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6 novembre 2018 - 28 Cheshvan 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Haim Korsia, Gran rabbino di Francia
Nel tendere la mano all'altro c'è sempre un rischio. Ma è un rischio che dobbiamo assumerci ogni giorno. Dobbiamo osare.
 
Dario
Calimani,
Università di Venezia
Di ritorno dagli Stati Generali dell'ebraismo italiano rimane l'impressione che la nostra resistenza ai cambiamenti abbia tristemente la meglio sulla lucida consapevolezza della crisi.
Probabilmente moriremo irriconciliati, secondo l'intuizione di Camus. Ma moriremo almeno con passione, e certi di aver detto il dicibile.
 
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Sanzioni Usa all’Iran,
Italia esentata
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato ieri che otto paesi sono temporaneamente esentati dall’embargo decretato dagli Stati Uniti nei confronti dell’Iran (iniziativa che ha ricevuto un forte plauso dal Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu). Tra i paesi dispensati c’è l’Italia, “perché si è impegnata a chiudere gli approvvigionamenti che ne hanno fatto negli ultimi due anni il primo acquirente di petrolio iraniano in Europa” scrive La Repubblica. “Non è chiaro quanto petrolio possa ancora essere acquistato, le deroghe dureranno per un massimo di sei mesi; nel caso dell’Italia almeno fino a fine anno, dicono fonti diplomatiche al Corriere, anche se i dettagli si capiranno nei prossimi giorni” (Il Corriere, appunto). Assieme all’Italia, in questo ristretto gruppo, Cina, India, Giappone, Turchia, Corea del Sud, Taiwan e Grecia. “Non è uno sconto da poco perché assieme coprono l’83% delle esportazioni iraniane, secondo i dati elaborati dal Csis” (La Stampa).

Pensione anticipata per Hans Georg Maaßen, il capo dei servizi segreti che molti imbarazzi ha suscitato al governo di Berlino per le sue simpatie neonaziste. Nell’occhio del ciclone, ricorda La Stampa, c’era già finito la scorsa estate quando venne alla luce che il capo degli 007 tedeschi “aveva passato alcuni documenti top secret riguardanti gli ambienti dell’estrema destra al partito della destra populista Alternative far Deutschland”. Due mesi dopo Maaßen suscitò poi enormi polemiche “minimizzando le violenze xenofobe e le cacce allo straniero avvenute nella città di Chemnitz dopo l’uccisione di un tedesco da parte di due profughi siriani”.

Il Viaggio della Memoria organizzato dal Comune di Roma con la collaborazione della Comunità ebraica e della Fondazione Museo della Shoah ha fatto tappa ad Auschwitz-Birkenau. Il Corriere dello Sport, in una fotonotizia, mette in evidenza la partecipazione di una delegazione della Lazio. Insieme ad alcuni tesserati della squadra Allievi il portavoce Arturo Diaconale e il club manager Angelo Peruzzi.

A Genova oltre 1500 partecipanti al tradizionale corteo organizzato dalla Comunità ebraica, dal Centro Culturale Primo Levi e dalla Comunità di Sant’Egidio in ricordo degli ebrei deportati dal nazifascismo. “In marcia contro tutte le discriminazioni”, il messaggio di questa iniziativa di cui ampiamente tratta il dorso locale di Repubblica. Oggi sarà la volta di nuove iniziative a Firenze, sempre in collaborazione tra Comunità ebraica e Sant’Egidio.
 
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  davar
la reazione del governo israeliano
"Il mondo segua gli Stati Uniti,
sanzioni all'Iran sono necessarie"

Mentre l'Europa cerca di aggirare il problema, il ripristino delle sanzioni Usa contro l'Iran è stato ampiamente celebrato dal governo di Gerusalemme. Una reazione che non stupisce: il Primo ministro Benjamin Netanyahu è stato tra i più feroci critici dell'accordo sul nucleare iraniano, frutto del lavoro dell'amministrazione Obama, e ha sempre sostenuto il presidente Usa Donald Trump (nell'immagine con Netanyahu nel maggio 2017 a Gerusalemme) nella sua scelta di rovesciarlo. “Per molti anni ho dedicato il mio tempo e le mie energie alla guerra contro la minaccia iraniana. Su questo tema mi sono schierato quasi contro il mondo intero. Oggi vediamo i risultati di questa lunga e continua lotta”, ha dichiarato Netanyahu all'apertura della sua riunione del partito Likud alla Knesset. “Questo è un giorno storico - ha aggiunto Netanyahu - Vorrei ringraziare ancora una volta il presidente Trump per una decisione coraggiosa, determinata e importante. Credo che questo contribuisca alla stabilità, alla sicurezza e alla pace”.
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il corteo in ricordo degli ebrei deportati
Genova non vuole dimenticare
In marcia per la Memoria

Dalla Galleria Mazzini fino alla sinagoga di via Bertora. Ancora una volta migliaia di cittadini, una pluralità di enti, associazioni e realtà religiose in corteo per ricordare la deportazione degli ebrei genovesi, su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio insieme alla Comunità ebraica e al Centro Primo Levi. “Non c’è futuro senza Memoria” le parole dietro le quali è sfilato il corteo, con la partecipazione tra gli altri del vicepresidente regionale Sonia Viale, dell’assessore comunale Arianna Viscogliosi e del responsabile locale della Comunità di Sant’Egidio Andrea Chiappori.
“C’è una società in crisi, che ha perso la speranza e si rifugia nella ricerca di un colpevole a tutti i costi” ha sottolineato il presidente della Comunità ebraica Ariel Dello Strologo nel suo intervento in sinagoga. Una riflessione che, partendo dal passato, ha voluto esser da monito anche per il presente.
“Ci fu un silenzio, non assoluto, ma il silenzio di chi attraversa gli eventi della storia con passività morale e materiale. Sono fantasmi che sembrano risorgere non solo verso gli ebrei ma anche verso chi fugge dalla guerra e dalla fame” la riflessione di Piero Dello Strologo, presidente del Centro Primo Levi.
Nelle parole del rav Giuseppe Momigliano l’invito a saper cogliere la gravità di determinati episodi: “C’è un segnale, purtroppo inequivocabile, che contraddistingue i momenti critici che vanno tenuti con massima attenzione. Sono le manifestazioni di antisemitismo che si diffondono in Europa, nel mondo".
In un messaggio inviato al Consiglio UCEI alla vigilia del corteo, il Consigliere Angiolo Chicco Veroli ha condiviso un pezzo di memoria familiare e comunitaria con il ricordo di una donna coraggiosa che in quelle ore drammatiche permise a tanti di salvarsi. "Non tutti - il suo messaggio - capirono e furono arrestati. Molti invece colsero il significato salvifico di quei gesti e tornarono indietro, mettendosi in salvo”.

(Foto: Emanuele Dello Strologo)
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il viaggio ad auschwitz da roma 
“Qui per combattere pregiudizi”
Dopo la visita ad Auschwitz-Birkenau e a Cracovia, il Viaggio della Memoria organizzato dal Comune di Roma insieme alla Comunità ebraica e alla Fondazione Museo della Shoah, con la partecipazione di oltre un centinaio di studenti, arriva oggi ad Amburgo. Una giornata dedicata al dramma dei 20 bambini (tra cui il napoletano Sergio De Simone) che furono usati come cavie nel campo di concentramento di Neuengamme e furono poi uccisi nei sotterranei della scuola Bullenhuser Damm. Con la sindaca Virginia Raggi, la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, i due Testimoni della Shoah Sami Modiano e Tatiana Bucci. Ad accompagnarli nei luoghi della Memoria una delegazione della Lazio, guidata dal portavoce Arturo Diaconale e dal club manager Angelo Peruzzi. Una partecipazione che nasce anche nel segno del vergognoso episodio (gli adesivi con Anna Frank con la maglia della Roma) che lo scorso autunno vide protagonisti alcuni ultrà biancocelesti.
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la proiezione a roma
Il ’38 sul grande schermo
Un nuovo appuntamento al cinema con “1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani”, il film documentario di Pietro Suber con consulenza storica di Amedeo Osti Guerrazzi che, attraverso cinque storie significative, racconta la persecuzione degli ebrei italiani a partire dalla promulgazione delle Leggi razziste.
Domani alle 21 al Cinema Barberini di Roma è infatti prevista una proiezione speciale del documentario, prodotto da Blue Film con Dario Coen, Istituto Luce e Rai Cinema, la cui presentazione ha aperto nelle scorse settimane la Festa del Cinema nella capitale. Alla proiezione saranno presenti il regista e Lea Polgar, testimone di una delle cinque storie scelte.
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pilpul

Moschee in divenire
Si può essere contemporaneamente guardie e ladri, controllato e controllore, venditore e compratore, cornuto e mazziato? Se lo saranno chiesti forse alla Regione Lombardia, in attesa che “Striscia la notizia” recapiti un quanto mai azzeccato tapiro. I fatti: la Regione mette in vendita, attraverso una società controllata (“Infrastrutture lombarde”), la chiesa attigua agli ospedali Riuniti, a Bergamo, lambita ma non toccata da una più ampia operazione immobiliare. L’edificio è al momento concesso in comodato d’uso alla comunità romena, di rito ortodosso, che vorrebbe tenerlo dopo l’asta. Ma all’incanto prende parte anche un’associazione musulmana, che vince proponendo un rialzo dell’otto per cento.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas
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Due più due
La tragedia del viadotto Polcevera, a Genova, avvenuta il 14 agosto scorso, potrebbe assumere un significato paradigmatico. A nessuno poteva convenire il suo crollo, il che escluderebbe il dolo, ma non la colpa, attorno alla cui sussistenza ruotano le indagini. Sembrerebbe che ci fossero stati avvisi e avvisaglie, anche da più parti finanche contrapposte, senza che qualcuno si sia spinto fino ad avvertire: “attenzione, rischio di crollo parziale”.

Emanuele Calò
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Il rispetto delle minoranze
Atteggiamento prevalente dei governi sovranisti in giro per l’Europa d’oggi è lo scarso o nullo rispetto per le minoranze, accusate in modo difforme o di essere gruppi privilegiati ed esclusivi che tramando per i propri interessi danneggiano le masse, o di costituire nuclei non amalgamati naturalmente estranei al paese e incapaci di fondersi con esso. L’aggregazione e il controllo di maggioranze uniformate costituisce invece l’obiettivo e insieme l’identità fondante del cosiddetto sovranismo populista.

David Sorani
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Analisi scorretta - Sui Reform
La riunione degli Stati Generali dell’ebraismo italiano che si è svolta a Roma il 1 e 2 novembre è stata a mio giudizio un successo, di presenze e di partecipazione. Le discussioni sono state approfondite e franche come resocontano i diplomatici quando vogliono dire che non si è taciuto sugli argomenti più scottanti.
Durante i lavori alcuni rappresentanti del movimento riformista hanno chiesto che l’UCEI riconosca la loro organizzazione come osservatore nel Consiglio dell’UCEI , come già accade per la Fsi, l’Adei e l’Ugei, associazioni storiche dell’ebraismo italiano (Personalmente credo che dopo la riforma del Consiglio, così come è stato allargato, anche i rappresentanti degli altri Enti osservatori – forse ad esclusione dell’Ugei - dovrebbero farsi eleggere).


Anselmo Calò
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