Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

13 Maggio 2015 - 24 Iyar 5775
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“… ma il settimo anno la terra avrà uno Shabbàt di completo riposo… non dovrai seminare il tuo campo e non dovrai potare la tua vigna.” (Vaikrà 25, 4). Ci si domanda per quale motivo la Torah si esprima al singolare nel comunicarci i divieti della Shmità – l’anno Sabbatico mentre si esprime al plurale nel parlare del Yovèl- Giubileo.
 
Leggi

David
Assael,
ricercatore
Le elezioni appena svoltesi a Bolzano vedono, udite udite, una forte affermazione dei neofascisti di Casa Pound, che, dunque, non possono più relegarsi a fenomeno legato alla destra romana. I temi sono sempre i soliti: critica all’establishment, ai partiti tradizionali e xenofobia spinta. La strategia di Casa Pound è chiarissima da tempo: trovare un treno su cui salire per raggiungere l’agognato parlamento. Così deve anche leggersi l’alleanza strategica con Salvini. Ma, la cosa che mi preme sottolineare è che questo risultato elettorale si verifica dove si ha ricchezza diffusa e tassi di disoccupazione da fare invidia alla Svizzera, dunque non giustificabile dalla situazione ambientale. Vedendo anche quanto accade in Valle d’Aosta bisogna, forse, semplicemente ammettere che l’Italia è un Paese razzista, che risponde ai più beceri richiami populisti. Punto e basta.
 
Europa contro gli scafisti, oggi è il "Giorno M."
Oggi in discussione a Bruxelles la bozza di intervento per fermare gli scafisti. Scrive la Stampa: “È il ‘Giorno M’. M come Mediterraneo. Arriva finalmente l’agenda europea per l’Immigrazione che, fra le altre cose, trasforma la missione Triton quasi in Mare Nostrum e propone un sistema di emergenza di quote, per ripartire fra tutti chi arriva vivo sulle nostre coste”. Sarà obbligatorio, ma non per Italia e Grecia. Ai due paesi viene infatti riconosciuto “di aver fatto già abbastanza”.
Inaugurato il padiglione israeliano all’Expo. Sul Corriere Milano una fotonotizia dell’evento. Il titolo, “In mostra il rotolo sacro”, è però decisamente fuorviante. Il rotolo in questione è infatti la mezuzah, la pergamena appesa allo stipite delle case ebraiche, apposta ieri all’ingresso del padiglione dal rabbino capo Alfonso Arbib.
Ventuno (compresa l’Italia) le nazioni che parteciperanno allo Startup Boot Camp di Tel Aviv, che premia le aziende di giovani con età tra 25 e 35 anni attive nei settori web, sicurezza e telefonia mobile. Requisito fondamentale per partecipare, spiega il Corriere, “è avere già ottenuto qualche finanziamento ”.
Molti i contributi significativi che hanno segnato l’esordio della seconda edizione del Festival delle Religioni (ieri in diretta su Rainews 24) in svolgimento a Firenze. Dal rav Adin Steinsaltz al papa copto Tawadros II, dal patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
“Non dobbiamo combattere l’Islam, ma l’Isis”, ha spiegato rav Steinsaltz. “Non dobbiamo farci pietrificare dalla paura”, l’invito dell’organizzatrice del festival Francesca Campana Comparini (virgolettati riportati dal Corriere della sera).
Sulla Stampa una cronaca di Maurizio Molinari, tra i protagonisti della prima giornata di incontri.
 
Leggi
  davar
EXPO 2015
Israele, porte aperte al futuro
Oltre centomila le persone che dal Primo maggio scorso, giorno d'apertura di Milano Expo 2015, hanno visitato il Padiglione d'Israele. La dimostrazione di come Fields of tomorrow, i campi di domani – titolo del progetto israeliano sia già diventato uno dei poli d'attenzione dell'Esposizione universale. “Un progetto bellissimo di cui siamo orgogliosi”, ha affermato ieri l'ambasciatore d'Israele Naor Gilon, in occasione dell'inaugurazione ufficiale del Padiglione a cui ha partecipato, tra gli altri, il vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach. Sul palco, dopo l'intervento dell'ambasciatore, sono saliti il Commissario generale d'Israele per Expo Elazar Cohen, il presidente della Regione Roberto Maroni, il presidente della Commissione Expo del Comune di Milano Ruggero Gabbai, il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib e Raffaele Sassun, presidente del Keren Kayemeth LeIsrael Italia. Tra gli ospiti dell'evento, presentato dalla madrina Moran Attias e che ha raccolto centinaia di persone attorno al padiglione e al suo inconfondibile campo verticale, il segretario UCEI Gloria Arbib, i presidenti della Keillah milanese Raffaele Besso e Milo Hasbani, il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici. Di casa invece l'architetto David Knafo e il presidente di Avs Malki Shem Tov, che insieme hanno dato forma al progetto del padiglione.  
Leggi
qui torino - DOMANI L'INAUGURAZIONE
Radici, casherut, identità

Al Salone con Pagine Ebraiche
Poche ore ancora e le porte del Lingotto si apriranno per una nuova edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino (14-18 maggio). Obiettivo degli organizzatori: superare quota 340mila, il numero di visitatori accorsi lo scorso anno in fiera. Tante le novità, tanti i temi in discussione, tantissimi ovviamente i libri che caratterizzeranno questa edizione, che ha come ospite d'onore la Germania e che sarà inaugurata domani mattina dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Filo conduttore del Salone 2015 è “Le Meraviglie d'Italia”: il paesaggio italiano, i monumenti e i tesori Unesco, l'innovazione, l'eccellenza italiana nei tanti campi della creatività storica e contemporanea, e il suo posto nell'immaginario del nuovo planisfero globalizzato.
Come ormai tradizione, redazione UCEI protagonista delle giornate del Salone con la distribuzione di migliaia di copie del numero di maggio del giornale dell'ebraismo italiano Pagine Ebraiche in tutti i padiglioni, ma anche con l’organizzazione di incontri, iniziative, tavole rotonde.
Ad aprire il programma l’evento “Cibo ebraico, dal piatto alla mente” in programma domani alle 12 in Sala Avorio. Ospiti dell’incontro Jacqueline Fellus, responsabile del Progetto Kasherut dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Giorgio Mortara, Associazione Medica Ebraica (“La Dieta Kasher – Storia, regole e benefici dell’alimentazione ebraica”, a cura di Rossella Tercatin, Giuntina editore); Alessandro Marzo Magno, giornalista e scrittore (“Il genio del gusto: Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo”, Garzanti editore); Benedetta Guetta, chef e blogger (www.labna.it); Roberta Anau, scrittrice e operatrice turistica. Per la redazione interverrà Ada Treves.
Leggi
IL PREMIER BRITANNICO SCEGLIE ROBERT HALFON
Londra, un ebreo tripolino

alla corte di David Cameron
Nel 2013 ha vinto un premio per l'efficacia e l'incisività del suo stile di comunicazione.
Fama che ha dimostrato di meritarsi sul campo, con una campagna elettorale condotta porta a porta che gli è valsa quasi il doppio delle preferenze rispetto alla passata tornata.
Quarantasei anni, figlio di una coppia di ebrei tripolini sfuggita ai pogrom di Gheddafi, Robert Halfon entra a far parte della squadra del nuovo governo Cameron con l'ambizione di svolgere un importante ruolo strategico e di coordinamento.
Il neo ministro (senza portafoglio) ha dalla sua il coraggio e la straordinaria forza interiore che gli ha permesso di superare le prove più dure che la vita gli ha sottoposto: come la diplegia spastica con cui è costretto a convivere dall'infanzia e che, inevitabilmente, ne limita la mobilità.
Leggi
QUI TOLOSA
Nel nome del rav Elio Toaff

il premio dei rabbini europei
Sarà dedicato alla memoria del rav Elio Toaff il premio istituito dalla Conferenza dei Rabbini Europei, riuniti in queste ore a Tolosa, come riconoscimento a un rabbino di età superiore ai 45 che si sia particolarmente distinto per il lavoro svolto nella sua Comunità. A darne notizia ai nostri lettori è il rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, che racconta come il principale sponsor del premio, il russo Boris Mintz, presente il giorno dell’estremo saluto al rav Toaff nella Capitale, un grande momento di cordoglio e partecipazione collettiva, “sia rimasto impressionato da quello che ha visto”.
Nel corso dell’annuale congresso della Conferenza, cui partecipano oltre 200 rabbini ortodossi, è stato anche assegnato il Lord Jakobovits Prize for European Jewry al primo ministro francese Manuel Valls, per la sua “determinazione esemplare nella lotta contro l’antisemitismo”. Questa la motivazione del presidente della Conferenza e rabbino capo di Mosca Pinchas Goldschmidt, che ha sottolineato l’impegno del premier ttraverso lo stanziamento di 10 milioni di euro per il Piano Valls, un programma della durata di tre anni per combattere l’antisemitismo e il razzismo con provvedimenti a livello educativo, legislativo, di comunicazione e di prevenzione dell’incitamento all’odio sul web.
Leggi
qui roma - melamed
A scuola di resilienza
Elaborata nell’ambito delle attività del laboratorio congiunto Penta, nato nel 2012 all’interno della cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Israele sulla base di un accordo tra Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Università Ben-Gurion del Negev (BGU), la ricerca “A scuola di resilienza di comunità: uno studio pilota con i pre-adolescenti della comunità ebraica di Roma” costituisce un prezioso modello di riferimento per gli addetti ai lavori. L’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti nel corso di un incontro svoltosi ieri nei locali della scuola media paritaria Angelo Sacerdoti, con gli interventi dei ricercatori dell’ISS, del preside rav Benedetto Carucci Viterbi, della coordinatrice della commissione scuola dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Daniela Pavoncello (nell’immagine) e dell’assessore alle politiche educative della Comunità romana Ruth Dureghello.
Leggi
qui vercelli - architetti in sinagoga
Le forme dell'arte per raccontarsi
Raccontare la propria identità, culturale e religiosa, attraverso le linee, le forme, le suggestioni dei propri luoghi di culto. Questo il tema forte del convegno “Spirito e Materia”, che ha inaugurato RIArchitettura Vercelli 2015, manifestazione promossa dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Vercelli e curata dalla locale Associazione Architetti.
Teatro del confronto la sinagoga vercellese, che ha ospitato le relazioni di Marco Botta e Giorgio Rosental, architetti di fama internazionale intervenuti rispettivamente sul caso studio della Sinagoga Cymbalista di Tel Aviv e sulla sfida del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, e di Baruch Lampronti che, oltre a moderare l’incontro, ha tracciato un quadro sulla tradizione architettonica sinagogale con forte riferimento al Tempio di Vercelli.
A fare gli onori di casa la presidente della Comunità e consigliere UCEI Rossella Bottini Treves, che ha coordinato l’evento, gestito i rapporti con gli organizzatori e l’allestimento in Tempio. “È stato un grande evento – racconte – apprezzato e gradito da tutti i nostri ospiti. La dimostrazione che anche in una piccola Comunità si possono fare cose importanti con volontà, rigore e passione, e anche senza il supporto di una struttura organizzata”.
Leggi
QUI FIRENZe
Il ritratto della Memoria
Lucia Levi Levy è stata deportata da Firenze quando ormai si illudeva di essere alle fine di quei terribili mesi ed è rimasta a Fossoli fino al 26 giugno 1944. Era una delle ultime rappresentanti della famiglia Levi, che dal ‘600 guidava la kehillah sefardita; figlia di Ottavio e di Vittorina Sforni, era nata nella villa al Bandino dei nonni paterni e vissuta nella lussuosa cornice del Palazzo Budini Gattai e quindi in una bella villa in via Bovio, nel nuovo quartiere nato con Firenze capitale nei pressi della sinagoga.
Del padre, ottimo pittore, il museo ebraico fiorentino espone due vedute dei Templi gemelli di via delle Oche; la famiglia materna è nota per le sue collezioni di arte. Per un ritratto da fare alla figlia, sposa felice di Albert Levy, rampollo di una nota famiglia di Zante, e già madre di tre figli, i genitori nel 1906 si rivolsero a un giovane promettente artista veneziano, Gino Rossi, che l’ha ritratta a grandezza naturale accanto una vaso di rose rosse, elegantissima in un abito da sera nero con pailletes, riuscendo a comunicare attraverso il suo sguardo e il suo sorriso i sentimenti gioiosi della donna.  
All’epoca delle persecuzioni razziali questo periodo di felicità si era già chiuso.
Anche il figlio minore Sergio era morto di tifo nel giorno del suo trentesimo compleanno nel settembre 1937, ma dalla sua unione con una giovane donna di Gemona sarebbe nata dopo sei mesi una bambina; è stata questa nipotina, Grazia Levi, a decidere che la nonna “doveva tornare a casa” donando il suo ritratto alla comunità ebraica cui era appartenuta.
Il generoso atto di Grazia Levi è stato molto apprezzato e tante persone si sono riunite in via Farini per ammirare il grande quadro, ascoltarne la storia, ringraziare la donatrice come a nome di tutta la Comunità ha fatto il vicepresidente Davide Sadun. Dopo il sentito intervento di Grazia Levi il pubblico ha seguito con vivo interesse la biografia del pittore tracciata con competenza da Dora Liscia, direttrice del museo ebraico, che ha messo ben in evidenza come questo quadro, del pittore trentenne, rimanga quasi un pezzo unico, perché dopo un soggiorno a Parigi, dove prese la sifilide che lo porterà alla pazzia, Gino Rossi cambiò completamente stile ed anche a seguito dei traumi della guerra di trincea trascorrerà la sua esistenza in manicomio. Dopo pochi anni non prenderà più in mano i pennelli, anche se sopravviverà fino al 1947.
Ora la sua pittura è stata rivalutata, il suo capolavoro giovanile troverà degno posto nel nostro museo ma nel caso sarà anche esposto in altre sedi mantenendo così viva la memoria di Lucia Levi.

Lionella Viterbo
pilpul
Ticketless - Bora a Firenze
Tra le anomalie climatiche del nostro tempo, va segnalata la bora sull’Arno. Vento così forte come quest’anno su Firenze non s’era mai visto. Tetti scoperchiati, alberi sradicati. Le foto in prima pagina che si vedevano su “La Nazione” sembravano un plagio dal “Piccolo”. Non si è arrivati al tramway gettato fuori dai binari, che aveva colpito la fantasia di Svevo, ma poco ci è mancato. Passeggiando per Firenze, in uno dei più scalmanati di questi pomeriggi di bora, mi sono riapparsi alcuni fantasmi del passato. Marino Raicich, che al Vieusseux organizzò mostra e convegno sugli intellettuali triestini scesi all’alba del Novecento a Firenze. Un uomo sanguigno, Raicich, al pari del medievista Ernesto Sestan, testimone vivente delle cicatrici lasciate aperte dal fronte orientale. Il dialogo Svevo-Montale, giocato in larga parte sul tema della nostalgia ebraica, lega Ponte Vecchio al Molo Audace con uno stretto nodo.

Alberto Cavaglion
Leggi
Periscopio - Radici democratiche
In un piccolo, prezioso libretto, intitolato “Tornare alle radici. Per la ricostruzione delle basi della nostra democrazia” (Cittadella Editrice, Assisi), Francesco Paolo Casavola – luminoso giurista di fama internazionale, già Presidente della Corte Costituzionale, attualmente Presidente del Comitato Nazionale di Bioetica – offre al pubblico, in un affascinante affresco, nel quale la semplicità del linguaggio è pari alla profondità di pensiero, alcune sue riflessioni, a settant’anni dalla Liberazione, sul cammino percorso, in questo lasso di tempo, dalla Repubblica, e sui vecchi e nuovi pericoli incombenti sulla nostra società.

Francesco Lucrezi, storico
Leggi






moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.