Se non visualizzi correttamente questo messaggio, fai click qui

10 maggio 2018 - 25 Iyar 5778
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav


Elia Richetti,
rabbino
Le regole relative all’anno sabbatico ed al giubileo sono introdotte dal versetto “Parlò il Signore a Moshè sul monte Sinai”. I Maestri si domandano perché proprio relativamente a queste mitzwòth si sottolinei che furono date sul Sinai, come se le altre fossero state date altrove.
 
Leggi

Giorgio Berruto, Hatikwà


Se riflettere sull’antisemitismo rimane una sfida indispensabile, va sfruttato come merita il sondaggio sulla percezione di antisemitismo, odio e razzismo da parte di chi in Europa si riconosce come ebreo, rilanciato dopo sei anni dall’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea. Da ieri e per 30 giorni è auspicabile che siano in molti anche in Italia a contribuire alla mappatura di che cosa pensano gli ebrei europei, con la compilazione dell’apposito questionario. Mi aspetto che dall’analisi dei risultati non emerga soltanto la consistenza degli episodi manifesti di antisemitismo attivo (insulti, minacce, violenze ecc.), ma anche l’estensione e i limiti di ciò che, in attesa di trovare un termine migliore, possiamo definire “anti-antisemitismo”.
 
Leggi

Effetto Trump sull'Iran,
opinioni a confronti
L’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare iraniano è ancora tra i temi su cui più ci si confronta sui quotidiani italiani (insieme, naturalmente, agli ultimi scenari politici per la formazione di un governo).
Ad essere segnalata, su un piano economico, è la preoccupazione di molte grandi aziende (tra cui alcune italiane) che rischiano di veder vanificato un giro d’affari con Teheran. “La decisione del presidente americano di revocare l’accordo nucleare e di ripristinare le sanzioni mette a dura prova le cancellerie della Ue che cercano di salvare l’accordo anche senza la partecipazione americana e getta nello scompiglio le imprese europee. Erano appena tornate ad operare in Iran – scrive il Corriere – e già si trovano a un bivio: ritirarsi o rischiare di essere penalizzate nei loro rapporti col mercato americano”.
Critico con la linea della Casa Bianca Bernardo Valli su Repubblica: “Con una mossa, più che accentuare l’isolamento degli Stati Uniti, Donald Trump ha minato la credibilità della sua presidenza. E con essa – sostiene – il rapporto con gli alleati europei”. La prima, la credibilità, ne soffrirebbe “perché non rispettando, con una decisione unilaterale, l’accordo sul nucleare iraniano, Trump viola le regole internazionali, si ritira da un impegno sottoscritto dal suo Paese e confermato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. È un po’, scrive Valli, “come venir meno a una parola data senza un motivo che lo possa giustificare”.
Parla di “rivincita di Netanyahu” Rolla Scolari su La Stampa. “Sono passati soltanto due mesi da quando la stampa internazionale si interrogava sulla tenuta di Netanyahu. Il premier israeliano è stato ascoltato dalla polizia su diversi casi di presunta corruzione, e per giorni si è parlato di testimoni che avrebbero potuto affossare la sua lunga carriera. All’indomani dell’annuncio di Donald Trump – si legge – il quotidiano Washington Post parla di momento Netanyahu, ribaltando la posizione del primo ministro”.
Scettico Fabio Nicolucci (Il Messaggero), secondo cui l’abrogazione sarebbe un colpo alla sicurezza di Israele sul piano della “guerra tra le guerre che sta conducendo in Siria contro Iran e Hezbollah”. Perché è proprio sul terreno siriano, sostiene, “che la decisione di Trump è debole”. Una mossa debole, “perché priva di strategia sul lungo periodo”.

Su 7 del Corriere Rossella Tercatin firma un approfondimento dedicato al digiuno nelle principali tradizioni religiose. Il rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni, racconta in questo contesto come gli ebrei si rapportano con il Kippur. “È un appuntamento molto denso di significati, un forte richiamo a se stessi. E poi – spiega – è sociologicamente provato che quanto più una pratica è rara, tanto più è seguita”. Nell’ebraismo, prosegue il rav, originariamente il digiuno non viene visto in modo favorevole: Yom Kippur era un caso unico. “Poi su questo approccio si innesta la storia, con una serie di digiuni istituiti per commemorare eventi luttuosi, a partire da quello del 9 del mese di Av, che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme”.

Il regime fascista? “Una dittatura da condannare in parte, che ha perseguitato ebrei e partigiani, ma che ha portato benefici agli altri italiani”. È quanto pensa quasi uno su due (per l’esattezza il 44 per cento) dei giovani intervistati in scuole e università torinesi da Arci servizio civile. A riportare l’inquietante dato è il dorso locale della Stampa.
 
Leggi

  davar
le parole del ministro della difesa israeliano
"In Siria Teheran è avvisata,
continueremo a colpire"

La questione iraniana, a poche ore dall'annuncio di Donald Trump relativo all'uscita degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare, continua a tener banco. E non solo sul piano del negoziato politico.
Caldissimo appare in particolare il fronte Israele-Teheran dopo il lancio nella notte di una ventina di razzi contro postazioni israeliane sul Golan, scagliati dalla Siria da uomini di Teheran, e la reazione dell'esercito israeliano con una cinquantina di attacchi che sembrano aver sortito un effetto ben più significativo.
A fare il bilancio dell'operazione, nelle scorse ore, è stato il ministro della Difesa Avigdor Lieberman. "Abbiamo colpito quasi tutte le infrastrutture iraniane in Siria" ha detto l'esponente di governo. "Se l'Iran continuerà a colpirci con la pioggia - ha poi aggiunto - noi lo faremo con un diluvio".
Leggi

Qui milano - il covegno 
"Leggi razziste, Memoria attiva
perché l'orrore non si ripeta"

La stagione della solitudine. Liliana Segre, senatrice a vita e Testimone della Shoah, ricorda così le Leggi razziste del 1938. Ricorda l'indifferenza con cui nella sua Milano furono accolte quelle infami norme volute e preparate da tempo dal regime fascista. “Presto ho capito che le mie amiche non mi avrebbero più invitato alle loro feste; che il telefono sarebbe stato quasi sempre muto”, ha ricordato Segre alle autorità e ai ragazzi raccoltisi nelle scorse ore nell'aula magna dell'Università Cattolica per il convegno “A ottant’anni dall’emanazione delle leggi razziali: istituzioni e società per una memoria attiva”, promosso dalla prefettura di Milano. “Il silenzio dello Stato italiano fu assordante, una tara nella storia del nostro Paese. E i nostri giovani devono conoscere questa storia”, ha ricordato in apertura il prefetto Luciana Lamorgese, tra le autorità che hanno aperto il convegno che oltre alla senatrice Segre, ha visto gli interventi – moderati dal giornalista Ferruccio De Bortoli, presidente onorario della Fondazione del Memoriale della Shoah di Milano - del primo presidente emerito della Corte di Cassazione Giovanni Canzio, del ricercatore della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica Saverio Gentile e dello storico Michele Sarfatti. “Ottant’anni dopo l’Italia deve ancora fare un profondo esame del proprio passato, delle derive del regime fascista, dei processi celebrati e non, del contesto in cui oggi tali responsabilità si devono esplicitare. - le parole della Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, intervenuta dopo, tra gli altri, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il rabbino capo della città rav Alfonso Arbib.
Leggi

l'inaugurazione della 31esima edizione
Pagine Ebraiche al Salone,
al via la rassegna torinese

"L'unico modo per costruire il futuro è avere sempre ben presente il passato". La Lectio magistralis che ha aperto la trentunesima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino, affidata allo scrittore spagnolo Javier Cercas - il suo L'impostore, del 2014, racconta la storia vera di un uomo che si fece passare per sopravvissuto del nazismo - era intitolata "E pluribus unum: l'Europa e l'eroismo della ragione". Un'affascinante racconto, in un italiano perfetto, appena ammorbidito da una cantilena ispanica, che ha ricordato ai tantissimi presenti come lo sport preferito in Europa non sia il calcio, ma la guerra, e come lui stesso appartenga alla prima generazione che non ha conosciuto la guerra, anche grazie al fatto che "abbiamo conosciuto moltissimi paradisi teorici che si sono poi trasformati in inferni pratici, ma di utopie ragionevoli ne conosciamo solo una, ed è l'Europa". È importantissimo accudire e proteggere un'idea che può e deve crescere, ricordando che l'unico dato comune dell'Europa è la sua diversità, culturalmente tanto feconda quanto alla base di infiniti conflitti etnici e di nazionalismi diffusi. "Ma anche se è una di diversità, abbiamo una narrazione comune del nostro passato, su cui possiamo appoggiarci per governare il presente e immaginare il futuro".
E dieci anni sono trascorsi da quando, nel maggio del 2009, Pagine Ebraiche incontrava per la prima volta il pubblico del Salone del libro di Torino che ne accoglieva il numero zero con un grande spazio nella galleria visitatori, all'ingresso dei padiglioni.

(Nell'immagine in alto, l'inaugurazione del Salone del Libro di Torino. In basso il vicepresidente del Salone, Mario Montalcini, allo stand
di Pagine Ebraiche)
Leggi

qui roma
L'eredità culturale di Giacometta
“La profondità con leggerezza”. Questa frase ha segnato, nelle tante testimonianze che si sono succedute sul palco, la serata in ricordo di Giacometta Limentani svoltasi ieri al Centro Pitigliani di Roma. Traduttrice, narratrice, saggista. Una divulgatrice a tutto campo di pensiero e cultura ebraica. L’eredità sempre viva di Giacometta, mancata in febbraio all’età di 90 anni, è stata sviscerata da un gran numero di amici che con lei hanno condiviso un pezzo di vita e di impegno.
Dai rabbini Riccardo Di Segni e Gianfranco Di Segni a Franca Coen ed Elèna Mortara. Da Hora Aboaf a Luca Zevi ed Enrico Fink.
Leggi

il ciclista dell'israel cycling academy
Giro, l’israeliano Niv si ritira
Il sogno di vedere due israeliani al traguardo di Roma è svanito. Guy Sagiv e Guy Niv, i due ciclisti di casa in forza alla Israel Cycling Academy, la squadra professionistica locale che è protagonista in queste settimane al Giro d’Italia, rappresentavano insieme la scommessa più affascinante di tutta la corsa rosa.
Mai un israeliano era arrivato a questi livelli. In due, dopo aver superato le asperità di Appennini e Alpi, speravano di arrivare all’epilogo capitolino del prossimo 27 maggio.
Leggi

jciak
Il sentiero della fuga
Il cammino della salvezza scavallava i Pirenei lungo la Route Lister, un sentiero accidentato teso fra la francese Banyuls e Portbou in Spagna. Qui, nel cuore di tenebra del Ventesimo secolo, si dipana un esodo che corre in direzione opposta.
I primi a imboccarlo, nel 1939, sono i miliziani e i profughi in fuga dalla Guerra civile spagnola. L’anno dopo è la volta degli antifascisti europei, degli stranieri e degli ebrei in fuga dalla Francia occupata e dalla persecuzione nazista. Fra di loro, il filosofo Walter Benjamin che il 26 settembre, temendo la cattura, si suicida con una dose di morfina.
Il nuovo film di Fabrizio Ferrero, Gli indesiderati d’Europa, ripercorre i passi di quella doppia fuga riportandoci a uno snodo che segnò la storia d’Europa e oggi in altro modo risuona nell’epocale migrazione che attraversa i continenti.

Daniela Gross
Leggi

  pilpul
La tutela delle Agunot
In una nota di protesta contro la legge in discussione al parlamento israeliano, sui mariti che si rifiutano di dare il ghet, il prof. Calimani, su Pagine Ebraiche ha scritto: “Non si capisce … per quale motivo a procedere contro i mariti renitenti debba essere un tribunale rabbinico israeliano piuttosto che uno locale, italiano o americano o altro”. Glielo spiego. I tribunali rabbinici della Diaspora e tra questi quelli italiani, non hanno alcuna possibilità di applicare sanzioni convincenti contro i renitenti.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma
Leggi

Setirot - Ritorno a Venezia
Ritorno, non semplicemente fisico, in Laguna. Beit Venezia, già Centro veneziano di studi ebraici internazionali (pagina Facebook Beit Venezia. casa della cultura ebraica - a home for jewish culture), ha inaugurato la “Residenza Napoleone Jesurum” che inizia il proprio percorso ospitando per tre settimane il noto drammaturgo israeliano Motti Lerner, il quale nell’occasione ha dialogato con Laura Forti, responsabile culturale della Comunità di Firenze e a sua volta drammaturga. Ovviamente orgoglio e commozione per il kavod a mio padre z”l. Non solo.

Stefano Jesurum, giornalista
Leggi

In ascolto - Melache Meluche
Ho sempre amato viaggiare in treno, per lavoro o per svago e ho anche fatto la pendolare per una dozzina di anni. Mi piace perché al contrario di quando viaggio in auto posso leggere, lavorare al computer o svolgere una delle mie attività preferite in assoluto, un’attività che tendo a svolgere un po’ in ogni luogo e in ogni momento: osservare chi mi sta intorno. Sto viaggiando verso Torino. Un bambino si sta arrampicando sui sedili e rischia di fracassarsi ma forse è un sogno perché a quanto pare lo vedo solo io; un paio di studentesse discutono di esami imminenti, una coppia di anziani guarda fuori dal finestrino e ogni tanto scambia qualche parola sottovoce con il riserbo proprio dei piemontesi doc.

Maria Teresa Milano
Leggi



moked è il portale dell'ebraismo italiano
Seguici su  FACEBOOK  TWITTER
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo desk@ucei.it  Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: desk@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.