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7 Maggio 2018 - 22 Iyar 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Oggi si parla spesso di didattica. Una parola troppo spesso abusata.
La didattica è la scienza della comunicazione e della relazione educativa. La comunicazione per definizione è bidirezionale. Bisogna per forza essere in due, ed essere connessi per poter comunicare: un messaggio va mandato, ma rimane inerte se non viene recepito.
 
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Anna
Foa,
storica
Il senatore repubblicano dell’Arizona John McCain sta morendo per un cancro al cervello e sta organizzando i suoi funerali che si terranno nella Cattedrale di Washington e in cui a fare l’elogio funebre saranno gli ex presidenti George W. Bush e Barak Obama. McCain ha fatto sapere al presidente Trump di non volere la sua presenza al suo funerale. Anche ai recenti funerali di Barbara Bush era presente Barak Obama ma non il presidente Trump. Trump e McCain sono ai ferri corti dal 2016. Trump ha dichiarato in un discorso che McCain, considerato negli Stati Uniti un eroe per il suo comportamento in Vietnam, dove è stato fatto prigioniero, non è un eroe perché gli eroi non si fanno prendere prigionieri.
 
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Israele saluta il Giro
Il Giro d’Italia in Israele mette d’accordo tutti e il giudizio è unanime: le tre tappe che hanno portato la corsa rosa da Gerusalemme al Mar Rosso sono state una scommessa vinta, con una partecipazione da parte del pubblico andata oltre ogni aspettativa. “Grazie Israele. Grazie Giro”, titola la Gazzetta dello Sport per sintetizzare il pensiero del suo direttore Andrea Monti, mentre il campione israeliano Guy Sagiv racconta di essere felice e un po’ stordito dall’entusiasmo dei concittadini: “È chiaro che la gente ora ami il ciclismo. Fino a tre giorni fa neppure esisteva come sport e adesso guardatevi in giro: è come se fosse diventato la cosa più importante. Fantastico!”. Dal punto di vista sportivo, è stato Elia Viviani a vincere l’ultima tappa, quella conclusasi a Eilat, confermandosi dopo il trionfo di due giorni fa. “Siamo stati fortunati con il tempo, poteva essere un problema fare questa tappa a 35 gradi”, le parole di Viviani alla Gazzetta, che invece ricorda come “il deserto del Negev ci lascia la terza, struggente cartolina di questa meravigliosa Grande Partenza del Giro 101 da Israele”. “Sono state prove tecniche di normalità, nel cuore del problema”, scrive il Corriere parlando del successo della corsa ma ricordando anche gli scontri al confine con Gaza.
 
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  davar
l'attesa visita alle porte
Dal nucleare a Gerusalemme,

Israele aspetta Donald Trump
Il 12 e il 14 maggio saranno due date importanti per il futuro del Medio Oriente e di Israele. Il 12, il presidente statunitense Donald Trump deciderà ufficialmente se ritirarsi dall’accordo sul nucleare iraniano, come auspicato nelle scorse ore dal Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Un accordo che consente all’Iran di mantenere e di nascondere tutta la propria capacità nucleare è un accordo orribile”, le parole di Netanyahu, che attende la decisione dell’alleato Usa e intanto avverte il regime di Teheran: “Siamo determinati a fermare l’aggressione dell’Iran nelle sue prime fasi, anche se ciò dovesse comportare un conflitto – ha dichiarato il Premier – Meglio ora che in futuro. Le nazioni che non erano pronte ad agire tempestivamente contro aggressioni omicide hanno poi pagato prezzi molto più alti. Non vogliamo un’escalation, ma siamo pronti a qualsiasi scenario”. Uno scenario da cui, stando alle parole del ministro dell’Energia Yuval Steinitz, Israele sarebbe pronto a far scomparire il dittatore siriano Bashar Assad.
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la squadra israeliana ancora protagonista
Giro, da Eilat si vola in Sicilia

La Academy sogna una vittoria
Lasciato Israele, con le infinite suggestioni che hanno accompagnato la carovana rosa da Gerusalemme a Eilat, il Giro d’Italia prosegue da domani in Sicilia. Un percorso decisamente più ordinario (anche se carico di emozioni, fino all’ultima tappa) per una corsa che già molti spunti ha offerto al vasto pubblico che la sta seguendo in tutto il mondo. Lo Stato ebraico resta però protagonista, grazie alla sua squadra professionistica già distintasi per la grande combattività delle prime tappe: la Israel Cycling Academy. Due i corridori israeliani che promettono battaglia anche per i prossimi giorni, Guy Sagiv e Guy Niv. Eccoli in questa foto, in procinto di prendere il volo per questo lungo trasferimento. “Siamo riconoscenti per l’affetto ricevuto finora. Daremo tutto” garantiscono gli atleti della Academy. Riusciranno a vincere una tappa? Il responso, inevitabilmente, dalla corsa. “Ma – dicono dal team – di una cosa siamo sicuri. Faranno del loro meglio”. Comunque andrà, è già un successo.
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qui casale - l'incontro
Il violino che suona ancora
Un pomeriggio dedicato alla musica quello svoltosi ieri presso la Comunità ebraica di Casale. Del resto nell’ebraismo è considerata la voce dell’Onnipotente e sentento la storia raccontata da Anna Lavatelli e Betti Masera nel cortile delle Api pare proprio così. È tutta in un libro: “Il Violino di Auschwitz”.
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informazione - international edition 
Giro in Israele, bilancio positivo
Un successo oltre ogni aspettativa. Le tre giornate iniziali del Giro d’Italia in Israele sono state segnate da un travolgente entusiasmo, quello del pubblico ma anche quello di partecipanti e organizzatori. Così è proprio il Giro d’Italia a essere protagonista dell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, che conta come sempre sul prezioso contributo degli studenti della Scuola superiore traduttori e interpreti di Trieste che stanno svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

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pilpul
Oltremare - Giro in tandem
Anni fa un mio conoscente mi disse che nel tardo pomeriggio sarebbe stato occupato, che come ogni settimana faceva il giro in tandem nel Park Hayarkon con una persona non vedente. Me lo disse come se fosse la cosa più logica e normale del mondo, e io ci misi un po’ per collegare tutti i punti e capire: essere non vedente non vuol dire non poter andare in bicicletta, a livello fisico, salvo che per il dettaglio non secondario del non poter vedere dove si va. E suppongo che non abbiano ancora allenato cani guida abbastanza veloci da poter guidare un non vedente in bici. Quindi, tandem: idea geniale e applicata benissimo.
Mai avrei immaginato che avrei ritrovato questa idea durante il Giro d’Italia, in Israele, e sotto forma di due signori (con assoluta evidenza non ciclisti professionisti) interamente inguainati in tute rosa confetto che corrono uno in un verso e uno nell’altro sulla stessa bicicletta, tenendo anche testa non male al gruppo dei professionisti nella corsia accanto. E davvero, da dove poteva venire una così pura genialità e totale mancanza di pudore? Ma naturalmente da un kibbutz.


Daniela Fubini, Tel Aviv
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