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13 aprile 2016 - 5 Nissan 5776
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav
David
Sciunnach,
rabbino
“... allora il sacerdote ordinerà di prendere per la persona da purificare due uccelli vivi puri...” (Vaikrà 14, 4). I Maestri ci fanno notare che la Ghematrià - il valore numerico della parola Tzippòr - uccello è di 376 come la parola Shalòm - pace. Nel portare gli uccelli colui che viene a purificarsi vuole riconciliarsi con coloro che ha colpito a causa della lashòn ha rà - la maldicenza.
 
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Davide
Assael,
ricercatore
È morto Gianroberto Casaleggio. Come è anche giusto per il dovuto rispetto alla famiglia e agli amici, si sentono sui media le solite generose commemorazioni. Del resto, è noto, sono sempre i migliori quelli che se ne vanno. Così, in una notte l'ideologo del M5S diventa da visionario pazzoide e paranoico-complottista, colui che ha intuito lo spirito del tempo, il grande innovatore politico capace del più grande miracolo della storia politica italiana. Il profondo interprete del declino dei partiti e dell'establishment tradizionale, il buon utopista rivoluzionario col nobile sogno della democrazia diretta.
 
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Il vertice Rouhani-Renzi
“Ampio spazio sui quotidiani italiani alla missione di Matteo Renzi in Iran. Il Primo ministro italiano ha incontrato a Teheran il presidente iraniano Rouhani e la Guida Suprema del paese, l'ayatollah Khamenei. In gioco, spiega Repubblica, una partita che vale 15 miliardi di euro di appalti: 36 gli accordi firmati tra Roma e Teheran con la Cassa Depositi e prestiti italiana che ha aperto una linea di credito da 4,8 miliardi di euro per avviare nuovi appalti in terra iraniana ma l'obiettivo primario è il petrolio (Repubblica). Secondo le cronache, l'incontro tra Renzi e Rouhani è durato un'ora e mezza e si è parlato di Afghanistan, Siria, Iraq, Libia e Yemen. Rouhani ha dichiarato che “l'Islam non ha niente a che fare con il terrorismo”. L'Iran sì, ha più volte ricordato Israele, visto che Teheran,tra gli altri, finanzia i gruppi terroristici di Hamas e di Hezbollah. “È sempre pericoloso investire su Paesi con un passato come l'Iran – scrive la Stampa - e con un presente di ostilità feroce nei confronti di uno Stato come Israele, amico dell'Italia (e di Renzi), ma il presidente del Consiglio ha deciso di puntare su Paesi (l'Iran, l'Argentina) in fase di 'rinascita'”.

Israeliani, Stretti tra Egitto e Arabia Saudita. Gerusalemme era informata e ha ricevuto rassicurazioni scritte da Riyad: nulla cambierà sul Mar Rosso dopo il passaggio di mano tra egiziani e sauditi rispetto al controllo delle isole di Tiran e Sanafir. Qui infatti sorgono gli Stretti di Tiran, uniche vie di accesso allo strategico porto israeliano di Eilat. Il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon, come ricorda Davide Frattini sul Corriere, ha rassicurato che la sovranità saudita non intaccherà i viaggi delle navi da e verso Eilat. Quello che preoccupa il Premier Netanyahu, scrive Frattini, è l'espansionismo sciita, “più di quei ponti che potrebbero essere costruiti tra gil isolotti e collegare l'Arabia Saudita all'Egitto attraverso il Mar Rosso”. Anzi, il giornalista afferma che “in questi mesi si è rafforzata l'alleanza segreta tra la monarchia sunnita e lo Stato ebraico” in chiave anti-Iran.

Le accuse dell'Onu. Secondo Robert Piper, inviato Onu per gli Affari umanitari nei Territori palestinesi, “il drammatico aumento delle demolizioni di case palestinesi in Cisgiordania” starebbe minando la possibilità di raggiungere la soluzione dei due Stati per due popoli tra israeliani e palestinesi. A riferire delle accuse a Israele di Piper, l'Osservatore Romano. Il quotidiano della Santa Sede riporta anche la posizione del governo israeliano secondo cui queste pratiche sono “l'unico metodo efficace per stroncare nuovi attacchi terroristici e nuove violenze” da parte dei palestinesi.
 
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  davar
il tavolo ucei  per il meridione
Il Sud e il laboratorio ebraico,
al lavoro per i nuovi progetti

È un confronto vibrante e appassionato, quello che da questa mattina al Centro Bibliografico dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane riunisce i rappresentanti di quell'ebraismo che nel Meridione d'Italia sta avendo negli ultimi anni una rinascita sempre più forte. Dopo il saluto del presidente UCEI Renzo Gattegna, sono stati il rav Roberto Della Rocca e Gadi Piperno, Coordinatore del progetto Meridione, a fare il punto della situazione per poi aggiornare i presenti sulle diverse novità che andranno ad aggiungersi alle tante attività che da anni vanno moltiplicandosi sul territorio. È la comunità ebraica di Napoli, rappresentata da Lidia Shapirer, attuale presidente e dal suo predecessore Pier Luigi Campagnano, ad avere l'onore e l'onere di rappresentare le molteplici istanze dei diversi gruppi ebraici presenti su un territorio che si configura come il più vasto d'Italia afferente a una singola comunità. Un contesto variegato e non sempre semplice, portatore di una enorme ricchezza che ha bisogno di riappropriarsi della propria storia, come ha ricordato nella sua relazione sul nuovo progetto per l'informazione destinato al Meridione Guido Vitale, direttore dell’area Comunicazione e della redazione giornalistica dell’Unione. Complessità che possono e devono diventare punti di forza in un contesto in cui è fortissimo l'interesse nei confronti della presenza ebraica e sempre più forte è la richiesta di creare occasioni di conoscenza, incontro e anche di formazione. È stato poi rav Pierpaolo Pinhas Punturello, rappresentante di Shavei Israel, a rileggere in chiave moderna il viaggio fatto in Sud Italia (e non solo) da Benjamin de Tudela nel XXII secolo, riuscendo così a dare a tutti i presenti - responsabili dei tanti aspetti del progetto meridione - il senso chiaro e vivido della situazione attuale, con le sue diversità e con la sua grande ricchezza.
A seguire, prima della discussione sulle tre macroaree su cui ci concentrerà il lavoro del pomeriggio - ossia i servizi religiosi e cultuali, la partecipazione agli eventi nazionali e del Progetto Meridione UCEI e le relazioni istituzionali e comunicazione – protagonisti sono stati i delegati di San Nicandro, Grazia Gualano, Calabria, Roque Pugliese, Mimmo Pagliara per la Puglia e Luciana Pepi per la Sicilia. Posizioni differenti e uno scambio a volte vivace ma sempre improntato alla volontà lavorare insieme per raccogliere e far crescere al meglio una minoranza piccolissima nei numeri ma grande e forte per cultura, storia e tradizioni millenarie..

a.t. twitter @atrevesmoked

una delegazione della knesset a pechino
Pechino-Gerusalemme, insieme
per crescere negli scambi 

Gli scambi tra Cina e Israele continuano ad intensificarsi. Una delle ultime notizie, era l'acquisizione multimilionaria da parte di un fondo di investimenti cinese,  Fosun Liang Xinjun, dell'azienda di cosmetici israeliana Ahava, famosa nel mondo per i suoi prodotti provenienti dal Mar Morto. A pochi giorni dall'acquisizione che apre ad Ahava le porte dell'Estremo Oriente, un altro segno del mutuo interesse che si sta consolidando tra i due Paesi è stata la visita a Pechino dello speaker della Knesset Yuli Edelstein. Nella capitale cinese, Edelstein, accompagnato da una delegazione israeliana, ha incontrato prima il suo omologo Zhang Dejiang e poi il Primo ministro Li Keqiang. Sul tavolo la cooperazione tra i due paesi su diversi settori tra cui l'ambiente, le energie rinnovabili e l'agricoltura.
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L'INTESA FIRMATA TRA KKL E CORPO FORESTALE
Israele e Italia, impegno comune
per la protezione dell'ambiente

È una “stretta di mano tra amici” il Protocollo d’Intesa tra Keren Kayemeth LeIsrael e Corpo forestale dello Stato, come l’ha definita il presidente del KKL Italia Raffaele Sassun, che ha siglato oggi l’accordo insieme a Cesare Anselmo Patrone, a capo della Forestale. L’accordo, siglato all’Ispettorato del Corpo Forestale a Roma, ha lo scopo di promuovere nuove forme di raccordo e cooperazione nel campo della gestione e valorizzazione di aree naturali protette, delle risorse ambientali e dell’applicazione delle convenzioni internazionali. Alla cerimonia, condotta da Nazario Palmieri, dirigente del Corpo forestale, ha partecipato anche il direttore generale del KKL Meir Spiegler, e hanno portato i loro saluti l’ambasciatore israeliano a Roma Naor Gilon, il presidente della Commissione Ambiente del Senato Francesco Marinello e il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani.
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qui roma - il progetto di traduzione in italiano
"Il Talmud è sinonimo di futuro
per gli ebrei e per tutta la società"

“Mostrare e parlare del contributo valoriale e culturale dell’ebraismo nella società del nostro paese deve essere il nostro obiettivo oggi, e il Progetto di traduzione in italiano del Talmud Babilonese rappresenta la miglior risposta che si possa dare a questa esigenza”. Così la presidente della Comunità ebraica della Capitale Ruth Dureghello ha aperto la serata di presentazione alla sinagoga di via Balbo a Roma del primo volume del Talmud in italiano, edito da Giuntina, dedicato al trattato di Rosh HaShanà. Un’impresa resa possibile grazie alla sigla di un protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che ha finanziato la creazione di un software all’avanguardia in grado di perfezionare e velocizzare la traduzione dell’imponente opera. A presentarla il presidente del Progetto di traduzione e rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, la direttrice Clelia Piperno e il rav Gianfranco Di Segni,
coordinatore del Collegio Rabbinico Italiano. A porgere i suoi saluti anche Miriam Haiun, direttrice del Centro di Cultura ebraica della Comunità, promotore dell’iniziativa che ha raccolto un foltissimo pubblico. Un risultato importante perché il Talmud, ha sottolineato, “tratta dei temi più svariati che riguardano l’umanità, e incoraggia i dubbi e la discussione che sono alla base dell’ebraismo”.
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qui torino - segnalibro
Il vero volto dello Stato islamico
Maurizio Molinari e Massimo Gramellini, i numeri uno e due del quotidiano La Stampa, a confronto sul tema protagonista da tempo delle cronache mondiali: l'integralismo islamico e il fenomeno della Jihad. Teatro dell'incontro, voluto dall’associazione Cento per Cento Lettori, il Circolo dei lettori di Torino mentre ad essere al centro dell'attenzione l'ultimo libro di Molinari, Jihad. Guerra all’Occidente (Rizzoli 2015). Spunti, domande, questioni, sono quelli che Gramellini sottopone al suo direttore per far emergere le varie sfaccettature di un tema complesso e in perpetuo cambiamento come quello della Jihad.

Alice Fubini
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pilpul
Ticketless - Non esageriamo
Il paese è piccolo, la gente mormora a Torino. Il microcosmo ebraico-sabaudo – si sa – è irascibile come gli scacchisti omonimi del racconto di Levi. Esageruma nen. Raccolgo in treno le rimostranze di un amico, che non vedevo da tempo, stupito dal giubilo veneziano per il mezzo millennio del Ghetto. Teatro, Mahler in concerto, lectio magistralis, mostre, libri, paginate di quotidiani, Shylock in piazza (a proposito, perché non recuperare la bella recensione ebraico-shakespeariana di Svevo?), interviste, trasmissioni radifoniche: una insostenibile ascesa mediatica per un isolamento, dorato fin che si vuole, ma a ben guardare pur sempre un isolamento. Non ci sarà, in tanto rumore, un pizzico di quella “nostalgia del ghetto” che nell’Ottocento condizionò non poco il nostro processo d’integrazione nell’Italia unita?

Alberto Cavaglion
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Periscopio - La strada della pace
Apprendiamo dalla stampa che ieri, 12 aprile, sarebbe stato in calendario a Sassari un evento, sponsorizzato ufficialmente dalla CGIL, dall’ARCI e dalla Comunità Palestinese della Sardegna, per la presentazione del grazioso libretto di Alan Hart intitolato Sionismo, il vero nemico degli ebrei. Pare poi che l’evento sia stato saggiamente messo da un canto da chi aveva imprudentemente messo a disposizione la sala, anche se non ho notizie precise di risposte arrivate a una nota del consigliere regionale Marcello Orrù, il quale, avendo ricordato le pubbliche posizioni prese dall’autore del libello (l’11 settembre opera del Mossad e altre amenità del genere), si è detto indignato dell’iniziativa, e ha chiesto “con urgenza al sindaco Sanna che intervenga sugli organizzatori, in qualità di massimo responsabile dell’ordine e della sicurezza in città, al fine di ottenere l’annullamento di questa indecente manifestazione”, in quanto “Sassari non merita di essere lo scenario di un evento antisemita”.

Francesco Lucrezi, storico
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