabile “I ragazzi della via Pal”, raccontato
da Franco Palmieri. Esistono libri per bambini anche piccoli che siano
senza immagini? Ebbene sì, e la provocazione è firmata dall’americano
B.J. Novak, autore di “The Book with No Pictures”, a riprova del valore
della parola, fonte prima di intelligenza e di incanto. Si parla poi di
Patrick Modiano, recente premio Nobel per la letteratura autore di
“Caterina Certezza” illustrato da Sempé, e non mancano storie dedicate
a identità e libertà, per leggere, per crescere.
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con dafdaf alla children's book fair
La Storia e il Portico d'Ottavia
I bimbi ascoltano Anna Foa
Molte
sono state le domande che gli allievi di quarta della scuola elementare
Padre Marella hanno fatto alla storica Anna Foa, protagonista di un
laboratorio su “Portico d’Ottavia” in occasione della Bologna
Children’s Book Fair, al Museo Ebraico. Il libro, pubblicato da
Laterza, racconta ai giovani lettori la storia di un vecchio palazzo
del ghetto di Roma, e il laboratorio ha offerto ai bambini la
possibilità di interrogare direttamente l’autrice e l’illustratore del
volume, Matteo Berton. Guidati dalle idee e dalla bravura della
responsabile dell’aula didattica del museo, Patrizia Panigali, hanno
disegnato, con l’aiuto dell’illustratore, una serie di personaggi che
sono andati man mano a popolare la grande mappa del ghetto di Roma che,
srotolata ai piedi di Anna Foa, ha permesso di far rivivere le vicende
dell’ottobre 1943.
Promosso dalla redazione di DafDaf in collaborazione sia con il Museo
che con la casa editrice Laterza, il laboratorio è parte di una serie
di appuntamenti che il giornale ebraico dei bambini ha organizzato
nell’ambito del programma della Bologna Children’s Book Fair, la più
grande fiera internazionale dedicata ai libri per bambini e ragazzi,
che ha portato ieri al Caffè degli Autori un incontro proprio sulla
difficoltà e insieme sulla necessità di raccontare ai bambini argomenti
difficili e importanti.
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Ticketless
- Danni di guerra |
Due
domande secche. Una ai greci di Tsipras, una ai nemici italiani
dell’euro. Per i greci: in modo storicamente più corretto, non andavano
chiesti forse a Renzi - e non solo alla Merkel - i danni di guerra? Per
i nemici della BCE e per chi vuole uscire dall’euro la domanda è invece
la seguente. Se un domani ci trovassimo nella situazione economica in
cui si trova la Grecia, a chi chiederemo i danni prodotti in Italia
dalla catastrofe dell’8 settembre?
Alberto Cavaglion
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Periscopio
- Diritto e cultura
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La
Corte Suprema, com’è noto, rappresenta, da sempre, il più alto simbolo
della democrazia israeliana, il luogo ove tutte le innumerevoli dispute
– intorno a grandi e minuscole questioni, di ogni tipo, dai diritti
civili alla bioetica, dalla tutela delle minoranze alla sicurezza,
dall’istruzione al welfare, dalla religione alla privacy, alle regole
militari ecc. – trovano il loro spazio di pubblica discussione e di
soluzione legale, al quale tutti, al di là di ogni appartenenza etnica,
nazionale e religiosa, possono guardare con assoluta fiducia, sulla
base di una diffusa persuasione riguardo alla facilità di accesso al
giudizio, alla trasparenza delle decisioni, al rigore morale,
l’imparzialità e l’alta professionalità dei giudici che la compongono.
Francesco Lucrezi, storico
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