Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui    8 Febbraio 2021 - 26 Shevat 5781
OGGI LA PRIMA UDIENZA DEL 2021

Riparte il processo a Bibi, la difesa chiede il rinvio

Posticipare il dibattimento di tre-quattro mesi, almeno a dopo le elezioni in Israele del 23 marzo. È quanto hanno chiesto gli avvocati di Benjamin Netanyahu nel corso della prima udienza del 2021 del processo a suo carico per corruzione e frode. Un’udienza più volte rinviata a causa della pandemia, che ha attirato l’attenzione di tutti i media del paese. Netanyahu, primo capo di governo israeliano ad essere incriminato mentre è in carica, si è presentato questa mattina al Tribunale di Gerusalemme. Si è trattenuto nell’aula per una ventina di minuti, confermando ai giudici quanto scritto nella memoria difensiva presentata un mese fa. Dunque, sia la propria innocenza, sia la tesi per cui tutto l’impianto accusatorio a suo carico non sarebbe legittimo.
Tre i casi per cui il leader del Likud è stato incriminato. Nel primo (il caso 4000), il Premier è accusato di corruzione per presunti provvedimenti a favore di Shaul Elovitch (presente in aula e dichiaratosi innocente), azionista di maggioranza di Bezeq, la più grande società di telecomunicazioni di Israele, in cambio di una copertura mediatica favorevole su di un sito della stessa Bezeq: Walla. 

LO SPORT CHE UNISCE 

Israele ed Emirati, un'altra storica prima volta
La diplomazia del pallone tra Haifa e Dubai

I recenti accordi tra Israele ed Emirati Arabi Uniti stanno portando a una lunga serie di “prime volte”, da aggiornare ormai quasi quotidianamente. Va in questa direzione l’ultimo, storico annuncio. È il calcio, ancora una volta, ad unire.
L’annuncio è stato dato nelle scorse ore: gli israeliani del Maccabi Haifa e gli emiratini dell’Al-Ain Football Club si sfideranno prossimamente in un duplice incontro amichevole. Ciò anche per effetto di un protocollo d’intesa, siglato nel corso di una video-conferenza, che porta le relazioni tra le due squadre a un livello molto significativo.
Un nuovo ponte che va ad instaurarsi tra Gerusalemme e Dubai a poche settimane dall’evento forse più eclatante: la cessione di metà quote del Beitar, club glorioso ma con una tifoseria problematica spesso distintasi per razzismo e teppismo anti-arabo, a un membro della famiglia reale. Svolta seguita in dicembre dall’impegno assunto dalle due federazioni nazionali, trovatesi d’accordo nella condivisione di una piattaforma di progettualità comuni su più punti. L’accordo siglato tra Maccabi e Al-Ain, che fu finalista della coppa del mondo per club disputata tre anni fa, si inserisce in questo solco. 

PAGINE EBRAICHE - LA TESTIMONIANZA 

Fiume, Memoria per l'incontro

Il 2020, l’anno nel quale la città di Fiume è diventata Capitale europea della cultura, è stato anche l’anno in cui la Comunità ebraica ha coronato il triennale restauro della camera mortuaria al cimitero monumentale di Cosala. Il restauro è stato cofinanziato dal Comune di Fiume e dalla Regione Litoraneo-montana, per un importo di circa 60mila euro. Nella ricostruzione parziale e per il restauro sono stati sanati il tetto, le scale, la facciata, gli interni e le epigrafi, sotto l’attenta supervisione della Sovrintendenza ai beni culturali ed utilizzando esclusivamente i materiali originali. Va detto che la camera mortuaria è stata già restaurata circa tre decenni fa, utilizzando gli stessi materiali originali e che essi sono di inferiore qualità, prestazione e durata rispetto a quello che offrono i materiali d’avanguardia oggi sul mercato. Tuttavia si è deciso di scegliere questa strada per rendere in veste originale quel che si considera un autentico gioiello della Fiume antica.

Rina Brumini, coordinatrice e vicepresidente della Comunità ebraica di Fiume

La Memoria sotto attacco
Una legge polacca del 2018 mette sotto accusa chi “diffama la nazione”. In questo caso, diffamare la nazione voleva dire da una parte usare la dizione “campi di sterminio polacchi” per indicare i campi nazisti in Polonia (e fin qui ci si può stare) ma dall’altra vuol dire rendere impossibile, perché lesiva della Nazione, la ricerca storica sul comportamento dei polacchi nel corso dell’occupazione e sul loro difficile rapporto con gli ebrei. Di fronte alle reazioni anche da parte israeliana la legge era stata in parte modificata ma non abolita.
Anna Foa
Analisi scorretta - Il governo che verrà
Il Presidente Mattarella, martedì scorso, rivolgendo un accorato appello alle forze politiche e annunciando che avrebbe affidato un incarico per la formazione di un Governo di alto profilo, aggiunse che questo non avrebbe dovuto identificasi con alcuna formula politica.
Considerato che l’appello è stato rivolto a tutti, c’era da aspettersi che tutte le forze politiche avrebbero risposto positivamente all’esortazione del Capo dello Stato.
 
Anselmo Calò
Oltremare - Terra e scuola
Una madre di amici molto saggia un giorno, davanti ad un bambino piccolo altrui che faceva di tutto per mettersi in bocca qualunque cosa durante una gita in montagna (fiori, fili d’erba, terriccio, pietre e simili) mi aveva lasciata di stucco affermando con olimpica tranquillità: “Beh, comunque i bambini per crescere bene devono mangiare una congrua quantità di terra”. Al momento non ho chiesto di quantificare quale fosse il volume di questa “congrua quantità”, ma mi parse cosa in linea di massima condivisibile.
Daniela Fubini
Controvento - La cultura e i filantropi
Per chi come me organizza eventi culturali e scientifici gratuiti, trovare un supporto economico è diventato il problema fondamentale. Una volta un buon progetto riceveva senza difficoltà eccessive il sostegno delle istituzioni e di aziende interessate alla visibilità del brand, indipendentemente dalle ricadute di mercato.
Viviana Kasam
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Le testate giornalistiche non sono il luogo idoneo per la definizione della Legge ebraica, ma costituiscono uno strumento di conoscenza di diverse problematiche e di diverse sensibilità. L’Assemblea dei rabbini italiani e i suoi singoli componenti sono gli unici titolati a esprimere risoluzioni normative ufficialmente riconosciute. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website