Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
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Rabbi
Chanokh Heynekh HaKohen Levin (1798-1870) di Alexander diceva a nome di
rabbi Bunam che: “Il vero esilio di Israele in Egitto fu che gli ebrei
avevano imparato ad accettarlo”. Forse il dramma della spedizione degli
esploratori che per primi visitarono la terra di Israele per conto di
Moshè era proprio questo: tutti loro erano figli di un lungo esilio,
esposti generazione dopo generazione ad un pessimismo identitario o ad
un pericoloso revanscismo.
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Gadi
Luzzatto
Voghera, direttore
Fondazione CDEC
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Quando
si lavora con la storia, con la documentazione archivistica, con le
testimonianze, sottoponendole a rigorosa critica scientifica per
proporre infine i risultati della ricerca in forma scritta (con un
libro o un articolo) o realizzando conferenze o corsi universitari,
oppure utilizzando mezzi di comunicazione e divulgazione di altro tipo,
si compie un lavoro necessario ma non neutro. Necessario, perché la
società in cui viviamo ha bisogno di porsi in una prospettiva storica,
di conoscere e interpretare il passato che l’ha portata ad essere
quella che è oggi. Ma problematico, perché esporre i fatti, portare
alla luce episodi e dinamiche del passato può essere (quasi sempre è)
scomodo. Lo storico Jan Grabowski che insegna in Canada ha pubblicato
qualche anno fa uno studio in cui ragionava sulle complicità della
società polacca nell’esecuzione del meccanismo di sterminio degli ebrei.
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Cittadinanza, è scontro
al Senato sullo ius soli
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"L’approdo
al Senato del ddl sullo Ius soli è stato accolto da urla fuori e dentro
Palazzo Madama. Non appena il Senato ha dato il via all’esame,
nell’emiciclo è iniziata la protesta della Lega Nord”, racconta
Repubblica, che parla di “discussione trasformata in bagarre”. Anche
fuori dal Senato è stata messa in scena una protesta, a manifestare
contro la legge sullo ius soli l’estrema destra guidata da CasaPound
(Corriere). Lo scontro è sulla norma che apre nuove possibilità per
l’acquisizione della cittadinanza italiana: il Corriere lo spiega in
cinque punti, parlando di un provvedimento che non è lo ius soli
classico – per esempio quello previsto negli Stati Uniti: chi nasce su
territorio nazionale è cittadino Usa -, ma una versione temperata: i
figli di migranti potranno diventare cittadini italiani ad alcune
condizioni. Dipende, ad esempio, dal tempo trascorso sui banchi di
scuola italiani o dagli anni di residenza dei genitori. Il
costituzionalista Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa parla di “rispetto
che manca verso una legge di civiltà”. “L’articolazione dei casi è
equilibrata e mette l’Italia in linea con tendenze già presenti in
diversi Paesi europei in una materia che da tempo è condizionata dalla
sempre maggior mobilità delle persone. – scrive l’ex presidente della
Corte Costituzionale – Soprattutto essa tiene conto dell’intrinseca
italianità di chi fin dalla nascita e per la frequenza delle scuole
italiane, cresce qui, nel contesto italiano, insieme a giovani
italiani. Si tratta di riconoscere la cittadinanza sociale, accanto a
quella di sangue o di luogo di nascita”.
Londra: dolore, rabbia e solidarietà. Si teme che il numero finale
delle vittime del rogo del palazzo Grenfell Tower di Londra, andato a
fuoco nella notte tra martedì e mercoledì, supereranno il centinaio,
molte famiglie sono ancora disperse. E nel quartiere è montata la
rabbia. Si chiede chiarezza sull’accaduto, un’indagine sui responsabili
e sicurezza. Ma la Capitale inglese si è anche mobilitata in queste ore
con grande solidarietà. “La comunità si è mossa, con gesti di
generosità commovente. – racconta Caterina Soffici su La Stampa – E su
questo fronte non c’è distanza tra ricchi e poveri. Gli aiuti arrivano
da tutta Londra. Una fila di cittadini con i trolley carichi di cibo e
indumenti. Donne, uomini, ragazzi e anche bambini smistano e
inscatolano. Di ogni razza e cultura, di ogni religione. Una pioggia di
soldi e di umanità. Qualcuno ha prenotato stanze in albergo e le mette
su twitter, a disposizione dei senza tetto. Avvocati si offrono gratis:
«Se avete bisogno di un aiuto per chiedere rimborsi o per accertare le
responsabilità, io ci sono» scrive Jo Maugham su Twitter. In 24 ore la
raccolta fondi dell’Evening Standard, il giornale dei Londoners, ha
raggiunto 700mila sterline”.
Milano, il no dell’Anpi al Comune sulla Casa della Memoria. L’ Anpi
torna a bocciare l’idea di Palazzo Marino di realizzare il Museo
nazionale della Resistenza all’interno degli spazi della Casa della
Memoria. “Il Comune – scrivono i partigiani – ci ha comunicato la
decisione di realizzare il Museo all’interno della Casa della Memoria,
nonostante la ferma contrarietà dell’Anpi provinciale e nazionale,
numerose volte manifestata al sindaco”. Per l’associazione si tratta di
un’operazione “unilaterale e inopportuna” e “un’occasione mancata per
la realizzazione a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, di un
Museo degno di questo nome” (Corriere della Sera Milano).
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l'incontro intergovernativo in grecia
Da Israele alle coste dell'Italia,
l'energia unisce il Mediterraneo
Prosegue
in modo intenso l'impegno di Israele, Grecia e Cipro nel costruire
un'agenda comune che vede al suo apice la realizzazione del gasdotto
East-Med in cui è coinvolta l'Italia. “Abbiamo concordato di continuare
a rafforzare la cooperazione tra i nostri tre paesi, al fine di
promuovere una partnership trilaterale in vari campi di comune
interesse e per lavorare insieme verso la pace, la stabilità, la
sicurezza e la prosperità nel Mediterraneo orientale”, hanno dichiarato
in un comunicato congiunto il Premier israeliano Benjamin Netanyahu,
l'omologo greco Alexis Tsipras, e il presidente cipriota Nicos
Anastasiades riunitisi a Salonicco nelle scorse ore. “Esprimiamo il
nostro forte sostegno per la creazione del gasdotto East-Med, come un
altro corridoio del gas che unirà le scoperte energetiche nelle Zone
economiche esclusive (Zee) di Cipro e Israele con i mercati europei",
hanno aggiunto i tre leader esprimendo soddisfazione per i progressi
nella promozione del progetto. “Salutiamo positivamente anche
l'istituzione di un gruppo di lavoro quadrilaterale Grecia, Cipro,
Israele e Italia allo scopo di monitorare da vicino e sostenere lo
sviluppo del progetto East-Med, quale una rotta sicura e percorribile
per trasportare il gas naturale dal Mediterraneo orientale all'Europa”,
aggiunge la dichiarazione congiunta.
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qui torino
Il partigiano Emanuele Artom,
il ricordo è musica per la città
Avevamo
20 anni. Artisti per Artom”. Questo lo slogan scelto per l’iniziativa
promossa dal Consiglio Regionale del Piemonte, in particolare dal
Comitato Resistenza e Costituzione, e realizzata dall’Associazione Il
Laboratorio. Una tre giorni di musica, incontri, letture e proiezioni
in memoria del giovane intellettuale e partigiano ebreo che fu ucciso
il 7 aprile del 1944 dopo indicibili torture inflitte dai nazifascisti.
Le date scelte sono il 28, il 29 e il 30 giugno. Alla presentazione del
progetto sono intervenuti Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio
Regionale del Piemonte e del Comitato per l’affermazione dei valori
della Resistenza e dei principi della Costituzione, Dario Disegni,
presidente della Comunità ebraica di Torino, Luciano Boccalatte,
direttore dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza,
Bruno Manghi, presidente della Fondazione della Comunità di Mirafiori,
Lorenzo Siviero, Presidente dell’Associazione Il Laboratotio – CTM,
Andrea Polacchi, presidente Arci Torino e Gigi Giancursi, direttore
artistico dell'iniziativa. Leggi
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L'INIZIATIVA A TARQUINIa, comune nel lazio
Memoria e coraggio di vivere
Mafia,
violenza di genere e Memoria della Shoah. Filo conduttore, il coraggio.
È l’XI Meeting Internazionale “Esploratori di Valori” di Semi di Pace,
onlus di Tarquinia. La manifestazione si terrà nel fine settimana alla
Cittadella, sede dell’associazione.
Il pomeriggio del 18 giugno (inizio ore 16) sarà dedicato alla Memoria,
con “Memory in Concert” e l’inaugurazione, nel Labirinto della Memoria,
della mostra permanente “La Shoah in Italia. Persecuzione e
deportazioni (1938 – 1945)” che gode tra gli altri del sostegno di
UCEI, Comunità ebraica di Roma, Aned, Cdec e Progetto Memoria.
Ospiti due figure che con il loro esempio hanno dimostrato il “coraggio
di vivere”: Edith Bruck, scrittrice ed ex deportata, e Piero Terracina,
ex deportato e presidente onorario di Progetto Memoria. Leggi
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La mia Africa |
“Sami
Cohen: l’ultimo custode della memoria di Asmara.” Questo titolo
sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche mi colpisce immediatamente,
riportandomi a uno Shabbat di dodici anni fa e a un favoloso kiddush
ospitato in un giardino lussureggiante. Sì, si parla proprio di quello
stesso Sami Cohen che aveva generosamente accolto noi partecipanti al
viaggio del 2005 per il centenario della sinagoga di Asmara. Fa piacere
che sia resa nota la sua opera instancabile di custode della memoria.
“Nel 1936, quando Mussolini lanciò l’attacco all’Etiopia, giunsero
dall’Italia altri fedeli, specialmente commercianti, imprenditori e
militari”. In questa unica frase che l’articolo dedica alla storia
degli ebrei italiani ad Asmara (giustamente, dato che parliamo di
pochissime famiglie per pochissimi anni) c’è la storia della mia
famiglia materna: di mio nonno, Aldo De Benedetti, che apparteneva alla
terza delle categorie menzionate, quella dei militari; delle mie zie e
dei loro racconti sull’infanzia africana; di mia madre e di mio zio, i
fratelli piccoli, che compensano il minor numero di ricordi con un
indelebile “Asmara, Etiopia” (anche molti anni dopo l’indipendenza
dell’Eritrea: misteri della burocrazia) segnato come luogo di nascita
su tutti i documenti.
Anna Segre, insegnante
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L’opzione progressista |
I
sondaggi precedenti alle elezioni generali tenutesi l’8 giugno in Regno
Unito, hanno rivelato tra l’altro che solo il 13% degli ebrei inglesi
avrebbe votato il Labour di Jeremy Corbyn. Una cifra che comunque
alcuni hanno trovato relativamente sorprendente, tra questi il
Jerusalem Post e il Jewish Chronicle, visto che un altro sondaggio
interno alle comunità ebraiche inglesi stimava i votanti laburisti ad
una percentuale dell’8%. Premettendo che probabilmente questi sondaggi
sono rivolti a chi è formalmente iscritto ad una comunità ebraica, il
perché di questo lieve incremento e di una perdurante fedeltà ai
laburisti, potrebbe essere spiegato in vari modi: il Labour come ogni
partito è composto da varie correnti e gruppi e tra questi non mancano
quelli vicini a Israele, così come rimane al suo interno un buon numero
di candidati ed esponenti ebrei, storicamente poi gli ebrei inglesi
affondano le loro radici nella working class proveniente
dall’Est-Europa e sono sempre stati più laburisti che conservatori.
Francesco Moises Bassano
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Tornando a visitare Auschwitz
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Auschwitz-Birkenau,
primi di giugno. Torno, dopo molti anni, a visitare Auschwitz.
Immaginavo di trovare folle intente a scattarsi selfie sotto
quello che è forse uno dei più celebri portoni al mondo, mandrie
di scapestrati alle ricerca di Pokemon, famiglie raccolte in festosi
pic-nic nella giornata tiepida. Ma, sotto il solito cielo
implacabilmente azzurro, i gruppi che si susseguono, sussurrando in
tutte le lingue del mondo, sono silenziosi e intenti, come in una
cattedrale.
Laura Quercioli Mincer, slavista
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