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7 aprile 2014 - 7 Nissan 5774
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Paolo Sciunnach,
insegnante
Rabbi Akivah disse: Ci sono quattro tipi di figli del Re. Uno viene colpito e tace, uno viene colpito e si ribella, uno viene colpito e si lamenta supplicando, uno viene colpito e dice a suo Padre: colpiscimi!
 
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Anna
Foa,
storica
Il maiale torna ad assumere un'altissima funzione simbolica e a essere posto al centro dei conflitti religiosi e culturali. Quando in Spagna c'era l'Inquisizione, si torturavano i marrani per far loro confessare che non mangiavano la carne di porco in "obbedienza alla legge di Mosè". Durante l'occupazione di Roma, invece, le suore di alcuni conventi dove c'erano degli ebrei nascosti aggiungevano il lardo alla zuppa solo dopo aver servito i rifugiati, perché potessero mangiare senza problemi.
 
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Un ciclo di incontri sull'etica medica
Un ciclo di incontri sull’etica medica patrocinato dal Dipartimento Educazione e Cultura UCEI, avrà luogo nei locali del Tempio dei Giovani sull’Isola Tiberina con cadenza settimanale. Appuntamento ogni lunedì alle 20. Tra i rabbinim coinvolti Roberto Colombo, Roberto Della Rocca, Riccardo Di Segni, Cesare Efrati, Gianfranco Di Segni, Benedetto Carucci, Ariel Di Porto, Amedeo Spagnoletto, Gavriel Levi, Umberto Piperno.
 
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I vertici dell'ebraismo
rispondono alle accuse
“La presunta truffa ai danni della Comunità Ebraica di Milano e i presunti illeciti di alcuni medici dell'Ospedale Israelitico sono oggi all'attenzione della magistratura. Oggi la Comunità Ebraica di Milano e l'Ospedale Israelitico, nonché la Comunità Ebraica di Roma, sono in queste vicende parti lese. Sono invenzioni le accuse di negligenza e di leadership dedite a rapporti privilegiati”. È la chiara risposta congiunta riportata dal Corriere della Sera e Repubblica del presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e dei presidenti delle Comunità ebraiche di Roma e Milano, Riccardo Pacifici e Walker Meghnagi, alla lettera aperta pubblicata ieri a firma di tre intellettuali italiani, Gad Lerner, Stefano Levi Della Torre e Moni Ovadia. Questi ultimi hanno attaccato i vertici comunitari, in particolare di Roma e Milano, accusandoli di “negligenza”, di coltivare “rapporti privilegiati col potente di turno” e di  “abbinare il settarismo identitario con le pratiche clientelari”. Accuse che hanno radici lontane, con uno scontro aperto tra i tre firmatari e le istituzioni dell'ebraismo italiano, in particolare Lerner e Ovadia, e che riapre la polemica, prendendo spunto dalle vicende dell'Ospedale israelitico di Roma e della sottrazioni indebite di cui è rimasta vittima la Comunità ebraica di Milano. Oltre a respingere al mittente le accuse, i diretti interessati, con il supporto del presidente Gattegna - come riportano Alessia Gallione e Gabriele Isman su Repubblica – rispondono alla richiesta di Lerner, Levi Della Torre e Ovadia di “fare pulizia prima di Pasqua, come ci insegna la tradizione”, parlando di provocazioni e critiche strumentali. “Pesach, la Pasqua Ebraica, significa "passare oltre" – si legge nel comunicato congiunto dei tre presidenti - Sicuramente passeremo oltre a questa provocazione ma è bene ricordare che in questa festa, secondo le tradizioni, tutti si devono porre in una posizione di dialogo e ascolto”. Alla messa in dubbio sul ruolo di controllo dei vertici comunitari e la mancanza di trasparenza, Pacifici e Meghnagi affermano che gli scandali sono emerso “solo grazie ai due enti che, sin dalle prime avvisaglie, hanno sporto denuncia: noi siamo parti lese” (Repubblica Milano).
Il processo di pace come ostacolo alla pace tra israeliani e palestinesi. A sostenerlo, dalle pagine d e La Stampa, lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua che descrive il quadro delle trattative come una “interminabile e inesauribile serie di illusioni”, proponendo di interrompere momentaneamente i colloqui.

 
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  davar
qui milano
Un assaggio di Limmud 
Ritrovarsi una sera per assaggiare Limmud. L'organizzazione nata poco più di trent'anni fa in Regno Unito e presente in oltre 40 paesi nel mondo, focus educazione ebraica per tutti i gusti, sbarca in Italia e mentre si prepara al primo evento nazionale (appuntamento a Firenze l’1 e 2 giugno 2014), scalda i motori a Milano con la serata “A taste of Limmud”. Atmosfera informale, e voglia di condivisione, con la possibilità di sperimentare in pillole la tipica formula di Limmud, la ripetuta scelta fra diverse sessioni offerte in contemporanea, con il contributo degli stessi partecipanti. Con una particolare attenzione alla vicina festività di Pesach.
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Informazione ebraica
Qualche domanda, molte risposte
In questi primi anni di intenso lavoro la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche ha raggiunto molti traguardi rivoluzionando radicalmente l’informazione ebraica in Italia. E’ quindi del tutto naturale e legittimo che si moltiplichino da parte dei lettori gli interrogativi e le richieste di chiarimento.
Il mondo ebraico, come è noto, è estremamente diversificato e per alcuni non si discute e non si approfondisce mai abbastanza. Per questo le domande frequenti e le risposte che proponiamo speriamo siano utili.
Se non trovi la domanda che fa per te o se le risposte non ti sembrano abbastanza chiare, niente paura! Poni tu stesso la tua domanda alla redazione scrivendo all’indirizzo desk@ucei.it e in breve tempo riceverai la risposta.
Buona lettura!
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Israele
Negoziati, ancora in stallo
Quattro ore di faccia a faccia, ma nulla di fatto. Questo trapela dalle prime indiscrezioni circa l’incontro che si è svolto nella serata di ieri a Gerusalemme tra i responsabili dei negoziati di pace da parte israeliana e palestinese insieme all’inviato della diplomazia americana Martin Indyk. Scopo del vertice era risolvere la crisi peggiore vissuta dalle trattative condotte sotto l’egida del Segretario di Stato Usa John Kerry dal loro avvio, nove mesi fa.
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qui firenze - FESTIVAL DEI BAMBINI
Educare al cibo e alla diversità
Partecipazione andata oltre le più rosee aspettative, un successo che ricalca i risultati ottenuti con il Balagan Cafè per l'evento conclusivo del Festival dei Bambini-Nuovi Mondi in Comunità. Oltre 250, infatti, i giovanissimi che hanno partecipato alle attività educative organizzate dalla kehillah fiorentina nel solco del messaggio “Unici, uguali, uniti: vivere al meglio un mondo fatto di diversità”. La giornata si è aperta al mattino con alcune letture animate in Sala Servi e in giardino e con la realizzazione di un giornale ad hoc assieme alla redazione di DafDaf. Nel pomeriggio tutti al lavoro in cucina per preparare le challot (il pane del Sabato) e caccia al tesoro in sinagoga e in altre strutture comunitarie. Grande la soddisfazione della presidente Sara Cividalli, a capo dello staff che ha contribuito a fare di questa giornata un nuovo formidabile momento di incontro con tutta la cittadinanza.
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Ungheria - l'ombra dell'antisemitismo
Jobbik, minaccia in crescita
Un elettore su cinque in Ungheria ha scelto il partito di estrema destra Jobbik. Un partito che della retorica antisemita ha fatto la sua bandiera, che invoca liste di proscrizione antiebraiche, che infiamma i suoi elettori gridando al complotto pluto giudaico massonico, responsabile, insieme all'Europa, della crisi economica ungherese. Doveva essere passeggero quel successo del 2010 e invece quattro anni dopo, l'estrema destra ungherese guadagn quattro punti percentuali in più, passando dal 17 al 21 per cento. “Il successo di Jobbik, partito sfacciatamente neonazista, dovrebbe servire come una sveglia per l'intera Europa”, ammonisce il presidente del Congresso ebraico europeo Moshe Kantor.
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pilpul
 Oltremare - Rehov Ben Yehuda
Rehov Ben Yehuda è il centro del kasher, e non per motivi di intrinseca santità. Piuttosto per la vicinanza al mare, e quindi alla spiaggia, e quindi alle moltitudini di francesi (e italiani) che si arrostiscono al sole telavivese con immensa goduria, specie se fuori stagione. I francesi in particolare, tendono ad essere piuttosto osservanti (almeno per gli standard telavivesi), o comunque a mangiare kasher.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Tea for two - Beteavon
Nella mia domenica da divanizzata, sensazione sublime, mentre tutta Milano sembra essersi decisa fare una maratona dopo l'altra, mentre incombe il Salone del Mobile, leggo su twitter che l'ultima edizione di Masterchef Israele l'ha vinta un'araba, cittadina israeliana. Ecco, io adoro questo tipo di notizie. Mi piace pensare che il cibo pacifichi gli animi. Mi piace immaginare lunghe tavolate in mezzo al deserto e un mare di dolci al miele.

Rachel Silvera, studentessa/stagista
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