Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

28 Aprile 2017 - 2 Iyar 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Il mestiere dello chef è un lavoro impegnativo. Richiede continui aggiornamenti e livelli di concentrazione molto elevati. Richiede una capacità di innovazione e di conoscenza del mercato e dei gusti della società. Richiede abile manualità e grande cultura. Richiede una grande attenzione perché è anche un mestiere pericoloso: un goccio d’olio caldo può ustionare, così come il fumo di un arrosto bruciato può obnubilare il cervello, annebbiare i pensieri e creare tanta, tanta confusione. È il caso dello chef Rubio che deve aver perso il senso della decenza, della cultura e delle parole a causa del fumo di un arrosto o probabilmente a causa dell’acqua bollente della pasta caduta sul braccio o di un soffritto che ha fritto troppo.
 
Leggi

Gadi
Luzzatto
Voghera,
direttore
Fondazione CDEC
Nella storia della faticosa affermazione della memoria ebraica della guerra e dello sterminio (memoria che anche di recente si è tentato di manipolare in manifestazioni pubbliche, senza rispetto per i fatti e con evidenti intenti di manipolazione) vale la pena ricordare un episodio di grande significato avvenuto cinquant’anni fa. Ce lo ricorda Laurence Weinbaum in un interessante raccolta di saggi che tratteggia la storia del World Jewish Congress, l’importante istituzione di cui qualche giorno fa la presidente dell’UCEI Noemi Di Segni è stata nominata vicepresidente (Menachem Z. Rosensaft ed., The World Jewish Congress 1936-2016, New York 2016). Nel 1967 viene inaugurato ad Auschwitz il monumento composto da una ventina di placche di bronzo con epigrafi in molte lingue che ancora oggi occupa a Birkenau lo spazio fra le rovine del crematorio II e III. Di fronte a numerose delegazioni internazionali va in scena una coreografia della memoria nel corso della quale non viene lasciato alcuno spazio alla sorte che ebbero gli ebrei in quel campo, in quei crematori.
 
Leggi

 
Trump, a maggio da Bibi
"Per la sua prima visita all’estero, Donald Trump ha scelto Israele. Ieri l’annuncio. Sottolinea al riguardo La Stampa: “Obama ci mise 4 anni prima ad arrivare in Israele: in Medio Oriente i suoi primi viaggi furono in Turchia, Arabia Saudita ed Egitto. Anche la data, il 22 maggio, alla vigilia della festa della Città Santa e a ridosso del cinquantesimo anniversario della Guerra dei Sei giorni e della sua ‘riunificazione’ sotto il controllo israeliano, è simbolica”.

Un nuovo attacco a Westminster. Questa volta sventato dalla polizia e senza nessuna vittima. Il fermo di un giovane 27enne trovato in possesso di diversi coltelli ha fatto riaccendere l’allarme terrorismo e bloccato la città. “Tutta la zona di Whitehall, la sede dei Ministeri britannici, è rimasta bloccata per almeno due ore, con centinaia di persone che osservavano da lontano l’operazione di polizia” scrive il Corriere.
 
Leggi

 
 
  davar
focus sugli ebrei nel mondo arabo
Moked 5777, lavori al via
Si apre in queste ore una nuova edizione del Moked, il tradizionale momento di incontro e riflessione organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane a Milano Marittima. Un’edizione che ha tra i suoi temi centrali un confronto sui 50 anni della riunificazione di Gerusalemme, la fuga di intere comunità ebraiche dal mondo arabo, il valore di una memoria consapevole al servizio della collettività. Concluderà infatti le quattro giornate del Moked l’omaggio ai caduti della Brigata Ebraica presso il cimitero alleato di Piangipane, in provincia di Ravenna. Ad aprire il meeting, in sessione plenaria, il saluto degli organizzatori (a partire dal rav Roberto Della Rocca, direttore dell’area Formazione e Cultura UCEI), un intervento dell’assessore alla Cultura dell’Unione David Meghnagi, una riflessione del rav Amedeo Spagnoletto su “Inclusione ed esclusione” nelle Comunità ebraiche italiane. Temi che saranno nuovamente centrali, nel corso della serata, all’interno di uno spazio introduttivo ai temi del Moked condotto dallo stesso rav Della Rocca e dall’assessore Meghnagi.
Tra gli appuntamenti della giornata di domani, che si aprirà con un intervento del maskil Gadi Piperno dedicato allo Shabbat, l’apertura di un confronto a più voci sul Cinquantenario dell’esodo forzato degli ebrei dei paesi arabi. Ad intervenire nel corso del pomeriggio, coordinati dal direttore della redazione giornalistica UCEI Guido Vitale, gli studiosi Cyril Aslanov, Myrna Chayo, Joseph Chetrit, Betti Guetta e Daniel Sibony.
Leggi

le iniziative del parlamento europeo
Ue, passi avanti contro il Bds
Notizie positive dall’Unione Europea sul fronte della lotta al boicottaggio contro Israele. Di recente infatti l’europarlamentare Fulvio Martusciello, presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con Israele, ha lavorato per inserire un’importante clausola all’interno di un documento di politica commerciale dell’Ue: la clausola, inerente alle politiche sulla concorrenza, non menziona direttamente la questione israeliana ma sancisce più in generale “la necessità di combattere il boicottaggio collettivo sleale, definito come una situazione in cui un gruppo di concorrenti esclude un concorrente effettivo o potenziale”. Un portavoce di Martusciello ha confermato che la clausola è stata introdotta “per tradurre per la prima volta nella politica commerciale dell’Ue le obiezioni poste al Bds (Boycott, divestment and sanctions) dai leader europei”.


Leggi

le associazioni italia-israele a bruxelles
"Bds, non restiamo indifferenti"
Di seguito pubblichiamo il testo dell’intervento tenuto dal vicepresidente della Federazione delle associazioni Italia-Israele al Parlamento europeo, in occasione dell’iniziativa convocata per affrontare la minaccia del BDS.

Signor Presidente, onorevoli parlamentari, eccellenze
Lasciatemi prima di tutto esprimere i sensi del mio personale ringraziamento e della riconoscenza a nome della Federazione delle associazioni Italia-Israele, che qui oggi rappresento, per l’occasione che ci avete offerto organizzando questa sessione dedicata al fenomeno del BDS in Italia.
Com’è noto Il BDS – acronimo di boicottaggio, disinvestimento, sanzioni – è un movimento che ha per obiettivo la discriminazione di Israele, dei suoi cittadini, dei suoi istituti culturali e di ricerca, delle sue imprese e di quanti abbiano rapporti di cooperazione con loro.
Il BDS nega l’esistenza dello Stato di Israele e avanza una odiosa retorica di demonizzazione di Israele sotto l’egida dei valori universali dei diritti umani e della giustizia internazionale che spesso sconfina nell’antisemitismo.


Giuseppe Crimaldi,
vicepresidente Federazione delle associazioni Italia-Israele

Leggi

qui roma - rabbini del novecento
Torino, l'esempio di tre Maestri
Al Centro Bibliografico stimolante incontro dedicato a tre figure di tre Maestri che hanno segnato la storia del rabbinato torinese e dell’ebraismo italiano: Dario Disegni, Sergio Josef Sierra, Menachem Emanuele Artom.
L’appuntamento si è svolto nell’ambito del ciclo di conferenze Rabbini italiani del ‘900, curato dalla coordinatrice delle attività del Centro Raffaella Di Castro e dal coordinatore del Collegio Rabbinico Italiano Rav Gianfranco Di Segni, in collaborazione con il Centro di Cultura della Comunità Ebraica di Roma.
All’incontro sono intervenuti Rav Riccardo Di Segni, Rav Scialom Mino Bahbout, Rav Roberto Colombo, Rav Alberto Somekh, Dario Disegni, Shemuel Y. Lampronti e Aldo Zargani.


Leggi

il convegno all'ateneo
1867, il Congresso di Firenze

e il segno dei Maestri piemontesi
Al termine dei lavori del primo Congresso Israelitico tenutosi a Ferrara nel 1863, con una numerosa partecipazione dei rabbini delle grandi ma anche di tante piccole Comunità ebraiche del neonato Regno d’Italia, fu deciso di riprendere dopo tre anni a Firenze la discussione dei molti problematici argomenti rimasti in sospeso.
Il secondo Congresso, organizzato dall'avvocato Dante Coen (segretario dalla Comunità fiorentina allora presieduta dal banchiere David Levi), ebbe luogo il 30 aprile 1867 e per il suo 150° anniversario si è svolto ieri un seminario di studio su “I rabbini piemontesi e il Congresso Israelitico di Firenze” per iniziativa della professoressa Ida Zatelli, docente di ebraico, che lo ha ospitato nella sua Università, e del professor Alberto Cavaglion che pure vi tiene dei corsi ed essendo piemontese ben conosceva l’apporto dato dai rabbini delle sua regione, così ricca di attive Comunità, ed in particolare dal rabbino Salomone Olper, che per breve tempo era stato in cattedra a Firenze, sua terra di esilio dopo i moti veneziani del 1848.


Lionella Viterbo
Leggi


l'american jewish committee alla farnesina
"Medio Oriente una priorità"
Positivo incontro tra il ministro Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, e il direttore esecutivo dell’American Jewish Committee David Harris. Nel corso dell’incontro, tenutosi alla Farnesina, il ministro Alfano ha tenuto a confermare al suo interlocutore la solida amicizia dell’Italia con il mondo ebraico, con gli USA e con Israele, ribadendo l’impegno italiano in materia di contrasto all’antisemitismo.
Alfano ha avuto anche un approfondito scambio di vedute sulla questione israelo-palestinese, riferiscono dal ministero. In particolare ha sottolineato che “la recente riunione ministeriale del G7 ha confermato che l’obiettivo di una pace giusta e duratura nel Medio Oriente è tra i primi punti dell’agenda internazionale” e si è detto fiducioso nel fatto che il prossimo summit a Taormina “riuscirà ad esprimere un attaccamento condiviso alla visione dei due Stati”.


Leggi

pilpul
Il dibattito delle idee
Disse Rabbì Abbah in nome di Shemuel: tre anni discussero la scuola di Shammai e quella di Hillel. Questi dissero: «L’halakhah è secondo la nostra opinione»; quelli dissero: «L’halakhah è secondo la nostra opinione». Allora risuonò una voce dal cielo e disse: «queste e quelle sono parole del Dio vivente, ma l’halakhah è secondo l’opinione della scuola di Hillel». Se queste e quelle sono parole del Dio vivente, perché la scuola di Hillel ha meritato di stabilire l’halakhah secondo le sue parole? Perché essi … insegnavano sia le loro parole sia le parole della scuola di Shammai. Inoltre, quando riferivano di una disputa, davano la precedenza alle parole della scuola di Shammai.” (Talmud, Eruvin 13b.)
Forse se Israele ha potuto vivere e prosperare per 69 anni nonostante tutti i suoi nemici è stato anche perché le divergenze di opinioni hanno sempre trovato spazio all’interno del dibattito politico. Un caloroso augurio per Yom Ha-Atzmaut, il compleanno di Israele, che festeggeremo tra pochi giorni è che possa continuare così ancora molto, molto a lungo.


Anna Segre, insegnante

Europa, l'ultima chance
Due cose potrebbero essere quasi sicure per quanto riguarda le elezioni presidenziali in Francia di domenica scorsa, una positiva ed una negativa. Quella positiva è che fortunatamente Marine Le Pen sembra avere poche possibilità di vincere al ballottaggio del 7 maggio. Quella negativa è che se il futuro presidente nei prossimi cinque anni non s’impegnerà a risolvere il problema del terrorismo islamico e la crisi economico-sociale in cui versa il paese, la vittoria di Le Pen nel 2022, o chi per lei, è quasi certa. Lo stesso si potrebbe prevedere per gli altri stati europei.
Da quanto emerge dalla sociologia dell’elettorato queste elezioni hanno mostrato uno scenario analogo a quello della Brexit e delle elezioni statunitensi di novembre: le zone rurali, i ceti meno abbienti e gli individui con un basso livello di istruzione hanno privilegiato il Front National mentre le aree urbane, i professionisti e gli individui con un livello d’istruzione superiore hanno votato per lo più Emanuel Macron o gli altri candidati.
Con la sola differenza che i giovani elettori hanno diviso il voto tra i due estremi, Jean-Luc Mélenchon e Marine Le Pen, così come alcune zone tradizionalmente operaie e “rosse” come il Pas-de-Calais e le Boches-du-Rhone. In generale comunque il sud-est e il nord-est, ad eccezione dell’Ile de France, sono le aree dove il Front National ha riscosso più voti, e le stesse dove è presente una forte componente migratoria e musulmana.
Parigi si discosta da questa realtà, nella città cosmopolita per eccellenza e più volte esposta e sensibile al rischio di attentati, tra cui quello del Bataclan, Le Pen non ha raggiunto neppure il 5%. A Parigi non ha vinto la paura. “Paris, c’est la France”… e forse è una speranza.


Francesco Moises Bassano
Leggi


Paragoni inopportuni
Perché questo 25 aprile è diverso dagli altri?
“[…] i campi di rifugiati – tanti – sono di concentramento, per la folla di gente che è lasciata lì”. Recentemente si è espresso così papa Bergoglio, interpellato sulla situazione dei rifugiati siriani.
Quante volte abbiamo sentito questo paragone?
Pare che l’analogia coi campi di concentramento, e di sterminio, sia diventato il primo termine di comparazione laddove si cerchino parole per riportare crimini contro i diritti umani. Questa abitudine è diventata incredibilmente radicata nel nostro parlare quotidiano, così che, quasi senza attenzione, ci capita di dire o di sentirci dire: “Un altro Olocausto”.


Emanuele Levi
Francesca Monticone
Leggi


moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.