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  16 giugno 2017 - 22 Sivan 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Rabbi Chanokh Heynekh HaKohen Levin (1798-1870) di Alexander diceva a nome di rabbi Bunam che: “Il vero esilio di Israele in Egitto fu che gli ebrei avevano imparato ad accettarlo”. Forse il dramma della spedizione degli esploratori che per primi visitarono la terra di Israele per conto di Moshè era proprio questo: tutti loro erano figli di un lungo esilio, esposti generazione dopo generazione ad un pessimismo identitario o ad un pericoloso revanscismo.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
direttore
Fondazione CDEC
Quando si lavora con la storia, con la documentazione archivistica, con le testimonianze, sottoponendole a rigorosa critica scientifica per proporre infine i risultati della ricerca in forma scritta (con un libro o un articolo) o realizzando conferenze o corsi universitari, oppure utilizzando mezzi di comunicazione e divulgazione di altro tipo, si compie un lavoro necessario ma non neutro. Necessario, perché la società in cui viviamo ha bisogno di porsi in una prospettiva storica, di conoscere e interpretare il passato che l’ha portata ad essere quella che è oggi. Ma problematico, perché esporre i fatti, portare alla luce episodi e dinamiche del passato può essere (quasi sempre è) scomodo. Lo storico Jan Grabowski che insegna in Canada ha pubblicato qualche anno fa uno studio in cui ragionava sulle complicità della società polacca nell’esecuzione del meccanismo di sterminio degli ebrei.
 
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Cittadinanza, è scontro
al Senato sullo ius soli
"L’approdo al Senato del ddl sullo Ius soli è stato accolto da urla fuori e dentro Palazzo Madama. Non appena il Senato ha dato il via all’esame, nell’emiciclo è iniziata la protesta della Lega Nord”, racconta Repubblica, che parla di “discussione trasformata in bagarre”. Anche fuori dal Senato è stata messa in scena una protesta, a manifestare contro la legge sullo ius soli l’estrema destra guidata da CasaPound (Corriere). Lo scontro è sulla norma che apre nuove possibilità per l’acquisizione della cittadinanza italiana: il Corriere lo spiega in cinque punti, parlando di un provvedimento che non è lo ius soli classico – per esempio quello previsto negli Stati Uniti: chi nasce su territorio nazionale è cittadino Usa -, ma una versione temperata: i figli di migranti potranno diventare cittadini italiani ad alcune condizioni. Dipende, ad esempio, dal tempo trascorso sui banchi di scuola italiani o dagli anni di residenza dei genitori. Il costituzionalista Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa parla di “rispetto che manca verso una legge di civiltà”. “L’articolazione dei casi è equilibrata e mette l’Italia in linea con tendenze già presenti in diversi Paesi europei in una materia che da tempo è condizionata dalla sempre maggior mobilità delle persone. – scrive l’ex presidente della Corte Costituzionale – Soprattutto essa tiene conto dell’intrinseca italianità di chi fin dalla nascita e per la frequenza delle scuole italiane, cresce qui, nel contesto italiano, insieme a giovani italiani. Si tratta di riconoscere la cittadinanza sociale, accanto a quella di sangue o di luogo di nascita”.

Londra: dolore, rabbia e solidarietà. Si teme che il numero finale delle vittime del rogo del palazzo Grenfell Tower di Londra, andato a fuoco nella notte tra martedì e mercoledì, supereranno il centinaio, molte famiglie sono ancora disperse. E nel quartiere è montata la rabbia. Si chiede chiarezza sull’accaduto, un’indagine sui responsabili e sicurezza. Ma la Capitale inglese si è anche mobilitata in queste ore con grande solidarietà. “La comunità si è mossa, con gesti di generosità commovente. – racconta Caterina Soffici su La Stampa – E su questo fronte non c’è distanza tra ricchi e poveri. Gli aiuti arrivano da tutta Londra. Una fila di cittadini con i trolley carichi di cibo e indumenti. Donne, uomini, ragazzi e anche bambini smistano e inscatolano. Di ogni razza e cultura, di ogni religione. Una pioggia di soldi e di umanità. Qualcuno ha prenotato stanze in albergo e le mette su twitter, a disposizione dei senza tetto. Avvocati si offrono gratis: «Se avete bisogno di un aiuto per chiedere rimborsi o per accertare le responsabilità, io ci sono» scrive Jo Maugham su Twitter. In 24 ore la raccolta fondi dell’Evening Standard, il giornale dei Londoners, ha raggiunto 700mila sterline”.

Milano, il no dell’Anpi al Comune sulla Casa della Memoria. L’ Anpi torna a bocciare l’idea di Palazzo Marino di realizzare il Museo nazionale della Resistenza all’interno degli spazi della Casa della Memoria. “Il Comune – scrivono i partigiani – ci ha comunicato la decisione di realizzare il Museo all’interno della Casa della Memoria, nonostante la ferma contrarietà dell’Anpi provinciale e nazionale, numerose volte manifestata al sindaco”. Per l’associazione si tratta di un’operazione “unilaterale e inopportuna” e “un’occasione mancata per la realizzazione a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, di un Museo degno di questo nome” (Corriere della Sera Milano).
 
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  davar
l'incontro intergovernativo in grecia
Da Israele alle coste dell'Italia,
l'energia unisce il Mediterraneo

Prosegue in modo intenso l'impegno di Israele, Grecia e Cipro nel costruire un'agenda comune che vede al suo apice la realizzazione del gasdotto East-Med in cui è coinvolta l'Italia. “Abbiamo concordato di continuare a rafforzare la cooperazione tra i nostri tre paesi, al fine di promuovere una partnership trilaterale in vari campi di comune interesse e per lavorare insieme verso la pace, la stabilità, la sicurezza e la prosperità nel Mediterraneo orientale”, hanno dichiarato in un comunicato congiunto il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'omologo greco Alexis Tsipras, e il presidente cipriota Nicos Anastasiades riunitisi a Salonicco nelle scorse ore. “Esprimiamo il nostro forte sostegno per la creazione del gasdotto East-Med, come un altro corridoio del gas che unirà le scoperte energetiche nelle Zone economiche esclusive (Zee) di Cipro e Israele con i mercati europei", hanno aggiunto i tre leader esprimendo soddisfazione per i progressi nella promozione del progetto. “Salutiamo positivamente anche l'istituzione di un gruppo di lavoro quadrilaterale Grecia, Cipro, Israele e Italia allo scopo di monitorare da vicino e sostenere lo sviluppo del progetto East-Med, quale una rotta sicura e percorribile per trasportare il gas naturale dal Mediterraneo orientale all'Europa”, aggiunge la dichiarazione congiunta.
 

gli aiuti dopo il rogo alla Grenfell Tower
Sinagoghe, chiese, moschee
Londra unita per le vittime

Tutta Londra e non solo si è mobilitata nelle scorse ore per prestare aiuto e soccorso ai sopravvissuti dell'incendio alla Grenfell Tower di Londra. Una tragedia che al momento conta trenta vittime ma il cui bilancio continuerà a salire: i dispersi sono oltre settanta e le autorità hanno fatto sapere che non si aspettano di trovare superstiti. Mentre si indaga sul motivo dell'incendio e sulle responsabilità di chi ha ristrutturato l'edificio, diverse organizzazioni si sono adoperate per creare una rete di sostegno per coloro che sono scampati al rogo. Tra queste, la Comunità ebraica britannica con la mobilitazione immediata di diverse sinagoghe tra cui quella di Holland Park, che si trova vicino alla Grenfell Tower, la sinagoga di West London e quella di Borehamwood che coordina le donazioni. “I nostri cuori sono con le vittime del fuoco della Grenfell Tower – le parole del Consiglio dei rappresentati dell'ebraismo britannico - Stiamo parlando con colleghi ebrei e di altre religioni per capire come aiutare nel modo migliore. Le chiese, le moschee e le sinagoghe vicine all'incendio hanno ricevuto abbastanza cibo e indumenti e il numero di volontari è sufficiente. Il modo migliore ora per sostenere coloro che sono stati colpiti – sottolineano i rappresentanti dell'ebraismo di Oltremanica - è quello di donare ad organizzazioni come la Kensington & Chelsea Foundation”.
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qui ferrara - l'iniziativa di meis e kkl
L'ebraismo a difesa dell'ambiente
È ancora più verde, il Giardino delle Domande del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah. Alle piante già presenti – alloro, mirto, timo, lavanda e maggiorana, gli aromi utilizzati per l’Havdalah –, ieri si è infatti aggiunto l’emblema per eccellenza della pace, ma anche della speranza e della prosperità: un ulivo che il KKL (Keren Kayemeth LeIsrael), la più antica organizzazione ecologica del mondo, ha donato al MEIS.
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qui torino 
Il partigiano Emanuele Artom,
il ricordo è musica per la città

Avevamo 20 anni. Artisti per Artom”. Questo lo slogan scelto per l’iniziativa promossa dal Consiglio Regionale del Piemonte, in particolare dal Comitato Resistenza e Costituzione, e realizzata dall’Associazione Il Laboratorio. Una tre giorni di musica, incontri, letture e proiezioni in memoria del giovane intellettuale e partigiano ebreo che fu ucciso il 7 aprile del 1944 dopo indicibili torture inflitte dai nazifascisti.
Le date scelte sono il 28, il 29 e il 30 giugno. Alla presentazione del progetto sono intervenuti Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione, Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, Luciano Boccalatte, direttore dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza, Bruno Manghi, presidente della Fondazione della Comunità di Mirafiori, Lorenzo Siviero, Presidente dell’Associazione Il Laboratotio – CTM, Andrea Polacchi, presidente Arci Torino e Gigi Giancursi, direttore artistico dell'iniziativa.
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L'INIZIATIVA A TARQUINIa, comune nel lazio
Memoria e coraggio di vivere
Mafia, violenza di genere e Memoria della Shoah. Filo conduttore, il coraggio. È l’XI Meeting Internazionale “Esploratori di Valori” di Semi di Pace, onlus di Tarquinia. La manifestazione si terrà nel fine settimana alla Cittadella, sede dell’associazione.
Il pomeriggio del 18 giugno (inizio ore 16) sarà dedicato alla Memoria, con “Memory in Concert” e l’inaugurazione, nel Labirinto della Memoria, della mostra permanente “La Shoah in Italia. Persecuzione e deportazioni (1938 – 1945)” che gode tra gli altri del sostegno di UCEI, Comunità ebraica di Roma, Aned, Cdec e Progetto Memoria.
Ospiti due figure che con il loro esempio hanno dimostrato il “coraggio di vivere”: Edith Bruck, scrittrice ed ex deportata, e Piero Terracina, ex deportato e presidente onorario di Progetto Memoria.
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pilpul
La mia Africa
“Sami Cohen: l’ultimo custode della memoria di Asmara.” Questo titolo sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche mi colpisce immediatamente, riportandomi a uno Shabbat di dodici anni fa e a un favoloso kiddush ospitato in un giardino lussureggiante. Sì, si parla proprio di quello stesso Sami Cohen che aveva generosamente accolto noi partecipanti al viaggio del 2005 per il centenario della sinagoga di Asmara. Fa piacere che sia resa nota la sua opera instancabile di custode della memoria.
“Nel 1936, quando Mussolini lanciò l’attacco all’Etiopia, giunsero dall’Italia altri fedeli, specialmente commercianti, imprenditori e militari”. In questa unica frase che l’articolo dedica alla storia degli ebrei italiani ad Asmara (giustamente, dato che parliamo di pochissime famiglie per pochissimi anni) c’è la storia della mia famiglia materna: di mio nonno, Aldo De Benedetti, che apparteneva alla terza delle categorie menzionate, quella dei militari; delle mie zie e dei loro racconti sull’infanzia africana; di mia madre e di mio zio, i fratelli piccoli, che compensano il minor numero di ricordi con un indelebile “Asmara, Etiopia” (anche molti anni dopo l’indipendenza dell’Eritrea: misteri della burocrazia) segnato come luogo di nascita su tutti i documenti. 


Anna Segre, insegnante
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L’opzione progressista
I sondaggi precedenti alle elezioni generali tenutesi l’8 giugno in Regno Unito, hanno rivelato tra l’altro che solo il 13% degli ebrei inglesi avrebbe votato il Labour di Jeremy Corbyn. Una cifra che comunque alcuni hanno trovato relativamente sorprendente, tra questi il Jerusalem Post e il Jewish Chronicle, visto che un altro sondaggio interno alle comunità ebraiche inglesi stimava i votanti laburisti ad una percentuale dell’8%. Premettendo che probabilmente questi sondaggi sono rivolti a chi è formalmente iscritto ad una comunità ebraica, il perché di questo lieve incremento e di una perdurante fedeltà ai laburisti, potrebbe essere spiegato in vari modi: il Labour come ogni partito è composto da varie correnti e gruppi e tra questi non mancano quelli vicini a Israele, così come rimane al suo interno un buon numero di candidati ed esponenti ebrei, storicamente poi gli ebrei inglesi affondano le loro radici nella working class proveniente dall’Est-Europa e sono sempre stati più laburisti che conservatori.

Francesco Moises Bassano
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Tornando a visitare Auschwitz
Auschwitz-Birkenau, primi di giugno. Torno, dopo molti anni, a visitare Auschwitz. Immaginavo di trovare folle intente a scattarsi selfie sotto quello  che è forse uno dei più celebri portoni al mondo, mandrie di scapestrati alle ricerca di Pokemon, famiglie raccolte in festosi pic-nic nella giornata tiepida. Ma, sotto il solito cielo implacabilmente azzurro, i gruppi che si susseguono, sussurrando in tutte le lingue del mondo, sono silenziosi e intenti, come in una cattedrale.

Laura Quercioli Mincer, slavista
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